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Autore: Wild_Free    01/07/2015    2 recensioni
E se Naraku non fosse l'unico a voler eliminare il gruppo di Inuyasha?
Se ci fosse qualcun altro che, per motivi propri, voglia dividerli? Perchè? Quale è il suo obiettivo? Chi è la minaccia?
Il gruppo riuscirà ad uscirne vincente pure questa volta?!
(Lo ammetto, non son buona a fare le introduzioni, chi ha coraggio legga :D )
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Epoca Sengoku
 
“Kagome, Kagome..Inuyasha perché l’hai fatta andar via?” Shippo era petulante, ma non potevo biasimarlo, pure io accusavo il colpo.
Sinceramente non credevo se ne sarebbe andata davvero. Senza dire nulla mi alzai e diressi verso il pozzo. Ci guardai dentro, come uno scemo, e solo dopo vari minuti rinunciai alla speranza di poterti vedere apparire così, dal nulla, come avevi sempre fatto.
Mi sedetti sul bordo e dalla tasca tirai fuori la busta che mi detti prima di andartene.
 
Ciao Inuyasha,
Se stai leggendo questa lettera vuol dire che me ne sono andata.
Visto che non tornerò mai più, ho deciso di lasciarti tutti i frammenti.
In fondo non era quello il mio compito?
La mia missione era recuperare i frammenti, per rimediare al danno compiuto,
noi ci siamo uniti con questo unico scopo, sbaglio?
Quindi ho ritenuto che potesse essere l’unica cosa giusta da lasciarti. 
                                                                                           Kagome
 
1,2,3,4,5..maledizione erano davvero tutti i frammenti che avevamo raccolto. Solo allora mi accorsi di cosa realmente significava. Kagome non avrebbe mai più fatto ritorno nella nostra epoca.
“Inuyasha, posso parlarti?”
“Miroku non è il momento. Voglio star solo.”
“ Come vuoi.” Si sedette affianco a me. – Che cosa c’era di difficile da capire nelle parole voglio stare solo?- “Perché hai permesso che se ne andasse? Anzi, perché hai deciso di seguire Kikyo?” chiese senza troppi giri di parole.
“Non ho voglia di parlarne.” Dissi brusco. Non era aria.
“ Inuyasha, Sango ed io ce ne andiamo. Questa è l’ultima volta che parleremo.”
- Come? Anche loro se ne andavano? E perché?- mi domandai senza riuscir a trovar risposta.
“Kagome non è di questa epoca.” Iniziai titubante.
“Sì, questo lo sapevo già.” Miroku era arrabbiato, e se ne infischiava della mia difficoltà nel parlare.
“Non avrebbe resistito oltre. Questa non è la sua battaglia.” Dissi cercando di convincere più me stesso che lui.
“Inuyasha, smettila di dir fesserie! Perché hai permesso alla divina Kagome di lasciarci?” e mentre me lo domandò per un attimo mi sembrò sentire la sua voce crinarsi.
“Non sarei stato in grado di proteggerla.” Ammissi infine. “Kikyo è decisa ad iniziare la battaglia finale con Naraku, non sono in grado di proteggerle entrambe. Kikyo l’ho già lasciata morire una volta, non posso permetterlo ancora.” Mi fermai perché riconobbi avvicinarsi Sango, nonostante il suo odore fosse diverso dal solito. Aveva pianto, anzi stava piangendo.
“TU HAI LASCIATO CHE KAGOME SE NE ANDASSE SOLO PERCHE’ NON VUOI VEDERE MORIRE UNA PERSONA CHE IN REALTA’ E’ GIA’ MORTA? INUYASHA, COME TE LO DOBBIAM DIRE CHE LEI NON FA PIU’ PARTE DI QUESTO MONDO? NON TI BASTA VEDERE GLI SHINIDAMACHU GIRARLE INTORNO PER CAPIRLO?” Urlò. “Come puoi scegliere lei a Kagome? È solo grazie a lei che sei la persona che vedi. Se non fosse stato per lei, noi non saremmo amici. Io ti avrei attaccato, insultato. E son sicura che tu non ti saresti tirato indietro solo perché sono una donna.” Continuò abbassando il tono ed infine sussurrò “Lei ti ama, non come Kikyo. Il suo amore è puro, sincero. Non conosce rancore. Lei ti ama per quello che sei. Non ha mai voluto cambiarti.”
“Sango..”Miroku le cinse le spalle e la cullò leggermente per calmarla e in silenzio se ne andarono.
 
 “Lei ti ama..lei non ha mai voluto cambiarti”.  Che voleva dire? In fondo ero stato io a decidere di voler  diventare umano per star con Kikyo, questo non rendeva minore l’amore che lei ha nei miei confronti, perché son sicuro che ancora lei prova qualcosa per me. Altrimenti non mi avrebbe chiesto di aiutarla, di starle accanto.
 
“Inuyasha, sei pronto? Dobbiam metterci in cammino, Naraku non si aspetta un nostro attacco ora” la voce di Kikyo mi riportò alla realtà.
“Ok” e mentre lo dissi mi diressi verso gli altri ma subito la sentii parlare “Inuyasha, non c’è tempo, lascia perdere gli altri, già abbiam perso troppo tempo visto che sei voluto rimanere qui tutto il giorno a rimuginare per quell’umana.”
“C-COSA?” in meno di due secondi le fui davanti e con una mano le cinsi il collo sollevandola leggermente da terra “Come ti permetti? Ti ricordo che tu sei qui, ORA, solo grazie a lei e a quella pazza di Urasue! E ora vado a salutare gli altri, faccio in un attimo!” allentai la presa, permettendole di toccar il terreno “Tu piuttosto, vedi di non sparire” conclusi mentre mi incamminai verso gli altri senza voltarmi.
 
Come aveva osato, come si era permessa di parlare così di Kagome? Lei non era una semplice umana, lei era la sua Kagome. Da quanto la considerava sua? Lei non era la sua donna. Lei era solo la sua compagna di viaggio. Kagome..
 
“Ragazzi, Kikyo ed io partiamo. Spero di rivedervi in futuro.”
“Inuyasha, non far del male a Kohaku, lui non ha colpe” Più che una richiesta, quello di Sango sembrava un ordine. Risposi con un solo cenno del capo e quando feci  per andarmene mi sentii richiamare da Shippo.
“Inuyasha, Kagome, nelle lettere che ci ha lasciato, voleva che rimanessimo insieme, almeno noi. Sei sicuro di voler andare da solo?”
- Da quando è diventato così profondo quel marmocchio?! No che non voglio, ma..- “Dobbiamo chiudere questa faccenda una volta per tutte, meno persone ho da proteggere più avrò modo di concentrarmi” mentii e non potei non notare subito la delusione negli occhi del volpino, un timido “Ok” fu l’unica cosa che riuscì a dire.
“Bene io vado” – Spero di rivedervi presto - pensai
“Arrivederci, Inuyasha”.
 
Silenzio.
Eravamo in cammino da parecchie ore, ormai era quasi l’alba. Se non fosse stato per il vento che spostava le foglie sugli alberi e i cespugli potevo quasi credere di essere morto. Possibile che senza Kagome, senza gli altri, mi senta così..solo? Era tanto che non mi sentivo così, per quanto lo negassi davanti a tutti, loro erano diventati la mia famiglia, la mia terra ferma e questo lo devo solo a Kagome. Ha ragione Sango, se non fosse stato per lei, sarei rimasto solo, come quando ero bambino. Che cosa avevo fatto?!
 
“Inuyasha, qualcosa non va?” chiese la mia, ormai, unica compagnia di viaggio.
“No, Kikyo, va tutto bene..stavo pensando..” iniziai timido, chissà perché ma davanti a lei non riuscivo ad essere spontaneo come quando stavo con Kagome.
“Inuyasha, devi concentrarti sullo scontro che andremo a fare da qui a poco, riesco a sentire la sua aura, ai ripensamenti ci penserai poi.” Rispose fredda.
“Come hai intenzione di agire?” mi limitai a domandare, capendo che solo di quello avrebbe parlato e non ne potevo più di quel silenzio pesante.
 
Tokyo, XXI secolo
 
“Kagome, la cena è pronta.”
“Mamma, stasera non ceno, non ho fame. Grazie lo stesso.”
“Kagome, da quando sei tornata non hai messo piede fuori dalla camera. Tutto a posto?”
“Sì, mamma. Sono solo stanca. Non preoccuparti” Dissi da dietro la porta e dopo qualche minuto la sentii scendere le scale, segno che aveva capito che volevo stare sola. Mentalmente la ringraziai.
Decisi di farmi una doccia. Magari sarebbe servito a schiarirmi le idee.
 
INIZIO FLASHBLACK
 
“Kagome ma che fai?” domandi stupito, come se non fossi tu l’artefice di questo comportamento.
“Me ne vado. Non era forse questo che volevi?” replico cattiva, devi capire quanto dolore mi stai facendo.
“Kagome no. Inuyasha non ti vuole, ma noi si, non è vero Sango?”
“Shippo, non puoi costringerla. È naturale che non vorrei che se ne andasse, le voglio bene”
“Divina Kagome, lo desiderate davvero? Siete sicura?”
- No, non sono sicura. No, non lo voglio. Ma che senso a restare se lui non mi vuole?- “Sì, son sicura. Addio”
 
 FINE FALSHBLACK
 
Mi distesi sul letto con ancora l’accappatoio addosso e il turbante avvolto sopra la testa. Altroché schiarire le idee, la doccia mi aveva solo riportato in mente brutti ricordi.
Guardai la finestra sperando, con tutta me stessa, che questa si aprisse mostrandomi un Inuyasha arrabbiato, perché non avevo motivato il mio ritorno o perché non aveva capito quanto tempo sarei stata via.
Niente. Passarono i minuti, le ore e non successe nulla. Lentamente mi lasciai avvolgere dalle braccia di Morfeo.





Angolo autrice.
Chiedo venia per il ritardo, ma son stata impegnata con gli studi e aggiornerò tra parecchio che per due settimane sparisco (Evviva vacanza)
Lo so, è cortino pure questo di capitolo. Mettiamola così. Ancora non ne sono capace ^^'
  
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