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Autore: soundslife    05/07/2015    3 recensioni
"Quell’ansia che pochi minuti prima le invadeva la mente, era improvvisamente scomparsa. Si sentiva felice e leggera.
Si allontanò da quelle possenti spalle e tornò verso la sua camera."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte Bulma non riusciva a riposare.

L’aria era calda e sentiva che la vestaglia fosse un indumento di troppo, quindi decise di toglierla.

Rimase per un momento ancora sdraiata, con il corpo a contatto con le lenzuola fresche. Non riusciva ancora a trovare sollievo.
Si voltò e si accorse che Vegeta non era al suo fianco così rotolò nell’altra metà del letto, ancora più fresca perché vuota. Sprofondò con la testa sul cuscino e sentì il forte profumo del marito. Era abituata a queste assenze notturne.

Andò nella stanza di Trunks e sorrise quando vide che era totalmente immerso nei suoi sogni.

Il corridoio era illuminato da una fioca luce che veniva dal piano di sotto e a piedi scalzi scese gli scalini per andare a vedere.
Il Principe dei Sayan era lì: una figura scultorea che dava sempre l’idea di stare fuori posto, quasi quella casa e la stessa Terra non gli bastassero.
Vegeta era pensieroso, come sempre d’altra parte, ma venne distratto dai passi pesanti della moglie.

Eccola lì. Non nascose un certo imbarazzo nel vederla in intimo.
Bulma diceva sempre di gradire il corpo muscoloso del marito, di trovarlo perfetto così com’era: per lei rappresentava un sicuro rifugio.
Anche Vegeta apprezzava il corpo della moglie, seppure diverso dal suo. Era così fragile e unico nei minimi particolari, quasi fosse disegnato.

“Cosa fai qui?” – chiese la moglie.

“Potrei farti la stessa domanda.” – rispose Vegeta dandole le spalle, lievemente arrossito in volto.

“Non riesco a dormire.”

“Lo vedo.”

“Sono stanca.”

“Si dorme in questi casi” – rispose seccato Vegeta.

“Intendo, sono stanca di questa vita.”

Vegeta non riuscì a dire nulla. Non capiva.
Cos’è che non la rende felice? E’ una delle più ricche della Terra, ottiene tutto ciò che vuole, è… bella.

“Sono stanca di veder morire i miei amici, di veder morire te. Sono stanca di tutto questa malvagità. Immagino già che in futuro dovrò vedere soccombere anche mio figlio tante volte.” – una lacrima rigò il suo volto, pallido come un angelo – “Una donna non dovrebbe vivere così.”

Ci fu un attimo di silenzio.

“Esistono per questo le sfere del drago, l’unica cosa buona forse di questo pianeta.” – rispose Vegeta.

“Sì, ma non è la stessa cosa. Ogni volta è sempre un dolore.”

“Morire vuol dire non essere forti abbastanza.” – disse freddo Vegeta – “Le volte che ritornerò dall’aldilà, mi allenerò sempre più duramente e tu dovrai potenziare la mia Gravity Room.”

“Perciò io per te sono solo un robot al tuo servizio?”

“Preferisci forse che nessuno di noi si alleni? Che tutti gli abitanti del tuo stupido pianeta muoiano?” – disse irandosi Vegeta.
Aveva ragione. Per un attimo Bulma si sentì incredibilmente egoista.
Sottovalutava la sua grande fortuna. Aveva un uomo al suo fianco che, seppur a modo suo, la proteggeva.
Lo stesso poteva dire dei suoi amici. Erano sempre pronti a sacrificarsi per il bene di tutti e senza di loro il pianeta Terra sarebbe già scomparso da tempo.

Bulma si avvicinò a Vegeta, che per tutto il tempo non le aveva rivolto lo sguardo restando di spalle. Gli cinse la vita e appoggiò la testa contro la sua nuda schiena.
“Io sarò sempre qui ad aspettarti e sarò ben felice di perfezionare la Gravity Room.”

Vegeta non si scostò dall’abbraccio.

Bulma avrebbe voluto che il marito la guardasse negli occhi, che la baciasse. Si sarebbe accontentata anche solo di un abbraccio. Conoscendolo, avrebbe potuto allontanarla e andarsene. Ma non lo fece.
Forse anche lui trovava rassicurante quell’abbraccio. Non viveva più solo ed esclusivamente per se stesso, aveva una famiglia a cui pensare.

Quel silenzio per Bulma valeva più di mille gesti e parole.
 
Quell’ansia che pochi minuti prima le invadeva la mente, era improvvisamente scomparsa. Si sentiva felice e leggera.
Si allontanò da quelle possenti spalle e tornò verso la sua camera.
Quella notte potè riposare e il mattino dopo Vegeta era accanto a lei, immerso anch’egli nei suoi sogni.

 


Ciao a tutti! :D
Dopo tanto tempo pubblico un'altra OS!! Cosa ne pensate?:3
 
 
 
 
  
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