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Autore: Reyna1999    02/07/2015    2 recensioni
Una ragazza di nome Roma avrà la possibilità di iniziare una nuova vita in un prestigioso college americano dove conoscerà tre ragazzi e insieme scopriranno chi sono veramente e... No basta così dovete leggere per sapere il resto
P.s
E' la mia prima storia quindi recensite e datemi le vostre opinioni .Grazie =)
Genere: Avventura, Fantasy, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Capitolo 1

Strani sogni sull'aereo per il college

 

"Ciao Sofia!Ci vediamo tra sei mesi !"                                                                                                                                                                                                       Mentre dico questo mi scende una lacrima so che sembra una frase fatta ma odio gli addii,mentre la mia migliore amica mi abbraccia la sento piangere .                  Tutt'a un tratto si stacca da me mi guarda e mi dice " Roma mi raccomando fatti degli amici lì dove andrai e mi raccomando divertiti e non studiare troppo!! Ora vai che sennò perdi l'aereo”                                                                                                                                                                                                                               Mi guarda e poi scappa nell'orfanotrofio dove siamo cresciute, corre a piangere e i suoi capelli neri vengono scompigliati dal caldo  vento estivo di Roma, poi smette di correre , si gira e mi saluta agitando il braccio,io la imito e le urlo "ti voglio bene !!!" Anch'io mi risponde e poi scompare dietro la porta”                             Anch’io mi volto e apro la porta del taxi ,sono triste ma questa borsa di studio è importantissima per me , ho studiato molto per averla probabilmente è l’inizio della mia nuova vita, lo Yellowstone College è uno dei più importanti e antichi college americani è il mio sogno e sono riuscita a realizzarlo .                                         Quando mi è arrivata la lettera dove c’era scritto che avevo vinto la borsa di studio per lo Y.C. e che sarei dovuta partire il giorno dopo per il Wyoming mi sono messa a piangere per l’emozione e sono corsa a dirlo a Sofia che ha lanciato un urlo e poi siamo corse a dirlo alla signora Proietti , la rettrice dell’orfanotrofio e da cui ho preso il cognome, anche lei era entusiasta ;così ho preparato la valigia con vestiti pesanti, il Wyoming è molto freddo, ed eccomi qui.                           Scendo dal taxi , il tassista, che ho scoperto essere molto simpatico ,mi prende le valige e lasciandomi davanti all’entrata dell’ aeroporto , mi saluta e mi dice “Buona fortuna!”. Varcando la soglia dell’ aereo porto mi sento come se avessi attraversato la soglia di un nuovo mondo. Forse è davvero così.                         Guardo il mio biglietto , vado a fare il check in per il volo 5394 dell’American Airlines, e poi mi faccio un giro per l’aeroporto , tra negozi di Make –up , vestiti di marca e ristoranti ,mi fermo davanti ad uno di souvenir , sulla vetrina c’è una “mostra”di palle di neve ognuna contiene un monumento rappresentativo dell’ Italia , passo da Piazza San Marco di Venezia alla Torre di Pisa e al golfo di Napoli e ai Templi greci della Valle dei Templi della Sicilia, ma il mio sguardo si ferma su una che contiene una riproduzione dei Fori Imperiali . Non mi importa quanto costa , sarò pure infantile , ma la voglio portare con me.                                                     In un secondo eccomi fuori dal negozio con quel piccolo pezzo della mia città stretto tra le mani, lo giro e scopro che al posto della neve , che a Roma è molto rara ,ci sono delle graziose rondini di carta nera che svolazzano tra una colonna e l’altra , proprio come nella realtà .                                                                           Così assorta nei miei pensieri quasi non mi accorgo che hanno chiamato il mio volo , rimetto la palla di neve in borsa tiro fuori le cuffie , il cellulare ,il biglietto e il passaporto, mi metto in fila e guardando il biglietto ,vinto insieme alla borsa di studio pagata dallo Y.C., mi accorgo che sarò in prima classe , così passo alla fila per la prima classe , che chiaramente è molto più breve, infatti in breve tempo vengo accompagnata da un’ hostess ad un tunnel che porta all’enorme aereo con la bandiera americana sulla coda che capisco essere il mio. Entro e non mi sembra impossibile quando mi indica il mio posto che è lussuosissimo : il sedile reclinabile è foderato in pelle ,ho un tavolino per leggere , scrivere e mangiare , e poi una televisione con cuffie per guardare qualche film durante il viaggio.               Ringrazio l’hostess e mi accomodo sul sedile tiro fuori dalla mia borsa il mio libro “L’ultimo lupo” e improvvisamente passo dal comodo sedile dell’ aereo alla prateria dell’ Olon Bulag ,distesa sulla morbida neve appena caduta, a guardare i lupi che accerchiano un’enorme branco di gazzelle, sono affascinata da questi animali e dalla loro intelligenza e dal loro spirito libero. In fondo se sono viva è solo grazie ad un lupo che mi ha portato nella sua tana insieme ai suoi cuccioli, lo stesso giorno in in cui sono nata e sono stata abbandonata in un bosco vicino alla sorgente del Tevere. Era il 21aprile.   Ecco spiegato il mio nome. Vengo riportata alla realtà dalla voce dell’hostess che dà le istruzioni per il decollo, è la mia prima volta su un aereo e dire che non sono per nulla agitata sarebbe un grossa,enorme bugia . Così sono molto attenta a quello che dice l’hostess spengo il cellulare e cerco di rilassarmi,e di auto convincermi che andrà tutto bene e che non devo preoccuparmi di nulla , ma quando l’aereo inizia a muoversi sulla pista , sono nervosa come non lo sono mai stata quando l’aereo decolla il mio respiro diventa maledettamente affannoso e mi aggrappo ai grandi braccioli dell’ aereo come se fossero la mia ultima speranza di salvezza . Però ora guardo fuori dal finestrino e vedo le vene della mia città , riesco a distinguerne i monumenti , la cupola di San Pietro , l’ellisse perfetta del Colosseo ,e i palazzi imperiali del Palatino , tutte queste cose mi sembrano minuscole ma so bene quanto in realtà siano grandi e incutano timore e rispetto. Mi ricordo della palla di neve che ho comprato al negozio di souvenir la tiro fuori dalla mia borsa , e la stringo tra le mani Roma mi mancherà, ho un legame particolare con questa città la conosco come me stessa , eppure ogni giorno ne scoprivo un nuovo particolare appena avevo un momento libero andavo a visitare un museo o semplicemente a fare una passeggiata . A Roma si viene letteralmente ricoperti dalla storia . Tuttavia non ho scelto di studiare ne Storia dell’ Arte ne Storia ma Giurisprudenza perché a Roma è nato un sentimento di giustizia e di sacrificio per il bene dello stato che secondo me è il più nobile dei sentimenti dell’uomo. Lascio andare questi pensieri leggo per circa due ore e ora ascolto un po' di musica intanto , si è fatto buio e stiamo volando sopra l'oceano atlantico.                                                                                            Mi sto annoiando quindi provo ad accendere la piccola televisione del mio posto, ma sono così imbranata con la tecnologia tanto che decido di chiamare l’hostess che in un secondo la accende e mi spiega come utilizzarla ; apro la lista dei film disponibili e tra tutti scelgo Troy . Anche se pieno di errori storici e per niente fedele all’Iliade è un film abbastanza bello , la scenografia e i costumi sono molto belli e anche gli attori lo sono , insomma Brad Pitt non è per niente male come neanche Eric Bana e Orlando Bloom. Nonostante il film mi interessi molto e abbia voglia di vederlo i miei occhi si chiudono contro il mio volere senza che ci possa fare nulla . Mi ritrovo in una grande prateria come quella del mio libro, però intorno a me iniziano a comparire figure in abiti greci e romani , ci sono migliaia di volti ma ben pochi sono chiari , riesco a riconoscere Achille che con la spada rossa del sangue troiano in una mano incede con passo sicuro e con lo sguardo fiero come quello di un leone e invoca gli dei, poco dopo si fa avanti un' altra figura in armatura dorata, è Ettore e anche lui tiene salda in mano la spada , senza timore si fa avanti ad Achille , sa che morirà eppure il suo sguardo non vacilla e fisso sul suo avversario solo un momento si sposta sulla sua sposa Andromaca e suo figlio Astianatte. Il combattimento ha inizio , si scontrano due eroi due grandi esempi di virtù, combattono con la forza delle tempeste schivano l'uno i colpi dell'altro e tentano innumerevoli volte di colpirsi ma inutilmente. Il primo colpo va a fondo è stato sferrato dalla spada di Achille e colpisce Ettore su un fianco, il principe troiano però si rialza e colpisce Achille su una gamba ferendolo non molto gravemente, il re dei Mirmidoni accesso dalla voglia di vendetta per Patroclo e per la sua ferita colpisce Ettore con un fendente vicino alla spalla, quello cade in ginocchio morente Achille gli si fa incontro alza la spada e quando capisco cosa vuole fare urlo "No!!!!! Achille non lo fare !" Nessuno mi sente allora cerco di correre verso Ettore morente , però vengo trattenuta da alcuni soldati alati ,le guardie degli dei, cerco di liberarmi della loro presa su di me ma mi lasciano andare solo quando Achille con gesto solenne alza la spada su Ettore inginocchiato,che in un ultimo atto di coraggio scosta l'armatura lasciando scoperta la spalla invitando il suo nemico a colpirlo nel punto in cui la spada giungerà dritta al cuore. Achille non esita e lo colpisce con forza .                                                                                                                                                                                                                                     Ettore cade a terra. E' morto .                                                                                                                                                                                                                    Solo ora i guardiani degli dei mi lasciano andare io corro verso il corpo rigido di Ettore mi ci getto su e piango Achille però lo lega al su carro e lo trascina intorno alle mura di Troia bagnandole del sangue del loro principe.                                                                                                                                                                      "No!! No!! "Urlo tra le lacrime.                                                                                                                                                                                                                     Poi tutto svanisce e mi risveglio sull'aereo e capisco che devo aver urlato non solo nella mia testa perché tutti mi guardano in modo strano , l' hostess mi si avvicina "tutto okay? " chiede "vuoi qualcosa da bere ?"                                                                                                                                                                         "No no" ringrazio "è stato solo un brutto sogno" poi mi rendo conto che la gola mi brucia per la sete "scusi "la chiamo mentre sta andando via " potrei avere un po' d’ acqua?" Mi sorride e annuisce prendendo un bicchiere e riempendolo d'acqua . Quando me lo porge le chiedo dove siamo e mi dice che mancano ancora 5 ore all'arrivo, 5 ore sono tante le occupo leggendo, sentendo la musica guardando film e serie TV.                                                                                             Finalmente arriviamo allo Wyoming Central Airport , mi preparo per la discesa che sentiamo appena e quando finalmente scendo dall’aereo mi sembra un sogno un bellissimo sogno , attraverso un tunnel che mi porta direttamente dentro l’aeroporto ritiro le valige, passo la dogana  senza problemi , ad attendermi c’è un signore con un cartello con su scritto Y.C. MISS PROIETTI , lo saluto lui mi prende le valige  e mi fa accomodare in una fantastica auto , mentre guida mi parla un po’ del college e delle cose belle da fare in Wyoming, ma io non lo ascolto, il mio sguardo come i miei pensieri si  perdono nella verde campagna , e sulle montagne che si vedono in lontananza.

   
 
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