Anime & Manga > Ranma
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Autore: Giuls_BluRose    30/06/2015    5 recensioni
Gli alzi leggermente il viso e fai incatenare nuovamente i tuoi occhi con i suoi, sono ancora lucidi, ma sta sorridendo: è un sorriso caldo, che ti scalda il cuore.
Baci la sua fronte e lo vedi che torna con la testa sul tuo seno, mentre si accoccola a te e ascolta il battito regolare del tuo cuore.
Non servono parole in questo momento, già il silenzio parla abbastanza.
Siete voi due in questo momento e questo è quello che conta.
Il tramonto che vi scalda i volti, l'amore che vi scalda i cuori.
E tu sai che lo ami, sai che non puoi più fare a meno di quel codinato dall'aria arrogante e sfrontata.
E non ti importa dei pregiudizi della gente, non ti importa del suo corpo maschile o di quello femminile.
Non ti sei innamorata del corpo, ma di quello che c'è dentro, di tutto quello che può offrire un cuore sincero come il suo.
Lui è fragile, lei è fragile.
Lui è solare, lei è solare.
Lui è imprevedibile, lei è imprevedibile.
Lui è amato e ti ama, lei è amata e ti ama.
Lui è Ranma, lei è Ranma.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che bella la leggera brezza primaverile che scompiglia i capelli, mentre i tuoi occhi si alzano ad ammirare quel sole incandescente che scompare dietro le colline.
Sei lì da una decina di minuti, hai ricontrollato più volte e sei sicura che sia proprio quello il luogo nel quale quello che dovrebbe essere il tuo ragazzo ti ha dato appuntamento.
Guardi per un attimo l'orologio: al suo solito ha già fatto un ritardo di cinque minuti, non sono molti ma non è carino fare aspettare una ragazza.
Sbuffi leggermente mentre ti sistemi quelle ciocche che il vento ti ha scompigliato; i tuoi ochi iniziano a scrutare l'orizzonte per cercare di intravedere la sagoma di quello che per te è l'incarnazione della disgrazia: non appena arriverà gliene dirai quattro.
Senza rendertene nemmeno conto, però, la tua mente va a posarsi su un unico pensiero: perchè Ranma è stato così gentile e ti ha invitata?
Sai perfettamente che non è certo da lui una cosa simile, ma magari chissà: suo padre gliene avrà date talmente tante da farlo rinvenire un po'.

Akane!”
Un grido ti risveglia dai torpori dei tuoi pensieri e ti volti istintivamente di spalle: eccol...A?
Subito ti salta agli occhi che quello non è il tuo ragazzo, ma bensì la tua ragazza e rimani allibita, hai la certezza assoluta che odia quei
panni.

Corre verso di te con un sorriso sulle labbra e i resti di quello che un tempo sarebbe dovuto essere un mazzo di fiori; si ferma dinnanzi alla tua figura e con un sorriso imbarazzato ti offre quello scempio di petali arruffati. Tutto questo non può che farti sorridere leggermente.

Ranma, finalmente”
Forse il tuo tono è stato un po' troppo acido e vedi il suo volto farsi più scuro e abbassarsi tristemente, quindi ti mordi leggermente le labbra e lo inviti a sedersi accanto a te.
“Scusa il ritardo, ma ho avuto qualche contrattempo”
Vedi che sospira e si scosta una ciocca rossa ribelle dietro l'orecchio.
“Grazie per i fiori, o almeno quello che resta”
Ranma annuisce piano e poi ti guarda, accennandoti un sorriso: per un momento i vostri occhi si incontrano e sembrano incatenarsi tra di loro, poi quelli azzurri di
lei vanno a posarsi sul soffice manto verde sotto di voi, ma sei sicura che per un attimo abbiano brillato di una luce strana, inspiegabile per te.
Alla fine decidi che non sopporti il silenzio imbarazzante che sta venendo a crearsi e quindi prendi la parola facendo la fatidica domanda.

Perchè mi hai invitata?”
Ranma si volta un attimo verso di te e vedi che c'è imbarazzo nel suo volto: non l'avevi mai visto in quel modo, qui già senti che c'è qualcosa che non va.
Il codinato non accenna a parlare, ma farfuglia qualcosa di incomprensibile, facendo notare un evidente rossore sulle guance.
Qua c'è sicuramente qualcosa che non va.

Io, si...bhe, veramente io...”

Ridi istintivamente, quella situazione sembra quasi surreale: Ranma che arrossisce? Ma quando mai?
Non è che magari gli è salita la febbre?
Si comporta in modo strano, tutto potrebbe essere.
“Cosa c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?”
Okay. Quella frase non dovevi dirla, ma è stato più forte di te.
Vedi quello che dovrebbe essere il tuo valoroso guerriero lanciare un grido più stridulo di quello di um bambino e rannicchiarsi a sé come per proteggersi.
Gatto. Ranma ha il terrore dei gatti e anche solo il suono di quella parola lo rende terrorizzato e incapace di fare qualsiasi cosa ritenuta minimamente
virile.
Sorridi sotto i baffi, infondo quello strampalato ti fa tenerezza, quindi decidi di abbracciarlo per rincuorarlo.
Cara Akane: sai che è inutile negarlo a te stessa, sei innamorata, non potrai nasconderlo per sempre.
Sospiri e stringi forte Ranma al tuo petto, subito lui ci si accoccola come un bambino e sembra calmarsi lentamente.
“Dai, vedi che qua ci siamo solamente noi due? Nessun animale. Non fare la
bambina adesso”
Quella frase ti è uscita naturalmente dalle labbra, non ci hai neppure pensato eppure sembri aver turbato nuovamente il suo animo: infatti si irrigidisce di scatto e si alza lentamente per guardarti negli occhi, lucidi quella volta.

Che cosa sta succedendo adesso?
“Ehi, che cosa ti prende?”
Il codinato non risponde, ma abbassa lo sguardo e noti una lacrima scendere dai suoi occhi color del cielo.
Ti spaventi leggermente, quel comportamento non è affatto da lui; aspetti una sua risposta, che per fortuna, anche se fioca, non si fa aspettare molto.
“Non usare il femminile, ti prego, sai che mi fa male...”
Sei interdetta da quelle parole, per istinto ti mordi le labbra, nuovamente, mentre senti qualcosa nascere dentro di te.
Quel ragazzo si era aperto con te ed effettivamente sapevi quanto stava male per avere quel mezzo corpo di donna, ma tu non lo avevi fatto apposta, ti era venuto naturale.
Lo stringi forte a te, come per farti perdonare per quello che avevi appena detto.
No. Tu non sai come si sente Ranma a dover vivere con quel corpo che non sente suo.

Non sai quanto debba lottare con sé per vedersi allo specchio.
Non sai quanto, in realtà, sia fragile la sua anima.
Non ci hai mai pensato, non è vero piccola guerriera?
Eppure lui è sempre così allegro e spensierato. Alle volte ti chiedi veramente come possa celarsi in lui una parte così malinconica, cupa e misteriosa.
“Scusa...”
Sospiri e lo stringi fortissimo sul tuo seno, mentre cerchi di farlo calmare dai quei tremorii.
“Non volevo farti del male”
Senti le sue braccia che si stringono intorno alla tua vita e le sue labbra sul tuo collo, così come il suo respiro, sempre più calmo.
Sorridi questa volta, alle volte sembra così fragile come un bambino e sai che provi davvero qualcosa per lui.
A te non importa come si presenti il suo corpo: con il tempo hai imparato ad amare sia il suo lato maschile, sia quello femminile e non fai più alcuna distinzione tra le due parti.
Gli alzi leggermente il viso e fai incatenare nuovamente i tuoi occhi con i suoi, sono ancora lucidi, ma sta sorridendo: è un sorriso caldo, che ti scalda il cuore.
Baci la sua fronte e lo vedi che torna con la testa sul tuo seno, mentre si accoccola a te e ascolta il battito regolare del tuo cuore.
Non servono parole in questo momento, già il silenzio parla abbastanza.
Siete voi due in questo momento e questo è quello che conta.
Il tramonto che vi scalda i volti, l'amore che vi scalda i cuori.

 

E tu sai che lo ami, sai che non puoi più fare a meno di quel codinato dall'aria arrogante e sfrontata.
E non ti importa dei pregiudizi della gente, non ti importa del suo corpo maschile o di quello femminile.
Non ti sei innamorata del corpo, ma di quello che c'è dentro, di tutto quello che può offrire un cuore sincero come il suo.
Lui è fragile, lei è fragile.
Lui è solare, lei è solare.
Lui è imprevedibile, lei è imprevedibile.

Lui è amato e ti ama, lei è amata e ti ama.
Lui è Ranma, lei è Ranma.

 
   
 
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