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Autore: Anonimadelirante    01/07/2015    3 recensioni
“C'è quest'istante bloccato nel tempo, in cui Stiles tiene il pennarello sospeso nell'aria, annichilito.
Sta per finire, sta per finire per davvero, si dice. Domani sarà l'ultimo primo giorno di scuola, l'ultimo primo giorno di sempre
[...] E per un secondo non ha più paura di perderli. Per un secondo teso allo spasimo nell'eternità, sa che non li perderà. [...] Andrà tutto bene, vorrebbe dir loro, anche se è il primo ad essere terrorizzato. Bene. Loro finiranno l'ultimo anno e non si perderanno di vista, né altri mostri assassini verranno a cercarli nei loro letti.
Liam starà bene, non appena riuscirà a dire a Mason di essere un licantropo.
Non deve andare sempre tutto per il peggio.
Derek
tornerà.
[Spoiler!5x01 | accenni Sterek, Stalia, Stydia, Scallison, Scira e Braederek, perché multi!paring è la mia gioia | fluff, angst e ingiustificatamente speranzoso]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kira Yukimura, Lydia Martin, Malia Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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AvvertimentiAngst. E fluff. E po' di flussi di coscienza, perché Stiles mi somiglia troppo e non sono mai sicura di riuscire a rendere chiari i suoi pensieri.
Stilescontutti, nel senso che ci sono massicci accenni alla Sterek, qualcosa alla Stalia e sicuramente anche un po' di Stydia
E poi boh, non-c'è-trama, perché no.
Spoiler!, per chi non ha ancora visto la 5x01Missing moment della scena delle firme, che evidentemente è come carta moschicida per i feels.
Word Count: 755, flash abilmente (?) travestita da OS.
Declaimer: nulla di mio, a parte l'ansia che condivido con Stiles. È stato scritto tra ieri notte e 'sta mattina, nella speranza di non scoppiare di nuovo nei singhiozzi
decisamente esagerati e rumorosi che hanno persino allarmato i miei, quando farò il rewatch della 5x01
N/A: e niente. Io sto male. Ma malemalemale. E non so se riuscirò ad aspettare fino a martedì prossimo, per la 5x03. Io voglio la scena Friendship!Malia/Lydia/Kira in macchina! *strilla*
Sappiate che questa doveva essere una drabble, o al massimo una dubledrabble. Fatevi due conti e comprendete la mia logorroicità.
Va beh. Straordinariamente non ho granché da dire su ciò che ho scritto sotto.
Se non che dar voce ai pensieri di Stiles è un ottimo modo per dar voce anche alle proprie ansie, non solo quelle dirette all'esito della serie tv. È un'ottima terapia, lo Stilinski, fidatevi.

 

 

 

 

 

Ad Ib, che ieri compiva gli anni,
A Mati, che mi immagino saltellare felice e distrutta per gli accenni alla Scallison.
E ad Angel, ché se non ci fosse lei a questo punto non ci sarei neanch'io.
È presto per pensarci, ma ogni tanto ho davvero paura di perderti, mogliah.

 

 

Andrà meglio

 

 


C'è quest'istante bloccato nel tempo, in cui Stiles tiene il pennarello sospeso nell'aria, annichilito.
Sta per finire, sta per finire per davvero, si dice. Domani sarà l'ultimo primo giorno di scuola, l'ultimo primo giorno di sempre.
E lo può quasi sentire, il suo cuore, che batte troppo veloce, che implora al tempo di fermarsi. Fa scivolare lo sguardo sulle altre scritte, chiedendosi se tutti abbiano
avuto la sua stessa sensazione di vuoto, all'altezza del petto.
Soffia appena, mentre si costringe ad abbassare la mano e... è allora che le vede.
Sono due iniziali e potrebbero, davvero, essere state lasciate da chiunque. Ma sono una D e una H e tanto basta. È quasi tentato di voltarsi, ma sa che Derek Hale non c'è – non ci sarebbe stato comunque, deve costringersi a ricordare – e allora stringe con più forza il pennarello.
Schiaccia la punta contro il ripiano di metallo e scarabocchia.
S.S., ma non ci sta pensando davvero. Non è più concentrato sulla fine della scuola, sulla paura di perdere i suoi amici. La sua mente rincorre un altro addio; un cenno del capo quasi casuale, avvolto dalla luce accecante del primo pomeriggio, in Messico.
E poi prima, gli occhi di Derek che schizzano verso l'alto e una minaccia discretamente credibile gli scivola fra le labbra.
Eppure, Stiles deglutisce quasi per dimostrarlo a sé stesso, la gola ce l'ha ancora, ancora ben attaccata al collo – e non divelta, come pretendeva lui.
Sorride piano, con nostalgia e tenerezza. Perché sì, Derek Hale era un grandissimo lupo antipatico, ma voleva bene a tutti loro, infondo. Gli voleva bene.
Passa il pennarello a Lydia – e le sorride.

 


(Lydia gli sfiora le dita, mentre prende l'indelebile nella sinistra. Lo guarda, interrogativa.
Lui scuote la testa, come a dire che non è niente.
E chissà dov'è adesso, chissà che sta facendo.)

 


Si lascia cadere contro la ringhiera e Malia gli scivola accanto, fremente di felicità – è passata, passata, passata: fa anche lei ufficialmente parte del suo progetto, ora. Come se prima non lo fosse lo stesso.
Stiles le guarda, Malia e Lydia, guarda Scott e Kira e pensa a Liam. E per un secondo non ha più paura di perderli. Per un secondo teso allo spasimo nell'eternità, sa che non li perderà.
Poi vede Scott tentennare e, anche senza doversi sporgere in avanti, capisce. Smette di sorridere, il ricordo del broncio di Derek sfumato in un groppo alla gola – nell'ansia, nel senso di colpa.
Scott ci mette un attimo di più, calca troppo col pennarello e la mente di Stiles – dovrebbe davvero imparare a controllarla – schizza di nuovo a rincorrere i ricordi. I ricordi di uno Stiles che non è veramente lui, del suo corpo mosso da qualcun altro, del volto esanime di Allison e gli occhi rovesciati di Aiden.
E poi, Derek, Derek a terra – Stiles sa che è una proiezione dalla sua immaginazione, ma trema. Derek, i denti bianchi che tante volte ha minacciato di affondare nel suo collo sporchi di sangue, il suo corpo inerte, steso scompostamente nella polvere.
Stiles strige a sé Malia, le mani che tremano. Ma no, no, lui è con Braeden; sta beneSta persino meglio di noi, probabilmente, il bastardo, si autoconvince.
«Sarebbe venuta anche lei, con noi», bisbiglia, invece di dar voce ai suoi timori. Scott non ha bisogno di altra tristezza, adesso.
«Già», risponde l'amico, annuendo piano.
Sente Lydia tentennare al suo fianco e le appoggia una mano sulla schiena, deglutendo. «Lei è ancora con noi», li corregge la ragazza, arricciando la bocca verso l'alto, ma senza riuscire a racimolare un sorriso vero.
Stiles si mordicchia il labbro e annuisce anche lui. Andrà tutto bene, vorrebbe dir loro, anche se è il primo ad essere terrorizzato. Bene. Loro finiranno l'ultimo anno e non si perderanno di vista, né altri mostri assassini verranno a cercarli nei loro letti.
Liam starà bene, non appena riuscirà a dire a Mason di essere un licantropo.
Non deve andare sempre tutto per il peggio.
Derek tornerà. Tornerà con la Lupa del Deserto e Braeden, e, chissà, magari persino un piccolo lupetto imbronciato – in un altro momento Stiles riderebbe quasi, all'immagine di un baby-Derek che sporge il labbro in fuori e impugna la pistola della mercenaria. Adesso, deglutisce di nuovo, a vuoto.
Andrà tutto bene, si ripete.
Meglio, si corregge dopo. Scott posa un bacio sulla testa di Kira, Lydia e Malia si guardano e annuiscono, come se gli leggessero nel pensiero.
Andrà meglio, e quasi sorride.

 

  
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