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Autore: neverlookdown5reasons    30/06/2015    0 recensioni
Tutti pensano che se tua madre ha un lavoro pagato bene di conseguenza non hai problemi, ma fidati puoi avere tutti i soldi del mondo ma se non sei minimamente notata dalla donna che ti ha messo al mondo, rimani invisibile pure a te stessa.
Sono Alice ma il mio paese non è per niente quello delle meraviglie.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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CAPITOLO 2

 

 

Harry pov.

 

 

-Se né andata l'hai fatta tornare a Milano!- sentii Tom nel nostro camerino.

Il concerto era finito e io e i ragazzi stavamo tornando come facevamo ogn volta.

-Giuro che se li succede qualcosa, non tarderò a chiedere il divorzio!- disse Tom uscendo e sbattendo la porta, quando la chiuse, si voltò e ci vide tutti li fermi immobili ad aspettare che entrassimo, quando alzò il suo sguardo era in lacrime.

-Possiamo sapere cosa succede oppure siamo troppo invadenti?- chiese Liam esponendo la domanda che sorgeva a tutti in quel momento.

-Alice…- disse singhiozzando -Alice è sparita - A quelle parole io e i ragazzi iniziammo a correre verso le auto e all'hotel.

 

- La ragazza della camera 234- dicemmo in un coro.

-La ragazza di quella camera ha lasciato la stanza un'ora e mezzo fa- disse il consierge.

A quelle parole ci allontanammo dal bancone per non creare fila e anche per permetterci di pensare.

 

-Louis prenota dei voli per Milano so dove sta andando- dissi al ragazzo di fianco a me che subito inizio a guardare su internet.

-Niall, tu insieme a Liam dovrete preparare i bagagli- loro annuirono -Si, ma adesso!- dissi loro urlandogli contro.

 

-C'è un volo per Milano tra un'ora e mezza ed è l'unico della giornata se riusciamo a muoverci la troviamo sul nostro stesso volo- disse Louis.

 

Alice p. o. v.

 

 

Ero seduta davanti al mio gate tra un'ora o forse di più il mio volo verso Milano avrebbe decollato, cosi mi ero seduta con un blocco da disegno in mano e le cuffie con la musica nelle orecchie ed iniziai a disegnare.

Preferivo disegnare nei momenti di noia cosi da far passare il tempo, anche se io oramai disegnavo in qualsiasi momento della giornata.

 

-Il volo Dubai-Milano è stato anticipato si prega ai passeggeri di derigersi verso il gate per l'imbarco- disse la voce elettronica per tutto l'aereoporto.

Cosi mi alzai, raccolsi tutte le mie cose e mi diressi verso l'imbarco.

Quando stavo per dirigermi verso l'aereo mi sentii chiamare. -Alice giuro che se avevi intenzione di abbandonare la tua migliore amica con tua madre ti appendo al muro- disse Amanda.

-Non infliggerei questa tortura nemmeno al mio peggior nemico- dissi ridendo.

Amanda corse ad abbracciarmi e io la ricambiai immediatamente.

-La prossima volta che scappi senza dirmelo, giuro cascasse il mondo che ti ammazzo con le mie stesse mani, mi hai fatto, anzi ci hai fatto prendere un colpo a tutti.- disse.

-Si, Si va bene ma ora imbarchiamci che voglio andarmene da questo posto – dissi mostrando il mio biglietto alla hostess e cosi fece anche Amanda.

 

Finalmente questo maledetto aereo decise di decollare per andare via da questo posto.

 

Harry pov.

 

- Maledizione! È già decollato- disse Louis guardando il suo telefono.

- Non importa, ho scoperto che è andata Amanda con lei, almeno sappiamo che non è da sola.- dissi.

Amanda mi aveva mandato un messaggio 10 minuti fa dicendomi di non preoccuparmi, perché tanto ci sarebbe stata lei con Alice e che si stavano già dirigendo verso l'imbarco.

- Ma sta bene?- chiese Niall preoccupato.

- Si, si tranquillo- dissi rassicurandolo.

Avremmo comunque voluto prendere quel volo per raggiungerla ma il giorno dopo avremmo dovuto esibirci in un concerto e le tempistiche non tornavano e sospendere il concerto non ci sembrava il caso.

Decidemmo cosi di raggiungerla appena ci sarebbe stata una pausa dal tour.

Tanto se la sarebbe cavata da sola.

 

 

Alice pov.

 

Eravamo appena atterrate a Milano, quando il mio telefono iniziò a squillare.

Guardai da chi provenisse la chiamata e trovai sullo schermo il nome di IL MIGLIORE, ecco ora ci mancava pure la ramanzina di Harry per chiudere in bellezza questi due giorni.

Risposi.

-Pronto?- dissi.

-Mi spieghi che cazzo ti passa per la testa!? Voglio sapere dove sei e che intenzioni hai.- disse era chiaramente infuriato.

-Ciao Haz, anche io sto bene grazie per avermelo chiesto, o no tranquillo non sono morta sto solo scappando da una plateale stronza, che per mia sfortuna è capitata essere mia madre.- dissi ironicamente.

-Ok, adesso mi dici che ha fatto, dove sei e il motivo per il quale non hai avvisato il tuo migliore amico riguardo alla tua fuga.- disse meno arrabbiato rispetto a prima.

-Quando inizio il concerto Lux è venuta da me in lacrime dicendo che i miei stavano litigando, cosi sono andata a controllare, quando sono arrivata alla porta del camerino ho ascoltato la conversazione e in poche parole mia madre ha detto che sono una delusione e che non mi impegno mai nello studio, mentre tu sai che non è cosi, giusto?- gli chiesi.

-Sei una secchiona- disse ridendo.

-Molto divertente, ma comunque, fatto sta che gli ho risposto parlando pure della mia borsa di studio, del murales eccetera e poi sono fuggita. Morale della favola sono a Milano con Amanda, ma penso che questo tu lo sappia già. Non te l'ho detto solo perché eri nel bel mezzo di un concerto ti avrei scritto questo pomeriggio se non chiamato.- dissi, mi dispiace aver fatto preoccupare Harry ma in quel momento avevo altri pensieri per la mia testa.

-In questo caso allora, non sono più arrabbiato con te, ah sappi che appena vedrò tua madre gli cristerò contro.- disse in modo innocente, immaginai il suo ghigno mentre lo diceva.

-Fosse per me la potresti buttare giù dall'ultimo piano del vostro albergo.- gli dissi con non curanza.

-Alice!- mi rimproverò Amanda che era di fianco a me in taxi.

-Oh andiamo pure voi due lo pensate!- dissi riferendomi ad entrambi i miei migliori amici.

-Io non ho detto nulla hai fatto tutto da sola- rispose Haz – idem- disse Amanda alzando le mani in segno di innocenza.

Subito dopo scoppiammo tutti e tre a ridere.

-Chi è Haz?- disse qualcuno, che molto probabilmente sembra sia Louis.

-La vagabonda che scappa senza avvisare- gli rispose Harry.

-Senti un po' signorina, sappi che appena ti vedo mi senti- disse Louis provando a fare la persona seria, con scarsi risultati, dato che poi si mise a ridere.

-Non ci credi nemmeno tu alle parole che dici- dissi ridendo.

-Hey! Non è affatto vero…, si okay forse è vero- A quelle parole non resistetti ancora e iniziai a ridere come una scema, tant'è che l'autista si voltò verso di me e mi guardò in modalità “questa ragazza è pazza”.

- Mi hai appena fatto fare una figura di merda con il tassista- gli dissi incolpandolo.

- Quindi ora sarebbe colpa mia, ma guarda un po' questa. Tesoro la tua migliore amica è una stronzetta!- disse ad Harry -Avrà preso dal suo fidanzato- gli dissi in risposta.

-Ah Ah Ah! Simpatica- mi disse.

-Io sono stra simpatica, always- gli dissi.

-Ok, attacco che devo andare, ciao idioti-dissi.

-Ciao stronzette- disserò in coro.

 

Appena attaccai il taxi si fermò davanti al vialetto di casa, cosi io ed Amanda scendemmo dall'taxi, prendemmo le nostre valige e pagammo il tassista.

Amanda sarebbe stata da me per 12 giorni dato i suoi erano partiti, dato che in quei giorni saremmo dovute essere a Dubai, ci saremmo dovute inventare qualcosa da fare.

 

Aprii i portone di casa e ci misimo a sistemare le valige.

- Grandioso, ora cosa si fa?- dissi io in preda alla noia.

- Se fossimo a Dubai saremmo in spiaggia a prendere il sole, ma dato che ciò non è possibile posso sentire se il gruppo vuole fare qualcosa.- disse tirando fuori dalla tasca dei suoi jeans il suo telefono.

- Aggiudicato! Altrimenti ci sono in giro i 5sos, posso sentirli se vuoi è tanto che non li vedo- dissi proponendo un'altra opzione.

 

Mentre stavo sistemando le mie scarpe trovai uno scatolone, lo aprii e trovai delle foto dei biglietti e dei disegni, pensavo fosserò di Lux dato che è piccola, ma poi mi ricordai che lei ha tutti i suoifelici disegni nella sua stanza cosi notai che erano i miei disagni di quando avevo 5/6 anni e che quelle fossero le mie foto di quando ero piccola.

Iniziai a guardare le mie vecchie foto di quando ero a Londra, le foto insieme alla mia famiglia il giorno di natale, poi trovai una foto del mio dodicesimo compleanno ero insieme ai miei vecchi due migliori amici. Si chiamavano Riley e Jason, adesso hanno 17 anni proprio come me e io non so nulla di loro, se sono fidanzati, ah e soprattutto se si sono dichiarati uno con l'altro, non so che scuole hanno deciso di frequentare dopo le medie e soprattutto se alcune volte si ricordano di me come io ricordo loro.

-Ali, senti i ragazzi non possono perché sono tutt… che stai guardando?- mi chiese Amanda.

-Loro erano i miei migliori amici prima che rivoluzionassi la mia intera vita, pensa potrei paragonarvi tra di voi perché di carattere sono uguali a te ed Haz- dissi ricordandoli con malinconia.

-Come si chiamavano?- mi chiese Amanda.

-Lei è Riley, mentre lui è Jason-gli dissi, era strano che con tutto il tempo che ho passato con Amanda solo adesso gli parlo della vita che avevo a Londra.

-Sembrate felici, quando avete fatto questa foto?- mi chiese di nuovo, vedevo la sua curiosità negl'occhi.

-Era il mio dodicesimo compleanno, la foto è stata scattata da mia madre, sai è buffo…-

-Cosa?-

-Quella festa era stata fatta a sorpresa era stata organizzata da mia madre, non ti dico cosa ha fatto per tenermi lontano da casa per organizzare tutto- dissi ridendo.

-che cosa? Dai non voglio continuare cosi dillo e basta- disse impaziente.

- Aveva chiesto a Jason di portarmi in biblioteca con la scusa che dovevo fargli ripetizioni di letteratura e per perdere tempo lui continuava a dirmi che Giacomo Leopardi era uno dei ghepardi dello zoo e li io cretina a continuare ad insistere che era uno scrittore italiano, ora della fine mi aveva fatto esasperare- dissi agitando le braccia per aria.

-Ma mi prendi in giro?- mi chiese ridendo

- ti giuro, quel pomeriggio avrei voluto picchiare Jason a sangue- dissi ridendo pure io.

-È l'unica cosa carina che ricordo che mia madre abbia fatto per me da prima che iniziasse ad andare in giro per il mondo, poi dopo è diventata quel che è diventata- dissi

-Mi dispiace Ali- mi disse Amanda.

-Si, anche me…- dissi rimettendo nella scatola sia la vecchia foto che tutti i miei bei ricordi di mia madre.

 

 

   
 
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