-Fenris, puoi chiamare di nuovo i bambini per venire a tavola? Sennò va a finire che si raffredda.-
-...Sto andando...-
 
Fenris interruppe i due bambini alle prese con i loro giochi, trascinandoli di loro malavoglia a tavola per mangiare.
 
La bimba, Jane, aveva appena compiuto otto anni. Aveva i capelli neri della madre e i grandi occhi verdi del padre.
Invece il piccoletto, John, aveva solo sei anni e  aveva ereditato gli occhi azzurri della madre.
 
-Jane, è il tuo piatto preferito!- Disse la donna dai capelli neri
-Mamma, lo e John vogliamo giocare!-
-Lo so tesoro,dopo pranzo ti prometto che giocheremo tutti insieme, nonostante questo ricordate comunque che questa sera verranno gli zii, la nonna e la zia, ok? Prometto però che passeremo il pomeriggio a giocare e parteciperà anche papà, vero Fenris?-
L'elfo non rispose, annui solamente accennando un lieve sorriso.
 
-Papà, ho finito! Adesso giochiamo insieme?- Chiese il bambino non appena svuotò il piatto.
-Sii, giochiamo tutti insieme, vero!?- lo seguì Jane.
 
-Che ne dite se giochiamo a nascondino? Io e la mamma contiamo, e voi vi andate a nascondere.- rispose Fenris
 
I bambini esultarono per la richiesta del papà, e mentre lui iniziò a contare andarono a nascondersi.
 
-Mhh...Sei cattivo!- Gli disse Hawke non appena i bambini andarono a nascondersi.
-Tu dici?- Disse di risposta lui. -Dovevi saperlo quando hai messo l'anello al dito, no?- Aggiunse poi ridacchiando sotto i baffi.
 
-Come dimenticare quel giorno, insomma, le litigate tra Isabela e Sebastian riguardo al vestito erano...Spettacolari!- Provò a imitare le voci dei due - Il vestito è troppo scollato!...Non deve sembrare una suora!...Siamo in chiesa ti ricordo!..Ha delle belle tette! Perché non mostrarle un pò!?...- Sospirò poi  -Varric potrebbe scriverci un libro volendo...- Rispose sorridendo con la solita ilarità.
 
-Ah, solo per questo è indimenticabile quel giorno...- Fenris mise il solito musone dopo aver formulato la frase, sapeva che Hawke scherzava, ma gli piaceva attingere a quel comportamento serioso.
 
-Certo, lo ricordo certamente per questo, non perché mi sono sposata con l'uomo che amo...- Dopo l'affermazione ironica Hawke si avvicinò lentamente a Fenris e gli diede un bacio a tradimento.
 
-Bambini, mi sa che dobbiamo rimandare il nascondino a dopo! Io e la mamma dobbiamo lavorare!- Gridò Fenris guardando Hawke negli occhi.
 
Si sentirono in lontananza i lamenti dei due bimbi, ma nessuno dei due genitori ci fece caso.
 
-Sei maligno...!- Borbotto lei.
-Può essere...- Fenris sorrise maliziosamente e afferrò Hawke per un polso, trascinandola fino alla camera da letto.
 
-Ah,già...Ormai non possiamo più farlo in ogni parte della casa, peccato.- Disse ridendo lei non appena arrivarono in camera.
 
Fenris sorrise dolcemente e poi la baciò con altrettanta dolcezza.
-Ti amo Hawke.-
-Ti amo anch'io Fenris.-
Subito dopo quell'affermazione Hawke lo bacio nuovamente mettendosi in punta di piedi e sentendo un brivido viaggiarle lungo tutta la schiena.
Si guardarono intensamente negli occhi, lei lo prese per mano mentre indietreggiava verso il letto.
Per ogni indietreggiamento di lei c'era un avanzamento di lui, si ritrovarono petto contro petto.
Fenris la baciò con passione, poi le sussurrò all'orecchio quelle parole che tanto le mancavano, anche se nemmeno lei ne conosceva il motivo.
-Io sono tuo-
 
Era tutto come sognava, aveva una famiglia, la madre aveva potuto seguirla ed assistere alla nascita dei nipoti.
Carver era sposato con Merril.
Bethany aveva un figlio e stava insieme ad un uomo che aveva conosciuto nei mercati superiori...
Lei aveva creato una famiglia con Fenris...
 
Bhe, era tutto come sognava perché in effetti...Era un pò un sogno...
O meglio...Si trovava nell'oblio, succube di un demone del desiderio,
Dopo aver combattuto per la sopravvivenza e dopo aver ammazzato qualunque cosa si presentasse ostile, un demone del desiderio riuscì a stregarla.
L'inquisitrice aveva scelto di tener in vita il custode Alistair piuttosto che lei, campionessa di Kirkwall.
 
"Ti prego Hawke, promettimi che tornerai, promettimi che non morirai."
 
"Te lo prometto Fenris."
 
Ma si sa...Le promesse sono soltanto parole; e le parole sono soltanto vento.