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Autore: Blue Lemon OMB    04/07/2015    3 recensioni
Hi Cookies!! Prima fiction su Durarara!!
Izaya sta lavorando quando un avvenimento di diversi anni prima gli torna alla mente. Di cosa si tratta?
Qualunque sia la faccia che sta leggendo ciò spero che cliccherà con quella dolce e simpatica frecciolina qui sopra!
Spero vi abbia incuriositi, se è così,sta sera Shizuo arriverà davanti alla vostra porta con un palo in mano a chiedervi se avete visto Izaya.
Provare per credere! XD
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Izaya Orihara, Shinra Kishitani, Shizuo Heiwajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUEL CHE IZAYA NON RIESCE A FARE

Blue Lemon OMB:
Hi Cookies! Nice to meet you! Grazie a chi ha aperto qua ! *regala torta*
Si tratta di una spezzone della vita di Izaya, una fic non troppo lunga e senza pretese, una cosa che spero
sia gradevole e faccia da digestivo/passatempo/qualcosa da leggere perchè si muore di caldo.
Insomma,quel che volete voi! Spero di aver reso bene Orihara, aspetto le vostre opinioni !
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Izaya era nel suo studio. Come sempre stava lavorando con tutte le sue diavolerie al computer.
Non sa dire da quanto tempo va avnti così, se va bene da 32 ore consecutive. Izaya è così, non si ferma finchè 
non finisce, facendo orari assurdi NONSTOP e saltando i pasti. Lo fa da sempre, tant'è che Shinra sa, senza
alcun preavviso, quando sta per svenire. Così ogni 2 o 3 giorni si presenta a casa sua per rianimarlo.
Tuttavia oggi è diverso. Oggi sente l'irrefrenabile bisogno di bere, ha una sete incredibile.
Forse anche lui, dopotutto, ha delle esigenze umane.
Si alza lentamente dalla sedia girevole e, avendo le gambe ancora intorpidite dalla lunga seduta, cammina a modi
zombie.
Arriva al frigorifero, dove a dirla tutta c'è solo dell'acqua e un post-it che ha lasciato Shinra ,quando, per la 
trentesima volta, è venuto a rianimarlo.
Dice: "Riempimi"
...Non lo avrebbe mai fatto, ma a vedere che quel medico si era preoccupato per lui, non può fare a meno di
sorridere, già, quel sorriso da Stregatto che di tanto in tanto compare sul suo volto.
Prese l'acqua e tornò al suo lavoro. E in quel momento, veloce e rapido come uno schiaffo del tutto 
inaspettato, nella sua mente precipitò un flashback.

Si trovava a scuola, era l'ora di pranzo. Era accompagnato da due volti familiari, e si dirigevano verso il
terrazzo,dove avrebbero consumato il loro pranzo. A loro piaceva quel posto, perchè potevano allontanarsi
per un attimo da qual grande casino che è la vita, e osservare la scuola, dall'alto. Le persone sembrano così
piccole da lì, e ti senti libero. Ti senti così leggero. Potresti anche volare.
Era questo che loro tre cercavano, la libertà, nonostante tutto.
A detta di qualcuno a caso, da lì si potevano vedere quei favolosi umani, che da lassù,sembravano così fragili.
Già, fragili. 
La strana e contorta mente di Izaya si soffermò a pensare a quell'aggettivo.
Orihara poteva essere tante cose: Instabile,malato,pazzo,sadico. Gli aggettivi che gli attribuivano erano 
numerosi, ma alla lista ne mancava uno. Perchè lui è tante cose, ma no, fragile no.
Magari era esile di corporatura, ma la sua mente non vacillava un attimo, era sempre sicuro del suo operato.
Eppure,in quel lontano giorno di scuola, quell'aggettivo gli calzava a pennello.
Ognuno aveva tirato fuori il proprio bento* e avevano iniziato a mangiare.
A Izaya venne sete e prese la bottiglietta che aveva con sè.
Uno dei due compagni era immerso in un libro di medicina, che leggeva tra un boccone e l'altro.
L'altro ,invece, osservava divertito Izaya. Perchè ?
Beh perchè quel giorno Izaya non riusciva ad aprire la bottiglietta. Diede la colpa a molte cose pur di 
non ammettere che ,era vero, aveva la forza di un criceto appena nato,e riusciva a uscire vivo dai 'giochi' con
una certa persona solo grazie alla sua velocità.
Disse che aveva le mani sudate, che qualcuno aveva messo la colla sul tappo. Ma la verità era una sola.
Lui, il grande Orihara, capace di fregare chiunque, non riusciva a fare una cosa così basilare.
Era fragile.
Forse ,infondo, era umano anche lui.
Il biondo, dopo aver osservato con divertimento per 30 minuti buoni i tentativi della pulce (Che si sarebbe 
gettato nell'Etna pur di non chiedere aiuto) , concluse che le cose erano 2  :

1) O ce la faceva per intervento divino
2) O l'intervento divino lo faceva lui

E andò per la seconda.
Prese la bottiglia dalle mani dello spaesato Izaya e la aprì in un attimo, ma come sempre
ci mise troppa forza, e la bottiglia venne compressa, da 30cm essa rimpicciolì a 10cm.
Ma almeno era aperta.
Il giovane medico alzò un attimo lo sguardo e si ritrovò davanti questa scena:
Izaya fissava la bottiglia (o quel che resta di lei XD) impietrito e un pò rosso in viso, dato che non solo non
riusciva a fare una cosa così banale (soprattutto se consideriamo che riesce a mandare a quel paese 10
computer mentre sta su WhatsApp) , ma era anche stato aiutato dal mostro di Ikebukuro.
Quest'ultimo aveva invece un espressione tra la rabbia, per aver di nuovo usato troppa forza, e la 
soddisfazione, perchè adesso avrebbe potuto dire a tutti che Orihara era forte come...una pulce.
Il medico ebbe solo un pensiero: "Beh, da un estremo all'altro!"
Izaya pensò che da oggi avrebbe optato per i succhi di frutta e il biondo pensò (decise) che da oggi lo 
avrebbe perseguitato finchè non lo avrebbe ringraziato: La soddisfazione di ricordargli che era in debito.
Dopo tutti questi anni Izaya non lo ha ancora fatto.
Forse è questo il motivo per cui ,dopo tutti questi anni, a Izaya viene ancora in mente quell'episodio ogni 
volta che porta una bevanda alla bocca.
Forse è questo il motivo per cui ,dopo tutti questi anni, Shizuo non lo ha ancora ucciso.
Forse è questo il motivo per cui Shinra viene sempre a rianimarlo,spera di poter assistere,possibilmente 
prima di morire, a quel fatitico ringraziamento destinato a Shizuo.
E forse, alla fine ,c'è qualcosa che Izaya non riesce a fare: aprire la Rocchetta.
Quel pensiero lo innervosisce, torna al suo lavoro , e magari, prima che Shinra venga a rianimarlo, andrà a far 
visita al Mostro di Ikebukuro. C'è una certa parolina di 6 lettere che deve dirgli...
...ma probabilmente quella parola è "Mostro", perchè in fondo, è troppo orgoglioso.
Perchè in fondo, è umano anche lui.

*Bento= pranzo al sacco







































   
 
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