Chapter one.

When they come for me

I am not a criminal
Not a role model
Not a born leader
I’m a tough act to follow

Sono passati dieci giorni da quando sono partita.

Non mi lavo da sei. A Grande Inverno mi lavavo anche due volte al giorno, se necessario.
Come mi manca. Chissà come sta Robb? E Bran,Rickon? I miei amati fratelli.

E Jon? Lui è quello che mi manca di più... Almeno ho la spada con me, in sua memoria. Lo rivedrò, se decidessi di andare alla Barriera. Ma è meglio che mi fermi a Grande Inverno. Non posso continuare ad essere Arry per molto.

Ago, portata al fianco come si conviene a una spada forgiata in un castello, sembra l'unica cosa che mi riporti indietro con la mente a casa.

Gendry e Frittella sono i miei unici amici – a dire la verità, non so descrivere il rapporto che ho con Jaqen H'ghar, l'Assassino, per questo non l'ho contato.

«Una locanda, Arry. Siamo arrivati!» Frittella sembra felicissimo. Il suo corpo grasso non resiste alla fame come il nostro.

“Ditemi che c'è dell'acqua. E del sapone” penso. Poi però mi ricordo che non dovrei lavarmi in pubblico, né tantomeno fare la fila per lavarmi.

In quel momento mi viene un'idea.

Corro. La cabina è vuota, non c'è nessuno. Prendo il sapone e il secchio dell'acqua e fuggo. Mi verso il secchio completamente addosso, passando del sapone da sopra i vestiti, per poi correre e rimettere il tutto a posto. Io, Gendry e Frittella eravamo i più avanti nella carovana, e ciò mi ha aiutato, oggi. C'è già parecchia fila, davanti al bagno, ma vedendomi con il secchio e il sapone riesco a passare, non senza una scia di insulti completamente ignorata.

Sono così stanca, ma allo stesso tempo così sveglia.

Mentre Gendry e Frittella fanno la fila, mi accuccio in un angolo, accarezzando Ago.

“Cersei.. Joffrey. Ser Ilyn. Ser Meryn.Il Mastino ”.

Moriranno tutti.

Per mano mia, ovviamente.

Non sono una criminale -non sono Cersei, Joffrey, Ser Ilyn, Ser Meryn e il Mastino.

Non voglio i loro soldi, la corona – non sono fatta per essere una lady, per governare.

Io voglio vendicarmi.

Non sono una ragazza modello come Sansa.

Zitta e muta, con sorrisi e canzoni idiote e la voglia di essere regina.

Voglio solo vedere quelle persone, quelle della mia amata lista, morire.

And I’m just a student of the game
that they taught me
Rockin’ every stage and every place
that they brought me

I’m awfully underrated
But came here to correct it
And so it ain’t mistaken
I’ma state it for the record

//Yoren mi guarda. “Non farti consumare dalla vendetta, ragazza. Io recitavo il nome di Willem, prima di andare a dormire, ogni sera”.

“Altri uomini erano più forti, più rapidi, più giovani. Per quale ragione Syrio Forel era il migliore? Ora io te lo dirò. Saper vedere, saper vedere la verità: questo è il cuore della risposta. “//

Apro gli occhi, terrorizzata. Ho rivisto Syrio morire.

Ho visto tutto ciò che lui mi ha insegnato; c'erano tante voci che mi dicevano... Che non sono altro che uno studente del Gioco del Trono, volente o nolente. Io non voglio farne parte, eppure già l'essere figlia di Ned Stark mi rende parte di esso.

Se Robb e Sansa morissero, sarei la chiave d'accesso al Nord.

Io non voglio essere una Lady.

Voglio solo uccidere i miei Nomi. E non mi importa di cosa dice Yoren...

Voglio scappare via da tutti e tutto, da ogni posto, ovunque mi portino.

Oh, come mi sottovalutano.

Ma farò vedere loro come si sbagliano.

Dopotutto, so uccidere anche io.

Provo a dormire, ma non ci riesco.

L'erba punge sotto la testa. Mi giro più volte ma fa troppo freddo per riuscire a stare comodi.

Sono davvero una piccola stupida lady?

Chiudo gli occhi, per rivedere il volto di Syrio. Terrorizzata, li riapro.

Davanti a me c'è Gendry, addormentato. I placidi occhi blu sono chiusi.

Ecco, lui è uno dei miei pochi amici in tutta una vita.

Questa sera hanno provato a portarmi via anche lui.

Il bastardo con l'elmo con le corna di toro.

Credevo fossero venuti per me.

Sapete, la figlia del traditore ed ex mano del re, nonché Stark di Grande Inverno.

So troppo bene chi sono.

Mi ricordo lo sguardo di Jaqen H'ghar quando le ha viste. Ha forse pensato a me?

Ma certo che no.

Dopotutto, lui è un Assassino. Ha già abbastanza problemi con i mantelli dorati.

Inoltre mi conosce appena. Probabilmente voleva stuprarmi.

Fa bene a stare in quella cella.

Stanno dormendo tutti...

Eppure io no.

E ora che faccio?

Non devo farmi vedere sveglia. Non voglio attirare l'attenzione.

«Caro ragazzo. Non riesci a dormire?»

Merda. E ora che faccio? Cavolo, cavolo, cavolo.

I am
The opposite of wack
Opposite of weak
Opposite of slack
Synonym of heat
Synonym of crack
Closest to a peak
Far from a punk
Y’all oughta stop talkin’
Start tryin’ to catch up

Mothafucka

«Stavo dormendo».

«Un caro ragazzo ha risposto alla domanda. Quest'uomo pensa che stia mentendo».

Sospiro. Merda, merda, merda.

Non mi rimane altro che alzarmi per andare da lui.

I due criminali accanto a lui dormono come sassi. Lui sembra più sveglio del solito.

Come me.

«Caro ragazzo, un uomo ti chiede di sederti qui, di fronte a me»

Sbuffo e mi siedo davanti alla gabbia. Lui è appoggiato alle sbarre dietro di sé, circondato dai due giganti come fossero due mastini.

«Cosa vuoi?»

«Quest'uomo non voleva nulla. Solo un po' di compagnia».

«Ora me ne vado a dormire».

«Quest'uomo ti ha detto di rimanere qui»

Sbuffo di nuovo. Però, dentro di me, sono felice di essere da lui.

Non sono sola, so come passare la notte e posso chiarire con lui.

Stiamo in silenzio per un po', studiandoci.

Ha bei capelli. Rosso-arancio, con ciocche bianche.

Chissà perchè ha quelle ciocche. È giovane.

Ha gli occhi di un bell'azzurro.

Perchè sto usando questi aggettivi patetici?!

«Cara ragazza» sussurra.

Il cuore mi batte forte. Perchè? Devo aver bevuto poco.

Eppure sento un calore forte alla faccia. Non so cosa mi stia prendendo.

«Perchè mi hai chiesto di venire con te?»

Jaqen appoggia anche la testa sulle sbarre, guardando verso l'alto.

«Quest'uomo vorrebbe dirtelo».

«No, non lo vuoi. Non puoi e non vuoi. E non devi».

Sorride.

«Questa ragazza è molto intelligente».

Sorrido tra me e me, soddisfatta.

«Come sei finito in quella cella?»

Sbuffa.

«Ho capito, ho capito».

Rimaniamo in silenzio per un po', ai due lati opposti della cella, schiena contro schiena.

«Da dove provieni?» chiedo.

«Io sono nessuno e non provengo da nessun posto».

Adesso sono io a sbuffare.

«Sei esasperante» borbotto.

Abbasso lo sguardo guardandomi nella pozza d'acqua putrida poco lontano da me.

I miei capelli, che pensavo fossero corti come chiedevo a mia madre, sono disordinati e a ciuffi, non così belli come credevo.

Il mio volto è sporco e pieno di polvere, nonostante mi sia appena lavata.

Non sono più come Sansa, debole e fragile, pulita e aggraziata.

Ora ne sono l'opposto.

E mi piace.

«Questa ragazza è Arya Stark di Grande Inverno, non è vero? Questa cara ragazza si fermerà lì».

«Come lo sai?»

«Un uomo sente. Un uomo vede. Un uomo sa».

Mi piace tanto che parli sempre in terza persona, anche se mi chiedo perchè.

Forse perchè dev'essere irriconoscibile?!

«Perchè parli sempre in terza persona?»

«Perchè quest'uomo è Nessuno»

La conversazione di ieri notte con Jaqen H'ghar – o dovrei chiamarlo Nessuno? - mi ha tolto un' ora di sonno. Eppure credo ne sia valsa la pena. Ho avuto modo di capire un po' di più chi è l'uomo che voleva salvarmi, a quanto pare, quando mio padre... Quando papà...

Non ho molto tempo per pensarci. Dopo aver svegliato Gendry e Frittella, ci avviamo verso la Barriera.

Ancora.

«Per stasera ci fermiamo qui. Controllate se ci sta del cibo, voi» ordina Yoren a qualcuno.

La carovana si ferma. Siamo all'Occhio degli Dei.

Ci accampiano in una città abbandonata.

È così silenziosa.

Puzza.

La gente è svanita, fuggendo dalla guerra.

Devono aver avuto fretta.

Decidiamo di dormire lì.

Ci stanno attaccando!

Scatto in piedi come una molla, cercando subito Ago, alla mia cintura. Gendry si svegli assieme a me, mi prende per la mano e mi trascina letteralmente via dal nostro rifugio.

«Lasciami!» dico io, quasi urlando.

«So camminare da solo, ho le gambe!»

Gendry fa un'espressione di disappunto, ma non ci faccio caso. Corriamo il più possibile.

Raggiungiamo gli altri. Intravedo la gabbia con l'Assassino.

Hanno troppa parola che faccia il voltagabbana per farlo uscire a combattere?

Decido di non pensarci, ascoltando gli ordini di Yoren.

Armory Lorch ordina che i cancelli vengano aperti, nel nome di “Re Joffrey”.

Quanto lo odio, diamine. Quel bambinetto idiota biondo.

Non che io sia più grande, ma di certo non sono come quel completo deficiente.

Come faceva a piacere a Sansa, quell'altra stupida, io ancora non ho capito.

Yoren urla. Dobbiamo combattere. Dobbiamo difenderci dai Mantelli Dorati.

Difendiamo le mura della città abbandonata dove avevamo deciso di dormire.

Ago è nella mia mano ora, salda ma sudata.

“La paura uccide più della spada”.

Eppure... Yoren muore davanti ai miei occhi.

Lui mi aveva detto di non guardare quando papà è stato decapitato -dirlo così fa male, ma è una cosa più fredda e facile da pensare. E ho dovuto vedere lui morire.

«Ho sempre odiato le balestre. Ci mettono troppo a caricare».

Ora la sua voce mi rimbomba nella testa.

È stato parecchio difficile da uccidere ma è morto lo stesso, cazzo.

Cerco Gendry, Frittella e si, anche l'Assassino. Sono le uniche facce conosciute qui.

Vedo un Mantello Dorato correre verso di me.

In un attimo Ago gli mozza le dita.

È stato molto più semplice e veloce di quanto pensassi.

Continuo, fino a quando Gendry non mi urla di scappare.

Non vorrei farlo, ma stiamo decisamente perdendo.

Stanno morendo tutti. A breve saranno tutti morti.

Questo posto puzza di morte, cazzo.

Ecco cos'era quella puzza.

Ci hanno presi. Ci stanno portando via.

Sono riuscita a salvare Gendry – di nuovo.

Ma adesso chi sarà a salvare me?
Poi la mia mente apre gli occhi sulla verità.

Nessuno mi salverà mai, dannazione. Sarà meglio che lo faccia io.

Dopotutto, non sono come quella stupida di Sansa.

Io, non ne ho bisogno, no grazie.


Angolo Autrice.
Ciao a tutti ^_^ Allora, mi scuso enormemente per non aver aggiornato. Non avevo molta ispirazione... E ho tantissime fiction da aggiornare. Comunque sia, ce l'ho fatta,  e proverò ad aggiornare più spesso. Le citazioni di Yoren&co. Non le ricordo alla perfezione, ho un po' improvvisato, spero non dia fastidio :)
E niente, per il resto... Sono gradite tutte le critiche costruttive possibili, è la mia prima long nel fandom.