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Autore: Midam    03/07/2015    4 recensioni
Adam, nel suo sogno, incontrerà non Zachariah, ma bensì il famoso Michael. Quest'ultimo però... non sembrava come se lo era immaginato. Non era statuario, severo e rigido come solo il capo delle truppe celesti poteva essere. Era... innamorato...
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Adam, Michael
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Adam ricordava perfettamente quel luogo. Come dimenticarlo...
Quel luogo suscitava in lui parecchi ricordi. Tutti felici, ovviamente. Perché si, quando si parlava di sua madre lui era sempre felice. Era la donna che più amava al mondo.
Il biondino era lì, nel proprio sogno, in quel parco che tanto adorava. Vedeva chiaramente, come fossero fantasmi, sua madre e se stesso, da piccolo, su quell'altalena. I ricordi di quando era ancora un fancillo erano tutti dei bellissimi ricordi felici.
Poi il biondino crebbe. Crescendo capì che qualcosa affliggeva sua madre, che non era più felice come lo era un tempo. Ed era la stessa cosa che odiava lui stesso: John Winchester, l'uomo che si presentava da lui una volta l'anno e lo portava ad una partita di baseball.
Forse sua madre sentiva la sua mancanza, forse lo amava ancora, ma Adam no. Adam non lo considerava nemmeno come un padre. Per lui era solo un conoscente, nient'altro.

Quando sua madre faceva il turno di notte all'ospedale Adam si preparava la cena e poi si metteva a letto... da solo
Non aveva mai avuto un padre che facesse queste cose per lui. Per lui c'era solo sua madre, e gli bastava. Certo, avrebbe tanto voluto avere anche una figura paterna nella sua vita, ma se quella figura doveva essere uno sconsiderato come John allora preferiva di gran lunga rimanere solo con sua madre.
Però, John, nei pochi attimi in cui era stato presente era stato un buon padre, Adam doveva ammetterlo. Gli aveva insegnato a nuotare, a giocare a poker, gli aveva comprato la sua prima birra al compleanno dei suoi 15 anni e gli aveva insegnato a guidare l'Impala. Si era divertito spesso con lui
Poi un giorno il ragazzo morì, assieme a sua madre, per mano di una creatura orribile. Adam se lo ricordava bene. E quando morì, raggiungendo il Paradiso, venne a conoscenza di alcune cose. Cose che portarono il ragazzo ad odiare ancor più il padre: John Winchester aveva un'altra famiglia e altri figli. Dean e Sam, così si chiamavano i due ragazzi che John aveva avuto da una certa Mary.
Quei tipi li odiava, seppur non li avesse mai conosciuti. Erano i preferiti di suo padre, senza dubbio. Non che fosse geloso, però... sapere che, per John, Adam non significava nulla... lo faceva parecchio incazzare. Il biondino arrivò a pensare che forse era stato solo l'errore di una notte con Kate...
Conobbe i due quando si ritrovò nel bel mezzo di una guerra tra angeli. Venne resuscitato da un certo Zachariah, un angelo, che lo aveva informato di molte cose prima di ridargli la vita. Adam era stato resuscitato per divenire il "tramite" di un possente arcangelo. Quest'ultimo, Michael, così si chiamava, avrebbe dovuto combattere il diavolo usando il suo corpo. Adam inizialmente si chiese il perché all'arcangelo servisse proprio il SUO corpo, poi declinò "l'offerta", trovando che fosse una responsabilità troppo grande per lui. Zachariah, però, gli disse che, se avesse accettato, gli sarebbe stato concesso di rivedere sua madre.
Sua madre. Oh si, ne valeva la pena. Così si trovò costretto ad accettare. Ma l'angelo lo mise in guardia sui suoi fratelli, dicendogli di non dover venire in contatto con Sam e Dean per nessuna ragione.
Purtroppo però un altro angelo, di nome Castiel, lo rapì e lo portò da loro, proprio nei suoi primi minuti di nuova vita.
Loro, al contrario, lo misero in guardia sugli angeli, su Zachariah. Dissero che mentivano e che, loro due, avrebbero trovato un altro modo per mettere fine all'Apocalisse. Non doveva dire di si a Michael. Dean però non sembrava così d'accordo con Sam, e Adam ancora si chiedeva il perché.
Passarono le ore e lui aveva proprio bisogno di riposare. Era da tanto tempo che non dormiva. E ora si trovava li, nel suo sogno, in quel parco, dove la madre lo portava nel suo giorno libero. Adorava quel posto. Nel contemplarlo sorrise, ripensando ai bei momenti passati.
Un lieve battito d'ali alle sue spalle, però, lo distolse dai suoi pensieri. Quando si voltò vide un ragazzo, dai capelli scuri. Il suo taglio di capelli ricordava quello dei giovani degli anni 70.
Adam poi realizzò: perché nel suo sogno era apparsa una persona che non aveva mai visto in vita sua?
Forse... non era stato proprio Adam a crearlo, nella sua mente. Forse quel ragazzo esisteva davvero, nella realtà. Ma cosa ci faceva un ragazzo qualsiasi nel suo sogno? Come ci era entrat...
Forse era...
Il ragazzo si avvicinò alla panchina dove Adam era seduto. Si sedette accanto a lui e prese a contemplare il parco, come faceva l'altro, che ora però concentrava tutta l'attenzione sul nuovo arrivato
-Adam Winchester...- disse lui, spostando lo sguardo sul biondino.
-Mi chiamo Adam Milligan. Tu chi saresti?- domandò, con tono quasi... freddo.
-Potrai anche aver cambiato il tuo cognome, ma nelle tue vene scorre il sangue dei Winchester.- rettificò il moro, sorridendogli appena.
Il suo tono pareva calmo e rilassato. Era rassicurante, in un certo qual modo...
-
Può darsi, ma non hai comunque ancora risposto alla mia domanda.- ribatté Adam, curioso.
-Io sono un angelo.- rispose semplicemente il moro.
-Tu sei Zachariah?-
Adam, d'altronde, non conosceva l'aspetto dell'angelo che lo aveva riportato in vita. Egli gli aveva parlato telepaticamente. Per quanto ne sapeva lui... Zachariah poteva essere benissimo quel ragazzo.
-No, non proprio.- Disse con calma, riportando lo sguardo sul parco.
Il biondo si incuriosì ancor più. Sapeva che era un angelo, sapeva che non era Zachariah, e di certo non era Castiel.
Conosceva soltanto quattro angeli. Lucifer non poteva avere alcun interesse in lui, di certo, o almeno sperava, quindi era da escludere per il momento. Rimaneva solo...
-Tu sei Michael.-
-Precisamente.-
Calò un silenzio tombale, per alcuni secondi. Adam aveva realizzato che accanto a se si trovava il più potente angelo sotto il comando di Dio, l capo delle truppe celesti, l'arcangelo Michael. Un pezzo grosso, insomma.
Ed era anche l'angelo che doveva possederlo. Quella situazione cominciò a farsi... strana...
-Quindi tu sei il pennuto che dovrà indossare il mio corpo come fosse un vestito.- disse ironico, il biondo.
Sapeva che quell'essere aveva poteri sconfinati e poteva distruggerlo come nulla, ma Adam non aveva mai temuto niente e nessuno. Se anche ci fosse stato Dio accanto a se non gli avrebbe risparmiato la sua solita ironia ed arroganza.
-Questo? E' solo una forma che ho assunto. In verità era l'unica che mi venisse in mente.
Sai, non posso apparire a te con la mia vera forma, moriresti. La mia luce ti farebbe a pezzi e la mia voce ti distruggerebbe i timpani, oltre che fruiggerti il cervello.
Questo corpo lo usai come tramite tempo fa, riuscì a contenermi discretamente. Ma al momento io mi trovo in Paradiso. Ti sono solo apparso in un sogno. Effettivamente potrei assumere tutte le forme che voglio.-
Detto ciò, Michael prese le sembianze di Dean, poi quelle di Sam, poi quelle di Bobby ed infine quelle di Castiel. Successivamente ritornò come era prima. Adam gradiva di più quella forma, almeno non gli ricordava nessuno della famiglia che odiava.
-Wow. Metti su proprio dei bei trucchi di magia...-
All'arcangelo scappò una risatina e riportò il suo sguardo sul biondo.
-Dimmi un po... tu conosci questo ragazzo?-
Domandò il moro, indicando se stesso.
-Non ti ho mai visto in vita mia. O meglio... non L'HO mai visto in vita mia. Questa non è la tua vera forma, giusto?- domandò Adam, ricambiando lo sguardo dell'altro.
-Giusto. Nella mia vera forma sarei più alto di un grattacielo e avrei sei ali. Come ho detto... dovevo pur assumere una forma per presentarmi a te. E questo ragazzo... beh, dovresti conoscerlo...-
-Mi spiace. No.- alzò le spalle.
L'arcangelo annuì, sorrise e distolse lo sguardo dal suo.
-Come ho già detto, sto prendendo le sembianze del ragazzo che usai come tramite tempo fa. Lui poi è cresciuto, si è innamorato di una ragazza e ha avuto due figli. No, tre. Ma io ho preferito prendere l'aspetto del giovane... John Winchester.
A quel nome Adam sgranò gli occhi. Quel ragazzo... era John da giovane?
Suo padre non gli aveva mai mostrato sue foto di quando era giovane. Beh, ora ne conosceva l'aspetto. Ma una domanda gli sorse spontanea.
-Perché hai posseduto mio padre?- domandò curioso. L'arcangelo prese un bel respiro e cominciò a raccontare.
-Tempo fa Sam e Dean tornarono indietro nel passato. Un angelo, di nome Anna, voleva uccidere i giovani Mary Campbell e John Winchester, così da impedire la nascita di voi tre, così da impedire a me e Lucifer di avere il proprio tramite, così da impedire l'Apocalisse.-
-Beh, mi sembra un buon piano. Non sarei mai nato... ma almeno il mondo non sarebbe stato distrutto.-
-Si, forse era un buon piano, ma nessuno deve interferire col corso del tempo! TUTTO QUANTO fa parte di un piano superiore. Nessuno può cambiarlo. Sam e Dean erano tornati indietro nel tempo, grazie a Castiel, per fermare Anna, ma furono sconfitti in men che non si dica. Così andai da John e gli promisi di salvare la sua famiglia se lui mi avesse dato il suo corpo. Disse di si ed annientai Anna, facendomi poi una chiacchierata con Dean. Convincere quel ragazzo a dirmi di si è un'impresa più che ardua...- concluse Michael.
-Ma... a cosa ti serve Dean se ci sono io?- domandò il biondo, guardando l'arcangelo.
-Dean è il mio vero tramite, ma non è l'unico. Lui è in grado di contenere perfettamente il mio potere, ma se lui non vuole dirmi di si allora posso possedere i membri della famiglia Winchester come tramiti. Come John o te. Fa parte di una stirpe di sangue, che risale a Cain e Abel. E' nel tuo sangue, nel sangue di tuo padre e nel sangue di tutta la tua famiglia.
Se Dean non vuole divenire il mio tramite... posso sostituirlo con te. Non sarei potente come lo sarei nel corpo di Dean... ma è meglio di niente.-
Adam sorrise alla "battuta", tra virgolette.
-E così sono il tuo piano B. Beh, in effetti Dean è piuttosto testardo...-
-Come te.- replicò l'arcangelo.
-E tu come puoi dirlo? Non mi conosci neanche.-
-Ti ho osservato abbastanza da poter dire di conoscerti, Adam.-
-Mi hai osservato?-
Michael annuì, prese un bel respiro e cominciò a spiegarsi.
-Vedi... fin dalla nascita di Dean io sono stato il suo angelo custode. L'ho osservato giorno dopo giorno. L'ho visto crescere, a poco a poco. Ho osservato il suo carattere, la sua personalità, mutare nel corso del tempo, divenendo via via più... beh... conosci tuo fratello. Ti somiglia. Ma al contempo ho cominciato ad osservare anche le mosse di John. Quando vidi che mise al mondo un altro Winchester cominciai ad interessarmi a te. Diciamo che eri... si, il mio piano B.
Dean, influenzato dall'incidente con la madre, cominciò a sviluppare un odio verso ogni creatura sovrannaturale. Quest'odio era come fuoco e John non faceva che buttare benzina sulle fiamme. Mi avrebbe dato del filo da torcere, Dean, già lo sapevo. Però... c'eri tu. E si, beh, anche tu eri un osso duro. Sapevo che non ti avrei convinto a dirmi di si così facilmente. Ma tu eri un po diverso rispetto a tuo fratello, tu non ti sei mai imbattuto in creature sovrannaturali. Tu non eri un cacciatore. Con te era più fattibile la cosa. E infatti eccoti qua, sul punto di dirmi di si. O almeno spero.- concluse sorridendo l'arcangelo. Adam rispose al suo sorriso.
Quell'angelo... non sembrava affatto come Sam e Dean li avevano descritti. Avevano detto che gli angeli erano degli stronzi bugiardi, ma lui pareva sincero e, a modo suo, a tratti era rassicurante. Stava bene, con lui. Era come stare con un amico di vecchia data.

-Così... mi hai osservato per tutti questi anni eh? Razza di stalker divino...- commentò ironico, ridendo. Anche a Michael sfuggì una risatina.
-Piccola curiosità... non puoi prendere Sam come tramite? Anche lui è un Winchester.-
Michael scosse la testa.
-Samuel è il tramite di mio fratello Lucifer. E' il suo vero tramite. Non posso usarlo io, come lui non può usare Dean. Ma può usare te. Dunque... credo che sia meglio schierarsi dalla parte dei buoni, non credi?- disse scherzosamente l'arcangelo.
-Beh, effettivamente. Comunque si, la risposta è si. Puoi usarmi come tramite per sconfiggere il diavolo. Mi sei simpatico, devo ammetterlo.-
A quella frase Michael distolse lo sguardo dal suo e sorrise. Adam notò quel gesto. Stava forse nascondendo qualcosa?
-Mi dispiace ma non puoi dirlo così. Sei in un sogno, non vale. Non riesco a localizzarti. Scommetto che Castiel ti ha marchiato con sigilli enochiani per impedire ad ogni angelo del Creato di trovarti. Così come ha fatto con Sam e Dean.-
-Astuto il bastardo...-
-Già. Tu devi semplicemente dirmi dove ti trovi e io manderò qualcuno a prenderti. Ti porteranno in una stanza speciale e lì potrò prenderti come tramite. Ma tutto questo deve avvenire nella realtà, non in un sogno, dunque... svegliati.-
Michael alzò la mano, pronto a schioccare le dita, ma Adam lo fermò.
-Aspetta!-
Michael lo guardò stupito e si fermò.
-Qualcosa non va?-
-Volevo chiederti una cosa.-
-Chiedi pure.-
-Sai, Sam e Dean mi hanno parlato molto male degli angeli. Hanno chiaramente detto che voi siete degli stronzi bugiardi. Non mi fido di loro, ma... se avessero ragione? Chi mi dice che mi stai dicendo la verità? Se ci fosse qualcosa sotto? Una qualche clausola nascosta? Uhm? Dopotutto... il tuo obbiettivo principale è Dean, non me. E' lui il tuo VERO tramite.
Mi sei simpatico, si, ma questo non vuol dire per forza che mi fidi di te. Mia madre mi ha insegnato a non fidarmi di NESSUNO a questo mondo. Io ti darò il mio corpo per sconfiggere Lucifer, tu lo sconfiggerai, salverai il mondo ed io finirò in Paradiso, di nuovo, dove potrò rivedere mia madre. Dove sta la fregatura?-

Michael lo guardò, un po perplesso. Pensò un po alla risposta da dare.
-Ho perso il mio interesse per Dean Winchester anni fa. Più o meno quando hai compiuto ventun'anni...- rispose l'arcangelo, mordendosi poi la lingua per aver parlato troppo.
-Perché? Cos'è successo a quel tempo?- domandò curioso il biondo.
Michael sapeva che la situazione stava divenendo scomoda, dunque cercò di uccidere il discorso.
-E' meglio agire in fretta, prima che a Sam e Dean venga in mente qualcosa. Svegliati, forza.-
Stette per schioccare le dita ma Adam gli prese la mano, fermandolo. Michael rimase stupito da quel semplice gesto. Arrossì appena e distolse lo sguardo dal suo. Si maledisse per aver parlato troppo.
-Michael, dimmi cosa è successo. Se mi riguarda voglio saperlo!-
-Non è accaduto nulla. Adam, non abbiamo tempo per perderci in chiacchiere...-
-Michael... ti prego...-
L'arcangelo riportò lo sguardo su di lui.
-Perché dovrei dirtelo se poi so che cambierai idea su di me...?- chiese con un filo di voce.
Calò il silenzio, per qualche secondo.
-Seppur Sam e Dean mi abbiano parlato male degli angeli... a me tu non sembri affatto come da loro descritto. Sembri invece un tipo affidabile, ma se vuoi che mi fidi di te dimmelo. Cosa ti ha fatto perdere l'interesse in Dean? Perché ti sei interessato particolarmente a me?-
Michael lasciò la sua mano e si alzò in piedi, sospirando. Si fermò, dandogli le spalle. Non voleva incrociare il suo sguardo. Quegli occhi azzurri come il cielo erano devastanti per lui. Altro che lama d'arcangelo. Aveva trovato un'altra arma in grado di ucciderlo...
"Io ti ho visto crescere, Adam Winch... Milligan. Ti ho osservato ogni giorno ed ogni notte. Ti ho visto divenire... ciò che sei ora. Un ragazzo forte, audace, un vero Winchester insomma...
Sai, Adam, gli angeli sono conosciuti in tutto il Creato per essere come statue: fredde e perfette. Siamo stati creati senza sentimenti. Siamo stati creati per ubbidire a gli ordini di nostro padre e basta. E io lo faccio, anche bene. Sono pronto ad uccidere mio fratello Lucifer per ubbidire agli ordini di Dio, perché sono un buon figlio, ma... qualcosa è cambiato in me, ultimamente. Anche Raphael se n'è accorto.
E tutto è cominciato con la tua nascita. Ti ho protetto da tutto e tutti. Quel giorno, quando il ghoul ha ucciso te e tua madre, se io fossi stato presente li avrei distrutti. Eppure... mi sono distratto solo un attimo... e tu non c'eri più. Non sai quanto mi dispiace per la sofferenza che hai dovuto patire, morendo divorato da un ghoul. Non sono neanche stato capace di essere un buon angelo custode...
Ciò che è successo è che...-
-Ti sei innamorato...- lo interruppe Adam, concludendo la sua frase.
Vide Michael sospirare, anche se era certo che non avesse bisogno di farlo. Era una creatura superiore, non necessitava certamente di ossigeno. Ma forse doveva aver imparato le abitudini umane nell'osservare Adam e Dean per tutti quegli anni.
Il biondino era shockato da tale notizia. L'arcangelo Michael... innamorato di lui...?
Non si aspettava una cosa simile. Dopotutto la chiesa non ripeteva sempre quanto fosse sbagliata l'amore tra due esseri dello stesso sesso? Pensava che anche Dio e i suoi angeli la pensassero così... e poi venne a scoprire che il più potente angelo esistente, il capo del Paradiso... si era innamorato di un umano, di un ragazzo. Innamorato di lui.
-Tu... hai tutto il diritto di... fare ciò che vuoi. Puoi anche prendertela con me, seppur non abbia colpe per essermi innamorato per la prima volta dopo miliardi di anni, ed essermi innamorato di un ragazzo. Innamorato di te. Hai tutto il diritto di revocare quel "si". Hai tutto il diritto di odiarmi. Perdonami per ciò che ho fatto. Non avevo alcun diritto di innamorarmi di te. Ho fatto un errore e non ricapiterà mai più. Cancellerò questa cosa in qualche modo, cercherò di distruggere questo sentimento o...-
L'arcangelo neanche si era accorto che Adam si era alzato dalla panchina e lo aveva affiancato, mettendogli una mano sulla spalla
-Ma l'amore non funziona così. Non puoi cancellarlo o distruggerlo solo perché sei potente. L'amore è una forza ancora più potente di te...- disse sorridendogli il biondo.
Michael ricambiò timidamente il sorriso, ma non si azzardò a guardarlo negli occhi.
-Sai... sono onorato di essere il primo amore del glorioso arcangelo Michael, però... vedi... a me piacciono le ragazze e....-
-Si. Lo so. Conosco tutto di te. Ti ho osservato per tutti questi anni. Mi dispiace...-
Michael pareva visibilmente dispiaciuto, anzi, distrutto. Dispiaciuto per provare quel tipo di sentimento nei confronti di Adam. E quest'ultimo era dispiaciuto nel vederlo dispiaciuto.
-Non devi scusarti per esserti innamorato. Innamorarsi è bellissimo. Davvero non sai nulla sull'amore?-
L'arcangelo scosse la testa. Se ora lo avessero visto gli altri angeli lo avrebbero deriso. Il possente Michael ridotto così. Fortunatamente stava accadendo tutto nella testa del biondo e solo loro due erano a conoscenza dei fatti.
-Beh... quando ti innamori non puoi farci nulla. E' un sentimento potentissimo, in grado sia di arrecare dolore sia di alleviarlo...
Quando sei innamorato di qualcuno faresti tutto per quella persona. La proteggeresti da ogni male. Saresti al settimo cielo solo nel vederla felice o nel vederla sorridere. Saresti in Paradiso solo nel vederla felice o nel vederla sorridere a causa tua. Saresti tutto... per lei...-
Fu in quel momento che Adam si accorse di quanto tutto ciò fosse vero.
Michael era innamorato di lui. Lo aveva protetto sempre da tutto, tranne in quell'occasione, ma forse era seriamente impegnato in qualcos'altro.
Chissà quante volte lo aveva reso felice esaudendo un suo desiderio o facendogli accadere belle cose.
Chissà quante volte, le cose belle che gli erano capitate, erano accadute grazie all'arcangelo, che vegliava su di lui.
Chissà quante volte aveva sofferto nel vedere il ragazzo felice con altre ragazze. Perché si, Adam aveva avuto diverse ragazze, che si erano poi rivelate tutte delle stronze. Nessuno era riuscito, in fine, a farlo stare veramente bene. Gli avevano donato solo attimi di felicità effimeri. Solo l'arcangelo e sua madre non lo avevano MAI deluso.
Chissà quante volte si era sentito al settimo cielo nel vederlo felice o nel vederlo sorridere.
Chissà quante volte si era sentito in Paradiso nel vederlo felice o nel vederlo sorridere per causa sua.
Michael c'era sempre stato, nella sua vita. Aveva sempre fatto molto per lui, nonostante fosse un arcangelo pieno di impegni. Lo aveva sempre protetto, come sua madre.
Sembrava il padre che non aveva mai avuto. O il fidanzato perfetto.
Perché si, Adam ci aveva riflettuto, in quei pochi secondi. Non importava, dopotutto, che fossero dello stesso sesso se era la persona giusta e perfetta per lui.
La mano del biondo scivolò dalla spalla dell'arcangelo fino a raggiungere la sua di mano, che strinse con la propria, intrecciando le dita alle sue.
Michael portò lo sguardo verso le loro mani, per poi sollevarlo su di lui. In un attimo si perse in quegli occhi azzurri come il cielo.
Adam senza pensarci troppo lo afferrò per il colletto della giacca che indossava e lo avvicinò a se, baciandolo.
Il fatto che stesse baciando il giovane John Winchester era un po... disturbante, per il biondo, ma poi realizzò che quello non era realmente suo padre. Era solo una forma assunta dall'arcangelo. E gli piaceva. Perché quel ragazzo per lui non era più John Winchester da giovane. Era Michael. Semplicemente Michael.
E in quel momento il bacio era così perfetto che neanche ci stava più pensando. Nulla era più importante. Per nessuno dei due. La guerra tra gli angeli e i demoni passò in secondo piano. Ogni cosa passò in secondo piano. Esistevano solo loro.
Michael si sentiva come mai, in miliardi di anni di esistenza, si era sentito. Suo padre gli aveva donato dei sentimenti. Il cosiddetto... "libero arbitrio". E allora si rimangiò tutto ciò che disse a Dean quella volta. Il libero arbitrio non era un illusione.
Il fatto che Michael si fosse innamorato di Adam non faceva parte di un piano superiore ideato da suo padre. Era stata una SUA scelta. Che poi... non che fosse stata propriamente una scelta. Michael si era innamorato così velocemente di Adam che neanche se ne era accorto. Era successo tutto così all'improvviso e, in un attimo, il capo del Paradiso si era ritrovato schiavo dell'amore, innamorato di un comune umano.
Era sicuro... Gabriel lo avrebbe preso in giro se l'avesse saputo. Ma in quel momento non gli importava.
Quando si staccò dal bacio arrossì lievemente e distolse lo sguardo, ma cercò di non perdere mai quell'aspetto da capo severo. La sua figura autoritaria doveva rimanere sempre in piedi e solida, anche mentre arrossiva. E la visione di un arcangelo così, che arrossiva timidamente ma restava comunque serio e statuario come solo il capo delle truppe celesti poteva essere, era così buffa che Adam scoppiò a ridere.
L'arcangelo lo guardò, confuso da tale risata.
-Che c'è? Perché ridi?- domandò curioso.
-Nulla.- fece spallucce -Semplicemente mi stupisco di vedere il grande e possente arcangelo Michael ridotto ad un colabrodo di timidezza, anche se cerca di nasconderla. Più che stupirmi mi diverto.- e scoppiò in un'altra risata.
L'arcangelo arrossì ancor più.
-N-non è divertente!- esclamò arrabbiato, ma il biondo sapeva che non lo era davvero.
-Oh si che lo è. Solo per un bacio arrossisci così?-
-Era il mio primo bacio. E non ho ancora capito perché voi umani vi dimostrate affetto e amore attraverso i baci...-
-Cose da umani- fece spallucce di nuovo -ora sono pronto per svegliarmi e venire da te, sul serio.  Mi avrai tutto per te.-
-Non vedo l'ora...-
L'arcangelo alzò la mano, pronto a schioccare le dita. Adam si avvicinò al suo orecchio.
-E comunque sei davvero adorabile quando arrossisci così..-
-A-ADAM!-

Ahm... salve ^^
Ho sognato questa scenetta tra i due, dato che shippo troppo la Midam (MichaelXAdam) e dovevo trascriverla! Ed ho deciso di farla divenire una fanfiction.
E' la mia prima fanfiction... quindi, boh. Ditemi in cosa potrei migliorare. Ho scoperto che mi piace scriverle, e se mi dite in cosa posso migliorare lo farò e la prenderò come una lezione ^^
   
 
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