Se ci pensate, tutto cambia, non c'č niente che aspetta, e cosí come le cose anche le persone, non ti aspettano.
Ma io non l'ho mai voluto capire, nella mia vita raramente qualcuno si affezionava a me, e per questo io ricambiavo poco spesso, questo fino al giorno in cui l'ho incontrata;la donna della mia vita...Betty.
Pensai che questo nome riesce ancora a farmi scaldare il cuore, nonostante il freddo che fa qui.
-Camminando riesco a riscaldarmi ulteriormente ma ciķ non basta per contrastare la neve e il freddo che essa porta con se- pensai per un attimo.
Adesso stavo camminando giā da qualche ora verso ovest, senza mai fermarmi, credo che appena trovo qualche posto per riposarmi farķ sosta.
Infatti dopo poco ecco che mi imbatto in una specie di tavola calda abbandonata...come ormai praticamente tutto...qui.
Mi accomodo, accendo il camino;che era la prima cosa che ha colpito la mia attenzione e mi siedo di fronte al fuoco, comincio a cantare, lo faccio sempre quando sono triste:
-Perchč mi hai abbandonato?
-Ero solo...affamato.
-Non ero piú me stesso...
-Quando me la sono messo...
-Ma lo sono... adesso?-mi addormento.
Quando mi sveglio il camino continua ad ardere ma molto lentamente cosí decido di non spegnerlo ed esco.
Dopo aver ripreso orientazione inizio a procedere verso ovest, appresso ho solo un pezzo di carta molto caro a me nella mia tasca sinistra e la corona attaccata alla cintura.
Noto dopo aver camminato per circa qualche decina di metri che dietro la tavola calda c'era una piccola cittadina abbandonata, niente di che, semplicemente un po di palazzi intrecciati tra di loro.
Entrando nella cittadina vengo attratto da una voce canticchiante, non era una voce rivolta verso di me e non volevo mettermi in pericolo, appena faccio una svolta verso destra noto una piccola bambina.