Capitolo 1

<< E anche questa è fatta >> mormoro, chiudendo il libro di geografia, con entusiasmo. Mi stiracchio un poco, ho la schiena a pezzi e sono stanco. Chi non lo sarebbe, dopo che passi un intero pomeriggio a studiare. Adesso, finalmente, potrò leggere il libro che mi ha prestato il mio amico Bennardo, lui è un appassionato di libri fantasy.
“Se solo sapesse cosa può fare il libro di Mia, rimanerebbe sicuramente stupefatto” penso tra me e me sorridendo. Mi vado a sdraiare sul letto, prendo il libro in mano, finché, qualcuno, non bussa alla porta.
<< Chi è ? >> domandai, sollevando gli occhi dal libro.
<< Sono Mia. >> rispose lei, dall'altra parte.
<< Oh >> feci, tirandomi su e sistemandomi i capelli e la divisa.
<< Entrata pure, Mia.>>
Mia entrò furibonda, aveva le guance rosse dalla rabbia e respirava affannosamente. Non l'avevo mai vista così, avevo paura di domandarle il perché del suo cattivo umore. Ma lei mi precedette, dicendomi una sola parola... un solo nome.
<< Violetta. >> disse, digrignando i denti. In quel momento capii.
<< Cosa ha fatto questa volta, quella strega? >> chiesi, avvicinandomi a lei. Mia aveva le lacrime agli occhi e mi abbracciò. Rimasi basito... non me lo aspettavo. Non sapevo cosa fare per consolarla... Violetta era davvero un'arpia se l'aveva ridotta in questo stato.
<< Senti non so che cosa ti ha fatto, ma non ci pensare più... non ne vale la pena. Arrabbiandoti cosi le dai solo importanza >> le dissi con un tono rassicurante. Lei alzò lo sguardo, aveva le guance rigate per via delle lacrime. Era carina anche quando piangeva. Arrossii e Mia se ne accorse e ridacchiò. << Grazie Vicent, tu sei un vero amico >> mi disse, poggiando la guancia sulla mia spalla. In quel momento, diventai ancora più rosso.
<< Ovviamente, noi siamo il “Team Terribile” ricordi? >> dissi, con sguardo fiero. << Team terribile, i numeri uno>> esclamai, emettendo il suono simile a quella di una trombetta. Scoppiammo a ridere tutte e due , ero contento di renderla felice. Non mi andava affatto giù che Violetta la trattasse in questo modo...
<< Sai una cosa? >> mi disse, con lo sguardo rivolto a terra.
<< Cosa? >>
<< A volte, preferirei rimanere a Centopia, anziché qui... >>
“Rimanere a Centopia?!” pensai tra me e me. << Ma come? E mi lasceresti qui da solo? >> ribattei alzandomi di scatto dal letto, guardandola stupito.
<< Beh rimarrei lì solo per non vedere Violetta ogni santo giorno >> rispose sorridendomi.
<< Peccato che tu non possa venire, Centopia ti sarebbe sicuramente piaciuta >> aggiunse, poi. << Ti avrei presentato volentieri Yuko e Mo>>
<< Già >> mormorai, tristemente. Infatti invidiavo Mia, lei viveva ogni giorno un sacco di avventure... mi sono sempre immaginato come sarebbe Centopia, anche se è abitata dagli elfi e dagli unicorni. Mia non lo sapeva, ma, mi piacerebbe andarci.. io sono un appassionato di tecnologia e fantasy, potrei anche io vivere delle avventure come mia. Ma, nel profondo sapevo che questo era solo un sogno inrealizabile.
Poi ad un tratto.. chiesi a mia: << Oggi il bracciale ha brillato? >> Mia si rivolse a me con aria pensierosa << No, ancora no. Però è strano a quest'ora dovrebbe gia averlo fatto. >>
<< Forse è scarico. Ti ricordi di averlo caricato? >> chiesi, avvicinandomi a lei.
<< Si, ieri sera.. ma ora che ci penso è meglio se provo a ricaricarlo>> appoggiò il bracciale e il libro sulla mia scrivania.
<< Vincent, vado a prendere il caricatore.. tu rimani qui e controlla le mie cose >> e uscì di corsa dalla mia stanza. Mi sedetti sul letto aspettandola, poi guardali il libro, e mi venne un pensiero.
“ E se... no, no, non potrei... no, Mia non me lo perdonerebbe mai...” pensai, mettendomi le mani sul viso. Già una volta avevamo tentato, ma non ci siamo riusciti... il libro non mi portò a Centopia.. Forse provando una seconda, potrei riuscirci.. tentar non nuoce.
Mentre ero immerso nei miei pensieri, venni distratto da un bagliore seguito da un suono... Era il bracciale di Mia.
“Ora che faccio? Vado a chiamare Mia per dirglielo” chiesi tra me e me. Poi mi avvicinai al libro e al bracciale che non smetteva di lampeggiare. Mia era lontana, la sua camera era dall'altra parte del collegio, non sarebbe mai arrivata in tempo.. Poi riflettei, guardai il libro una seconda volta questa era la mia occasione, si, finalmente potrò vedere Centopia.
<< Spero solo che Mia non se la prenderà troppo>> mormoro, sedendomi sulla sedia e aprendo il libro. Mi infilai il bracciale al polso e andai sulla pagina luccicante. C'èrano degli strani simboli sopra la pagina. Per fortuna so leggerli, sono stato io a dire a Mia come fare a leggerli.
Presi uno specchio e lessi l'indovinelllo.
<< Ok>> sussurrai, mentre premevo la sfera attaccata al bracciale. A un tratto, uscii una voce da esso, ero un fascio di nervi, ma allo stesso tempo emozionato. Dentro di me esplodevo di emozioni.
<< Ciao Mia. Dì la tua password >> disse la voce del bracciale.
<< Em >> schiarii la voce, con tono deciso mi portai il bracciale vicino alla bocca << nuovi amici, nuovi incontri... gli elfi incontreranno altri unicorni.>>
Aspettai qualche minuto... non succede niente. Riprovai a dire l'indovinello, ma niente. << Lo sapevo, neanche sta volta ci sono riuscito >> Mi alzai dal letto, quando un fascio di luce mi avvolse.
<< Wow non ci credo ha funzionato! Ha funzionato! >> 
Vidi la mia camera sparire, il fascio di luce mi porto in un vortice, e in quel momento vidi il mio corpo cambiare...






Nota Dell'Autore: 
La mia prima fanfic, spero che vi piaccia :)