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Autore: AngelWing99    30/06/2015    3 recensioni
Questa storia è ambientata durante COHF, ho pensato che Sebastian volesse riportare in vita sua madre per governare il mondo insieme a Clary.
* Dal testo*
"Lei è un demone e si comporta da umana, io sono un umano e mi comporto da demone. Ci completiamo a vicenda, lei puoi impara da me ad essere un demone ed io posso imparare da lei ad essere umano. Ma non andrà così, lei mi serve per altro, e adesso morirà. "
Genere: Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonathan, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo il muro mi ritrovo in una specie di sala del trono, inondata da una strana luce rossa, come a richiamare le fiamme dell'interno. Non avevo un arredamento, c'erano solo due troni, uno però era un po' più grande dell'altro e dietro c'erano come due finestre da una si vedeva un prato verde smeraldo e nell'altro invece solo una distesa di sabbia. Al centro della sala c'era un ragazzo che sembrava avere diciassette anni, alto abbastanza muscoloso, capelli neri, occhi verdi, poteva essere carino se non fosse che aveva la pelle viola. Il ragazzo stava in piedi al centro di un cerchio, davanti a lui ce ne erano altri due fatti completamente da rune e segni simili, uno dei cerchi già occupato da Lilith che mi ci guardava arrivare sorridendo divertita. Sebastian mi strinse la mano con la sua e continuammo a camminare fino davanti al cerchio vuoto, il ragazzo mi guardava inespressivo, non ci feci caso, mi girai verso Lilith che come al solito era nuda con i capelli neri che arrivano alle caviglie 
< < Prima di entrare voglio sapere una cosa > > dissi guardando quella che doveva essere mia madre, il cuore iniziò a battermi a mille, ma dentro di me continuavo a non sentire nulla
< < Cosa vuoi sapere? > > chiese Lilith alzando gli occhi al cielo e incrociando le braccia al petto
< < Perché mi hai maledetta? Non hai maledetto nessun altro dei tuoi figli, giusto? Perché solo io? > > chiesi osservandola, Lilith sbuffò
< < Perché tuo padre era uno stronzo. Diciamo che, come direbbe un mondano, mi ero infatuata di lui, quando gli ho detto che ero incinta lui se ne è andato via. Così ti ho maledetto. Ora entra nel cerchio > > disse indicandomi il cerchio, per qualche secondo rimasi ad osservarla cercando di immaginarmi come poteva essere innamorata, mi venne in mente un'immagine di lei che saltellava da tutte le parti con gli occhi a cuoricino mentre blaterava cose senza senso e che iniziava a sbavare davanti ad un uomo, alla fine scoppiai a ridere divertita. Tutti mi guardavano confusi, mentre Sebastian mi sorrise divertito, probabilmente aveva capito cosa avevo in mente
< < Sei una stupida > > mi disse divertito
< < E dai, mi è venuto spontaneo > > mi difesi ancora divertita, Sebastian scosse la testa esasperato e si passò una mano fra i capelli
< < Sei senza speranza > > disse con un sospiro
< < Eh già > > disse sorridendo divertita
< < Vogliamo iniziare? > > sbottò accanto noi Lilith, Sebastian fece un cenno al ragazzo e quello iniziò a cantilenare qualcosa che non riuscivo a comprendere, Sebastian si girò per guardarmi
< < Oh beh, è stato un piacere conoscerti Sebastian. Come è stato un piacere innamorarmi di te > > dissi sorridendo, lui mi guardò sorpreso, non gli diedi il tempo di fare qualcosa che lo baciai con passione. lo tengo stretto a me fino a quando il ragazzo non smette di cantilenare e io capisco che devo entrare nel cerchio, mi stacco lentamente
< < Ti amo Sebastian > > dissi a fior di labbra. Non glielo avevo mai detto, lui qualche volta me lo diceva, ma io non gli rispondevo mai, non so perché ma non sono riuscita a dirglielo prima di quel momento, forse stavo aspettando solo questo momento. Ora volevo che sapesse, tutti sembravano odiarlo per qualche strano motivo, da quando l'avevo conosciuto mi era sempre sembrato che volesse solo un po' di affetto visto che non l'ha mai avuto; ora volevo che sapesse che qualcuno in fino a quel momento l'aveva amato e che avrebbe continuato a farlo per sempre. 
Subito dopo avergli detto che lo amavo salto nel cerchio, le scritte intorno diventano blu, come se entrando si fossero azionate solo in quel momento, sorrido dolcemente a Sebastian e mi cade una lacrima lungo il visto. Mi dispiace lasciarlo così, ma oramai è troppo tardi, io sono nata per fare questo e ne sono resa conto solo quando stavo al lago, tutta la mia vita era servita solo per fare questo. Il ragazzo ricomincia a cantilenare, voglio piangere, ma non posso, guardo Sebastian un ultima volta e caccio via le lacrime e subito dopo tutto intorno a me diventa all'improvviso nero.
 
~POV SEBASTIAN~ 
 
È entrata, non posso fare più nulla. Ha detto che mi ama e poi è entrata. Ora sento solo vuoto dentro di me, l'ho persa. Ho perso l'unica persone che mi ha amato in tutta la vita. La vedo svenire e poi sollevarsi in aria con occhi ancora chiusi. Sento mille come pugnali che mi pugnalano il cuore, lei mi ha lasciato per sempre, ma prima mi ha detto che mi ama. Se mi ama perché è saltata dentro? Se mi ama doveva restare con me e invece mi ha abbandonato... Come tutti del resto. Alla fine sono sempre solo, l'unico di cui posso fidarmi è me stesso, gli altri sono capaci solo di tradirmi. Il ragazzo ricominciò a cantilenare e io mi sento sempre di più uno schifo, mi ero affezionato troppo a quella ragazza senza neanche accorgermene e ora mi sento male solo al pensiero di perderla. Non posso farci nulla, fin dall'inizio l'avevo solo sfruttata per i miei scopi, volevo mia madre e mia sorella accanto a me quando avrei conquistato il mondo, ma ora... Non trovo più senso in nulla senza di lei, certo potevo avere la mia amata sorella e mia madre, ma nessuna delle due mi amava veramente, nessuno delle due poteva darmi le stesse emozioni che mi fatto sentire lei. In fondo lo so che mia sorella mi odierà a vita, Lilith la considero mia madre solo perché è grazie a lei che sono così, ma io voglio essere veramente un demone, quando in realtà potrei essere un mezzo angelo? Certo lei è un demone e si comporta da umana, io sono un umano e mi comporto da demone. Ci completiamo a vicenda, lei può imparare da me ad essere un demone ed io posso imparare da lei ad essere umano. Ma non andrà così e adesso morirà.
Guardo Wendy davanti a me, gli occhi ora sono completamente bianchi, sollevata in aria priva di conoscenza, no non riesco più a vederla in questo stato, lei mi ama e solo ora mi rendo conto che quando stavo con lei ho sempre tento di nasconderle il mio lato peggiore, non solo per questo maledetto rito, ma anche perché avevo paura di perderla. Solo per lei qualche volta quando andavo a conquistare Istituti mi fermavo e non uccidevo, ogni volta che calavo la spada su qualcuno mi veniva in mente lei mentre piangeva perché aveva ucciso qualcuno e alla fine mi fermavo, lasciando l'Istituto conquistato a metà. Tornavo da lei, mi rifugiavo tra le sue braccia e ispiravo a fondo il suo profumo, solo per allontanare il pensiero che in realtà ero solo un mostro e in parte ci riuscivo. 
Mi sento una femminuccia a fare questi pensieri, però LEI È MIA e non sarà questo maledetto rito a portarmela via. Estraggo la spada angelica- che paradosso sono un demone e uso le spade angeliche- sussurrò un nome e quella inizia a brillare, non mi importa cosa dirà mia madre, lei è più importante, mi avvicino al mago che ha gli occhi chiusi per la concentrazione, con un movimento fluido gli passo la spada sul collo trapassandolo da parte a parte, facendo cadere un corpo prima di testa sul pavimento con il sangue che inizia a dilagarsi sempre di più. La cantilena cessa di rimbombare nella sala, le rune smisero di brillare e Wendy cade a terra ancora priva di sensi, corro immediatamente da lei e le prendo il viso tra le mani, perché non si sveglia? Sono arrivato troppo tardi, oramai l'ho persa. No non posso averla persa davvero, il rito doveva ancora finire, se la porto dalla stregone forse riesco a salvarla. 
Sono così concentrato su di lei che neanche sento mia madre che inizia a gridare
< < Cosa hai fatto? > > urla mia madre, mi giro verso di lei tenendo Wendy stretta a me
< < Lei non si tocca > > mi limito a dire prima di concentrarmi di nuovo su di lei, una ciocca di capelli le diventa bianca che contrasta con il nero pece dei suoi capelli, le accarezzo la guancia con il pollice, non so cosa fare, non riesco a muovermi. Devo prenderla e portarla dallo stregone, ma non ci riesco, sono come paralizzato 
< < No, tu non puoi esserti innamorato di lei... Lei è solo una schifosa mezzo demone maledetto. Tu non puoi innamorarti, sei un demone non puoi > > continuava ad urlare mia madre
< < A quanto pare ti sbagli, e ora devo andare > > dico solo. Faccio forza su me stesso e mi costringo a muovermi, stringo Wendy a me, faccio i soliti segni e compaio nel salotto dello stregone dove ci solo lui e Alexander Lightwood mentre si baciano
< < Scambiatevi effusioni più tardi. Stregone ho bisogno del tuo aiuto > > li interrompo mentre prendo Wendy in braccio, lo stregone si gira verso di me e mi squadra, ma quando vedi la mia piccolina si precipita e le prende il viso tra le mani
< < Cosa è successo? > > chiede serio
< < Ho interrotto il rito > > dico semplicemente
< < Forse riesco a fare qualcosa. Portala in camera > > disse e andò pendere qualcosa alla libreria mentre io la porta in una camera. L'appoggio delicatamente sul letto e le sposto le ciocche di capelli che le sono cadute davanti al viso. Tutto questo è colpa mia, non dovevo portarla da mia madre, dovevo impedirle di entrare in quel maledetto cerchio, ora rischio di perderla e non posso fare nulla per impedirlo, devo solo affidarmi allo stregone. Arriva Magnus che mi ordina di uscire e l'unica cosa che posso fare è obbedire, provo a protestare, ma lui mi butta letteralmente fuori dalla stanza, così mi metto ad aspettare seduto per terra fuori dalla camera. Inizio a vedere delle luci di diversi colori uscire dalla spiraglio della porta. Odio questa situazione è già la seconda volta che lei rischia la vita a causa mia, non posso continuare farle rischiare la vita, forse sarebbe meglio se subito dopo scomparissi per sempre dalla sua vita...
< < Sai che ci sono dei divani di là? > > chiese una voce accanto a me, mi giro e trovo Alexander che mi osserva, non gli rispondo, sarebbe solo tempo perso e osservo la porta. Ritorno a pensare che forse lei vivrebbe meglio senza di me, ma questo significherebbe che dovrebbe tornare a casa di suo zio, no lei non va da nessuna parte, lei è mia, punto e basta, non mi interessa se rischia, io la proteggerò a costo della vita. Lentamente arrivano anche gli altri della compagnia, Jace, Clary, Isabell e il vampiro -o quello che è-, non sono esattamente sicuro del perché sono qua, ma di sicuro non sono qui per me. Rimaniamo là in silenzio finché Magnus non esce stanco morto. 
 
~Angolo dell'autrice~
Salveeee 😊
Lo so, il capitolo è molto molto corto, ma non sono riuscita a farlo più lungo, altrimenti avrei rischiato di fare spoiler sull'epilogo.... Mi dispiace.... Spero che vi sia piaciuto comunque. L'epilogo spero di metterlo a breve U.U tanto non credo di farlo più lungo di questo, ma ci spero.
Passo ai ringraziamenti 
Ringrazio come al solito Lena che mi recensione ogni capitolo (come dico spesso: T I  A D O R O✨) poi ringrazio chi mi ha messo tra le preferite, seguite, ricordate e le lettrici silenziose
A presto
Bacioniiii 💜❤️
 
P.s visto che mi sono venute in mente certe idee, mi potete dire se volete un due di questa storia? Avverto che da quello che mi direte inciderà anche sull'epilogo 
  
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