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Autore: amandoniall    03/07/2015    2 recensioni
Charlotte è la semplice ragazza americana della porta accanto: timida, riservata, troppo intelligente per chiunque.
I suoi genitori prospettano per lei un futuro all'università, mentre lei sogna un ragazzo unico, che si trovi sempre dieci passi avanti rispetto agli altri.
Dopo quattro anni di liceo abbandonerà tutte le sue barriere per seguire un pericoloso ragazzo in diverse pazzie.
Farà la scelta giusta?
TRATTO DAL TESTO:
«Hai mai fatto un graffito?» chiese il ragazzo.
«Siamo in galera e tu pensi a queste cose?» disse lei, ridendo.
«Tecnicamente non siamo mai stati arrestati. Stiamo solo aspettando i nostri genitori in una cella perché siamo stati cattivi"
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO.

 
Il suono della sveglia le perforò i timpani, facendola quasi cadere dal suo amato letto.
Charlotte si mise a sedere ed essendo un pò stordita cercò di spegnere la fastidiosa sveglia.
Sbuffando, gettò le coperte di lato e si alzò, cercando di arrivare in bagno senza cadere.
Non sarebbe andata al mare quella mattina, bensì a scuola. Era il tredici settembre e il quinto anno di liceo era appena iniziato. Charlotte era una studentessa modello ma le sarebbero mancate le serate sulla spiaggia, le feste e le lucciole nelle serate estive.
Si lavò il viso, pettinò i suoi favolosi capelli biondi e si truccò, contornando gli occhi con un filo di matita nera. Charlotte non usava truccarsi spesso, ma era noto che il primo giorno di scuola era importante e anche lei voleva fare una bella figura. Charlotte era la solita diciassettenne dalla porta accanto, brava a scuola, ottime amicizie e una bella famiglia. Viveva in una piccola villetta in florida insieme ai genitori e ai suoi fratelli Oscar e Dilan di diciannove anni. La madre di Charlotte era una casalinga, il padre un avvocato e i due fratelli gestivano un negozio di peluches.
Uscì dal bagno vestita con la divisa scolastica rossa e bianca, per dirigersi in cucina.

«Buongiorno mamma».

«Buongiorno amore» la salutò Asia, la madre.«Sei carica? Manca solo un anno per andare alla Standfor.

La Standfor era l'università privata più prestigiosa d'America e i genitori di charlotte volevano il meglio per la loro piccola.

Charlotte sorrise. «Spero che non sia impegnativo questo ultimo anno»

«Sono sicura che uscirai con ottimi voti. Come Sempre» disse la madre.

«Io vado!» annunciò Charlotte dopo aver finito la colazione. Sua madre le accennò un piccolo saluto mentre il padre era nel suo ufficio e i fratelli dormivamo ancora.
Camminò per una ventina di minuti poi, da dietro l’angolo, sbucò l'insegna della sua scuola e subito dopo l'edificio.
All'entrata si era radunata una centinaia di studenti ma non ci fece caso. Stava cercando le sue due migliori amiche.

«Lottie!»

Si voltò e il forte odore di gelsomino della amica la avvolse.

«Megan! Mi sei mancata» esclamò, abbracciando la ragazza.

Megan Vultor era la sua migliore amica. Era una bellissima ragazza dalla pelle scura con occhi e capelli neri, in contrasto con la carnagione pallida e i capelli biondi di charlotte.

«Anche tu» sorrise Megan. Poi si sfilò dall’abbraccio e prendendo l'amica a braccetto, si avviarono verso l’entrata.
Le due ragazze parlarono per pochi minuti, scoprendo che Lauren non era ancora ritornata dalla sua vacanza in crociera.
Lauren era una ragazza semplice che viaggiava spesso per conoscere nuovi paesi.

«Dobbiamo prendere le nostre cioccolate!» disse Megan a Charlotte, che sorrise.

«Ci penso io, la prendo anche per te. Aspettami in classe»

Era ormai una tradizione, ogni giorno di scuola, bere una cioccolata calda. Purtroppo la fila alla macchinetta delle bevande calde era infinita. Rassegnata, si posizionò dietro all’ultimo della fila.
Faceva rigirare le monete nella sua piccola mano sino a quando qualcuno non le toccò la spalla, invitandola a girarsi.
Un paio di occhi azzurri la fissavano e Lottie si sentì quasi svenire.

«Ciao Parker».

Lottie cercò di espirare ed inspirare lentamente mentre le sue guance si tinsero di un colore rosato.
Niall Horan era considerato uno stronzo senza cuore ma nessuna ragazza riusciva a smettere di guardarlo. Ogni ragazza del liceo era passata dalle sue coperte ma lui cercava solo un prototipo di ragazze. E charlotte (sfortunatamente) aveva una taglia di reggiseno troppo piccola per lui. Era magra e aveva un bel sedere, ma non sarebbe mai potuta essere agli stessi livelli di una cheerleader.
Se solo non fosse stata così impacciata.
La sue gambe tremavano e le mani le stavano sudando. Ma era troppo presa dal suono del suo cognome per pensare a certe sciocchezze.
Una sola cosa era sicura. Niall Horan sapeva il suo cognome. Il biondo che faceva impazzire mezza popolazione femminile era vicino a Lei.

«Hey» disse in un sussurro.

«Mi chiamo Niall Horam».

«Charlotte Parker» Cercò di far credere di non conoscerlo.

«Come te la passi?» chiese lui, curioso.

«Bene, direi» Lottie cercava di mandare segnali invisibili al ragazzo di fronte a lei, sperando di fargli velocizzare i periodi nella scelta della bevanda. 
Dopo pochi e silenziosi minuti Lottie riuscì a prendere le due cioccolate.
Quando si voltò di nuovo verso Niall, lui la stava fissando. 

«Allora… ciao» lo salutò, incerta.

«Ci si vede» Disse lui.

Mentre raggiungeva l’aula, charlotte ripensava a ciò che era accaduto pochi minuti prima e sperava davvero di dare una svolta alla sua vita.
Entrò nel laboratorio di scienze e raggiunse la sua amica nel banco a lato della stanza. Stava sorseggiando la sua cioccolata, quando vide che nell’aula erano entrati Horan e Malik.
Zayn malik era il solito ragazzo misterioso ed era amato dalle ragazze per i suoi muscoli e il suo viso da cattivo ragazzo.
Si tranquillizzò quando vide che erano seduti lontano da lei e tirando un sospiro di sollievo, prese il libro e il quaderno degli appunti, aspettando l'arrivo del professore.



Grazie a tutte per aver letto il mio primo capitolo. Sono le tre del mattino, sono stanca e potrebbero esserci degli errori. Amo scrivere e accetto qualsiasi critica costruttiva. Per ogni cosa potete scrivermi, chiedo solo di recensire o continuare a seguire la storia. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

(So che il contenuto di questo capitolo è un pó scarso, ma il prossimo sarà migliore)
Grazie mille.
   
 
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