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Autore: Lorelie Black Lestrange    01/07/2015    3 recensioni
George immagina di parlare a Fred dopo molti anni, gli racconta della sua vita descrivendo con velata tristezza i loro ricordi.
Flashfic scritta in un momento di malinconia per una delle morti più ingiuste della saga.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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                                                        NOI


La prima domanda che ricordo dopo un lungo silenzio ovattato fu :

”Come ti senti George?”

Inutile dirti che non riuscii a rispondere, le parole disarticolate che uscivano dalla mia bocca, gli sguardi apprensivi delle persone che mi circondavano.

Hanno perso tutti un parente, ogni Weasley ha perso il suo fratello, io ho perso me stesso.

Fred la mia vita non ha più senso senza di te, non c’è nessuno che completa le mie frasi, nessuno con cui ridere, nessuno con cui girovagare per Hogwarts senza farmi scoprire.

Sai Ron ha lavorato da Zonko per un periodo, ebbene ci lanciavamo ripetutamente sguardi malinconici, ha smesso dopo poco… non reggevamo.

Il piccolo Fred ha terminato il suo primo anno di scuola, ha combinato i suoi primi scherzi a Gazza. Sono fiero di lui, spero che segua le orme dello zio che non ha mai conosciuto.

Come vedi la mia vita procede, ma a quale prezzo? Posso chiamarla davvero vita? Direi di no, mio caro fratello, questa è una mera esistenza.

Mi aspetto da un giorno all’altro di ritrovarti fuori la porta di casa, il sorriso smagliante “Piaciuto lo scherzo?”.

Non accadrà mai.

L’altro giorno mi sono fermato a metà frase, aspettavo che tu la finissi. È un po’ quello che è accaduto a me, la mia vita è ferma a metà frase e aspetta te.

Solo non arriverai mai.

Attendo te quando la notte prendo la scopa e volo il più alto possibile, l’orecchio che mi fischia, la pressione che mi spinge giù. Cosa darei per sentire un attimo la tua risata, potresti sussurrarla nell’orecchio che ho perso?

Solo per sentirti un’ultima volta, solo per dirti addio.

Ogni momento che mi guardo allo specchio spero di cogliere una smorfia, vedere te al posto di quel pallido riflesso, al posto di quell’uomo a metà.

Allora mi lascio andare ai ricordi, mi cullo nella consapevolezza che tu non ci sei.

 Non ci sei più Fred.

L’anno in cui Noi abbiamo vinto la coppa delle case.

L’anno in cui Noi abbiamo quasi perso nostra sorella.

L’anno in cui Noi abbiamo fatto il misfatto.

L’anno in cui Noi “Prova a dirlo cinque volte più svelto”.

L’anno in cui Noi diventammo una leggenda.

L’anno in cui Noi portammo le risate nella disperazione.

L’anno in cui Noi diventò Io.



Ho scritto questa storia in un momento di delirio, con un tocco di malinconia per una morte che più ci rifletto meno mi riesco a spiegare
Forse una delle più ingiuste, che non ha per niente senso.
Vi lascio, mi farebbe piacere se recensiste, solo per sapere cosa ne pensate, anche se è orribile e non vi piace.
:)

 
   
 
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