Sono riuscito a scampare al tributo del terzo distretto e ora mi ritrovo nella cornucopia. Una volta sceso dalla pedana, è iniziato il finimondo. C'è un pugnale che attira la mia attenzione, così lo afferro senza pensarci due volte insieme ad un'ascia. Non so combattere molto bene, ma l'allenamento prima di entrare nell'arena mi ha aiutato. So quello che posso fare.
Mi guardo intorno, ansioso. Qualcuno sfuggito al bagno di sangue che si sta consumando fuori sta entrando nella cornucopia. Mi nascondo sotto a un ripiano. Ho il cuore in gola, il respiro spezzato.
Non voglio morire così, non voglio morire... penso disperato. Mi sfioro le guance e scopro che sono bagnate di lacrime. Il ragazzo che è entrato -ora lo riconosco, è quello del distretto due- cerca delle armi utili. Mi tappo la bocca per paura che senta il mio respiro pesante. Fa che non mi veda, fa che non mi veda, prego dentro di me. Mi sfugge un singhiozzo. Il mio cuore salta un battito e un terrore folle mi invade. Non riesco più a vederlo. Dov'è? Dov'é? Mi chiedo, il mio sguardo perlustra frenetico il posto, ma la mia vista è parzialmente bloccata.
-Cucù- lui compare all'improvviso di fronte a me.
Sorride, mentre urlo per lo spavento.
Ed è l'ultima cosa che vedo.
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