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Autore: BlackDream99    06/07/2015    1 recensioni
"Te lo prometto", le disse Ron, quando l'oscura presenza del dolore aleggiava ancora nelle menti di tutti e due. In un viaggio per terre lontane, il rapporto fra Ron e Hermione si andrà rafforzando, contro quello che pensavano gli altri, contro quello che pensavano anche loro stessi. Una storia limpida che si basa su frasi aleatorie, baci appassionanti, sulla voglia di stare insieme, di perseverare, di continuare ad andare avanti, perché la vita, appena pensi che debba lasciarti in pace, ti rende le cose più difficili di quanto già non lo siano state. Un'ennesima ricerca porterà Ron e Hermione prima su strade buie e scomode, e infine, a quello che desideravano entrambi, forse lui ancor più di lei. Tra lacrime, gioie, congetture e inesperienza, l'amore avrà la meglio. Perché loro sono nati per stare insieme. E insieme resteranno. Per sempre.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Lettura consigliata con: What I've done - Linkin Park
Ron ed Hermione erano seduti sul tavolo di legno della cucina della Tana da quasi un'ora. Davanti a loro si stagliava una grossa quantità di foglietti di carta divisi in due grossi blocchi; quelli usati, che costituivano la quantità maggiore, e quelli ancora bianchi che erano ancora ordinati in colonna. Ron fissava il tavolo con lo sguardo nel vuoto, mentre Hermione era, come suo solito, sveglia e con la mente impegnata. 
''Allora, ricominciamo daccapo'' le disse Ron, che da qualche minuto la stava solo osservando mentre era intenta in silenziosi ragionamenti: ''Sappiamo che i tuoi genitori si chiamano Wendell e Monica Wilkins, che hanno quarantasette e quarantaquattro anni, che di professione fanno i dentisti e che sono da qualche parte dispersi all'altro capo del mondo...''. 
Hermione lo guardò quasi divertita ed espresse un breve sorriso: ''Primo, i miei genitori non si chiamano Wendell e Monica e di cognome non fanno Wilkins. Quelli sono solo i nomi che ho deciso io per le loro nuove identità, quindi anche se dovremo cercarli così ti prego di non chiamarli in quel modo''. Poi guardò Ron, che, un po' per la stanchezza e un po' perché era stato quasi offeso dall'affermazione precedente, era diventato accigliato ed esprimeva un broncio depresso. Hermione posò la sua mano su quella di Ron, e lo guardò affettuosa, innamorata: ''Scusa''. Ron si girò e la baciò. 
''Tranquilla. Hai ragione, devo stare più sveglio, perché da quello che abbiamo questa ricerca non è meno complicata di quella degli Horcrux. Ti prego però, evita di attaccarmi subito, perché con la situazione di stress che c'é qui in casa mi sei rimasta solo te'' disse Ron guardandola dritta negli occhi. Hermione rimase a dir poco soddisfatta.
''Tornando al discorso precedente - riprese lei velocemente, perché Ron non si decideva a staccarsi dalle sue labbra - hai quasi detto tutto quello che c'è da sapere''. Ron la guardò attento, con un'occhiata sorpresa: ''Quasi?'' le chiese.
''Si quasi. Non ti ho detto infatti che stamattina, prima che ti svegliassi, sono passata a casa mia in cerca di indizi o qualsiasi altra cosa che potesse facilitarci il compito. E... - si interruppe mentre tirava fuori dalla famosa borsa a perline qualche altro foglio di carta -... ho scovato qualcosa che ci sarà più che utile''.
Hermione spostava gli occhi fra Ron e i nuovi fogli di carta con fare ironicamente supponente. Ron guardò incuriosito. Era un documento scritto a mano sul quale i genitori di Hermione si erano consultati sul volo da prendere per dirigersi in Australia. Evidentemente i genitori di Hermione erano minuziosi e attenti ad ogni dettaglio come la figlia. Sul foglio era presente un lungo elenco di voli diretti da Londra a diverse città australiane e di fianco ad ogni opzione erano segnalati i costi relativi. Gli occhi di Ron caddero sull'ultimo volo della lista, il cui codice era stato completamente cerchiato con una penna rossa.
''Adelaide? Dove diamine si trova Adelaide? Credevo che i tuoi genitori si fossero trasferiti a Sydney o in città comunque grandi. Questa non l'ho mai sentita sinceramente'' esordì lui. 
''Il fatto che tu non la conosca non vuol dire che come città non sia grande. E per certi versi credo che l'aver scoperto il volo che hanno preso non ci aiuterà poi più di tanto. Purtroppo infatti non ho trovato nulla sulla casa che devono aver comprato: quello si che avrebbe facilitato tutto'' rispose lei, mentre per frenesia stappava e rinfilava il tappo nella penna che aveva in mano, guardando nel vuoto.
Ron decise che era il momento di dire qualcosa: ''Hermione non preoccuparti. Li ritroveremo, ne sono sicuro. Dovessimo anche restare in Australia per mesi sono sicuro che quando torneremo qui ci saranno anche loro, lo sento''. Lei gli rivolse un'occhiata leggera, sull'orlo delle lacrime: ''Lo so, lo so... Il fatto è che non possiamo permetterci di perdere troppo tempo, - disse singhiozzando mentre le prime lacrime nascevano dai suoi occhi - ci sono tante, forse troppe cose da fare qui; bisognerà recuperare tutto ciò che è stato danneggiato, riportare alla tranquillità tutto il mondo magico. Sono morte centinaia di persone e troppi amici. Non possiamo non importarcene''. Ron la strinse in un abbraccio senza il solito calore, ma lei riprese subito: ''E poi, quando la maggior parte delle cose sarà tornata in condizioni normali, devo tornare ad Hogwarts. Voglio finire ciò che ho cominciato, so che è importante completare la mia istruzione e anche se in teoria avrei dovuto terminare la scuola quest'anno non credo che ci saranno problemi per farmi rientrare''.
Ron rimase sorpreso. Si staccò dalle sue braccia, la guardò ma non rise. Disse tutto alzando progressivamente il tono della voce, tutto d'un fiato:
''Ah è questo che credi allora? Pensi che sia quello che hai appena detto ad essere importante? Pensi che sia più importante tornare ad Hogwarts per completare un anno di studi di cui non hai assolutamente bisogno che cercare la tua famiglia? La tua famiglia Hermione, la tua famiglia! Sei stata più che coraggiosa a rinunciare per un periodo indefinito a loro e sono orgoglioso di te per questo, io non lo avrei mai fatto, ma adesso che tutto è terminato niente è più importante di questo! Quindi non lasciare che la tua continua devozione verso gli altri abbia sempre la meglio. Adesso bisogna pensare a te. È ora che io inizi a pensare a te. Troverò i tuoi genitori anche se dovessi passare tutta la vita a cercarli. Quindi, ti prego, non farmi più sentire una cosa del genere. Perché come ti ho già detto la famiglia è la cosa più importante che si ha. E sai come mai ti dico questo, e come mai sto ragionando con te su come andare a cercare i tuoi genitori? Perché tu stai diventando parte della mia famiglia. Stai diventando la mia famiglia! Sei diventata la mia famiglia!''
Si alzò. Era sudato, arrabbiato e quasi piangeva anche lui. Guardò la donna che amava, rimasta seduta con lo sguardo perso, immersa in interminabili ragionamenti. 
''Io sono pronto a partire. - riprese con tono più calmo, ma mantenendo la faccia arrabbiata senza staccarle gli occhi di dosso - Quando vorrai che anche io entri a far parte della tua famiglia, chiamami. Sono in camera mia. È tutto pronto. Quando sarai preparata anche tu, cercami; partiremo insieme e io sarò l'uomo più felice del mondo''.
Senza neanche provare a restare un secondo di più, in caso lei volesse dirgli qualcosa, Ron decise di lasciarla da sola con i suoi pensieri, salì le scale, entrò in camera sua e si addormentò nello stesso istante in cui la sua schiena toccò la superficie del letto.
   
 
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