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Autore: Risa Lily Angelie    01/07/2015    2 recensioni
Possiamo definirlo spoiler, in caso non abbiate completato la quest "Tutto ciò che resta" - Dragon Age 2.
***
La trovò sul letto: era appallottolata sulla sinistra, le ginocchia strette tra le braccia. Di tanto in tanto era scossa da qualche singhiozzo e vederla in quello stato gli smuoveva qualcosa, da qualche parte nel petto.
«Hawke...»
L'interpellata tirò su col naso e sollevò il capo, mostrando gli occhi lucidi. Poi sbuffò: «Ti manda Varric?» chiese, senza una particolare inflessione della voce.
Fenris spostò il peso da un piede all'altro, prima di rispondere: «Sì»
«Meraviglioso.»

***
[Fem!Hawke/Fenris, abbastanza soft - insomma, nemmeno un bacino, ecco qui.]
{... non so, metto l'OOC per sicurezza, però spero di non esserci finita ^^"}
Genere: Commedia, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fenris, Hawke, Isabela, Varric Tethras
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Demons.
 


 
"Don’t get too close,
It’s dark inside,
It’s where my demons hide
."
[Imagine Dragons - Demons.]


 


Erano passati tre giorni: tre giorni nei quali Lana Hawke non si era fatta viva, in nessun modo. Nemmeno per avvisare che fosse ancora in vita e che non avesse deciso di suicidarsi, buttandosi dal balcone - ipotesi comunque da scartare, poiché lui, in quel caso, ne sarebbe stato subito informato da Aveline, capo della Guardia cittadina.
Non che la biasimasse, ovviamente; di certo non stava vivendo una situazione facile, e Varric lo sapeva.
Non l'aveva cercata. Se Hawke non si faceva sentire, era perché non voleva parlare. E se non voleva parlare, lui non era nessuno per costringerla. Tuttavia, erano passati tre giorni e Lana non era mai stata così discreta e silenziosa per così tanto tempo.
O meglio, non era mai stata discreta e silenziosa e basta.
Nonostante fosse un'eretica - e che quindi, a rigor di logica, avrebbe dovuto mantere un profilo basso, onde evitare di essere notata - era sempre stata abbastanza attaccabrighe, scavezzacollo, irriverente ed intraprendente; più di qualche volta, Varric si chiedeva come avesse fatto a non essere ancora sbattuta nella Torre del Circolo. Ma ci rinunciava a capirlo la maggior parte delle volte, scoppiando a ridere all'ennesima battuta della maga dagli occhi chiari.
Varric stava pensando a questo, quando con la coda dell'occhio vide Fenris varcare la soglia dell'Impiccato.

«Ehi, bel Tenebroso» Il nano si sbracciò, facendo cenno all'elfo di avvicinarsi, «hai notizie di Hawke?» gli chiese, nonappena il compagno fu a portata d'orecchio.
Fenris, da parte sua, si limitò a scrollare le spalle e prendere posto vicino a Varric. Prese un boccale di birra, lo portò alle labbra e solo dopo bofonchiò: 
«No.»
Varric sapeva; a dirla tutta, tutti sapevano tutto. Ovviamente però, avevano deciso di tacere - o meglio, Lana li aveva convinti a modo suo a tenere la bocca chiusa - sulla faccenda. Tuttavia, il nano non poté trattenere uno sbuffo di disapprovazione.

«Sai», brontolò quindi, poggiando un gomito sul tavolo, «potresti andare a trovarla»
L'elfo aggrottò le sopracciglia e biascicò: «Come?»
Varric cercò di calibrare le parole: «Beh, siete... uniti» bofonchiò, «Mi sembri la persona più indicata per consolarla.»
Fenris emise un basso ringhio, mentre Isabela si avvicinava ai due.

«Beh, perché io? Anche tu sei suo amico»
«Io direi» s'intromise Isabela con un sorriso sornione, «che tu e Hawke siete decisamente intimi»
A quelle parole, l'elfo scoprì i denti e sbuffò: 
«Vado» disse solo, alzandosi in piedi ed infilando la porta.
Isabela si sedette dove poco prima era seduto Fenris e lanciò un'occhiata in direzione dell'uscita.
«Che peccato» sospirò con un sorrisino, «l'avrei voluto per me.»
 
 
***


La trovò sul letto: era appallottolata sulla sinistra, le ginocchia strette tra le braccia. Di tanto in tanto era scossa da qualche singhiozzo e vederla in quello stato gli smuoveva qualcosa, da qualche parte nel petto.
«Hawke...»
L'interpellata tirò su col naso e sollevò il capo, mostrando gli occhi lucidi. Poi sbuffò: «Ti manda Varric?» chiese, senza una particolare inflessione della voce.
Fenris spostò il peso da un piede all'altro, prima di rispondere: «Sì»
«Meraviglioso.»
L'elfo si avvicinò alla maga abbastanza cautamente, mentre lei con aria stanca si metteva a sedere; osservandola da vicino, erano evidente due profonde occhiaie sotto quegli occhi blu che l'avevano guardato tante volte con sarcasmo, dolcezza, desiderio.
Quegli stessi occhi ora lo guardavano spenti, senza la forza di fare nulla.

Fenris non si sentiva esattamente adatto in quella situazione; non era mai stato un buon ascoltatore, né bravo a consolare qualcuno. Eppure era lì, e così si lasciò sfuggire un misero: «Come stai?»
Lana fece schioccare la lingua sul palato e gli lanciò un'occhiata vagamente sarcastica, poi rispose: 
«Come ad una persona cui hanno appena ammazzato la madre.»
Fenris non poté fare a meno di avere un brivido, e non per il freddo; l'aveva capito, lui. Lei aveva di nuovo la maschera.

«Lana», la chiamò per nome, e già di per sé quello era un fatto straordinario. «Non fingere. Non ci guadagni nulla, ora.» 
Era inutile fingere, Fenris in effetti si era preoccupato in quegli ultimi giorni; lo sapeva che Hawke aveva bisogno di sfogarsi. Ed era quello il momento.

«Ti stai avvicinando», lo redarguì lei, cercando di ignorare il brivido che le era sceso lungo la schiena sentendo la sua voce pronunciare il 
suo nome. «... non vuoi vederla» bisbigliò impercettibilmente.
L'elfo aggrottò le sopracciglia, confuso. A bassa voce chiese: «Cosa?»
«La vera me» tagliò corto la ragazza con uno sbuffo. «Nessuno vuole vederla. E perché dovrebbero? Non è divertente, la vera me. Non è sarcastica, è una ragazzina impaurita e piagnucolona che-»
«Tu sei forte, Hawke» disse la voce bassa di Fenris, bisbigliando. «E di certo non smetteresti di esserlo, se ti sfogassi un po'.»
«Sfogarmi? E perché dovrei-» s'interruppe da sola; la diga delle lacrime era esplosa. 
Si portò una mano sul viso, come a volersi nascondere dagli occhi verdissimi di Fenris che però, preso da un istinto cieco, le si avvicinò e gliela tolse da lì.

«... perché anche i più forti crollano, Hawke.»
«E restano soli.»
«Non resterai sola.»

 
***


Quattro giorni
Erano passati quattro giorni ed ora Varric cominciava a preoccuparsi; non aveva visto né sentito nemmeno l'elfo, ed ora la cosa cominciava a metterlo in agitazione.

«Basta» esclamò ad Isabela, che stava trangugiando l'ennesima birra. «Io vado a vedere come sta»
«Come sta chi?» chiese una voce fin troppo nota, all'ingresso dell'Impiccato.
Varric voltò subito lo sguardo in direzione di Hawke e le sue labbra si aprirono in un sincero sorriso.

«Ehi Moretta(1), ci hai fatto preoccupare!» disse contento il nano, avvicinandosi alla maga.
Lei sorrise a sua volta e schioccò la lingua, prima di rispondere: 
«Oh Creatore, Varric, non pensavo proprio di essere il tuo tipo!»
Il nano ridacchiò e le fece posto al suo tavolo.
"Però", pensò mestamente, ordinando due boccali di birra, "l'elfo ci sa fare."














(1) il soprannome - molto originale, devo dire - che Varric ha affibbiato ad Hawke.


 

 

Angolo di Risa:
Che dire? Amo Fenris, amo Hawke, e penso di essere finita in un'OOC davvero impressionante.
Mi dispiace di aver violentato(?) in questo modo il carattere di Fenris, ma non ho potuto proprio farne a meno, specie con una canzone così bella come quella degli Imagine Dragons çwç
Per quanto riguarda la "maschera" di Hawke, ho ovviamente inteso che il suo modo di scherzare su qualunque cosa è un modo per nascondere il dolore - senza contare che di questa suddetta "maschera" ho accennato nell'altra mia OS Titanium. Inoltre, mi sono accorta ora che quando parlo di Fenris che segue un "istinto cieco" ho praticamente citato lui nella missione in cui Hawke&co. se ne vanno a zonzo per la Città Oscura con un bestione di 2 metri e mezzo XD in quella missione, infatti, quando il gruppo viene attaccato, il mago qunari li difende, e quando dopo il combattimento Hawke chiede spiegazioni, Fenris dice più o meno una cosa tipo "Conosco quel genere di istinto cieco." e altro che però ora mi sfugge XD
E poi, questa OS se ne sta nella mia testolina da giorni, sto impazzendo perché il 10 ho l'orale della maturità e non ricordo nulla, non faccio altro che ripetermi tutto il programma e sto uscendo fuori di zucca XD quindi dovevo esorcizzare questa cosa prima di dire definitivamente addio alla mia sanità mentale - notare, prego, la mia convinzione nel fatto che ne abbia una fino ad adesso, nonché l'orario indecente con il quale io stia pubblicando.
Ora, visto che le palpebre mi si stanno chiudendo da sole(?) e ho fatto quast'angolino più lungo di tutta la OS, vi abbandono ^^"
Alla prossima!

Risa Lily Seredhiel.

 
 
 
   
 
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