Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Piuma_di_cigno    04/07/2015    6 recensioni
Elsa guarda sua sorella Anna volteggiare entusiasta tra le braccia di Kristoff il giorno del suo matrimonio. Per un attimo, rimpiange che il suo cuore sia tanto freddo da non permetterle di conoscere davvero qualcuno.
Ma quella sera, quando decide di fare una passeggiata nei giardini del castello, qualcosa stravolge il cuore di Elsa.
*“Come mai siete qui tutta sola? Vostra sorella ha dato inizio alle danze, dovreste andare a cercarvi un cavaliere.”
Strinsi le labbra.
“E voi lo stesso.”
(...)
“Non sono interessato alle dame nel castello.”
“Perché, se posso chiedere?”
Il giovane mi lanciò un'occhiata.
“Ballo solo con la dama che amo.”*
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 – Matrimonio

Il ricordo della felicità non è più felicità. Il ricordo del dolore è ancora dolore.
(George Gordon Byron)

Guardai con una certa invidia mia sorella Anna volteggiare felice tra le braccia di Kristoff. Se lo meritavano entrambi, si meritavano quanta più felicità possibile.

Il loro matrimonio era proprio come Anna l'aveva sempre sognato: tanti fiori, un ricevimento da sogno con una marea di persone e una torta immensa e colorata al cioccolato, che a tutti era piaciuta.

Il vestito era stato uno dei nostri peggiori argomenti di discussione, ma alla fine dovevo ammettere che aveva fatto una buona scelta. Non l'avrei mai e poi mai messo, eppure su di lei era perfetto. La gonna ampia e bianca come la neve scendeva fino ai piedi, abbastanza lunga da essere elegante, abbastanza corta da non farla inciampare durante il ballo.

Sulla schiena, un enorme fiocco in tulle. Il corpetto, pieno di lustrini, pailettes e perline varie era stato la condanna di ben tre sarte del regno. Anna sa essere molto indecisa; hanno dovuto rifarlo ben tre volte, prima che lo considerasse accettabile.

Scollatura a cuore, senza spalline, come l'ha sempre sognata.

Il sogno di mia sorella si era più che avverato; mi si strinse il cuore quando la guardai ballare con Kristoff, così felice e piena di vita. Mi aveva descritto così tante volte la sensazione che provava nello stare con lui, nell'amarlo, che a volte rimpiangevo persino io di non aver mai trovato nessuno. Anna non si faceva scrupoli a farmelo notare: detestava che io fossi così sola. Voleva a tutti i costi che trovassi anch'io qualcuno che mi facesse stare tanto bene, ma si supponeva che il mio cuore fosse ancora troppo freddo per accogliere qualcuno in quel senso.

Mi alzai dal trono su cui ero seduta e mi diressi verso il giardino, cercando di non farmi notare da nessuno. Avevo dovuto fare la damigella d'onore di Anna, ma per fortuna il mio vestito non era ampio come il suo e mi ostacolava molto meno nei movimenti.

Appena uscii, respirai a pieni polmoni.

Il giardino del regno era meraviglioso in qualsiasi stagione. Non per forza la regina dell'inverno deve amare costantemente l'inverno. Ovviamente il matrimonio di mia sorella si era svolto in estate, la sua stagione preferita, e nella brezza calda che soffiava si sentiva il profumo di molti fiori.

La luna brillava alta nel cielo e mi faceva sentire protetta, a mio agio.

Tolsi il mantello blu da cerimonia e lo appoggiai su una panchina di pietra; mi avviai attraverso gli alberi, ascoltando i grilli cantare.

Non sapevo che un matrimonio potesse rendere così felici due persone. Avevo immaginato mamma e papà, da piccola, ma avevo smesso di farlo quando il ghiaccio si era impossessato della mia vita e mi aveva tolto mia sorella.

Scacciai il pensiero con un brivido, e sentii piccoli cristalli formarsi sotto i miei piedi, tra l'erba.

Qualcosa dietro di me scricchiolò. Mi voltai di scatto, spaventata, e notai un giovane farsi strada tra gli alberi.

Incontrai i suoi occhi scuri. Mi indirizzò un sorrisetto sghembo.

“Non era mia intenzione spaventarvi, vostra maestà.” fece un mezzo inchino a cui io non risposi, troppo sorpresa per farlo. Il giovane mi fissò.

“State bene?”

Annuii.

“Sì, grazie ...” aspettai che completasse con il suo nome, ma non lo fece. Si avvicinò a me, invece. Mi ritrassi istintivamente.

“Come mai siete qui tutta sola? Vostra sorella ha dato inizio alle danze, dovreste andare a cercarvi un cavaliere.”

Strinsi le labbra.

“E voi lo stesso.”

Si avviò tra gli alberi sogghignando e mi fece cenno di seguirlo. Per un istante, con un brivido, mi guardai indietro, ma alla fine proseguii con lui. Indossava un lungo mantello blu, dall'aria pesante. Mia sorella aveva fatto ben poca attenzione a dove andassero gli inviti, aveva detto soltanto che voleva una marea di gente al matrimonio; probabilmente ne erano stati spediti anche al Nord.

“Non sono interessato alle dame nel castello.”

“Perché, se posso chiedere?”

Il giovane mi lanciò un'occhiata.

“Ballo solo con la dama che amo.”

Un sorriso mi affiorò sul viso.

“E lei non è qui, stasera?”

Il giovane scosse la testa.

“No, ma ho promesso che l'avrei sempre aspettata, qualunque cosa accadesse.”

Ecco un altro in balia dell'amore! Ero l'unica a non averlo mai provato? A non aver mai provato il fantomatico vero amore di cui Anna parlava tanto spesso? Probabilmente sì, mi rassegnai con un sospiro.

“Dovete essere molto legati.”

Il giovane ridacchiò.

“Oh, lo saremo.”

Alzai lo sguardo, confusa.

“Che intendete dire?” era qualcosa che aveva a che fare con i matrimoni combinati? Aveva parlato al futuro, quindi …

“Lo saremo appena l'avrò trovata.” i suoi occhi si illuminarono di speranza.

Non potei fare a meno di sorridere.

“In questo caso,” dissi, incrociando il suo sguardo, “vi auguro tanta fortuna e spero che quel che desiderate vi trovi, anche prima che siate voi a trovarlo.”

Un lampo di sorpresa gli attraversò il viso.

“Non mi considerate pazzo? Tutti coloro a cui ho parlato di questo progetto, hanno detto che avrei fatto molto meglio a sposare una qualunque donna ricca, tanto per essere sistemato.”

Sorrisi e scossi la testa.

“Nessuno che cerchi il vero amore è pazzo.” a quel pensiero, ridacchiai. “Sarebbe pazza anche mia sorella, che balla col suo vero amore in quel salone.”

Il giovane sorrise.

Rimanemmo in silenzio per un po' e, con mia sorpresa, fui io a romperlo.

“Ditemi, da dove venite? Non ho potuto fare a meno di notare il vostro mantello. Sembra molto pesante.” incontrai di nuovo i suoi occhi, che brillarono quando dissi:”Provenite forse dalle terre del Nord?”

Annuì.

“Certo, vostra maestà.”

Sfiorò la mia mano, quando mi si avvicinò per aggirare un albero molto grosso.

“Vi piacciono le nostre terre?”

Annuì ancora.

“Molto diverse rispetto alle mie, ma hanno i loro indubbi pregi.”

“Davvero?”

“L'erba è rigogliosa e i raggi del vostro sole sono opere d'arte … Solo sulla luna, avrei da ridire.”

Lo fissai, sorpresa.

“Perché mai?” non volevo darlo a vedere, ma … Forse mi aveva persino offesa. La luna era la parte che preferivo della notte. Mi aveva fatto compagnia così spesso!

Si fermò in una radura e la fissò.

“Non brilla come da noi e non è accompagnata dall'aurora boreale.” mi lanciò un'occhiata. “Farebbe risplendere i vostri meravigliosi occhi.” mormorò. Fui spiazzata dal complimento, e arrossii.

“Grazie.” respirai a fondo. “Se … Se volete potete tranquillamente darmi del tu.”

Lo stupore segnò il viso del giovane, ma fu sostituito da un sorriso malizioso.

“Solo se lo fate prima voi.” mi stupii di questo; nessuno mi trattava così … Avevano tutti uno strano terrore di sua maestà la regina, di solito.

“D'accordo.” acconsentii. Gli tesi la mano. “Io sono Elsa. Tu?”

Sogghignò e prese la mano.

“Piacere Elsa, puoi chiamarmi Harry.” E prima che potessi ritirare la mano, si chinò e vi posò un bacio delicato, che mi fece correre un brivido lungo la schiena.

Quando rialzò la testa e i suoi occhi incontrarono i miei, arrossii.

“Elsa.” disse soltanto. Deglutii.

“Cosa c'è, Harry?”

“Quelle scarpe hanno l'aria di essere molto scomode.” rimasi stupefatta e abbassai lo sguardo. In effetti, facevano molto male e mi avevano riempito i piedi di vesciche.

“Perché non le togli?”

Sgranai gli occhi.

“E stare scalza sull'erba?”

Harry alzò le spalle.

“Perché no?” sorrise. “Coraggio, Elsa.”

Un po' titubante mi chinai a togliere quelle scarpe odiose. Sorrisi quando sentii l'erba sotto i piedi nudi e notai che Harry era un po' più vicino a me. Mi allontanai di qualche passo, sorridendo a quella meravigliosa sensazione.

L'ultima volta che l'avevo fatto era quando io e Anna eravamo molto piccole.

Notai che anche lui si era tolto gli stivali.

“Coraggio Regina Elsa, ti sfido a una gara di corsa.” disse, con una luce brillante negli occhi. Risi quando mi prese di nuovo per mano e mi tirò con sé in una corsa senza fine nei giardini del castello. Ovviamente vinse lui, anche se non sapevamo dove fosse il traguardo. Arrivammo fino al fiume che scorreva sul retro del castello, a metà dell'immenso parco che ci circondava.

Mi sedetti su una roccia a prendere fiato. Notai che il vestito mi si era strappato, ma non mi importò. Era stato bello, liberatorio.

Harry rimase seduto solo un attimo, poi si tolse il mantello e la giacca. Quando fu il turno della camicia, sgranai gli occhi.

“Harry, ma che stai facendo?”

Alzò le spalle.

“Sono anni che non faccio un tuffo in un fiume … Al Nord sono troppo freddi.”

Sogghignò vedendo la mia espressione quando prese la rincorsa e si tuffò nel fiume, ma non potei fare a meno di ridere quando riemerse, bagnato fradicio, e si scrollò l'acqua dai capelli.

“Ma guarda.” disse Harry nuotando verso di me. “La regina di ghiaccio ride.”

Sorrisi.

“Dai, vieni anche tu.” mi invitò. “L'acqua è così calda ...”

Vi immersi una mano e constatai che in effetti aveva ragione. La luce della luna si rifletteva sulla superficie dell'acqua, giocando con le minuscole onde che la increspavano.

Poi guardai Harry, lì immerso. Non era molto … Ecco, carino che una ragazza, per di più una regina, si tuffasse in quelle acque con uno sconosciuto.

Ma ricordai che il ghiaccio, all'occorrenza, mi avrebbe sempre protetta.

Tolsi con attenzione il soprabito, e rimasi con sollievo in semplice sottoveste. Mi avvicinai all'acqua, ma poi ci ripensai. Dovevo tornare in quel salone, dopo. Cos'avrebbero detto i miei sudditi vedendo che la mia sottoveste era bagnata fradicia?

Capii che dovevo toglierla e mi sentii arrossire, guardando Harry che nuotava poco più in là, con i muscoli che guizzavano alla luce della luna. Dovevo ammettere che era davvero bello.

Controlla il respiro, mi dissi, stai tranquilla.

Quando, lentamente, mi sfilai anche la sottoveste, vidi Harry sgranare gli occhi, e diventai ancora più rossa in viso. Con la sola biancheria intima, entrai in acqua con cautela.

Quando mi arrivò alla pancia mi tuffai, troppo imbarazzata per lanciare ad Harry anche una sola occhiata. Ma dovetti farlo, quando me lo ritrovai davanti appena riemersi.

Non si prese il disturbo di distogliere lo sguardo, anzi scese persino verso il basso. Arrossii ancora di più, se ormai era possibile.

Non osai guardare il fisico di Harry più di quanto non avessi già fatto, ma riuscii a vedere degli addominali molto scolpiti. Doveva fare un lavoro molto faticoso, per avere dei muscoli simili.

Senza preavviso, mi afferrò la mano sott'acqua e mi portò con lui verso il punto in cui il fiume era più profondo e largo. Ero nervosa; non ero molto brava a nuotare.

Harry ridacchiò vedendo che vicino a me l'acqua di tanto in tanto congelava e mi si avvicinò.

“Elsa, sembra che il ghiaccio ti protegga sempre.” disse, accennando alle tracce del mio passaggio. Abbozzai un sorriso in risposta e Harry si avvicinò ancora di più a me, stringendomi più forte la mano.

“Faresti qualche magia per me?” esterrefatta, lo fissai per qualche interminabile secondo. Era … Era da quando Anna era piccola che nessuno mi chiedeva una cosa del genere, così, in privato.

Un sorriso mi si aprì e mi si scaldò il cuore.

“Certo.” sussurrai.

Spazio autrice: ciao a tutti! Sono Piuma_di_cigno, amo scrivere e sono secoli che volevo scrivere una storia su Elsa e qualcuno, in questo caso Harry, che riesca a scioglierle un po' quel cuore di ghiaccio ... Spero tanto che come primo capitolo vi piaccia e che lasciate tante recensioni, a cui cercherò di rispondere più o meno sempre. :)
Baci,
Piuma_di_cigno.

   
 
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