05/07/2015
2 recensioniUn'applauso per il vocabolario forbito di Angelica Vargas.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!
“Ho capito, statte calma mo me svejo.”
N’antro giorno, n’antra mattina, n’antro Meeting. Cerco de spegne la sveglia, ma so troppo ndormita, nun gliela fo. Dopo avè smaneggiato quei cinque minuti boni, riesco a falla cascà per terra, e se smonta tutta.
Cominciamo bè insomma.
Nove e tre quarti. So in un ritardo che sfiora i limiti dell’accettabile. Ma chi me lo fa fa, nsò manco na Nazione, so una fottutissima città, chissene frega della mia presenza.Cominciamo bè insomma.
"Veeh, Ange! Partecipa! Sarà divertente!" mannaggia a me quando ho creduto a Feliciano, ora piuttosto me butteria de sotto, considerato che vivo al quarto piano… No spetta, so na città, so immortale… MA PORCO--- Nerò.
Ah, se me sentisse Vaticano, quante me ne direbbe… Me farebbe diventà bella. Lu e i sermoni sull’esse cristiana, sul rispettà la parola del Signore nostro Dio… Predica bene e razzola male, da quanto me ricordo i Papi dello Stato Vaticano erane peggio dei politici de oggi, quanto li odiavo, loro e quel sorrisetto falso. Fosse stato per me, avria dato un bel manrovescio a tuti, ma miga potevo, dovevo fa la brava bambina e sta ntel mio.
Correndo giù per le scale, inciampo e per pogo nfò un capitombolo in avanti. Flashback demmerda, me fanne perde tempo e concentraziò. Ce se mette pure l’ascensore occupato, me sa che oggi vo a finì male.
Dopo do ore de macchina, arrivo finalmente all’edificio ndo se svolge el Meeting… Stupidi semafori rotti.“Emh… lei è la signorina Angelica Vargas?”
“Scì, me diga.”
La solita segretaria biondina me squadra… Le vorrei dì “cazzo guardi?” ma nun posso, poretta, cià da fa il lavoro suo, se me deve rompe sarà per na buona causa.
“Oggi il Meeting è spostato all’ultimo piano e… L’ascensore non funziona. Mi spiace moltissimo, cercheremo di risolvere il problema al più presto.”
“Porco…”
“Come scusi?”
“Niente. Comunque grazie, arrivederci.”
Ma te guarda se me devo fa altre venti rampe de scale a piedi. Vabeh dai, al secondo piano ce stà na macchinetta, me pio un caffè e me passa tutto.
Eee… Con quel caffè de merda me so ustionata la lingua. Che bello. Tra l’altro faceva pure schifo e costava come n’occhio della testa.
Guardamo il lato positivo va, altrimenti schizzo. Me mancane solo pochi gradini e…
“CRACK”.
Oh no. Oh no. Oh no. Me so cascati i coglioni. Quando me so cresciuti? Ah no spetta era il tacco. Il…tacco?
“MA PORCO—“
Perfetto, so arrivata. Apro la porta, o meglio, la spalanco e la faccio sbatte. Tutti se girane verso de me e me guardane come fossi na matta. Miga li biasimo, so incazzata nera e sto a camminà scalza.Me siedo, e sbatto la testa sul tavolo, finchè non sento un qualcuno che me se attacca al corpo come un Koala.
“Veeh, Ange! Ange sei qui! Sono così felice che tu sia venuta anche oggi! Veeh!”
“Porca de quella puttana Feliciano Vargas quante volte t’ho detto de non chiamamme Ange.”
“Ange? Sembri strana oggi… Che è successo?” replica lui guardandome perplesso.
Pure lui adè. PERCHE’ DIO PERCHE’.
Cerco de sorride e lo abbraccio, se il Signore vole me lascia in pace dai.
“Nulla, davvero… Scusame oggi so un po’ nervosa, tu vatte a sedè che adè me pare che iniziamo…”
ALELUJA. ALELUJA. ALELUJAAAAAAA!! Se ne sta andando, oddio, nun me pare vero! Grazie al cielo! Oh Gesù, se so spente tutte le luci. Black out generale? Ce manca solo questo. Ah no, è solo America in piedi sul tavolo. Perché c’è pure Russia? E perché il tavolo nun se sfonda? Da quanto ne so Russia miga è leggero… Voglio dì, oltre a lui, quel cappotto a momenti pesa più de Danimarca e Germania messi insieme.
“Nahahaha!”
Cazzo ridi, America.
“Ave plebei!”
Ave Cesare. Spetta ma perché je rispondo.
“Io e il caro Russia…”
Addirittura caro? America, quanta coerenza nsomma. Ai tempi della guerra fredda nun ve potevate vedè.
“Vogliamo presentarvi Namida Solokov Kaname!”
Da dietro quei due spunta na ragazza.
“Emh salve a tutti…”
Se riaccendene le luci, mo la vedo bene. C’ha i capelli… arcobaleno? Ha delle recchie da gatto? Come cazzo sta messa poi? Un top de pelle e dei jeans? Ma che cazz—
“S-sono una Nazione anche io, rappresento Nekoland’s Heaven.”
Allora fiola, intanto sei na busta de piscio. Poi, COSA RAPPRESENTI?
All’improvviso appare na cartina, e appare no Stato piccolo quanto l’ego de Canada… Oddio, chi? Nsomma, vabeh, vicino alla Russia, e in qualche modo veramente assurdo, vicino pure all’ America.
Me guardo intorno e tutti la fissane esterrefatti. Parene dei pesci lessi. Ma chi è questa, Dio sceso in Terra? Le ragazze ‘nvece so furiose, la squadrane malissimo.
Io el sapevo che oggi ndava a finì male.
*Angolino dell'autrice poraccia*
Eiei amiki, ciaone! xd
Questa è la mia bellissima (lasciatemi sognare pls) fanfiction su Hetalia.
Insomma sì, se non si fosse capito Angelica Vargas rappresenta Ancona, la poverina che dovrà sopportare non pochi sconvolgimenti della serie a causa della "busta de piscio" sopra citata. Che dire? Spero solo che vi piaccia, e che il dialetto non sia troppo difficile per voi da comprendere.
Se piacerà, penso che continuerò a pubblicare capitoli (tanto ho già finito di scriverla HIHUHIHU ma pubblico capitolo per capitolo perchè sono una persona molto simpy).
Ho cercato di buttarla sul ridere, ma non è che sia poi così brava a scrivere storie comiche... *l'autrice va a deprimersi in un angolino della stanza in cui si trova*
Detto questo mi ritiro, adios!