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Autore: Monkey D David99    06/07/2015    1 recensioni
Dopo aver lasciato Goodra nel suo villaggio natale, Ash prosegue il viaggio verso Romantopoli, accompagnato da Lem, Clem e Serena. Il gruppo passerà per Water Seaven. una città portuale dove si scontreranno con un misterioso gruppo di furfanti, ma incontreranno anche buoni amici, e nel corso della storia verranno a conoscenza di un segreto riguardante il Boss dei furfanti e suo fratello, qualcosa di doloroso e meraviglioso allo stesso tempo. Chi è quel Pokèmon nel bosco, e che cosa fa tutto da solo? Avranno un legame lui e la vicenda che i nostri eroi stanno per affrontare? Mistero, amicizia, risate, azione e un pizzico di romanticismo sono gli ingredienti chiave di questo crossover tra Pokèmon e One Piece! P.S: E' in assoluto la mia prima fanfiction: vi prego di essere sinceri. Inizialmente volevo fare in modo che i protagonisti di One Piece e quelli di Pokèmon si incontrassero in qualche modo, ma ho deciso che lo scriverò in un'altra fanfiction, per cui ora godetevi questa mia prima opera!
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Pikachu
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime, Manga
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Ash prosegue il suo viaggio nella regione di Kalos per poter diventare un Maestro Pokèmon. In questo momento, lui e i suoi amici sono in viaggio verso Romantopoli, luogo dove il nostro eroe ha intenzione di conquistare la sua sesta medaglia. Tuttavia...”

Cosa?! Che vuol dire che il ponte non si può attraversare?”- disse bruscamente Ash. Il gruppo, dopo aver salutato Luminopoli, aveva imboccato il sentiero più vicino per raggiungere la prossima città, ma improvvisamente si erano trovati davanti un cartello che vietava l'accesso oltre il punto in cui si erano appena fermati: purtroppo per Ash, infatti, il ponte che collegava le due estremità del bosco che stavano attraversando era stato dichiarato “pericoloso”.

Non possiamo farci niente, Ash, sii ragionevole.- disse Serena, la ragazza coi capelli dorati che accompagnava il giovane attraverso Kalos- Guarda, il ponte è completamente a pezzi, se ci salissimo sopra il nostro viaggio finirebbe qui!”.

A Serena in quel momento scoppiò una piccola risata, che contagiò anche Ash, nonostante non fosse di buon umore.

In ogni caso dobbiamo trovare un modo per avanzare, non possiamo fermarci qui”- disse invece Lem, un altro compagno di Ash, con i capelli biondi e gli occhiali.

Sua sorella Clem si avvicinò subito a Serena e chiese: “Cosa dice il tuo navigatore Serena? C'è un'altra strada per Romantopoli?”.

La ragazza fece subito una ricerca: “Vediamo un attimo... Si, ho trovato! Possiamo dirigerci a Water Seaven e da li prendere un traghetto per Romantopoli!”

Come? Water Seaven?”- fece Ash, il quale non aveva mai sentito nominare un posto simile.

Pika?”- fece a sua volta Pikachu, l'inseparabile spalla di Ash.

Si, ne ho sentito parlare anch'io. -chiarì Lem- Water Seaven è conosciuta in tutta la regione di Kalos come “la metropoli dell'acqua”: è una specie di città-isola costruita sul lago più grande della regione, dove gli abitanti realizzano opere architettoniche a causa delle quali è considerata un patrimonio artistico. Possiamo prendere una nave da li e con essa raggiungere Romantopoli”.

Ash rispose: “La metropoli sull'acqua? Ottimo, tutti in marcia verso Water Seaven!”. “Pika-chu!”- aggiunse Pikachu.

Così i quattro si misero in cammino verso la loro nuova metà, mentre tre individui a noi sicuramente noti li osservavano da lontano.

Avete sentito? Parlavano di opere di un certo valore, vero?- disse una ragazza dai lunghi capelli.

Si, e anche di un patrimonio artistico!”- rispose un ragazzo dai capelli corti.

Vi ricordo che il nostro obbiettivo sono i Pokèmon, ma potremmo fare uno strappo alla regola... Voi che ne dite?- fece infine un piccolo Pokèmon dall'aspetto di gatto- Cerchiamo dei preziosi, li sgraffigniamo, vendiamo tutto e diventiamo ricchi sfondati!”.

Poi sarà la volta di rubare Pikachu e tutti gli altri Pokèmon!- disse la ragazza coi lunghi capelli- Oggi è giornata di trionfo! Il Team Rocket sfreccia come un razzo verso la ricchezza!”.

Brilleremo nel cielo più d'ogni altra stella!”- fecero gli altri due all'unisono.

Woooo- Buffet!- disse infine Wobbuffet, il Pokèmon tondo e azzurro di Jessie.

Intanto, i nostri amici erano quasi giunti a destinazione, e avevano deciso di rifocillarsi: Lem aveva preparato il pranzo per tutti, e Serena aveva pensato al dolce, sfornando tanti Pokèbignè. Alla fine il gruppo, dopo questa breve sosta, riprese il cammino, quando Serena inciampò e fece: “Aaaaaah!”

Serena! Va tutto bene?”- Ash corse immediatamente verso la sua amica, e le diede la mano, aiutandola a rialzarsi: la ragazza arrossì un pochino, e si alzò, ringraziando Ash. Lem e Clem li raggiunsero subito e chiesero cos'era successo.

Io sto bene,- disse Serena- è solo che lì davanti ho visto qualcosa”.

Ash fu il primo a voltarsi, e vide giacere a terra quello che, effettivamente, sembrava essere un Pokèmon.

E' un Metang!”- disse subito il ragazzo.

Si, è un Metang cromatico!”- affermò Lem.

Metang aveva un colore diverso dagli altri esemplari della sua specie: invece di essere azzurro, era di una tonalità quasi argentata, e aveva degli artigli dorati.

In quel momento aprì gli occhi, e accortosi di Ash e gli altri, fece uno sguardo arrabbiato e serio.

Perchè reagisce cosi?”- disse Clem.

Forse ha voglia di lottare.- suggerì Ash- Molto bene Metang, sarò io il tuo avversario! Preparati a combattere!”.

Aspetta Ash- lo fermò subito Lem- guarda il corpo di Metang”.

Ash volse più attentamente lo sguardo verso quel Pokèmon selvatico: Metang infatti aveva ferite e cicatrici in diversi punti del corpo, come lo avesse travolto un tornado.

Che gli sarà successo? Non sembra in gran forma”- disse il ragazzo.

Prova a catturarlo. Lo porteremo in un Centro Pokèmon”- gli suggerì Serena.

Idea fantastica,- disse Ash- proviamo!”. Ash prese dalla cintura una delle sue Pokèball, e la ingrandì, dopodichè la lanciò su Metang: “Pokèball, vai!”.

Metang, tuttavia, respinse la Pokèball senza fatica, e questa ritornò tra le mani di Ash, che rimase stranito.

Che strano... Avete visto?”- disse Clem, e in quel momento la sua borsa si aprì: dentro c'era Dedenne, un piccolo Pokèmon arancione simile a un criceto.

De-ne?”- disse lui.

Serena suggerì ad Ash un'altra idea: “Senti Ash, a me Metang sembra pieno di energie, prova a farlo lottare con Pikachu. O magari col mio Braixen! Un tipo Fuoco dovrebbe essere in vantaggio contro uno Acciaio!”.

No Serena,- la contraddisse Lem- io credo che questo Metang non sia in condizioni di battersi: ha troppe ferite. Ash,- si rivolse in quel momento al suo amico- prova di nuovo a lanciare la tua Pokèball!”.

Ash rispose: “Ok, faccio un tentativo! Pokèball, andiamo!”.

Stavolta, quando la rilanciò, sembrò che funzionasse: Metang era entrato dentro la sfera. Però non fu così, perché infatti il Pokèmon selvatico uscì quasi immediatamente da essa, lasciando i nostri amici al punto di partenza.

Certo che è proprio cocciuto da parte sua...”- fece Ash, e Pikachu concordò.

In quel momento, Metang si alzò in aria e andò via.

Ehi, aspetta! Vogliamo solo aiutarti!”- disse Ash, e cominciò a inseguire Metang, fino a quando questi non raggiunse una grotta.

Ma perché fuggi via?”- chiese Ash.

Non credo stia fuggendo- disse Lem- E' un Pokèmon selvatico, forse preferisce stare da solo. E poi a me sembra che questa grotta sia la sua casa, quindi lasciamolo qui”.

Se lo dici tu, fratellone...”- disse Clem.

Ash invece era un po' dubbioso, così Pikachu si avvicinò a Metang, e i due iniziarono quello che sembrava essere un dialogo.

Che fai Pikachu?”- chiese Ash. Pochi minuti dopo, Pikachu ritornò dai ragazzi, e cominciò a fare dei gesti, che Ash riuscì a interpretare come un messaggio.

Si, ho capito.- disse lui e, rivolgendosi agli altri- Ok ragazzi, Pikachu dice che Metang non vuole venire con noi, perché deve fare qualcosa in questa foresta”.

Cosa esattamente?”- chiese Serena.

Ecco, questo non lo so”- cominciò a dire Ash, quando Clem notò qualcosa sul braccio sinistro del Pokèmon: “Ehi, che cos'è quello? Lì, sul braccio!”.

Lem si avvicinò e disse: “Sembra un bracciale, e su di esso c'è una scritta: ...-01. Il resto è illeggibile, ci sono troppa polvere e troppe cicatrici”.

Prima però che Lem potesse dare un'altra occhiata, Metang reagì alle azioni del ragazzo muovendo il suo braccio metallico verso di lui, come se volesse scacciarlo via, e poi si ritirò in un punto ancora più profondo e buio della grotta.

I ragazzi sospirarono, e continuarono a guardare straniti il Pokèmon, che continuava a comportarsi in maniera quasi “enigmatica e senza un senso chiaro”.

Forse appartiene già a un altro Allenatore, e lo sta aspettando- ipotizzò Ash- Ok, lasciamolo pure qui, e proseguiamo il viaggio. Voi cosa ne dite amici?”.

Gli altri annuirono, e così il gruppo si mise di nuovo in marcia, mentre Metang rimase nella grotta e li ignorò completamente, limitandosi a restare impassibile e immobile dov'era.

Finalmente, dopo qualche altro minuto di cammino, Ash e i suoi amici arrivarono a destinazione. Avevano davanti un gigantesco lago, sul quale si ergeva una vera e propria città, e a collegare entrambi era un ponte di metallo grosso e resistente. Tuttavia, di una cosa il gruppo era ignaro: una nuova avventura stava per cominciare.

   
 
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