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Autore: wangiebaexo    06/07/2015    1 recensioni
Se non avesse incontrato Sehun, probabilmente avrebbe posto fine alla sua sofferenza - perché Luhan si sentiva fuori posto in un mondo troppo diverso da suo.
E probabilmente non avrebbe trovato la chiave per il lucchetto del suo cuore.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti amavo, ti amo e ti amerò per sempre.













Se non si fossero incontrati quel giorno d'inverno probabilmente Luhan non proverebbe questo dolore che lo sta lentamente lacerando dentro, divorando ogni parte ancora intatta del suo corpo.

Questa tristezza, che gli invade il corpo, avvolgendolo come una coperta, fredda e gelida.

Questo rimorso, che lo sta divorando dall'interno, rendendo difficile anche solo il respiro.

E le lacrime, non scorrerebbero in questo modo, come un fiume in piena straripato troppo all'improvviso, senza neanche preavviso.




 


 

Dall'altra parte, però, se non lo avesse incontrato, non sarebbe stato in grado di provare quei sentimenti caldi, così caldi da riuscire a scongelare il suo cuore di ghiaccio, che per troppo tempo era rimasto sigillato da un lucchetto.

Se non l'avesse incontrato, Luhan non sarebbe stato così caloroso, così amato, così dolce, così felice.

E non avrebbe vissuto quelle giornate così luminose e così piene di sorrisi.

Se non avesse incontrato Sehun, probabilmente avrebbe posto fine alla sua sofferenza - perché Luhan si sentiva fuori posto in un mondo troppo diverso da suo.

E probabilmente non avrebbe trovato la chiave per il lucchetto del suo cuore.







 

 

 

Luhan si sente spaesato, abbandonato. Sente un vuoto lacerarlo dall'interno, causando un dolore che solo lui riesce a provare, come se la visione di quel pezzo di cemento lo uccida, in tutti i sensi.

Le gambe gli tremano mentre milioni di ricordi lo invadono, riempiendo la sua mente dei sorrisi di Sehun, come un fulmine a ciel sereno - ma di sereno non c'è niente.

Le sue dita sentono solo il freddo e il vuoto mentre sfiorano la lapide e un brivido percorre tutta la spina dorsale. Il corpo gli cede, non resiste, le forze lo abbandonano, troppo scosso dai fremiti, e crolla, abbandonato a sé stesso, inerme e solo.

Le lacrime riempiono i suoi occhi, e inizia a singhiozzare sommessamente, mentre si stende a terra accanto a quel scritta che tanto lo uccide. Dalle sue labbra esce il nome del suo amato sussurrato al vento. La stanchezza lo invade, mentre chiude gli occhi con il cuore a pezzi e la morte penetrarlo fino alle ossa.

 

 

 

 

 

Quando si conoscono Luhan ha ventidue anni e ha appena iniziato a lavorare in una caffetteria come cameriere, dopo aver lasciato l'università, troppo impegnativa per un ragazzo troppo svogliato e pigro.

Luhan sa bene che quello non è un lavoro che gli si addice perché è un ragazzo solare, vivace, e non riesce mai a stare fermo. Sa bene che quello non è il futuro che vuole, eppure si abbandona a quel destino, con la sensazione di poter trovare qualcosa dopo quell'esperienza.

Luhan è sempre in movimento, le sue mani sono sempre in indaffarate o a spostare qualsiasi cosa che trova sotto mano. E se stano ferme loro, sono le gambe a prendere il controllo, iniziando a muoversi contro il suo volere. 

A quei tempi Luhan ha sempre un sorriso stampato sul volto, nonostante nel suo cuore si celi qualcosa di cupo. Quel sorriso che mostra a tutti trasmette gioia e felicità, sembra così vero e sincero. Eppure dietro quella spensieratezza si cela del dolore, delle ferite mai rimarginate.

Sehun è un cliente abituale del negozio, dato che è piuttosto vicino alla sua casa. Tutti i giorni, stessa ora, stessa ordinazione. Passa il tempo seduto a fissare il vuoto sempre nello stesso posto: il tavolo più nascosto della caffetteria e rimane in silenzio per tutto il tempo.

Le uniche parole che scandisce, sono il solito. E a volte non servono nemmeno quelle perché tutti ormai lo conosco, tutti sanno chi è.

Appena la sua ordinazione arriva, lo sorseggia avvolto da una spessa bolla, che nessuno osa far scoppiare. Un'aura cupa e tenebrosa lo isola, scacciando tutti e anche gli sguardi indiscreti - ma a Luhan questo piace, lo intriga. 

È una tetra giornata, il cielo sta diventando grigio e un forte vento sta a presagire una tempesta in arrivo perché il cielo è coperta da grandi nuvole scure.

Dopo pochi minuti, lo sguardo di Luhan si sofferma sulle piccole gocce che atterrano contro il vetro, schiantandosi dolorosamente. Sorride tra sé e sé.

La porta d'ingresso si spalanca e una folata di venga entra nell'edificio, facendo rabbrividire Luhan. Sehun arriva puntuale, indossa una lunga giacca nera, che nasconde la sua maglietta, un paio di jeans scuri e le converse.

Luhan ancora se lo ricorda.

 

 

La vista del ragazzo gli toglie il fiato e i suoi occhi gli rimangono attaccati a lungo, prima che si risvegli troppo scosso e ammaliato.

I suoi occhi osservano la sua figura, trovandolo bellissimo. I capelli così fini che sembrano seta vengono scompigliati dalle grandi mani del ragazzo.

Piccole gocce di pioggia volano intorno a lui, spezzando il respiro a Luhan che rimane congelato come se fosse stato colpito e affondato.

I suoi occhi si beano di quella visione paradisiaca mentre si avvicina al tavolo di Sehun, che ignorandolo toglie la sua giacca e la appoggia allo schienale della sedia.

Luhan finalmente riesce ad osservarlo da vicino, i suoi occhi si soffermano su quelli del ragazzo che sembrano così freddi e caldi allo stesso tempo. Osserva le labbra rosee e pensa che sono fatte per essere baciate. Osserva il collo senza marchi e si rende conto di volergliene fare lui. Osserva la sua pelle così liscia e bianca, come quella di un bambino.

«Il solito», sono le parole ormai troppo consumate dal ragazzo. Sehun non dice nient'altro, immerso nel suo mondo, contempla quel clima, un clima che lui ama.

Sehun ama la pioggia, gli è sempre piaciuta. Perché quel tempo lo rispecchia e gli somiglia, la pioggia è sempre stata una sua amica. E ogni volta che piove passa il tempo a osservare le piccole gocce che percorrono il vetro di casa sua.

Per lui amare la pioggia lo rende diverso. Sehun odia il normale, odia le persone che amano le giornate soleggiate, che affermano che la pioggia sia un tempo decisamente inutile. Per lui invece è qualcosa di unico e speciale.

E solo quando piove si sente sé stesso.

Luhan si avvicina al tavolo e diligentemente, mostra un sorriso radioso. Il cuore gli batte leggermente e febbrilmente, prende una penna e il suo bloc-notes, che mai ha usato prima di allora.

Dalle sue labbra esce un flebile cosa vuole da bere, roco e tremante. Non osa guardarlo più, troppo imbarazzato ed agitato, per cosa, lui non lo sa.

Sehun ne rimane colpito, nessuno gli ha mai chiesto l'ordinazione, nessuno ha mai avuto il coraggio di presentarsi davanti a lui senza la sua tazza col suo amato cappuccino. I suoi occhi incrociano quelli color nocciola di Luhan, lui ci si perde dentro, affoga in quel castano così liquidi, così profondo.

Luhan in quel istante pensa di non aver mai visto occhi così belli, così chiari, così veri. Ha la sensazione di essere letto dentro, come se Sehun lo stesse osservando per davvero. Davanti a quei occhi è come un libro aperto e pieno di pagine bianche da riempire.

Tra i due scoppia una piccola scintilla invisibile. Una scintilla che illumina tutto il loro mondo. Una scintilla piccola che man mano diventa sempre più grande. Una scintilla che però rimarrà tale.

Luhan continua a parlargli per settimane, nell'incredulità di Sehun, che risponde a tutte le sue domande con un'apparente indifferenza e anche diffidenza.

Ma, per tutti quei giorni, ogni volta che varca la soglia di quella caffetteria, il cuore di Sehun batte più veloce e con lo sguardo cerca sempre l'esile figura di Luhan, rimanendo senza fiato appena i suoi occhi incontrano l'altro.

Sehun trova Luhan bellissimo e allo stesso tempo accattivante, ha assimilato ogni piccolo dettagli di quel ragazzo. Dal sorriso abbagliante al piccolo tic nervoso che faceva ogni volta passandosi una mano tra i capelli biondi castano. Sehun trova quei capelli così stupendi, che vuole toccarli, sfiorarli, affogarci dentro le sue dita, magari mentre le loro labbra sono unite in qualcosa di poco casto.

Sehun ogni giorno si chiede ansiosamente cosa gli voglia chiedere quel ragazzo, quale curiosità voglia togliersi quel giorno. E Luhan lo sbalordisce sempre con domande fuori dal comune, domande che mai si sarebbe immaginato, neanche nei suoi sogni.

«Sei vergine?», gli ha chiesto una volta, pentendosene quasi subito, arrossendo visibilmente per la sua sfacciataggine. Luhan fissa il suo bloc-notes in cui continua a scrivere delle S intrecciate a delle L, mentre Sehun lo fissa con occhi curiosi e divertiti allo stesso tempo, dalle sue labbra scappa una leggera risata.

Una risata che aleggia nell'aria fino ad arrivare alle orecchie del più grande, quasi stordendolo.

Luhan trattiene il respiro mentre il suo cuore batte più veloce e la sua mente si svuota, osservando per la prima volta Sehun, ridere. Pensa solo che quella risata sia la più bella che abbia mai sentito.

In quel istante un piccola cicatrice nel cuore di Luhan si rimargina, togliendogli un peso dal petto.

E con il passare del tempo molte altre cicatrici vengono cancellate dai piccoli gesti di Sehun.

Le guance di Luhan diventano più rosso, mentre si gira, scappando via dal quel ragazzo che lo uccide e gli toglie il respiro con un solo sguardo.

Luhan però non riceve mai la risposta alla sua domanda.

 

 

 

 

 

Tra i due nasce un'amicizia fuori da tutti gli schemi, un'amicizia solida e unica, un'amicizia vera. Sehun continua ad andare alla caffetteria, all'inizio non ha un vero motivo, ma ora ha trovato qualcosa di prezioso che vuole tenersi vicino. Quando si incontrano Luhan è sempre l'unico che parla e Sehun lo ascolta interessato, incantato, anche se quei racconti non c'entrano niente con lui.

Quando Luhan parla, Sehun osserva le labbra del ragazzo muoversi fluidamente, mentre escono parole che però non riesce a recepire. Parole che entrano e gli escono dalla testa, lasciando solo l'immagine del ragazzo.

Luhan prova sempre una sensazione di pace quando scorge la figura di Sehun e non ne capisce il motivo. Forse è il modo in cui gli risponde, a monosillabi. Forse è il modo in cui lo fa sorridere, anche se solo con dei piccolo gesti. Forse perché Sehun fa promesse a Luhan e, ogni volta, il suo cuore si gonfia di felicità. Sono promesse banali, promesse fatte per far tacere il ragazzo, ma per Luhan sono importanti, quasi vitali. Come se quelle promesse dimostrano l'affetto di Sehun per lui.

 

 

 

 

 

I due iniziano a capire di provare qualcosa di più, qualcosa che supera la semplice amicizia, qualcosa di più forte, qualcosa che li ferirà tutti e due.

Si stanno innamorando profondamente l'uno dell'altro.

Ma nessuno fa il primo passo. Nessuno osa superare quel limite invisibile che si sono disegnati.

 

 

 

 

Col passare del tempo Sehun diminuisce le visite in caffetteria, che ormai, l'unica ragione per cui va ancora lì, è Luhan. Lui non si chiede mai perché non venga, riesce sempre a inventare una scusa, per nascondere la verità, per attenuare quel dolore che lo sta lentamente uccidendo.

Quando Sehun va a trovarlo è sempre debole e stanco, mostra segni di cedimento ed è sempre pallido. La forza che prima sprigionava ora non c'è più, e Luhan inizia a preoccuparsi per la salute del ragazzo.

Tenta i tutti i modi di estorcergli delle informazioni ma dalle pallide e non più rosee labbra di Sehun non esce niente. Luhan cerca di ingoiare quel groppo in gola che si ritrova e cerca di sorride, sorride per dar forza anche a Sehun.

 

 

 

 

I mesi passano e tra loro nulla cambia, Sehun però si sente sempre più male, sente le forze abbandonare il suo corpo.

 

 

E un giorno di novembre, lo abbandonano completamente, togliendogli la vita dal corpo. I suoi occhi si chiudono lentamente, steso su un letto d'ospedale con mille pensieri di Luhan in mente, mentre una lacrime scorre sul suo viso e il cuore gli si spezza.

 

 

 

 

 

Luhan non lo vede più e si sente morire dentro come se qualcosa gli avesse succhiato via anche quell'oasi di gioia che gli rimaneva.

 

 

 

 

È un giorno di dicembre, che Luhan scorge una figura accanto alla sua auto. È un uomo alto e robusto, con il viso solcato dalla tristezza e dal dolore. Non dice niente se non un semplice sei tu Luhan?, prima di lasciargli una lettera e andare via.

Luhan rimane congelato quando apre la busta e all'interno trova una lettera scritta da Sehun, dal suo Sehun.
 

 

 

 

 

Caro Luhan,

Se riceverai questa lettera vorrà dire che non ci potremmo più vedere. Che il mio corpo non ha retto e ha deciso di abbandonare questo mondo. Se hai questa lettera in mano e la stai leggendo, vuole dire che ormai sono passato a miglior vita, che mi hanno sotterrato nel cimitero pubblico.

Il giorno in cui ci siamo conosciuti, sapevo già di essere malato e destinato alla morte. Sapevo già che non potevano avere un futuro anche se lo agognavo tanto. Sapevo che se avessi deciso di farmi amare e di amare, sarebbe stato solo dolore. Per me. Per te. Per noi.

Perché Luhan, quando ti ho visto, il mio cuore ha fatto un salto e il gelido vetro che lo ricopriva si era spezzato.

Perché Luhan, quando mi hai parlato, ho capito che eri speciale, che eri unico.

Perché Luhan ho capito che tu eri il mio destino.

E mi sono detto di non essere egoista, di lasciarti andare e farti vivere una vita diversa, anche se senza di me.

Tutti i giorni lottavo con la mia malattia per te, perché prima di incontrarti non avevo un vero motivo per restare in vita.

Non avevo un motivo per continuare a sopravvivere anche se lo desideravo segretamente.

I giorni passavano e i miei sentimenti per te si rafforzavano sempre di più. Fino a far scongelare completamente quel pezzo di ghiaccio che avevo nel petto.

Ogni giorno desideravo disperatamente poterti baciare, appoggiare le mie labbra sulle tue e assaporarle, sentire il loro odore e il loro calore.

Desideravo disperatamente poterti abbracciare, avvolgere le mie braccia intorno al tuo corpo e sentire il colore che emani.

Ma soprattutto desideravo disperatamente amarti, poterti dare tutto e riuscire a renderti felice.

Ma non ho potuto, perché non volevo essere egoista, non volevo farti soffrire. Meriti di meglio e io non lo sono.

Quindi, ti prego sii felice e trova qualcuno che ti ami magari più di me, perché Luhan io ti amo, ti amo con tutto il mio cuore. E se avessi potuto ti avrei regalato tutto.

Ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre.

Il tuo Sehun.


 

 

 

 

 

Le lacrime scorrono veloci sul viso di Luhan atterrando al suolo vicino alla lapide di quello strano ragazzo che era riuscito a rubargli il cuore.

Luhan non fa niente, rimane inerme lì senza muovere un muscolo, con il cuore a pezzi e il dolore nel petto.

Il freddo penetra fin dentro le sue ossa, ma non gliene importa. Perché Luhan vuole raggiungerlo, per poter stare insieme per sempre.

Chiuse gli occhi e sorrise, pronto a sprofondare in un baratro nero.
 

 

 

 

 

Sehunnie, aspettami, arrivo da te.

 

 

 

 

 

 

 

~•~

 

 

 

 

 

 

 

 

Buh!
Eccome qua con una HunHan, decisamente l'angst non è il mio genere ma volevo provare, ew.
Comunque, come vi sembra? Fa schifo vero? Siate sincere ;-;

È pure corto, piango.

Lasciatemi una piccola recensioni di cosa ne pensate ç.ç

Mi vado a nascondere, addieu.

  
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