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Autore: BlazerhiX    03/07/2015    1 recensioni
"-Cos'è un essere umano?
•Un essere umano è ciò di cui è capace di fare."
Quali parole potrebbe serbarci un'ipotetica identità primordiale?
Qui troverete semplicemente l'esplicazione di un pensiero base su cosa l'uomo è veramente.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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•Benvenuto, essere umano. 
-Cos'è un essere umano?
•Un essere umano è ciò di cui è capace di fare.
-Cosa significa?
•Significa che... Ciò che fai ogni giorno, e ciò che fai solo una volta nella vita, donandoti l' "esperienza giusta", è basicalmente ciò che ti rende umano.
-Quindi sono umano perché mi comporto come tale?
•In un certo senso sì.
-Cosa intendi con "un certo senso"?
•Intendo dire che, in fondo, proprio perché tu sei un essere umano, sei il possessore supremo della libertà, schiavo solo dei tuoi bisogni più intimi; tu puoi decidere, puoi scegliere, non avrai mai regole, esse non fanno per te. Dunque sei sempre umano, ma proprio questa tua razza ti acconsente la facoltà di cambiare e adattarti. 
-Parli alla terza persona, dunque tu... Non sei come me?
• ...Non esattamente. Potrò anche non essere umano. Ma "penso", "ragiono" esattamente come quest'ultimo. Dunque non posso essere da meno di una banale creatura che può confidare solamente nelle proprie capacità o nella "fortuna". 
-Touché. Ma quindi, cosa sei?
•Questo, caro amico, te l'ho già spiegato, in mille modi e tempi diversi. Sono la collettività, l'universale sviluppo di un genere e razza; IO, sono l'efficienza e l'armonia della natura. Sono, e basta. Io esisto e ordino. Sono una creatura, ma allo stesso tempo non lo sono. Mi comporto come un normale essere umano, ma solo davanti allo sguardo di questo. Posso apparire con molte forme. Posso tutto e posso niente allo stesso tempo. Io non sono padrone della mia esistenza, perché non esisto come esistete voi. Conosco tutto, ma non l'ho mai sperimentato. La mia è una conoscenza base, impiantata in ciò che voi chiamate cervello tramite qualcosa la cui esistenza è incerta. La sua incorporeità supera di gran lunga quella dell'aria o dello spazio. La gravità non ha effetto, nè tanto meno la fisica. È una vita nella morte e una morte nella vita; priva di pensieri o essenza. Potrebbe essere ciò che voi chiamate "nulla", ciò che temete tanto e bramate allo stesso tempo. La giovinezza e la vecchiaia non fanno legge sul mio nulla, su quel nucleo evanescente che è la mia creazione. Ma non disperate, per le creature umane c'è ancora speranza, forza, un' "anima" incorporea con una casa stabile, che voi chiamate "corpo". Voi avete più possibilità, potete scegliere e vivere; o negare la vostra esistenza e deprimervi nella sconsolazione primordiale; ogni scelta è lecita. Voi "ricercate", vi domandate i significati della vita, "operate" e "create". Non nascete dal nulla, come faccio io. Voi siete liberi, e amate la vostra libertà. Voi potete anche credere e porre fede in qualcosa. Ecco il significato della mia esistenza; io sono quel qualcosa in cui gli esseri umani possono sperare e fiduciare, credere e seguire. Sono l'antico maestro che vi donò inconsapevolmente vita propria. 
Bentornato, essere umano. 
Bentornato, dal tuo Dio. 
  
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