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Autore: NikoruChan    01/07/2015    3 recensioni
E rieccomi qui con un'altra delle mie song-fics!
Vi avverto che anche in questa cadremo sul lato melodrammatico (che ci posso fare se sono sadica?)
Comunque, questa one shot parte da un combattimento andato a finire male.
I personaggi principali saranno i nostri cari fratelli Mario.
Spero che vi piaccia e...buona lettura ^^
P.S: La canzone è 'Not Alone' dei RED :)
Genere: Fluff, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luigi, Mario
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Songs in Mario World'
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~YOU'RE NOT ALONE~

"LUIGI!"
Suo fratello cadde a terra velocemente, in una pozza di sangue.
Bowser aveva modernizzato le sue armi, in modo tale che fossero letali al minimo contatto con una persona.
Il rettile aveva lanciato a tutta velocità una granata. Luigi non era stato in grado di notarla e di scansarsi al momento opportuno. Gli era esplosa sul fianco.
Mario si precipitò verso il fratello, che in quel momento gridava e gemeva di dolore. Il sangue scendeva a fiotti dalla ferita e sembrava non volersi fermare.

Slowly fading away,
You're lost and so afraid.
Where is the hope
In a world so cold?
Looking for a distant light.
Someone who can save a life.
Living in fear,
That no one will hear your cry

 
Non sapeva che diavolo fare, non aveva idee. Era nel bel mezzo di una battaglia e si stava preoccupando più per suo fratello che per l'esito dello scontro stesso.
Era la prima volta che si sentiva così...inerme.
La prima volta che non aveva un piano.
Se suo fratello fosse stato in condizione di rispondere in quel momento lo avrebbe preso in giro. 
Loro erano così, si prendevano per i fondelli a vicenda. Ridevano, poi litigavano, però alla fine tornavano sempre a fare la pace.
Erano gemelli, erano inseparabili per natura. In qualche modo, si cercavano sempre.
Mario non lo aveva mai capito fino a quel momento. Vedeva Luigi così indifeso, come un piccolo neonato messo allo stato brado per la prima volta.
Non staccava gli occhi dalla sua ferita, era enormemente grave. Però, quelle poche volte che aveva fatto visita all'Ospedale del Regno dei Funghi, la principessa Peach gli aveva consigliato che, in caso ci fosse stata un'emoraggia, avrebbe dovuto bloccarla con qualcosa.
Senza pensarci, prese in mano la giaccia, la aprì e la fece circondare sul fianco di Luigi, che inerme stava solo a guardare con le lacrime agli occhi.

 
I am with you.
I will carry you through it all.
I won't leave you,
I will catch you.
When you feel like letting go.
Cause you're not, you're not alone

 
"Che d-diavolo fai?", chiese il malcapitato con voce flebile. Era già tanto che parlasse.
"Ti salvo la vita", Mario fece un nodo stretto alla giacca, a mo' di laccio emostatico, per evitare che il sangue uscisse di nuovo. Ne aveva già perso fin troppo.
"E la b-battaglia?" chiese nuovamente il fratello. Come poteva preoccuparsi della battaglia in un momento critico come quello?
"Chissene frega" disse solamente il rosso, mettendogli un braccio intorno alle spalle per aiutarlo ad alzarsi. Doveva trovare un luogo più tranquillo per Luigi. Allo scontro ci avrebbe pensato più tardi.
Trovarono rifugio in una vecchia baracca ai confini del campo di battaglia. Aveva avvertito i Toad della sua momentanea assenza, e questi erano partiti all'attacco contro le armate di Bowser.
"Senza di t-te non c-ce la faranno, Mario..." mormorò Luigi comprimendo la giacca contro la sua ferita. Soffriva peggio di un cane. Non potevano fare altro che aspettare i soccorsi, non avevano medicine o anti dolorifici.
"Ci tengo di più alla tua vita che a quella di un regno antico" dichiarò Mario mentre chiamava un'ambulanza di fortuna. 

Your heart is filled with broken dreams
Just a fading memory
Everything's gone, but the pain carries on
Lost in the rain again
When will it ever end?
The arms of relief
Seem so far out of reach

 
Luigi rimase sorpreso dalla sua affermazione. Erano fratelli ma non si davano mai queste dimostrazioni di affetto.
Mario, che era stato sempre "affezionato" alle guerre, soprattutto se erano per una buona causa, aveva abbandonato il suo orgoglio per soccorrere il povero e insulso fratellino, di cui doveva prendersi cura.
Così aveva detto la loro madre. Esatto, Mario si prendeva cura di lui.
L'aveva sempre fatto, sebbene anche involontariamente per la maggior parte delle volte.
Dopo aver avuto una comunicazione con alcune persone del Regno dei Funghi, Mario si mise a sedere vicino a Luigi, che gli sorrise.
"Ti è appena esplosa una granata sul fianco, e hai anche il coraggio di sorridere?" ironizzò il maggiore. Si mise a ridere pure lui, ma era comunque preoccupato. Quel laccio emostatico, seppure efficace, non avrebbe di certo funzionato a lungo. I soccorsi sarebbero arrivati all'incirca mezz'ora dopo e Luigi poteva collassare da un momento all'altro. Il rischio purtroppo c'era.
"Ma sì dai, sdrammatizziamo un po'. C'è la possibilità che io muoia nel giro di qualche minuto" disse il ferito, trattenendo i denti dopo l'ennesima fitta di dolore.
"Non dirlo neanche per scherzo..." fece Mario cupo. Non doveva succedere.
Non a Luigi.
"Cerca di resistere fratellino, tra poco ti ritroverai sotto i ferri"
"Oh, quasi quasi rimango qui con il fianco mezzo spappolato" rise Luigi. Ma dovette smettere perchè ridere gli faceva ancor più male.
Senza pensarci, forse per paura di perderlo da un momento all'altro, Mario gli strinse la mano, come per far capire al fratello che ci sarebbe sempre stato. Quest'ultimo ricambiò la stretta.

And I will be your hope,
When you feel like it's over
And I will pick you up
When your whole world shatters
And when you're finally in my arms
Look up and see that love has a face
 
Qualche giorno dopo, Mario andò a trovarlo in ospedale. 
In mano teneva dei fumetti, i preferiti del fratello. Lo trovò sdraiato sul letto, mentre stava guardando programmi noiosi nella piccola televisione che l'ospedale forniva.
Luigi fu felice di spegnere quel dannato televisore.
"Allora? Che ne è stato del 'piuttosto rimango qui'?" fece Mario. Per tutta risposta, il gemello gli lanciò un cuscino, che lo colpì dritto in faccia. 
"Meglio che guardare questa tv-spazzatura..." sbuffò il paziente prendendo i fumetti dalla mano di Mario.  
Quest'ultimo diede un'ultima occhiata al fianco del fratello. Era fasciato per bene con tre strati di garze e cerotti vari.
Avevano dovuto operarlo; i frammenti di granata purtroppo erano tanti ed era necessario estrarli dalla ferita.
La situazione era stata grave, però l'intervento di Mario gli aveva salvato la vita. Poteva morire dissanguato sul campo di battaglia.
Guardò il gemello leggere il fumetto con serenità, come se non fosse mai stato ferito. Era bello poter condividere dei momenti belli come quello. Poteva finalmente dire di essersi comportato da altruista.
"Tanto lo so che mi vuoi bene..." Luigi saltò fuori con una battuta, Il fratello sorrise nuovamente.
Sì, eccome che gli voleva bene. Certo, a volte non lo dimostrava, però gliene voleva davvero.
E lo aveva dimostrato qualche giorno prima.
Luigi però doveva capire solo una cosa, insignificante, se volete aggiungere qualche aggettivo.
Lui non era mai solo.
E non lo sarebbe mai stato.





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Beh...sono ancora sveglia alle undici e mezza di notte. Capisco benissimo se dovesse essere venuto fuori una schifezza xD
Questa song fic mi è appunto venuta in mente ascoltando la canzone in questione; se ne avete la possibilità, ascoltatela ^^
Li amo troppo, perdonatemi.
Peccato che nei videogames non approfondiscano tanto questo legame fraterno che lega i due. A me piacerebbe vedere delle scene come questa nei giochi.
Comunque, spero che vi sia piaciuta. Ammetto che non è una delle cose più belle che io abbia mai scritto, ma mi è piaciuta molto sviluppare la mia idea su un foglio di Word.
Caro lettore/lettrice, se sei arrivato fino a questo punto....GRAZIE <3 
Adesso vado a dormire.
Buonanotte a tutti voi :)

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