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Autore: nettie    06/07/2015    1 recensioni
Ti sto scrivendo queste righe, te le sto scrivendo perché non posso ignorare quello che grida il mio cuore, ma tu non leggerai mai niente di niente. Fai parte di un passato così presente, e fai così male, fai incredibilmente male.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Lettere a Nessuno.'
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Sono stata troppo superficiale, perdonami. Avrei potuto fare di più, avrei potuto continuare a parlarti, trovare un pretesto nonostante tutto. Ora te ne sei andata, sei lontano da me, e non abbiamo più rapporti, non parliamo più, e queste cose mi mancano.

Cos’è stato a dividerci?

Sono forse l’unica a piangere per la tua lontananza?

La verità è che tu per me sei sempre stata più che un’amica, sei stata l’unico fottuto appiglio nell’anno passato. Poi c’è stata un’Estate di Silenzi e sguardi, sorridi, ma dopo di ché … solo silenzi. Un silenzio che faceva male, ma un silenzio del quale mi accorgo solo ora, perché sono stata troppo occupata a seppellirlo sotto una montagna di cazzate e sorrisi falsi.

Perché ho represso tutti questi sentimenti? Mi manchi come l’aria, e sono profondamente pentita. Avrei potuto mantenere i rapporti, avrei potuto rivolgerti qualche parola di più, un abbraccio. Il pensiero di non vederti mai più mi fa stare terribilmente male, è terribile, tutto questo è terribile. Voglio tornare ad un anno fa e riprenderti fra le mie braccia, trascinarti via con me, e tenerti stretta, ma così stretta da non farti più andare via. Ti sto scrivendo queste righe, te le sto scrivendo perché non posso ignorare quello che grida il mio cuore, ma tu non leggerai mai niente di niente. Fai parte di un passato così presente, e fai così male, fai incredibilmente male.

Ti prego, dimmi che credi ancora in me.

Ti prego, dimmi che per te significo ancora qualcosa.

Ti prego, dimmi che non mi hai dimenticata.

Ti prego, dimmi che sarò presto fuori dalla tua testa.

Ti prego, dimmi che già ci sono.

Ti prego, ti prego, ti prego, torna da me.

Ora sei felice, diamine, lì sei felice. Hai tutto, hai la tua famiglia, hai il tuo fidanzato, probabilmente avrai anche dei figli… e il tuo fidanzato diventerà tuo marito. Me ne parlavi spesso, era bello vedere i tuoi occhi brillare di gioia. E scorrere le tue foto mi fa solo stare più male, non ho mai voluto qualcuno qui con me così intensamente, dovrei forse preoccuparmi? Sei giovane, sono giovane, siamo giovani - non vale la pena spendere la propria vita dietro una persona lontana. Dietro una persona che se ne è andata. Ti ringrazio, ti ringrazio per tutto l’amore che hai saputo darmi inconsapevolmente, ti ringrazio perché con te mi sentivo accettata. Dio santo, quanto vorrei che tu fossi qui con me. Quanto vorrei abbracciarti anche solo un’ultima volta, quanto vorrei guardarti negli occhi e capire semplicemente che va tutto bene, che sei qui e non mi serve nient’altro, quanto vorrei che queste preghiere si avverassero.

Vorrei tornare indietro ed evitare ogni singolo sbaglio fatto, in modo da non mandarti via senza accorgermene, in modo da averti con me e tenerti stretta, in modo da capire quanto importante sei in realtà. Mi odio per amarti.

E’ stato un addio, e non ce lo siamo neanche dette per davvero. E’ stato un addio detto con uno sguardo e un sospiro, niente di più. Avevo intuito qualcosa, ma non volevo crederci. L’ultimo giorno di scuola, davanti il cancello, io e te, ma sicuramente non noi, né tantomeno Noi. Tenevi lo sguardo basso e io non sapevo cosa dire, era così tanto che non ti parlavo, troppo presa da cose che poi sono svanite via come se niente fossero. Alla fine non hai detto niente; ricordo che le parole te le si doveva togliere di bocca, ed’è stata mia colpa anche questo, il non averti spinta a parlare. Sono rimasta lì, come un palo, testa bassa anche io ma lo sguardo puntato su di te, ad ammirarti in tutto il tuo splendore, sperando che non notassi i miei occhi addosso alla tua figura. Sai tutti i miei segreti, eri lì quando volevo affondare la lama nella pelle ancora una volta, poi non ci sono state più occasioni, ora dove sei? Dove siamo? Dove siamo finite?

Una volta eravamo inseparabili, e ora? Cosa ne è rimasto di quello che eravamo? Ricordo ogni singola cosa, non l’ho mai scordata, i miei occhi non raccontano la verità perché quelli che vedi non sono i miei: sono solo una maschera, vorrei che la togliessi tu e curassi tutte le mie ferite come facevi un tempo. Non so davvero cosa ci abbia spinte così lontano l’una dall’altra.

Ogni volta che litigavi col tuo ragazzo devo ammettere che ho sperato più e più volte in una rottura, devo ammettere che ho sperato più e più volte che tu fossi solo mia. Erano pensieri sbagliati, noi non siamo fatte per stare insieme e non lo saremo mai.

Scusa, scusa, scusa, scusa, scusa. Ma ormai scusarsi non serve più a niente, davvero, non serve: sei andata. E’ stato bello, grazie, davvero. E’ stato stupendo, vorrei ripeterlo all’infinito e non doverti perdere mai.

Io, poi, così mediocre, che finisco con il contattarti tramite messaggio. Tu eri già partita, probabilmente eri nel treno, ma eri online e hai visto il mio messaggio appena l’ho inviato, quasi come se stessi rileggendo proprio i nostri vecchi messaggi. E’ stata una conversazione fredda, ma non proprio. E’ stata particolare, nascondevamo un sacco di cose entrambe. Avrei voluto sputarti tutto in faccia, vorrei sputarti tutto in faccia, ma non ne ho il coraggio. Sono troppo vigliacca, mi sento troppo stupida per averti lasciato andare così, senza neanche curarmene. E di queste righe non ne leggerai neanche una.

A dir la verità, neanche sapevo della tua partenza, e quando quella nostra vecchia amica in comune me l’ha detto - beh, mi è crollato il mondo addosso. Avrei voluto urlare e spaccare tutto, avrei voluto trattenerti qui con me per sempre, ma è lì che si trova la tua vita: lontano da me.

Ma la mia si trova così dannatamente vicino a te, cosa dovrei fare? Cosa dovrei dire? Cosa dovrei dirti? Posso solo soffrire in questa stanza buia che è la mia realtà, vorrei solo poterti proteggere da ogni cosa, proteggere da tutto e da tutti, perché è così che vai trattata. Spero solo che tu ti trovi bene con lui, spero che tu mi abbia già dimenticata e che non ti torni più in testa, perché sarebbe ancora peggio per me. Devo solo farmela passare ed accettare la cosa, devo solo lasciare che il tempo curi le mie ferite.

Una vita non basta.

   
 
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