Dall'ultima volta in cui ci eravamo visti, erano passati quasi dieci anni.
Ci eravamo lasciati bambini, per ritrovarci ormai quasi adulti.
Le prime sere, quando era appena tornato, c'era anche quella certa freddezza di quando è passato tanto, troppo tempo, da quando non vedi una persona ma poi era bastato un attimo, una serata passata a scherzare, ed era tornato tutto quanto come quando eravamo bambini e passavamo i pomeriggi a giocare assieme.

Adesso sta per ripartire.
Soltanto poche ore, e sarà andato via di nuovo.
Anche se la prima volta ero stata io a dovermene andare, adesso sarebbe stato il suo turno.
Con tutte le volte in cui da bambini ci avevano detto che sarebbe andata a finire così, noi non ci abbiamo mai voluto credere veramente, non abbiamo mai voluto dargli peso.
Ora tu hai una ragazza che ti aspetta. Io ho la mia vita, ma sei ancora qui mentre camminiamo tra le strade di questa piccola città.

Se qualcuno, dieci anni fa, ci avesse raccontato come sarebbe andata, non ci avremmo mai creduto, ma adesso è diverso, non è vero?
Adesso sappiamo cosa stiamo facendo.
Ed è dura dire che non è niente. Che stiamo soltanto giocando.

Tu ridi e mi fai ridere e so che lo fai per non farmi prestare attenzione alla tua mano che scivola nella mia.
Ma non la tirerò via, e tu questo lo sai.
Quando mi chiami per nome, quando mi accorgo che ti ricordi ancora tutto di me, è sempre come trovarmi pervasa da una nuova sensazione. Magari non ha senso, ma vorrei che queste strade non finissero mai.

E stringi le tue dita tra le mie, e io faccio lo stesso.
Per quel poco tempo che ci resta da poter passare insieme, almeno per questa volta, prima che passino altri dieci anni, vale la pena starsene nel freddo a camminare lentamente.

Senza accorgercene, finiamo fuori dal centro della Città, perchè non abbiamo fatto altro che camminnare e camminnare, ed ormai non restiamo che noi, il prato, e la luna sopra di noi che illumina tutto quanto a piena luce.
I tuoi occhi risplendono.
Sei biondo e a me i biondi non sono mai piaciuti, ma la posso fare un'eccezione per questa volta.

"Sei ancora bella. Non lo eri soltanto una vita fa. Lo sei ancora".
Lo dici guardandomi negli occhi e io ti sorrido.
Mi fissi, come quella sera quando tutto è cambiato.
"Magari dovremmo tornare", lo dico perchè devo, non perchè voglio e tu mi sorridi ancora.
"Magari dovremmo".
E' un attimo e mi ritrovo con le tue mani sui fianchi.
E' un attimo e ti ritrovo così vicino da poter guardare ogni singola sfumatura dell'oro dei tuoi occhi.
E poi succede quello che tutti si aspettavano, quello che noi non ci aspettavamo.
Soltanto un attimo e le tue labbra sono sulle mie e io ti stringo a me nell'esatto istante in cui tu mi stringi a te.
E so che quel momento è nostro e di nessun altro.
Lo so anche quando ci stacchiamo per prendere aria e tu poggi la fronte alla mia e sorridi.
Poi ci voltiamo.
Mi prendi ancora la mano e ricominciamo a camminare.
Quando arriviamo a casa, è già tutto pronto per la tua partenza.

Il tempo dei saluti e non ci rivedremò più per chissà quanto tempo.
Mi hai lasciato bambina per ritrovarmi ragazza, la prossima volta sarò una donna.
Lo sappiamo entrambi.
Mi guardi e sorridi.
Dobbiamo fare finta di niente ma a noi va bene così.
"Ci vediamo presto", mi dici ed io sorrido.
"Alla prossima volta", ti rispondo, poi tu sali in macchina e lasci il cortile di casa.
"Addio", mormoro.