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Autore: weareasecretcantbeexposed    03/07/2015    0 recensioni
"Un'altra abitudine che il ragazzo aveva acquisito,oltre a quella di vedere Niall e Liam sempre appiccicati e a quella di fissare Louis,era quella che ogni giorno doveva aspettarsi un piccolo fiore da quest'ultimo."
Ah sì,Harry si affeziona facilmente alle persone.
Punk!Louis Cute!Harry
Accenni Niam.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I never stopped loving you




Harry era sempre stato il solito ragazzo socievole,dolce e generoso con tutti,quello che di solito tutte le mamme sognano un giorno.Questo lo rende una specie di "cucciolo"della scuola:in pratica lo conoscono tutti,per lo meno di nome,ma ha solo due amici,Liam e Niall.Il primo da tempi immemori,parliamo dell'asilo,ed è la figura paterna per tutti e tre oltre che quella più intelligente e nerd,mentre Niall quello più giocherellone ma che si occupa più di tutto di dare consigli.
Harry invece si distingueva perchè rispetto agli altri due non spiccicava parola quasi mai e,se lo faceva,era per ringraziare.

La vita del trio,quindi,trascorreva tranquilla e rilassata,finchè Harry non venne a scoprire i suoi due amici che si baciavano in uno sgabuzzino della scuola e lì, dichiarò di averle viste veramente tutte.Insomma,Niall e Liam?
Di solito litigavano per niente,anche per sedersi nel posto vicino ad Harry quando in realtà era tutta una messa in scena...?
Il riccio aveva chiuso la porta dello stanzino mentre sulle sue guance il rossore si propagava e un piccolo sorriso compariva sul suo volto,mentre si incamminava verso il bagno ciondolando le mani.
Perchè in fondo in fondo,lo aveva sempre saputo.


Quindi era abbastanza normale un po' per tutti vedere il biondo e il moro  baciarsi come sanguisughe a mensa e Harry per,come dire,riservargli un momento tutto per loro,a volte si sedeva da solo in uno dei tavoli sparsi all'interno della stanza.
Fu in un giorno di quelli che conobbe Louis.

"E' libero?"gli chiese,indicando il posto davanti a lui.
Harry strabuzzò gli occhi e boccheggiò,prima di fissare il ragazzo davanti a sè e mormorare un sì secco,quanto la sua gola in quel momento.
Quel ragazzo doveva essere sicuramente nuovo,visto che il riccio non aveva mai visto una creatura così visibilmente bella e-incantevole?-girare per i corridoi sporchi della scuola.
Inoltre aveva anche il corpo ricoperto da un numero incredibile di tatuaggi e diversi piercing sia sul labbro,sia sulle orecchie che contrastavano nettamente con i suoi occhi azzurri.

Harry prese un bel respiro,prima di continuare a mangiare il cibo davanti a sè,lanciando di tanto in tanto occhiate al ragazzo seduto davanti a lui che,con estremo imbarazzo del riccio,non riusciva a staccare lo sguardo dai suoi occhi.Poteva sentire letteralmente le sue guance bollire,mentre il moro gli dedicava un ghigno,prima di alzarsi e salutarlo.

Solo in quel momento Harry si accorse di non aver respirato per almeno tre minuti buoni.


Altra abitudine che diventò frequente nella vita di Harry Styles fu quella di fissare il ragazzo moro(Louis?)ogni volta che ne aveva occasione e,con molta sorpresa di Niall,un giorno gli diede buca alla solita partita alla play per andare a guardare il SUO provino per entrare nella squadra di calcio della scuola.

"Ti piace"lo aveva preso in giro Niall,pizzicandogli la pancia.
"Non è vero"
"Ma se lo guardi sempre"
"Non è vero"
"Lo trovi bello?"
"Non rispondo"


Così,durante quel Novembre fin  troppo ventoso,Harry si era trovato imbacuccato dalla testa ai piedi,con un cappello panda,sulla tribuna altrettanto gelida della scuola,aspettando che i neo giocatori entrassero in campo.E,quando Louis finalmente entrò,sentì un rossore espandersi sulle guance e un sorriso quasi automatico allargarsi sulla sua faccia,mentre lui faceva un giro con lo sguardo lassù in alto per poi fissarsi sul riccio.

Eh oh.

Quello era un occhiolino?


Alla fine Louis venne ammesso nella squadra di calcio insieme a un suo amico,Zayn ,e quando Harry sentì il verdetto del coach aveva avuto il fastidioso impulso di andare e stringere Louis in un abbraccio,ma naturalmente non lo fece.Rimase là solo sulla tribuna,mentre tutti tornavano a casa e si sdraiò aspettando che arrivasse il tramonto.Pian piano si strinse ancora di più nel cappotto e,quando finalmente la grande sfera rossa sfiorò il terreno,sentì un respiro affannato dietro di lui.
Spaventato si girò e sperò vivamente che quello dietro di lui non fosse proprio Louis visto che i suoi capelli erano un casino vivente,ma le sue preghiere non vennero accolte dato che dietro di lui c'era proprio il moro in persona.
"Uhm ciao?"disse il liscio,sedendosi accanto a Harry che intanto si era tirato su.
Lui non rispose,si limitò a continuare a fissarlo con la bocca socchiusa e le guance(come sempre,d'altronde)si imporporarono.
"Volevo ringraziarti per essere venuto"gli sorrise Louis,ma Harry continuò a fare scena muta.
"Non rispondi?"chiese,dolcemente.
"I-io u-uhm credo p-prego?"balbettò,non riuscendo a staccare gli occhi da quelli dell'altro.

E,improvvisamente,Harry non sentì più il suo battito cardiaco,perchè Louis(sì esatto,lo stesso Louis che l'altro giorno gli aveva fatto lo sgambetto)era a un millimetro da lui,mentre lo prendeva per il fianco e lo avvicinava a lui così da poterlo baciare.
Fu un semplice bacio a stampo,ma servì per far capire ad Harry il motivo delle tante nottate in bianco che trascorreva pensando a due occhi azzurri.


Un'altra abitudine che il ragazzo aveva acquisito,oltre a quella di vedere Niall e Liam sempre appiccicati e a quella di fissare Louis,era quella che ogni giorno doveva aspettarsi un piccolo fiore da quest'ultimo.

Tutto era iniziato il giorno successivo al provino di calcio,quando un Harry solitario era seduto sul muretto,aspettando la campanella che decretava l'inizio delle lezioni.Come al solito stava tenendo la mente occupata con un libro rubato a sua madre,uno di quei classici che hanno più o meno tutti.Aveva un nome strano,quel libro,una cosa come "Moby Dick".
Inutile dire che Harry aveva sfilato la copertina di carta plastificata per non ritrovarsi ad arrossire ogni volta che un passante,incuriosito,gettava uno sguardo su quel timido ragazzo.

Il riccio,quel giorno,era talmente preso dalla lettura che non si era accorto di una presenza accanto a lui,se non per una voce che lo confondeva canticchiando una canzoncina casuale,oltre a essere disturbato da un ispido odore di fumo che si era impossessato delle sue narici.
In imbarazzo,si ritrovò a tossicchiare lievemente mentre chiudeva con un piccolo tonfo e riponeva il libro nello zaino,per poi girarsi a destra e trovare la faccia assonnata di Louis.
"Uhm,ciao?"disse quindi,non sapendo bene cosa il ragazzo volesse da lui.
Ma lo scoprì poco dopo quando,dopo aver gettato il mozzicone per terra,il liscio si avvicinò a lui e gli premette un piccolo bacio sulle labbra,per poi consegnarli un piccolo fiore e andarsene, lasciandolo lì sconvolto e a corto di fiato.

Lì fu la prima volta in cui capì che Louis non fosse solo una cotta passeggera.


E questo andava avanti già da un po',quindi ormai il ragazzo riccio era più che favorevole ad alzarsi la mattina ed andare alla prigione Comunemente Chiamata Scuola,non tanto per vedere i suoi amici ma per vedere ancora Louis porgergli un fiore.Ma,come ogni subdola fiaba da due secoli a questa parte,niente va per il meglio e qualcuno alla fine ci rimette sempre.
Così questa volta è capitato ad Harry di  stare dalla Parte Sbagliata Del Manico,e se ne accorse quando entrando a scuola non trovò più un fiore del liscio("Lou")a salutarlo,ma solo gli sguardi desolati e demoralizzati dei suoi due migliori amici.
Il ragazzo,timido com'era,non fece domande sulla mancanza del suo ormai,amore segreto(che tanto segreto alla fine non era),anche se nella sua testa le domande e le conclusioni affrettate ribollivano incessantemente.
Dal"Magari si è ammalato"che era una delle spiegazioni più plausibili e quella più rosea,
Al"Mi ha dimenticato"che era quella che lo trafiggeva da parte a parte,in un colpo deciso e freddo.Perchè Harry lo SAPEVA che quel giorno sarebbe arrivato,quello in cui Louis avrebbe trovato la sua anima gemella e lui sarebbe stato accantonato come il suo giocattolo,solo che non pensava sarebbe arrivato così presto.
Così si limitò semplicemente a sbuffare e a passare una mano nei ricci,prima di dedicare un sorrisino alla coppia di due fidanzati ed andare dall'altra parte della scuola,alla ricerca del suo armadietto.Che,come i soliti clichè,era proprio davanti a quello di Louis William Tomlinson.

Harry,in effetti(era sempre stato onesto con sè stesso,dopo tutto)barcollò leggermente svoltando l'angolo,sapendo che quello che di lì a poco avrebbe visto non gli sarebbe piaciuto affatto.Infatti il liscio non arrivava quasi mai in ritardo alle lezioni,anche se era una specie di bad boy,e di solito a quell'ora si ritrovava come la maggior parte degli adolescenti Britannici a sbattere ripetutamente la testa sull'armadietto per recuperare un po' di sonno.

O fingere un trauma cranico.

Così Harry,prima di fare il Grande Passo verso la sua fila di armadietti,scosse un po' le spalle e si mormorò che tutto sarebbe andato bene,anche se dentro di sè era abbastanza sicuro che la sua onestà doveva essersi mandata a farsi fottere.
Svoltò l'angolo e non potè evitare di gettare un'occhiata dove si strovava l'armadietto di Louis.



"Sto bene"ripetè per la millesima volta Harry,accerchiato da un Niall preoccupato e imbronciato.
"La tua faccia dimostra altro"

Beh,in effetti potrebbe essere che quando aveva visto "Lou"baciarsi con una ragazza non meglio identificata addosso al suo armadietto,l'eccessiva quantità di polvere presente nel corridoio abbia deciso di accumularsi tutta nei suoi occhi provocandogli un pianto isterico di prima categoria.

"Oh zitto"brontolò il riccio,cercando di asciugarsi gli zigomi con le misere maniche della felpa,ma con vani risultati.I due ragazzi si trovavano in una zona appartata del giardino,dove Niall aveva portato il piccoletto dopo averlo visto singhiozzare fuori dalla porta della sua aula.Così,dopo aver dato un bacio di rassicurazione a Liam,era uscito dalla porta e in decisione unanime erano andati nel piccolo cortiletto della scuola.

"Harry dai,non era nemmeno una relazione"cercò di farlo ragionare Niall.Naturalmente sortì l'effetto contrario,infatti l'amico lo scansò,quando egli provò a mettergli una mano sulla spalla per confortarlo.
"Era di più.Era una promessa e io c'avevo creduto e lui mi manca e lui...lui è così bello ed io così inutile,solo che mi sono sentito apprezzato capisci?Qualcuno che mi dava attenzione,e mi sono sentito importante,ma invece era solo una messa inscena"

Niall decise di lasciarlo sfogare in tutta tranquillità,reggendolo ogni tanto quando sembrava stesse per rompersi e cadere in mille pezzi.

Quel pomeriggio Niall forzò Liam ad andare a casa sua,così dopo due panini al formaggio e pomodoro e una puntata di quel telefilm che danno a quell'ora e che non interessa veramente a nessuno,i due andarono in camera del biondo e si accomodarono sul letto.
Niall aveva indetto quella specie di riunione(che poi tanto riunione non era visto che i due avevano passato il primo quarto d'ora a farsi gli occhi dolci)per affrontare il caso"Harry ama Louis ma lui è troppo stronzo"riassunto con un "Piano Larry".Liam si chiedeva spesso dove l'Irlandese prendesse tutta quella fantasia.
"Allora!"esordì quindi il biondo,sedendosi in grembo al fidanzato"dobbiamo risolvere questa situazione immediatamente,io non riesco a vedere Harry così depresso!"
Liam annuì,per poi però controbattere"Conta che però non è passato neanche un giorno da quando ha scoperto che Louis ha una fidanzata,secondo me dobbiamo aspettare per agire".
Niall sbuffò"Sapevamo entrambi che questo giorno sarebbe arrivato Liam,e in realtà lo sapeva anche Harry,quindi dovevamo prepararci un piano".
"Niall,la  vita è sua,lascialo gestire tutto da solo .Quanti anni ha?16 no?Anche noi."




Così avvenne,Harry venne consolato ma i due non gli garantirono un piano per superare tutto quello.Naturalmente al più piccolo avrebbe fatto piacere,anche perchè non sapeva come muoversi visto che era inesperto.Inoltre,la soluzione al suo prolema non venne spontanea fin da subito,anche perchè Louis non si faceva vedere più di tanto quindi non aveva molta possibilità di parlarci e comprendere il suo comportamento.
Un giorno però,dopo che il riccio si era stancato di autocommiserarsi da solo,Harry decise di rischiare e,appena vide il corpo di Louis entrare nell'androne del liceo,gli venne incontro con la sua natura timida e impacciata.
Si era avvicinato in modo silenzioso e quando arrivò davanti al ragazzo in questione,questo fece un balzo e un urlo abbastanza acuto da far girare metà scuola  verso di loro.
Appena Louis si accorse del rossore del ragazzo davanti a lui urlò un"Giratevi coglioni"prima di puntare lo sguardo davanti a sè in modo scettico e abbastanza acido.
"Che ci fai tu qui?"quindi chiese,sistemandosi meglio lo zaino sulla spalla,mentre una mano era nella sua tasca.
"Io...-e,come poteva dirlo?Perchè non mi parli più e ti comporti da stronzo?Perchè non mi saluti neanche più?-io volevo sapere se tu fossi arrabbiato con m-me?"non lo sapeva neppure lui,cosa voleva chiedere.
Louis si dondolò un attimo sui piedi,prima di rispondere.
"Perchè dovrei essere arrabbiato con un moscerino come te?"
Harry tremò appena,prima di dire un "Non lo so"e scappare,scappare via da quel ragazzo e da quegli occhi che gli facevano solo venire un fottuto mal di testa e dai suoi sentimenti,che a quel punto stavano spingendo nella sua testa per dirgli di fermarsi e riflettere.
Ma lui non lo fece.
Harry non riflettè,non pensò neanche per un momento che quella non fosse colpa SUA ma anzi,si ripetè che la colpa non era di Louis,perchè almeno lui gli aveva detto in faccia le parole che nessuno aveva il grado di dirgli.
Un moscerino.
Ecco quello che era.


Ormai niente andava per il verso giusto,tant'è che anche il solito sorriso impacciato di Harry era scemato nel corso dei giorni,e Liam si era pentito della sua scelta precedente rendendosi conto che lui aveva solo bisogno di una spalla su cui piangere e un po' di amore.Gli serviva solo questo e Liam era in grado di dargli solo la spalla.
Harry girava per la scuola con il cartello"moscerino"che gli ciondolava dal petto e niente faceva più male delle risatine di scherno di Louis e dei suoi amici,che lo perseguitavano dappertutto.Aveva capito che il mondo è una merda e tutto fa schifo,che essere buoni e illudersi è la scelta peggiore che uomo possa fare,che aveva sbagliato tutto da sedici anni a questa parte.Ed erano inutili le lacrime che gli colavano quando vedeva LUI baciare LEI,era tutto inutile perchè il suo guardo non lo sfiorava mai,solo per la paura di ferirlo ancora di più.



Intanto in una villa chiassosa e gremita di adolescenti in crisi ormonale,un ragazzo basso e assonnato si sdraiava sul letto,lasciando che le risate delle sue sorelle lo cullassero mentre rifletteva sul suo presente schifoso.
Sapeva che tutto era cambiato da quando HARRY lo aveva visto baciare la sua fidanzata(che poi,che schifo.Una ragazza)quando in realtà avrebbe voluto solo sfiorare le sue,morbide e dolci e innocenti.Sapeva che era stato uno stronzo,ma non poteva farci niente.Voleva solo difendere Harry,perchè di sicuro se avesse continuato a riservargli quel momento che anche lui attendeva con estrema gioia per tutto il giorno,gli altri ragazzi della scuola lo avrebbero preso in giro.Quindi lo aveva lasciato andare,come si fa con le farfalle che hanno BISOGNO di essere libere,ma non pensava di ferire così profondamente il SUO Harry.Perchè il riccio non lo sapeva,ma Louis lo teneva costantemente sotto controllo,e ogni volta che lui si presentava a scuola con quelle fottute occhiaie e le palpebre rosse e rovinate un piccolo pezzettino del cuore del liscio si staccava,e allora gli veniva da piangere per aver rovinato in quel modo tale bellezza.
Il problema era che Louis non sapeva come agire.
Era come un insetto intrappolato nella tela del ragno,e il ragno era la schifosissima società di cui faceva parte che dettava le regole.Beh certo,non era stata lei a decidere,un giorno,di andare da Josh e farsi riempire di tatuaggi e neanche lei aveva deciso la sua predisposizione verso i ragazzi.Ma era quello il problema maggiore,che lui non riesce ad accettarsi.Era come una persona in una bolla che si sente protetta ma allo stesso tempo così vulnerabile,e quindi aveva deciso di prendere lui il controllo della situazione e aveva fermato il processo percui il suo cuore si stava innamorando di due occhi troppo innocenti e due labbra rosse.
Quindi,dopo estenuanti ore di riflessione con un pacchetto di patatine in mano,Louis aveva deciso di fingere per l'ennesima volta che tutto andasse bene ,diventando la persona più odiosa del mondo,tant'è che si odia da solo.

Il disprezzo verso sè stesso era così illimitato che tendeva ad allontanare tutti per paura di ferirli,ma tutti erano resistiti tranne la persona più importante tra tutte.Proprio lui aveva deciso di mollare,ma c'era da aspettarselo,visto il suo carattere meraviglioso e la pacatezza,la dolcezza,la timidezza,la tenerezza e tutte le cose stupende che lo caratterizzavano.


Harry aveva deciso,improvvisamente,che tutto quello doveva finire e anche se era difficile da fare,voleva parlare a tutti i costi con il liscio e cercare di liberare il masso che pesava sul suo cuore in modo quasi persistente.Così quel giorno,col solito cappello panda a coronare i boccoli castani,aveva preso per una mano Louis e lo aveva fatto girare verso di lui,mettendogli in faccia la realtà di un viso un po' stropicciato e di due labbra toppo screpolate.
Louis a quella vista non riuscì quasi parlare,perchè quella vicinanza lo distruggeva,perchè la prima volta che lo aveva visto a mensa aveva sentito un'ondata di calore e un senso di protezione assurdo,perchè Harry era così fenomenale nel suo piccolo che voleva solo tirarlo a sè e dirgli che andava tutto bene ,che lui era solo un cretino.Ma non lo fece,lo guidò solo verso il bagno e lo invitò a dirgli tutto.

"Non ci conosciamo praticamente per niente ma mi manchi"esordì Harry,le mani strette a pugno sulla maglietta un po' troppo grande di Louis"mi manchi veramente e volevo dirtelo ,non so se hai visto come sono conciato e beh,questa cosa mi fa solo ridere perchè sono un completo sfigato e sono un fastidioso moscerino e scusami.Veramente".
Detto questo mollò la presa,ma prima di andarsene si alzò un po' in punta di piedi e diede un lieve bacio sulla bocca di Louis e un fiorellino,mormorando"Addio"prima di accarezzargli la mano e donargli un sorrisino di scuse,poi sparì attraverso la porta.
Louis continuò a rimanere lì impalato perchè sentiva un CASINO in pancia e perchè Harry era così straordinario da fargli tremare le ginocchia.Questa volta sono troppi perchè da elencare.

Dopo quel lieve bacio Louis aveva capito un mucchio di cose che ostentava a tenersi nel suo cuore.
Prima di tutto,che ormai era follemente innamorato di Harry,anche se praticamente non lo conosceva,ma poteva leggergli la sua storia negli occhi,senza chiedere spiegazioni.
Poi,che era arrivato il momento di fare qualcosa per lui,di fargli capire che quelle lacrime erano inutili perchè lui c'era e c'è sempre stato,che le occhiate che tendeva a ricevere erano solo per controllare che  stesse bene.
Infine,che doveva riprenderselo,da chi non si sapeva,solo che aveva bisogno ancora del suo lieve respiro che si infrangeva sule sue labbra mentre si baciavano e del suo tocco delicato.



Passò una settimana,nel quale Niall e Liam cercarono di convincere il caro Harry a dimenticare il famoso Louis,ma i loro sforzi furono vani,infatti più loro dicevano,più lui si restringeva nella solitudine.Quindi il biondo irlandese,che forse aveva letto troppe fan fiction ,quindi sognava il finale fiorito a cui era abituato(anche se molte finivano tragicamente,purtroppo...Liam si era ritrovato più volte con la maglietta impregnata di lacrime del suo fidanzato),si era impuntato e aveva convinto il suo fidanzato e il ricciolino ad andare alla famosa festa di metà anno.
A cui naturalmente avrebbero partecipato anche Louis Tomlnison.

Così quel venerdì sera Niall si premunì di portare da casa una grande felpa e uno skinny jeans(voleva far sentire Harry  comodo e a suo agio) e andò a prelevare il ragazzo a casa sua dopo aver accennato un occhiolino ad Anne,che gli sorrise in risposta per poi tornare a cucinare.
"Niall dove mi porti?"chiese per la circa novantesima volta il ragazzo,stringendo Niall per il braccio,alchè lui rispose con un"A un bordello,contento?"
Naturalmente il giovane si fermò e fece dietro front,ma per fortuna il suo amico gli assicurò che stava scherzando e lo condusse davanti a casa (aspetta,com'è che si chiamava?),insomma,nella casa della festa,dove pochi minuti dopo i tre fecero il loro ingresso.
Appena Harry alzò lo sguardo serrò la mascella e notò,in mezzo a quei corpi quasi liquefatti dal troppo caldo,tanti tatuaggi e due occhi troppo azzurri per essere dimenticati facilmente.Ma questa volta,al contrario di come si sarebbe aspettato Niall,lui prese l'iniziativa,iniziando a ballare un po' scoordinatamente,ma sempre cercando di divertirsi.Naturalmente non lo fece,perchè era troppo concentrato a pensare a Louis. Louis STAVA RESPIRANDO LA SUA ARIA e Louis SI STAVA BACIANDO CON LA SUA FIDANZATA NELL'ANGOLO e Louis NON LO STAVA CONSIDERANDO.

Dopo un'oretta o giù di lì,il ricciolino disse a Niall di essere ubriaco(non aveva toccato niente,solo un po' di coca cola)e che voleva tornare a casa,perchè il suo sguardo non riusciva a staccarsi dal SUO  e questo gli rendeva le ginocchia tremanti e instabili.Il fatto era che tutto quel fottuto amore faceva male  e quindi non voleva restare lì un secondo di più.
Quello sguardo che sembrava formare una catena col suo era così magnetico che voleva solo fermarsi e riflettere e baciare fino alla sfinimento le SUE labbra,ma tutto quello era così difficile,perchè LUI lo considerava solo un insetto fastidioso.

Tutti i suoi complessi vennero interrotti quando si accorse che la maggior parte delle persone si stava riunendo in un piccolo cerchio,Niall compreso(ma dov'era Liam?),e che un Josh abbastanza ubriaco impugnava saldamente una bottiglia verdastra,che doveva aver contenuto una sorta di alcolico abbastanza potente.La situazione più o meno era degradante,visto che Harry era l'unico sobrio mentre c'era gente che ormai era caduta a terra in coma etilico.

Il gioco aveva due possibilità:bacio o schiaffo,e quando Harry capì che quella versione dell'obbligo e verità fosse sicuramente la sua meno preferita quasi svenne,per poi riprendersi quando vide che il turno era capitato PROPRIO a Louis.Non era neanche il primo,anzi,avevano fatto più o meno quindici round ma il ragazzo riccio non aveva prestato molta attenzione,tanto non gliene impotava molto.Tutto quello che voleva era essere in una coperta calda,col suo gatto in grembo e una puntata di un qualche telefilm sentimentale e struggente in Tv,tanto per confortarsi pensando che non era l'unico in quella situazione.

"Allora Louis,devi baciare o picchiare,la persona che ti piace in questa stanza"sputò Josh,facendo fuoriuscire un po' del suo alito macchiato dall' alcool.Harry mormorò un "Ew",prima di portare le ginocchia al petto e chiudere gli occhi,sapendo che probabilmente il liscio avrebbe baciato la sua ragazza e lui non voleva vedere.

Ma invece si stupì quando sentì il SUO respiro sulle sue labbra e alzò le palpebre,prima di vedere gli occhi così azzurri di Louis che avrebbe potuto affogarci dentro.
Ed era.così.bello.

Era così bello pensare al suo cuore che gli stava esplodendo in petto,alla mano che cautamente e dolcemente si era infilata sul suo fianco,al sorriso che era spuntato sulle labbra del ragazzo di fronte a lui come per dire"Posso?",ed era anche bellissimo udire l'urletto di Niall che era evidentemente-eccitato?-per Harry.

In un millisecondo non sentì più niente,se non le labbra sue e di LOUIS  a contatto,le sue ginocchia tremolanti e la sua goffaggine ma-cavolo-lo stava baciando di fronte a tutta quella gente e quello era così bello che...

"Louis,tocca a te girare!"



Quando alla fine tutti erano impegnati ad occupare uno spazio sul pavimento  dormienti tranne Harry,Louis e un certo tipo di nome Stan,il ricciolino decise che era decisamente ora di tornare a casa,così prese per il braccio Niall e lo fece alzare mentre quello imprecava e gli lanciava maledizioni.Prima che potesse mandarlo a quel paese definitivamente,però,venne preso da dietro e gli vennero coperti gli occhi da una mano,mentre una risata gli arrivava nelle orecchie.

Quando finalmente venne fatto scendere e gli vennero scoperti gli occhi,si trovò davanti un Louis che si mordeva un labbro,mentre Harry potè notare che aveva i pantaloni un po' calati(ma cosa?)e che gli si vedeva il filo dei boxer,così si occupò di alzarseli e approfittò della situazione per lasciare gli occhi a guardare"casualmente"le sue converse.

Per primo prese parola Louis,con un sospiro,e si avvicinò al più piccolo per poi sfiorargli generosamente la guancia e passargli una mano attorno al fianco,prima di mormorargli uno "Scusa".
"Scusa"
E altri mille scusa,che più Louis li ripeteva,più sentiva quanto fosse triste Harry,quanto lo avesse reso triste lui,ma non se ne era reso conto,perchè la sua vita era uno schifo totale e non voleva coinvolgere anche lui,quindi l'aveva lasciato perdere.
Ma lo amava(e glielo dimostrò quando,dopo pochi secondi,tirò fuori un fiore floscio,probabilmente perchè si era appassito nella tasca dei jeans).

Lo  amava così follemente da fargli tremare il cuore ogni volta,perchè quel sentimento era così folle ma allo stesso momento così VERO che Louis perse la cognizione del tempo,tra le braccia di Harry.
E così glielo momorò come un segreto,un piccolo e delicato segreto che li coinvolgeva e  che si celava sotto parole sussurrate e lievi respiri.

Harry spalancò gli occhi e si morse il labbro inferiore,cercando di darsi un contegno.
Grazie tante,stava scoppiando e la vicinanza di Louis non lo aiutava per niente,già.

Ma quando risentì le labbra del liscio sulle sue per la seconda volta in quel giorno,capì che le avrebbe riassaporate più e più volte,giusto per la gioia di sapere che LUI non se ne fosse andato.
Che lui era sempre rimasto lì.
"Non ho mai smesso di amarti e non ho intenzione di farlo,Harry"





NDA:


Spero solo che questa storia vi sia piaciuta(anche se per me è un po' bruttina,anche perchè  è tutto troppo veloce aiuto).
Se volete lasciate una piccola recensione!



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