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Autore: DreamlessQueen    17/01/2009    9 recensioni
Ad Hermione, essendo un Caposcuola, tocca fare la ronda per i corridoi, la sera tardi: ed è proprio durante una di queste sere che la ragazza fa un incontro inaspettato. Normalmente quest'incontro non sarebbe per lei affatto entusiasmante, ma quella sera la nostra grifona ha un disperato bisogno di compagnia.. cosa le accadrà?
(...)La ragazza sbattè gli occhi: "Farai il resto della ronda con me?"
"Sì."
"Camminerai al mio fianco?"
"Sì."
"Senza fare battutine acide sul mio conto?"
"Sì."
"E--"
"Oh per Morgana, Granger, dacci un taglio!" esplose lui, lasciandola a bocca aperta per un secondo e facendola poi scoppiare a ridere.(...)

Introduzione modificata. E' vietato inserire il tag br alla fine della stessa.
Nausicaa212, assistente amministratrice.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mio

Lei se lo sentiva. Se lo sentiva dentro, come un sesto senso, un presentimento, qualcosa d'indefinito che cercava di avvertirla: Hermione si sentiva nelle ossa che quella sera, durante la solita ronda, sarebbe successo qualcosa.

Per questo, passeggiando per i corridoi deserti, non riusciva a rilassarsi, e continuava a mordersi il labbro in un gesto d'irrequietezza.

"Calmati, Hermione." diceva a se stessa, tentando di tranquillizzarsi "Hai la bacchetta, che vuoi che ti succeda? Al massimo becchi qualcuno a pomiciare, sai che novità! Non c'è niente di cui preoccuparsi!"

Ciò nonostante, non riusciva proprio a calmarsi: non vedeva l'ora di finire il suo giro di ronda per tornarsene nel suo dormitorio ed infilarsi finalmente sotto le coperte.

Un rumore di passi la fece trasalire, e la ragazza puntò impaurita la bacchetta davanti a sè: il corridoio, però, era deserto.

"Buonasera Mezzosangue."

Hermione lanciò un urlo, facendo un salto di mezzo metro e voltandosi di scatto per illuminare la figura alle sue spalle.

"M-Malfoy.. Merlino, ma ti sembra il caso di spuntare dal nulla così?!" strillò lei, in preda al panico.

Lui ghignò: "Siamo nervosetti stasera, o è una mia impressione? E comunque, cara la mia Mezzosangue, ti ricordo che anch'io stasera sono di ronda, quindi vedi di non rompere." le disse, passandole accanto per proseguire il suo giro.

Lei si morse il labbro per un secondo, indecisa, poi lo chiamò: "Malfoy, aspetta!"

Lui si volse, un sopracciglio alzato e l'espressione annoiata: "Che c'è ancora?"

"T-ti andrebbe di.. di fare il resto del giro.. con.. con me?" gli chiese, imbarazzata.

Draco la fissò: "Stai scherzando?" le chiese, talmente stupito dalla sua richiesta da non avere la prontezza di spirito per prenderla in giro.

Hermione scosse la testa: "No, non sto scherzando. E ti prego, non farti venire strane idee. E' che.. stasera non mi sento tranquilla, e preferirei non rimanere da sola, tutto qui. So che per te è disgustoso camminare al mio fianco, che non sono degna di baciare la terra che calpesti e che--"

"Va bene." la interruppe lui.

"Che probabilmente è l'ultima cosa che vorresti fare perchè sono una Mezz-- .. come hai detto?"

Lui sorrise, divertito: "Ho detto che va bene."

La ragazza sbattè gli occhi: "Farai il resto della ronda con me?"

"Sì."

"Camminerai al mio fianco?"

"Sì."

"Senza fare battutine acide sul mio conto?"

"Sì."

"E--"

"Oh per Morgana, Granger, dacci un taglio!" esplose lui, lasciandola a bocca aperta per un secondo e facendola poi scoppiare a ridere.

Draco la fissò stralunato, e senza nemmeno sapere come si ritrovò qualche istante dopo a ridere di gusto con lei.

"Muoviamoci, dai." disse lui, mentre lei rideva ancora: era la prima volta che si lasciava andare ad una sana risata con qualcuno; già faceva fatica ad essere se stesso con i suoi, pochi, amici, figuriamoci se gli fosse mai venuto in mente di poterlo fare con una come la Granger!

"Mi spieghi di cos'hai paura?" le chiese lui, mentre lei gli camminava di fianco.

Hermione si passò una mano tra i capelli: "E'.. è complicato da spiegare. Non c'è una vera e propria cosa di cui ho paura, è più che altro una sensazione.. come se qualcosa dentro di me volesse farmi capire che devo stare attenta, che potrei trovarmi in pericolo." gli spiegò, descrivendo il tutto con ampi gesti delle mani.

Lui annuì, pensieroso: "Sì, credo di aver capito cosa intendi. In effetti girare a quest'ora da soli non entusiasma nemmeno me. E poi, per una come te è ancora più pericoloso."

"Cosa intendi scusa?" gli chiese lei, agrottando la fronte.

Draco alzò le spalle: "Sei una bella ragazza, corri sicuramente più rischi di me." commentò lui, chiedendosi poi un momento dopo da dove gli fosse uscita quella frase. La Mezzosangue non era bella, era.. era una Mezzosangue, ecco!

Hermione non si lasciò sfuggire il complimento che Malfoy le aveva fatto, ma finse di non farci caso: "Temi che qualcuno possa approfittare di me? E' evidente non conosci abbastanza i nostri compagni, sono certa che nessuno oserebbe farlo!"

"E' evidente che li conosco troppo, invece." replicò lui.

La ragazza rimase in silenzio, incapace di ribattere: Malfoy le aveva risposto in modo così serio, per un momento le aveva quasi fatto paura. Ciò nonostante, camminando accanto a lui, si era resa conto di quanto si fosse tranquillizzata rispetto a prima; forse perchè sapeva che, in caso di pericolo, ci sarebbe stato lui al suo fianco.

...... a meno che non l'avesse lasciata nei guai visto il loro non esattamente idilliaco rapporto.

"... grazie." mormorò lei, e Draco le chiese per cosa lo stesse ringraziando.

"Beh.. sei qui, con me.. e so che non era esattamente ciò che avevi programmato, perciò.. grazie."

Lui le sorrise, un sorriso dolce e sincero che mai Hermione gli aveva visto in faccia, ma che lo rendeva la copia perfetta di un angelo.

"Sai che non sei poi tanto male, Malfoy?" si lasciò scappare la ragazza, portandosi poi una mano alla bocca appena resasi conto di ciò che aveva detto.

Draco ghignò: "Lo so, Mezzosangue, ma mi fa piacere che tu l'abbia notato." commentò con arroganza.

Hermione sbuffò, e volse lo sguardo verso il buio davanti a sè: era stata una stupida a dirgli una cosa del genere, come se il suo ego non fosse già abbastanza sviluppato di suo!

"E comunque, Granger, nemmeno tu sei poi tanto male." aggiunse lui dopo qualche minuto, lasciando la ragazza piacevolmente sorpresa.

I due proseguirono in silenzio, ciascuno immerso nei suoi pensieri: mai, da quando erano diventati Caposcuola, avevano affrontato una ronda più tranquilla di quella; e dire che l'istinto di Hermione sembrava preoccupato di scontrarsi con chissà quale pericolo!

"Bene, Granger, direi che per stasera abbiamo finito. Sembra che il tuo sesto senso abbia fatto cilecca, questa volta." le disse lui quando i due si fermarono davanti al ritratto della Signora Grassa.

"Mi.. mi hai accompagnato fino a qui..? .. perchè?" gli chiese lei, accorgendosi solo in quel momento del fatto che lui l'avesse "scortata" fino al suo dormitorio.

Draco alzò le spalle e sorrise: "Se ti fosse successo qualcosa mi saresti rimasta sulla coscienza, quindi ho preferito non correre rischi." le rispose, facendo sorridere anche lei.

Hermione si morse il labbro, guardandolo con timidezza: "Sei stato molto gentile, davvero. Grazie." gli disse, dandogli le spalle per entrare nel dormitorio.

"Aspetta.." mormorò lui, prendendola per la mano sinistra e facendola voltare, attirandola a sè con una mano, passando l'altra in mezzo ai suoi capelli e posando poi le sue labbra fredde su quelle bollenti di lei.

Fu un bacio dolce, inaspettato per Hermione tanto quanto per lo stesso Draco, solitamente abituato a baci molto più infuocati: la tenne stretta a sè, assaporando il contatto della sua bocca sulla sua, prima di lasciarla lentamente andare.

"Buonanotte." le sussurrò ad un orecchio, prima di darle le spalle ed allontanarsi.

Hermione, ancora stordita, entrò in dormitorio e si sdraiò sotto le coperte ancora vestita.

Il presentimento che aveva avvertito quella sera era stato del tutto sbagliato: non solo non aveva corso nessun pericolo, ma era persino stata bene in compagnia di Malfoy, scoprendo un lato di lui del tutto inaspettato.

La ragazza sorrise nel buio lasciandosi andare tra le braccia di Morfeo, ed il suo ultimo pensiero prima di cadere in un sonno profondo si concentrò sulla notte successiva.

Perchè avrebbe avuto nuovamente il turno di ronda.

E perchè, guarda caso, l'avrebbe avuto anche lui.

  
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