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Autore: _Nancy_    05/07/2015    1 recensioni
[Dal primo capitolo]
Tutti i Mangiamorte sono riuniti presso Villa Malfoy.
Tilly, l’elfo di famiglia è stato mandato via bruscamente dalla stanza.
Voldemort si alza, percorre la lunga tavola, osservando i suoi numerosi amici, che si sono sempre più moltiplicati nel corso di questi due anni.
Si sofferma a guardare il giovane Malfoy, che resta immobile e privo di pensieri di fronte a lui. Sembra non essere impaurito, quasi lo ammira. E’ una maschera priva di emozioni o è semplicemente a suo agio?
-Draco, dimmi… sei riuscito a trovare ciò che ti ho chiesto?- Si avvicina ancora di più, guardandolo negli occhi.
-Si, mio Signore. Ho trovato altri Purosangue disposti a elevare il suo potere.-
Genere: Azione, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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E’ passato qualche giorno dall’attacco al vecchio rifugio.
Tutti sono ancora un po’ scossi. Non ci sono stati morti, a parte qualche ragazzo ferito leggermente.
Sono riusciti a entrare nella casa quella stessa mattina.
Anch’essa spaziosa, ma senza un giardino immerso nel verde. Ricorda molto la casa di Sirius, senza pensare al fatto che non c’è nessun quadro con gli antenati della famiglia, o qualche elfo domestico che prepara i pasti e pulisce.
E’ mattino presto.
Katie, Luna e Lavanda sono in cucina con Molly a preparare la colazione.
Ginny è andata nella stanza di Harry, a tenergli compagnia e a svegliarlo prima del previsto. L’ha vista scossa, ma non le ha chiesto come mai.
Sta guardando fuori dalla finestra. Qualche luce della strada babbana si sta cominciando a spegnere, il sole sorge lentamente. E la cittadina si sveglia.
Ha le gambe contro il petto-chiusa a riccio-, si stringe nella vestaglia calda. Ha freddo, nonostante la temperatura perfetta della casa.
-Uno, … due, … tre, … quattro, … -Conta i lampioni che si spengono, passa quei pochi minuti di quiete così.
-Granger. Abbiamo una bellissima proposta da farti.- George, entra nella stanza. –E sono sicuro, che sarai ben lieta di accettarla.- Sorride, guardandola divertito.
Hermione si prende la testa tra le mani, scuotendola. Sono senza speranza questi ragazzi, e soprattutto, sono irritanti!
-Non metterò nessuna protezione a Radio Potter, puoi scordartelo dopo quello che mi ha fatto Fred.- Il gemello, che si è appena seduto sul letto di Ginny, le fa un piccolo sorrisetto. –E levati quel sorriso dalla faccia, Fred.-
-L’ho scossa troppo l’altra notte. E non solo per il regalo dei capelli.- Strizza l’occhio, mentre il fratello li guarda.
-Devi raccontarmi qualcosina, Freddie?-
-Si, Freddie.- Lee, chiude la porta dietro di sé. Si siede accanto a Fred, mettendogli un braccio dietro le spalle. –Aggiorna i tuoi amici, siamo curiosi di sapere.-
-Non c’è niente da sapere.- E’ arrossita senza volerlo. -Sono stufa dei vostri esperimenti e degli stupidi scherzetti, andatevene! Non è giornata!-
-Non è mai giornata per te!- Ribatte, George, allargando le braccia in segno di resa. –Non ti chiediamo molto… solo un incantesimo protettivo, qualcosa… potrebbero esserci altri maghi disposti ad aiutarci lì fuori, hanno bisogno di sapere che siamo qui!-
Si sono avvicinati a lei, implorandola con gli occhi.
Hermione ha stretto le labbra, si è alzata a sua volta. Li ha guardati per un lungo istante, fino a quando Fred e George l’hanno abbracciata improvvisamente.
-Non ho ancora risposto!- Cerca di prendere aria, l’abbraccio dei due le leva il fiato.
-Hai accettato, lo sappiamo! Grazie mille, Granger!-
-Ci aspetta un lavoro enorme!- Lee, è appoggiato alla finestra, osserva i passanti correre da un marciapiede all’altro, ansiosi e in ritardo per il lavoro.
-Oggi pomeriggio, alle quattro. Non fate tardi. E adesso, lasciatemi dormire!- Li spinge fuori, le proteste dei tre cercano di farsi spazio, invano. –Buona notte!-
-Buongiorno anche a te, Granger.- George e Lee, ormai scesi giù di qualche gradino, non badano a Fred sulla soglia della porta. –Nervosetta?-
-E’ il minimo per quello che mi fai passare ogni giorno! Sono costretta a respirare la tua aria e a vederti!- Cerca di chiudere la porta, lui la ferma.
-Come stanno i tuoi capelli? I miei hanno ancora qualche punta colorata.- Prova a fare conversazione, lei non molla. –Senti, Granger. Volevo ringraziarti, non credevo di riuscire a convincerti, sai, l’altra notte non sembravi molto convinta per lo scherzo e … -
-Non abbiamo bisogno di parlare di quello.- Abbassa lo sguardo, imbarazzata.
Fred la guarda, divertito e con una punta di tenerezza.
E’ facile mettere Hermione Granger in imbarazzo.
-Per la cronaca, Hermione. Il modo in cui definisci tu quello che è successo, si chiama bacio.- Ha aperto leggermente la porta, in modo da infilarci dentro la testa e avvicinarsi al suo viso. –Ci vediamo a colazione.- Le lascia un bacio sulle labbra frettolosamente.
-Non contarci, Fred.-
***
Draco non è tornato a scuola.
Il Signore Oscuro ha deciso di ritirarlo qualche settimana. Studierà a casa, sotto la supervisione di Fernrir, Severus, e altri Mangiamorte scelti da lui.
Inoltre, è stato deciso, che a ogni missione, dovrà partecipare. I suoi compagni, sono esclusi. Non gli è permesso vederli, e nemmeno scrivergli, la posta è controllata. Lui è controllato.
Quel pomeriggio, è seduto in camera. Legge uno dei nuovi libri della biblioteca, che Severus gli ha ordinato di leggere per gli studi, riguardo le Arti Oscure.
Narcissa è dietro la porta. Vorrebbe entrare, parlargli, chiedergli come sta… non è possibile a quanto pare.
Fernrir, arrivata proprio in quel momento. Alcune macchie di sangue gli impregnano il mantello nero, il viso è contorto in un sorriso maligno e soddisfatto. Deve essere andato a caccia di qualche babbana.
-E’ il momento di fare lezione. Hai qualcosa da dire a tuo figlio o posso proseguire?- La guarda, in quel modo così … cerca di prenderla in giro, proprio come faceva Bella.
-No, volevo … -Le parole le muoiono in gola, quando Fernrir geme di dolore.
Una voce parla nelle loro teste.
Amici miei, vi aspetto con ansia. Ho delle nuove notizie da annunciarvi.
-Andiamo, è arrivato.- Draco, si è precipitato sulla porta. Rimane perplesso, scontrando lo sguardo della madre. –Dov’è Tilly?-
-Il padrone ha richiesto la presenza di Tilly!- Si è materializzato, accanto a Fernrir. –Cosa può fare Tilly per il padrone?-
-Assicurati che nessuno disturbi la riunione in salotto.- L’elfo, fa un inchino, annuendo. –E assicurati, di non disturbare con i tuoi amichetti in cucina. E’ un ordine. Sarai severamente punita in caso di un qualunque rumore molesto.- Si inchina ancora di più, annuendo ancora. –Vai!- E sparisce con uno schiocco di dita.
Severus, con passi lenti, li raggiunge nel corridoio.
-Vi sembra questo l’orario di arrivare?- Li spinge in salotto. –Mio Signore, siamo tutti presenti.-
-Non pretendo insulsi comportamenti, miei signori, né ritardi da parte di qualcuno. Per questa volta, ci passerò su.- Passa lo sguardo da Narcissa, a Fernrir, a Draco. –Ragazzo mio, ho grandi notizie per te.- Si avvicina a quest’ultimo, sorridendo. –Domani, con la compagnia dei miei amici, vi dirigerete a svolgere un’altra missione.-
-Sono onorato, Mio Lord. Di cosa si tratta esattamente?-
-Alcuni dei miei uomini, hanno rintracciato Mezzosangue nascosti a Diagon Alley. E’ compito tuo occupartene.- Lo guarda, cercando di leggergli dentro. La paura non lo paralizza, non è teso. E’ completamente vuoto. –Sei autorizzato a portarti dietro lo scansafatiche di tuo padre.- Gli volta le spalle, accarezza la testa di Nagini, e prima di materializzarsi fuori dal Manor, volge un ultimo sguardo ai compagni. –Se la missione non verrà portata a termine, la vita di uno di voi verrà messa a fine definitivamente.-
***
Hermione non è scesa per la colazione, è rimasta in camera … lontano da Fred.
A pranzo l’ha evitato il più possibile, si è messa vicino a Tonks e ha badato a Teddy. Non l’ha degnato di un’occhiata, è stata fredda e imbarazzata fino al midollo.
Mentre, il pomeriggio per lei è arrivato in anticipo. Purtroppo.
Un paio di discussioni con i gemelli e Lee, che hanno insistito a introdurla in Radio Potter. Ha dovuto cedere, o … Fred avrebbe parlato troppo? Non lo sa.
-Non voglio far parte di Radio Potter, cioè, non voglio .. –
-Parlare! Ed è per questo che ti occuperai di ben altro!- George, la ferma prima ancora che possa continuare. –Mi aiuterai a scrivere le parole d’ordine, e sentirai tutto in diretta! Non sei contenta?- Ride, battendo le mani tutto eccitato. –E starai con Fred!-
-Chi dice che mi interessa stare con Fred?-
-Granger, non facci passare alle maniere forti per tirarti fuori la verità!-
-Quest’incantesimo protettivo lo facciamo o no?- Lee, sdraiato sul letto, aspetta da mezz’ora, impaziente. –Tra poco servono la cena e siamo ancora qui!-
-La colpa è sua!- Hermione, indica George, che ride con accanto il gemello. –Quando andremo in onda?-
-Se per te non è un problema, stasera dopo la cena.- Fred, la guarda. –Non puoi fare l’incantesimo protettivo?-
-No. L’incantesimo che devo fare è abbastanza complesso, e non basta farlo così a caso, devo essere concentrata, e inserire la parole d’ordine a ogni trasmissione.-
-Duro lavoro, meno male che non tocca a noi.- Lee e Fred, ridacchiano di nascosto.
-Vi ho sentito!- George, li fulmina con lo sguardo.
***
Hogwarts sembra vuota.
Blaise e Pansy non sanno cosa pensare. Draco non si fa sentire, nessuno parla di lui, nessuno sembra interessato. Pensano il peggio, dopo la missione miseramente fallita.
Hanno provato a chiedere ai professori, li hanno liquidati con lo sguardo e li hanno malamente buttati fuori dalla classe. Perfino Piton non è stato clemente.
-L’avrà punito, e avrà deciso di farlo stare a casa per un po’. Non c’è da preoccuparsi, Draco sa cavarsela.- Daphne, non è per niente tesa. Sembra quasi sollevata che non ci sia più.
-Chissà quanto l’avrà punito… Dite che avrà fatto qualcosa anche a Lucius?- Blaise, azzarda. Sa quanto il Signore Oscuro sia maligno e vendicativo. –Oppure… -
-Non ha senso tormentarsi per qualcosa che può essere accaduto o no. Non lo sappiamo, non dobbiamo far andare il nostro cervello in pappa. Se Draco sta bene, ce lo farà sapere.- Astoria, che fino a quel momento è stata in silenzio, parla senza vergogna.
-Se lui dovesse essere .. No, non è così! Ne sono sicura.- Pansy, scuote la testa, cercando di sgombrare la mente dal cattivo pensiero. -Dov’è Theo?-
-E chi lo sa! E’ sparito da stamattina!- Blaise, si passa una mano sul mento. –Lei chi è?- Indica con lo sguardo una Serpeverde, che ha appena varcato la soglia della Sala Comune.
-Valla a conoscere e lo saprai.- Sbuffa, Daphne. Si stira per bene la gonna, lo sguardo viene puntato su un ragazzo, seduto di fronte al tavolo degli scacchi magici. –Se avete finito, ora vado ad occuparmi delle mie relazioni con gli altri.- Accenna un saluto con la mano verso la preda, che le sorride malizioso.
-Una nottata così è l’ideale.- Il moro, la osserva andare via. Quasi prova un misto di gelosia nei suoi confronti, è da tanto che non trova una donna disponibile a lui. O è lui che ha smesso di cercare? –Voi cosa fate?-
-Io ho un appuntamento fuori di qui.- Astoria, si alza. Con un gesto, sposta i capelli dietro le spalle. –Buona nottata anche a voi.- 
  
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