Quando Sakura rientrò a casa, chiamò a gran voce il ragazzo, ma non ottenne risposta.
Così, cominciò a perlustrare le varie camere, prima di giungere in cucina.
Quando vide quella scena, per poco i pacchi che teneva stretti in mano non le caddero.
Naruto era sporco di farina dalla testa ai piedi, mentre imprecava contro un...qualcosa poggiato sul tavolo.
Sakura osservò scettica quella massa bianca-giallastra ricoperta di panna, dalla forma non definibile.
"Naruto...?" Lo chiamò, con un filo di voce.
Il suddetto si voltò di colpo spalacando occhi e bocca, sorpreso di vedere la fidanzata.
"S-Sakura-chan...Ma n-non dovevi tornare tra un'ora?" Chiese, anche lui in poco più di un sussurro.
"Ho finito prima, in ospedale." Annunciò, continuando a guardare quello che sembrava un impasto.
"Piuttosto, tu stai-?"
"Cucinando." La interruppe poco convinto il giovane, grattandosi la nuca con la mano sporca di farina, donando un colorito bianco alla chioma bionda.
"Oh...e...perché?"
"Per il tuo compleanno." Si affrettò a dire Naruto, gesticolando e assumendo erroneamente un colorito porpora.
"Oh..." Mormorò la rosa.
Ormai i feriti in ospedale, per via della Guerra, erano così tanti che nemmeno aveva fatto caso a che giorno fosse.
"Sentiamo, cosa stai cucinando?" Chiese Sakura, spostando finalmente lo sguardo sul ragazzo.
"Una torta-Rispose intimorito-In teoria."
"Pff, ti do una mano!" Esclamò avvicinandosi a lui e rimboccandosi le maniche.
"Non me la cavo molto bene." Commentò il biondo, guardando sinistro quell'ammasso uniforme bianco.
"Confermo." Rise la ragazza, dando un leggera pacca sulla spalla del biondo, sporcandosi la mano.
"Oh, scusa-Esclamò Naruto-Prendo qualcosa per-"
Nel tentativo di prendere un fazzoletto, allungoò un braccio in direzione del pacchetto di-appunto-fazzoletti, ma con l'altro braccio diede involontariamente una gomitata al pacco di farina posto di fronte a Sakura.
Il pacco le cadde rovinosamente addosso, sporcandola di farina dalla vita in giù.
La giovane imprecò e fece per pulirsi, ma una 'geniale' idea le occupò la mente.
"Scusa! Scusa, Sakura-cha-" Il ragazzo non finì che il pacco di farina gli fu completamente versato addosso.
Starnutì e tenne per qualche manciata di secondi gli occhi turchini chiusi.
"Vuoi la guerra?" Chiese retorico, spalancando gli occhi turchesi.
"E guerra sia!" Esclamò Naruto, afferrando la confezione di panna e spruzzandola sulla ragazza, che portò le mani davanti al viso come per proteggersi da un qualunque attacco.
Rise di cuore quando notò il viso del giovane completamente sporco di farina e panna, su cui in quel momento si trovavano anche svariate macchie di cioccolato, poiché la stessa Sakura aveva afferrato il cacao versandoglielo addosso.
Naruto sbuffò cercando di pulirsi la faccia, ma quando notò le dita affusolate della rosata posarsi sulla sua guancia, si bloccò.
Sakura gli passò un dito lungo tutto il profilo, per poi portarselo sulle labbra rosee.
"Mhh, sai, non sei tanto male come cuoco." Ghignò la giovane, sorridendo sorniona.
"Allora, signor cuoco, mi concederebbe un ultimo assaggio?" Chiese retorica, avvicinandosi al biondo e poggiando le proprie mani sulle larghe spalle del ragazzo.
"Ma certo." Soffiò lui, a pochi centimetri dalle sue labbra.
Sakura sorrise e a sua volta sentì sorridere il ragazzo contro le sue labbra quando lo baciò.
E, anche se poteva sembrare una cosa stupida, Sakura ne era sicura:quello sarebbe stato il più bel compleanno che avrebbe mai passato.