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Autore: satanicjoke    05/07/2015    0 recensioni
L'estate porta con se i migliori ricordi dei momenti passati con lui. Anche quest'anno è tornata l'estate...
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I've got that summertime,
 summertime sadness .”

 
L’estate poteva considerarsi cominciata ormai da circa un mese poiché come al solito ci eravamo ritirati da scuola a fine maggio ed erano persino usciti i quadri quindi era chiaro che anche quest'anno ce la saremmo ‘’goduta’’, per lo meno riguardo l’aspetto scolastico. Nonostante fossimo già ai primi di luglio iniziavo solo ora a rendermi effettivamente conto che questa estate era cominciata esattamente come tutte le altre, meno che per un banalissimo e insignificante aspetto. Solo ora mi veniva in mete che a differenza di quasi quattro anni a questa parte, giugno non mi aveva portato grandi cambiamenti che avrebbero condizionato i giorni e le settimane dei due mesi e mezzo successivi. Non ero più abituata a pensarci, ormai mi era capitato talmente di rado durante l’inverno tra la scuola, gli amici di classe e le varie cose che credevo di essere riuscita a dimenticarlo. Tuttavia dalla sera del mio saggio di danza avevo cominciato a pensarci ogni tanto, soprattutto dopo che avevo sentito quelle voci. Ormai eravamo quasi degli sconosciuti dopo esserci lasciati definitivamente a capodanno e benché la ragione era dalla mia parte mi era mancato comunque , al saggio, quando non c’era, quando non era venuto a vedermi come i due anni precedenti. Me lo ricordo bene specie il primo anno: mi disse che non poteva venire perché nessuno lo avrebbe accompagnato e conoscendo i suoi amici mi rassegnai al fatto che non mi avrebbe visto sul palco finché una delle ragazze entrò in camerino e mi disse di averlo visto; contro ogni regola non  potei far altro che uscire fuori con indosso i vestiti di scena. Non ci avevo creduto finché non lo vidi sorridermi, fu la sensazione più bella del mondo, forse perché adoro le sorprese ma il suo sorriso mi diede un senso di pace. Andandogli incontro non mi venne nessuna parola e non feci altro che guardarlo, probabilmente con un sorriso idiota. La sua faccia soddisfatta me lo fece notare, ma non riuscii a cancellare l’espressione, così gli diedi un bacio e i suoi amici lo presero un po’ in giro per il ‘’piano’’ che aveva escogitato. Arrossì. Adoravo quando arrossiva.
Jacopo era il mio prototipo di ragazzo esteticamente: più alto di me, magro.. forse anche troppo, occhi verdi, biondino e con un naso importante. Probabilmente gli mancavano un po’ di muscoli ma per me era perfetto anche così. Caratterialmente col tempo avevo capito che non eravamo sulla stessa lunghezza d’onda su molte cose che riguardassero un rapporto di coppia per questo probabilmente ci eravamo lasciati e presi più di una decina di volte e quando resistemmo più a lungo fu per otto mesi. Gli otto mesi migliori e peggiori della mia vita. Dal nostro primo bacio era sempre stato la mia salvezza e la mia distruzione contemporaneamente, probabilmente perché parlava in un modo e si comportava come l’opposto. Me lo ricordo ancora quel primo bacio e a pensarci quasi mi si rigano le guance. Era il 5 agosto del 2011 e fino ad allora lui non mi aveva mai dato modo di capire che gli interessassi: io sono stata la sua prima vera ragazza e lui è stato il mio primo vero ragazzo, forse è per questo che tra noi c’è sempre stato un forte legame che in seguito ci ha impedito di essere semplici amici. Comunque dicevo era agosto e per una stupidaggine mi incazzai con lui, così mi isolai sedendomi sulla punta dello scivolo; era un posto che adoravo specie di sera, ti potevi sedere e sentirti più vicina alle stelle ma a quell’ora del pomeriggio erano ancora invisibili. Contro ogni mia aspettativa mi inseguì e salendo le scalette si posizionò di fronte a me e benché la cosa mi avesse lasciato perplessa positivamente non volevo che se ne accorgesse, gli girai la faccia. Stemmo in quella posizione non so per quanto tempo dal momento che lui cominciò a parlare per cercare di scusarsi ma io non gli risposi fin quando uno degli amici che ci stavano fissando decise di proporre una scommessa: avrebbe pagato da bere a tutti se ci fossimo baciati e dato che di solito era un tipo spilorcio non doveva contarci più di tanto. Jacopo non ci pensò su neanche un secondo e accettò. Io lo guardai dritto negli occhi e scoppiai a ridere credendo si trattasse di uno scherzo ma lui sembrava serio. Andai in iperventilazione.
 Lo guardai meglio  e me ne accertai – Stai scherzando?-  
Si accigliò – Assolutamente no-  poi aggiunse – solo se tu lo vuoi!-
Sapeva benissimo che era così, praticamente ogni persona sulla faccia della terra gli aveva detto che avevo una cotta per lui e avevano cercato di convincerlo che saremmo stati perfetti insieme, ovviamente senza che nessuno glielo avesse chiesto!
Non risposi perché in realtà non volevo dargli soddisfazione nel dire che non aspettavo altro da tutta l’estate e nel mio silenzio mi guardo perplesso  – Non lo so, in fondo perché dovrei farti vincere una scommessa?-
Mi guardo e rise anche se non capii il perché. Infondo lui non aveva mai fatto un passo nei miei confronti da quando c’eravamo conosciuti, mi aveva sempre visto come un ‘amica, una buona amica ma pur sempre tale. Mi prese la faccia tra le mani e si avvicinò pericolosamente alla mia bocca, mi guardo negli occhi e disse sottovoce  – Sai benissimo che non lo faccio per la scommessa-   chiuse gli occhi e mi bacio lì, sullo scivolo davanti ad un pubblico di circa dieci persone, partì persino l’applauso! Come primo bacio non fu proprio pessimo ma col tempo migliorammo parecchio!
 
Ogni tanto la mia testa mi riportava alla mente i migliori ricordi di quando eravamo stati insieme e quasi mi veniva da piangere a pensare che da un giorno all’altro finivamo per essere dei completi estranei. Ma quest’anno non me n’ero resa conto fin quando non mi raccontarono che si stava sentendo con una persona. Nell’esatto momento in cui me lo dissero mi passarono davanti  le immagini di quando stavamo bene insieme e ridevamo ed eravamo felici come quando nei film il protagonista sta per morire e gli passano davanti le immagini di tutta una vita. Avevo saputo che gli era bastata meno di una settimana per raggiungere con la nuova ‘’conoscenza’’ quell’intimità che noi raggiungemmo dopo due tre anni di lascia e prendi. Non l’avevo mai considerata una ragazza difficile da corteggiare ed evidentemente nessuno l’aveva mai considerata tale perché nessuno si stupì della notizia. Mi fece rabbia, poi ripensai al motivo per cui ci eravamo lasciati definitivamente circa sei mesi prima e mi consolai al pensiero che probabilmente si meritavano a vicenda.
Di tutti i casini che aveva potuto combinare questo era stato il peggiore e nonostante all’inizio c’eravamo lasciati con la promessa di restare amici in seguito a varie riflessioni avevo ritenuto può opportuno non dargli troppa confidenza e lui non si era sforzato altrettanto di mantenere i rapporti quindi ora, all’inizio di luglio eravamo dei perfetti estranei e questo mi spaventava. Quando non ho niente da fare, il che accade spesso in estate ,per evitare la noia leggo, purtroppo però credevo che leggere di due ragazzi e il loro felice amore avrebbe reso felice anche me, invece aveva solo alimentato il mio senso di solitudine. Desideravo un ragazzo come quelli di cui si parla nei libri, quelli follemente innamorati della ragazza che nessuno notava prima che lo facesse lui, quelli disposti a qualunque cosa pur di difendere la propria donna ma mi rendevo conto che dopo gli innumerevoli tentativi Jacopo non avrebbe mai potuto rappresentarne uno. Però c’erano stati dei momenti quando eravamo solo amici che avevo sempre rimpianto, per i quali avrei dato qualunque cosa pur di riviverne uno. Come migliori amici eravamo perfetti perché col tempo avevamo imparato a conoscerci e sapevo perfettamente che con lui avrei potuto parlare di qualunque cosa, nonostante tutto mi fidavo ancora di lui e mi mancava non poterlo più salutare o prendere in giro. In effetti mi mancava più Jacopo migliore amico che Jacopo fidanzato. 

A volte penso che vorrei solo essere salvata e Jacopo, dopo tanto tempo risulta sempre il primo candidato a quel posto, magari ho una sua considerazione troppo elevata rispetto a quello che è davvero; non l’ho mai detto a nessuno, specialmente a lui ma io ne sono ancora innamorata e comincio a credere che lo sarò per sempre ma credo che lui non lo sia mai stato di me, per questo non faccio alcuna mossa, perché lui non mi merita affatto, in effetti neanche come amica. Dopo tutto credo ancora di aver bisogno di lui, per questo a volte piango e mi confido scrivendo a questo diario credendo possa darmi una risposta. Il mio non è altro che un urlo silenzioso. Voglio solo uscire da questa situazione ed essere salvata dal ragazzo perfetto dei libri, voglio amare ed essere amata … voglio essere felice e non sentirmi più sola!
  
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