Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: vittoriaM20    02/07/2015    8 recensioni
Dal testo:
"Vedrai, quando tutto questo sarà finito, ti sposerò e saremo una vera famiglia." mi sussurrò.
"Ma lo siamo già, Felpato."
Selene Brandon è una ragazza studiosa, orgogliosa e insicura. Sirius Black.. Beh, sappiamo tutti chi è Sirius Black.
I due si incontreranno ad Hogwarts e, tra intrecci e triangoli amorosi, si innamoreranno. Ma troveranno qualche ostacolo: la loro testardaggine e il loro orgoglio non saranno gli unici impedimenti.
Questa non è solo una storia d'amore, ma è anche una storia di coraggio e di amicizia. Una storia in cui la vita dei protagonisti non sarà tutta rose e fiori, anzi: dovranno affrontare parecchie difficoltà e le supereranno insieme. Inganni e bugie tormenteranno le loro vite, ma alla fine scopriranno la verità.
{Questa storia parte dall'epoca dei Malandrini e non ho ancora deciso quando finirà. Sicuramente arriverò alla Seconda Guerra Magica.}
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Regulus Black | Coppie: James/Lily, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La famiglia Brandon era una antica famiglia che da secoli vantava rispettabili maghi e streghe della casa di Godric Grifondoro.

Febus e Margareth Brandon avevano sempre desiderato una famiglia numerosa, ma per svariati motivi non riuscirono ad avere i tanti figli che volevano. Quando ormai avevano perso le speranze, il 13 Maggio 1961 nacque la loro prima e unica figlia. Chiamarono la loro piccola Selene, in onore alla dea della Luna; era tradizione dei Brandon, infatti, dare ai propri figli il nome di una divintà della mitologia greca o latina. Il nome che avevano dato alla bambina non poteva essere più adatto: la nascita della piccola Selene portò luce e gioia nella loro famiglia. Febus e Margareth crebbero la loro unica figlia con tutto l'amore e le attenzioni di cui aveva bisogno; la loro "principessa",  come i suoi genitori la chiamavano, era la loro priorità e tutto il loro mondo girava attorno alla figlia. Non fecero mai mancare nulla alla bambina e, a detta di molti Selene, sarebbe diventata una bambina viziata e insopportabile. Ma così non fu, perchè Febus e Margareth furono degli eccellenti genitori e furono sempre d'accordo sulla sua educazione. Per quanto riguarda il suo aspetto e le somiglianze i due genitori non furono invece così d'accordo. Selene aveva gli stessi occhi del padre, grandi e cangianti: a seconda della luce il loro colore variava dal celeste cristallino al blu scuro, quasi viola. Febus era orgoglioso che sua figlia avesse ereditato la caratteristica peculiare della famiglia Brandon e per questo era convinto che sua figlia assomigliasse a lui. Invece Margareth insisteva nel dire che Selene aveva preso tutto da lei, eccetto per gli occhi, che lei aveva grigi. E non aveva tutti i torti: crescendo Selene assomigliava sempre di più a sua madre, era alta per la sua età, aveva i capelli lunghi e lisci ed erano dello stesso color miele di Margareth. La sua carnagione era candida, il nasino alla francese e lo stesso sorriso radioso di sua madre. Con il passare degli anni anche Febus dovette convenire con sua moglie.

I Brandon vivevano in una tenuta in campagna nel Devonshire, dove la piccola Selene fu educata privatamente e passava il suo tempo all'aria aperta, facendo passeggiate a cavallo con suo padre o suonando il pianoforte per sua madre. Seppur i Brandon erano entrambi purosangue amavano il mondo dei babbani e le loro più nobili abitudini. Ciò che volevano e che più desideravano era che la loro figlia non fosse solo un'abile strega, ma diventasse anche una donna rispettabile e colta.

Selene era una bambina molto studiosa, adorava leggere libri di qualsiasi genere, amava in particolare la letteratura babbana, e con l'aiuto dei genitori aveva anche studiato il latino e il greco antico. Margareth, da fiera Corvonero, era decisamente soddisfatta della passione che sua figlia aveva per lo studio ed era sempre più convinta che sarebbe stata la prima Brandon ad essere una Corvonero. Febus invece non poteva che dissentire, sua figlia sarebbe stata una Grifondoro.

Poichè Selene non vedeva l'ora di iniziare a studiare le materie che avrebbe affrontato ad Hogwarts, Febus fu costretto a comprare tutti i libri che Selene avrebbe utilizzato l'anno successivo a scuola e la ragazzina si mise a studiare come se dovesse sostenere gli esami quello stesso anno, facendo felice sua madre.

{Selene}

16 Luglio 1972

Ero tranquilla nella mia stanzetta a studiare Difesa contro le arti oscure - la mia materia preferita- , quando mia madre bussò alla porta ed entrò dicendomi:
"Cara, ho appena ricevuto una lettera di Andromeda, te la ricordi vero? Quella mia lontana parente! E' in dolce attesa e le farebbe piacere ricevere una mia visita! Poichè tuo padre starà in ufficio fino a tardi, volevo chiederti se ti andava di venire con me! Andromeda sarà così contenta di vederti!"

"Mamma, io sto studiando..."

"Oh avanti, Selene! Goditi questi ultimi mesi di libertà! Quando inizierai ad andare a scuola vedrai che rimpiangerai questi momenti. Ora preparati, verrai con me, è deciso."

Quando la mamma decideva una cosa era impossibile farle cambiare idea, perciò senza lamentarmi mi preparai per andare a casa dei Tonks. Andromeda Black era una lontata parente di mia madre, una parentela così lontana che è impossibile da ricordare. Mia madre mi raccontò che Andromeda era figlia di Druella e Cygnus Black, membri di un'importante famiglia di maghi Purosangue, tutti appartenenti alla casa di Salazar Serpeverde. Mi disse anche che i Black erano ossessionati dalla purezza del sangue, tanto che quando Andromeda sposò un Nato Babbano, Ted Tonks, fu diseredata e allontanata dalla sua famiglia per sempre. Che cosa terribile...

Dopo aver indossato il mio vestito rosso preferito e aver sistemato i miei capelli, lasciai la mia stanza e andai in salotto dove trovai mia madre che dava disposizioni al nostro elfo domestico, Elmo.

"Allora Elmo, io e Selene torneremo per cena. Quindi ti sarei grata se per quell'ora fosse tutto pronto. Padron Febus tornerà tardi e quindi cenerà da solo. A più tardi!"

"A più tardi Padrona Margareth, Padrona Selene buon pomeriggio!"

"Ciao Elmo! Buon pomeriggio anche a te!" dissi ad Elmo.

Adoravo quell'elfo domestico e a volte mi dispiaceva che dovesse fare tutto quel lavoro. Quando glielo chiedevo, era sempre pronto a farmi un favore o a raccontarmi qualche curiosità sugli elfi domestici.

Uscite di casa mia madre mi invitò a poggiare la sua mano sul suo braccio e con un piccolo pop ci ritrovammo di fronte alla casa dei Tonks a Londra. Era una casa modesta non come quella in cui vivevamo noi, e la trovavo molto più confortevole della nostra, più riunita e calda. La mamma bussò alla porta e un alto uomo dai folti capelli e dalla voce calda ci salutò cordialmente:

"Margareth, che piacere vederti! Oh, c'è anche la piccola Selene. Prego entrate!"

Ci accompagnò nel salotto dove c'era Andromeda che leggeva un giornale. Pensavo di trovare Andromeda con il pancione enorme, ma in realtà sembrava perfettamente 'normale'.

"Dromeda! Come stai?" disse mia madre abbracciando Andromeda.

Stavo ancora pensando a quale mese di gravidanza doveva essere Andromeda, quando iniziai a sentirmi osservata dall'altra parte della stanza. Mi voltai e vidi un ragazzino, con i capelli neri appoggiati sulle spalle, un po' ribelli, i suoi occhi grigio-azzurri puntati su di me ed uno sorriso arrogante e ironico sulla bocca. Mia madre che si stava complimentando con Andromeda per il suo aspetto e per la particolare luce negli occhi che la gravidanza le conferiva, notò anche lei la presenza di quel ragazzino e chiese alla sua amica

"E questo giovanotto chi è Dromeda?"

"Oh, lui è mio cugino Sirius! E' figlio di Walburga e Orion Black. Ecco, loro non sarebbero molto contenti di sapere che lui è qui da me." disse Andromeda un po' amareggiata.

"Andromeda lo sai che a me non importa nulla di quello che dicono i miei genitori.." disse Sirius con orgoglio. 

Come poteva essere così irrispettoso nei confronti dei suoi genitori?!

"Suvvia, Sirius. Non dire così se non vuoi fare la mia stessa fine. Come vedi, Margareth, mio cugino è un ragazzino molto vivace e ribelle, tanto vivace quanto brillante. A scuola è uno dei migliori del suo corso anche se non ha molta voglia di studiare. Sai come si dice, è intelligente ma non si applica!"

Mia madre sorrise alla sua amica e disse "Mia figlia invece non fa altro che studiare, si applica anche troppo."

"Mamma, per favore.." dissi in silenzio a mia madre. Non volevo che dicesse ai quattro venti che adoravo studiare, sapevo che non era una cosa proprio normale per una ragazzina della mia età.

Andromeda sorrise compiaciuta e disse "Oh, non c'è nulla di male in ciò che dice tua madre, Selene!".

Sirius invece aveva un ghigno, sembrava divertito da ciò che mia madre aveva detto di me.

"Ragazzi cosa dite di fare un po' di amicizia fra voi? Io e Margareth andiamo a fare due chiacchiere fra donne in giardino." disse Andromeda.

L'idea non mi allettava particolarmente, non mi faceva piacere rimanere da sola con un ragazzo che avevo appena conosciuto e che in più non mi aveva fatto una bella impressione. Sirius annuì a sua cugina e mia madre mi fece l'occhiolino per poi seguire Andromeda in giardino. Un po' intimorita mi sedetti sulla poltrona dove prima era stata seduta mia madre e Sirius prese il posto di Andromeda accanto a me. All'inizio fu molto imbarazzante: lui continuava a guardarmi con i suoi grandi occhi grigi, con una certa arroganza e io non riuscivo più a sopportare questa situazione. Così presi parola e dissi: "Così tu frequenti Hogwarts. Quale anno frequenti?"

Sirius scosse la testa quasi come se si fosse svegliato da un sogno ad occhi aperti e sempre con lo stesso atteggiamento suberbo mi sorrise, come uno che la sapeva lunga e disse:

"Frequenterò il secondo anno. Sono nella casa di Grifondoro, l'unico nella mia famiglia di Serpeverde." disse ciò con estrema fierezza ed orgoglio e poi riprese "Tu in quale casa pensi di essere smistata?"

"Oh beh, non lo so. Mia madre dice che sarò smistata in Corvonero, mio padre in Grifondoro, come tutta la sua famiglia. A me andrà bene qualsiasi casa."

Sirius rise di gusto.

"Cosa hai da ridere?!" gli dissi. Non c'era cosa che odiassi di più quando mi si rideva in faccia.

"Oh no, tranquilla. Quelli del primo anno mi fanno ridere." disse Sirius con l'aria di chi voleva sembrare un uomo vissuto.

"Guarda che anche tu sei stato uno studente del primo anno."

"E cosa c'entra?" disse Sirius continuando a ridere.

Non potevo sopportare un secondo di più i suoi modi di fare, così mi alzai decisa a raggiungere mia madre e Andromeda in giardino, ma Sirius mi prese il polso e disse "E dai, pivella, non te la prendere! Scherzavo".

"Si okay, ora lasciami." dissi indifferente alle sue 'scuse' un po' insolite, e andai in giardino dalla mamma.

Fortunatamente l'ora di cena arrivò in fretta e arrivò anche il momento di salutare Andromeda, Ted e Sirius.

"Dai Margareth, non farti pregare, restate a cena! Ted è un ottimo cuoco! Selene convinci tua madre, anche Sirius rimane a cena." disse Andromeda, come se la presenza di Sirius sarebbe bastata per rendermi entusiasta dell'invito. 

Per fortuna mia madre intervenne e si scusò con la sua lontana parente dicendo che la cena ci aspettava già a casa e che un'altra volta sicuramente le avrebbe fatto piacere assaggiare le specialità di Ted. Quando arrivammo a casa Elmo ci aspettava ansioso di servirci la cena. A tavola io e la mamma parlammo della visita che avevamo fatto quel pomeriggio e, come immaginavo, mi chiese di Sirius.

"Beh, come lo trovi? E' un ragazzino simpatico vero?!"

"Davvero..." dissi con un velo di sarcasmo.

"Dai su, non fare la schizzinosa. Devi essere contenta! Conosci già qualcuno ad Hogwarts."

Tutta la cena procedette in questo modo, la mamma che cercava di convincermi che Sirius era un bravo e buono ragazzo. Ma nonostante i suoi sforzi, non riuscì a convincermi del tutto.

"Beh almeno non puoi negare che sia un bel ragazzo! Io alla tua età sarei uscita pazza per uno come lui. Quei capelli ribelli e quello sguardo vispo!"

In effetti mia madre non aveva torto, Sirius era un bel ragazzo e questo non potevo negarlo a me stessa, ma a mia madre sì.

"Sicuramente ci saranno ragazzi più carini e meno arroganti di lui." dissi a mia madre che non sembrò molto soddisfatta della mia risposta.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

La settimana prima che la scuola iniziasse arrivò velocemente e con i miei genitori andai a Diagon Alley per comprare tutto ciò di cui avevo bisogno: una divisa, il materiale per Pozioni, una bacchetta ed un animale tra un gufo, un topo, un gatto o un rospo. I libri li avevo già da un anno. Mio padre andò a comprarmi il materiale per Pozioni ed io e la mamma andammo a comprare la divisa e poi da Ollivander per comprare la mia bacchetta. La mia prima bacchetta! Quanto avevo aspettato questo momento! Quando entrammo nel negozio un anziano signore ci diede il benvenuto:

"Signora Brandon, che piacere vederla!"

"Signor Ollivander, è un piacere anche per me. Mia figlia Selene deve comprare la sua prima bacchetta magica, e non c'è artigiano migliore di lei!" disse mia madre perfetta come al solito. Quanto avrei voluto essere affabile e cordiale come lo era lei, ma mi riusciva difficile esserlo con persone che conoscevo poco. Con un cenno del capo salutai l'anziano artigiano che disse:

"Certo, iniziamo subito la ricerca. Vediamo un po'.. proviamo con questa! Undici pollici, ciliegio, corde di cuore di drago.."

Presi in mano la bacchetta e la agitai in un colpo secco. Il lampadario sopra di me cadde a terra in mille pezzi. Intimorita la ridiedi ad Ollivander che scuoteva il capo. Provò con un'altra bacchetta dieci pollici e un quarto, noce e crine di unicorno. Ma nemmeno quella sembrava adatta a me, poichè dopo averla agitata, caddi a terra e la bacchetta mi volò dalle mani. L'anziano signore di nuovo scosse il capo, si inoltrò in mezzo agli scaffali e riemerse da essi con un pacchetto da cui estrasse una bacchetta di legno molto chiara sottile e intarsiata.

"Questa è una bacchetta che ho fabbricato da poco, undici pollici, pioppo e crine di unicorno."

La agitai e un vento insolito assieme ad una luce mi fece capire che quella era la bacchetta adatta a me. Ollivander sorrise e disse

"Se cerchi l'integrità morale, guarda prima tra i pioppi, soleva dire mio nonno. La mia personale esperienza con le bacchette di pioppo e i loro padroni combacia perfettamente con questa massima. Ecco una bacchetta su cui si può contare, forte, resistente e dal potere costante, che preferisce lavorare con una strega o un mago dalla moralità cristallina. Sono sempre contento di vendere bacchette di Pioppo, buona fortuna Signorina Brandon!"

Sorrisi all'anziano artigiano, e dopo che mia madre ebbe pagato la mia bacchetta, uscimmo dal negozio per raggiungere mio padre e andare a comprare un animale che mi avrebbe fatto compagnia ad Hogwarts.

"Che animale ti piacerebbe avere con te, Selene?!" mi chiese mio padre.

"Mi piacerebbe un gatto, adoro i felini!"

Così entrammo al Serraglio Stregato ed iniziai a guardarmi intorno.. c'erano un sacco di animali, dei bellissimi gatti bianchi, rossi, neri, di razza, curatissimi e pomposi. Ma la mia attenzione fu catturata da un piccolo micino grigio chiaro, con le orecchie e la coda nera e occhi di un incredibile azzurro cristallino. Sembrava malaticcio e sciupato. Non era come gli altri, sembrava debole e bisognoso di cure. Sapevo cosa fare.

"Mamma, ho deciso, voglio questo gattino!" dissi decisa. Mia madre rimase stupita.

"Ma tesoro ci sono tanti altri gatti più, diciamo, in salute..."

"E' proprio per questo che voglio lui, mi prenderò cura di lui, lo guarirò e diventerà il gatto più bello del mondo!" dissi convinta.

Senza obiettare mio padre prese la gabbietta con dentro il gattino emaciato e pagò ciò che doveva.

"Lo chiamerò Ingo." dissi.

Mia madre e mio padre mi sorrisero e poi ci smaterializzammo nel Devonshire.

In quei giorni restanti prima di andare ad Hogwarts mi presi cura di Ingo che subito sembrò fare progressi grazie alle mie cure: non tossiva più ed era già diventato più grassottello, rispetto a come era prima. Ingo sembrava dimostrare la sua riconoscenza facendomi compagnia mentre leggevo: si metteva sopra la mia pancia ed iniziava a fare le fusa. Dopo un po' si addormentava ed io con lui, trascinata dal senso di serenità che mi trasmettevano le sue fusa, mi abbandonavo tra le braccia di Morfeo.

*****************************************************************************************************

Ciao a tutti! questa è la mia prima fanfiction! In questo capitolo ho voluto presentare il mio personaggio e il contesto in cui sarà ambientata la storia! Fatemi sapere un vostro parere! Consigli sono sempre ben accetti!

 

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: vittoriaM20