Guardarla da lontano.
Lo senti? Fa male, vero?
Puoi solo guardarla da lontano, seduta su quella panchina che, un giorno, apparteneva a voi.
Ti tormenti, lo stomaco duole. Respiri affannosamente. La vista si appanna.
Il dolore sale al cuore, poi alla testa.
È un pensiero costante, un disco rotto. I ricordi riaffiorano: la prima carezza, il primo bacio; gli incontri segreti, l'ansia del primo appuntamento; le fughe, le risate, le lacrime; le discussioni inutili. E quel litigio, quell'ultimo litigio.
E adesso la guardi da lontano, seduta su quella panchina che, un giorno, apparteneva a voi, felice, insieme a qualcuno che non sei tu.
Lo senti? Fa male, vero?
Puoi solo guardarla da lontano, seduta su quella panchina che, un giorno, apparteneva a voi.
Ti tormenti, lo stomaco duole. Respiri affannosamente. La vista si appanna.
Il dolore sale al cuore, poi alla testa.
È un pensiero costante, un disco rotto. I ricordi riaffiorano: la prima carezza, il primo bacio; gli incontri segreti, l'ansia del primo appuntamento; le fughe, le risate, le lacrime; le discussioni inutili. E quel litigio, quell'ultimo litigio.
E adesso la guardi da lontano, seduta su quella panchina che, un giorno, apparteneva a voi, felice, insieme a qualcuno che non sei tu.