Non lo so nemmeno io cosa mi sia passato per la testa...

Amo l’Inverno coi suoi tuoni e fulmini, accompagnati dal calore di un camino

le lacrime del cielo, nel veder lo scempio quale hai agghindato la sua eterna sposa,  battenti sui tetti,

il freddo che attanaglia il mio piccolo cor.

L’Estate con le sue lucciole e il suo manto stellato,

l’afa di Luglio, il giallo dei campi, il suono dei canti e l’allegria delle genti,

l’astro d’Argento, testimone che tu spargi, sulle terre feconde, grida di morte

poiché sconosciuto ormai t’è l’amor.

La Primavera dai nuovi colori, germogli e boccioli,

il mite Giorno, infelice accompagnatore del tuo declino, qual rimpiange e ricorda evi addietro

quando ancora il tuo impeto conosceva Valor.

L’Autunno di rosso dipinto, le foglie morenti che cadono sull’asfalto, vestigia di eventi, ultimi istanti da Lei sofferti,

memore della tua crudeltà.

Sperduto, ti sei, nell’oblio di misfatti e presunzione, arrogato, tu, tutto da Ella,

quale prosegue ad alternare gli eterei drappeggi, già lacerati dai tuoi artifici dei quali sorridi

colmo d’orgoglio per il tuo inferno fatto d’immortale dolor.

Nuovamente, il vespro tramutatosi in notte rintocca

la divina bellezza che Essa ci offre,

i suoi perpetui misteri qual, noi viventi, più guardiamo con sommo stupor.  

L'angolino del Kangaroo

E niente, non avrei mai ritenuto possibile che un giorno uscissi fuori con una "poesia"...

Diciamo che volevo mettere nero su bianco alcuni miei pensieri e questo è il "poetico" risultato. Non mi dilungo col monologo, sperosoltanto che, oltre ad averla capita,  l'abbiate apprezzata ugualmente, nostante la mia inesperienza nel campo.

(Non vi dico "alla prossima" perché credo vivamente che non pubblicherò mai più qualcosa in questa sezione!! :P)

Kangaroo