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Autore: Niky Son    06/07/2015    1 recensioni
Questa storia partecipa al " [ Multifandom: Naruto & Dragon Ball] Contest - La Musa Ispiratrice " di Nede.
Dal testo: [...]La pioggia, furiosamente e senza sosta, bagnava i monti su cui era cresciuto, i monti Paoz.
Non fissava un punto preciso, chiunque fosse entrato lì in quel momento avrebbe visto un uomo, sui quarantacinque anni, che fissava il vuoto, come se stesse ricordando un evento accaduto poco prima.
E, in effetti, era proprio quello che stava facendo Gohan in quell’istante.[...]
Genere: Angst, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Pan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nick EFP/Forum: Niky Son
Titolo:  Per nessuna ragione al mondo
Pairing: Gohan/Videl
Personaggi: Gohan; Pan; Videl
Rating: Verde
Pacchetto scelto: Silenzio; La citazione:  “Tutti i grandi sono stati adulti, ma pochi di essi se ne ricordano”

Genere:  Generale, Malinconico, Angst
NoteQuesta storia partecipa al " [ Multifandom: Naruto & Dragon Ball] Contest - La Musa Ispiratrice " di Nede 



Salve a tutti, il mio ritorno non ritorno è con questa one shot che partecipa al contest sopra, spero che vi piaccia e buona lettura
Niky Son

 

 
Per nessuna ragione al mondo
                           
Gohan, seduto sopra la poltrona di velluto rosso del suo studio, fissava la finestra, o  meglio, il paesaggio che si vedeva all’infuori di quel vetro.
La pioggia, furiosamente e senza sosta, bagnava i monti su cui era cresciuto, i monti Paoz.
Non fissava un punto preciso, chiunque fosse entrato lì in quel momento avrebbe visto un uomo, sui quarantacinque anni, che fissava il vuoto, come se stesse ricordando un evento accaduto poco prima.
E, in effetti, era proprio quello che stava facendo Gohan in quell’istante.
Ricordava e ripensava alla discussione che aveva avuto con sua figlia una ventina di minuti fa.
Non era la prima volta che i due litigavano, il che era anche una cosa normale visto che i genitori litigano sempre con i loro figli quando questi ultimi attraversano la fase dell’adolescenza, ma quello che preoccupava Gohan era l’argomento su cui avevano discusso e, soprattutto, il modo.
Il motivo della litigata per molti poteva sembrare banale ma per l’uomo non lo era affatto.
La figlia di Gohan, Pan, sin dalle elementari veniva presa di mira dai suoi compagni, anzi, veniva proprio bullizzata; il motivo Gohan non lo ha mai rivelato a nessuno.
Pan veniva presa in giro per il suo aspetto fisico, fino agli undici anni era molto robusta, verso i quattro anni le avevano diagnosticato una malattia, per fortuna curabile, ma i farmaci avevano fatto si che la bambina aumentasse di peso e modificasse il suo aspetto fisico.
“Ma adesso ha quindici anni Gohan, è libera di avere gli amici che vuole, non puoi negarle anche questo” erano queste le parole di Videl, la moglie di Gohan, che rimbombavano nella mente dell’uomo.
In effetti Videl non aveva tutti i torti, anche perché gli anni in cui Pan stava male erano ormai passati, adesso aveva un fisico atletico e andava ogni giorno in palestra.
Gohan aveva paura che la figlia potesse essere di nuovo presa in giro, per questo non la faceva mai uscire con i suoi nuovi amici, che a lui non stavano per niente simpatici.
Pan non usciva mai con nessuno, a causa delle decisioni troppo severe del padre.
“Sei uguale a tua madre, non cambierai mai Gohan, sei solo fissato con lo studio.
Sempre studiare, studiare e studiare. Sempre e solo quello. Devi far vivere tua figlia cavolo, hai paura che venga di nuovo presa di mira, va bene ti capisco, ma se la rinchiudi in casa facendola solamente studiare, stai facendo in modo che accada quello che tu non vorresti accadesse” di nuovo le parole di Videl nella mente dell’uomo.
La donna aveva ragione, ma lui in quel momento era troppo “orgoglioso” per ammetterlo, anche perché dopo la litigata con Pan, quest’ultima era scappata via dai suoi amici e Videl, furiosa con il marito, era uscita per andare a cercarla.
E così era rimasto solo, lui, la pioggia e i rimorsi per aver trattato la figlia in quel modo in tutti quegli anni.
Forse era stato troppo egoista nei suoi confronti, lui non aveva avuto un’infanzia felice e perciò non voleva che la figlia ce ne avesse una.
Ma sarebbe stato da padri inumani e senza cuore pensare e volere una cosa del genere per i propri figli.
Anche perché Pan fino a quel momento non aveva vissuto una bella vita.
Forse la vera paura di Gohan era che la figlia potesse avere un’infanzia e un’adolescenza come quelle che aveva avuto lui, e questo non voleva e non doveva accadere.
Voleva chiuderla in una campana di vetro, proteggerla da ogni male, anche a costo di dover passare per il padre severo e che non capiva nulla, l’importante era che lei stesse bene e fosse felice, se lo meritava dopo tutto quello che aveva subito.
E finalmente Gohan capì una cosa molto importante: che Pan poteva riuscire a farsi una buona cerchia di amici nonostante tutto quello che aveva sofferto in passato e, soprattutto, che lui non doveva giudicare delle persone senza neanche averle conosciute.
Avrebbe risolto con la figlia e con la moglie e avrebbe conosciuto gli amici di Pan.
Proprio in quell’istante Gohan sentì la porta di casa chiudersi.
Velocemente scese le scale e si ritrovò di fronte Videl.
La guardò e subito dopo abbassò lo sguardo.
-Ciao…-
-Ciao.-
-Come è andata?-
-Niente, l’ho trovata, ho conosciuto i suoi amici e poi sono ritornata qui a casa-
-E come ti sembrano?-
-Gli amici? Sono molto carini e simpatici-
-Senti Vi, io…-
-Se pensi ancora di avere ragione sei veramente un ottuso…-Videl lo scansò e iniziò a salire le scale, mentre Gohan la seguiva.
La donna stava male per la discussione avuta con Gohan ma doveva far ragionare il marito.
-No io volevo solo scusarmi per come mi sono comportato in questo periodo con Pan e con te-
I due si fermarono davanti la loro camera da letto.
Silenzio. Nessuno dei parlava.
-Gohan…io capisco che non vuoi che Pan soffri ancora, ma sai che anche il dolore fa parte della vita.
Nostra figlia ha subito cose orribili, a partire da quando è stata male, da dove è iniziato tutto, ma ora è “grande”, ha quindici anni, è in una nuova scuola, con nuovi compagni e può costruirsi una “nuova vita”, so che è difficile ma devi riuscire a capirla, a metterti nei suoi panni o passerai per quello che non capisce e potrebbe odiarti a morte.
Sai adesso mi viene in mente una frase che ho letto in un libro un po’ di tempo fa e la trovo molto azzeccata in questo momento.
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano”
Go tu hai avuto un’infanzia per niente meravigliosa e hai paura che possa capitare anche a tua figlia.
Ma avete avuto destini diversi voi due e credo anche che nella tua infanzia ci siano stati anche momenti belli: la tua amicizia con Junior per esempio.
Pan invece deve ancora assaporare la meravigliosa sensazione di avere un amico, vuoi negare questo piacere a tua figlia? Non credo.
Allora, ricordati della frase che ti ho detto, non devi far credere alla gente che tu sei senza cuore, che sembra tu non abbia avuto una vita da bambino, anche se un po’ alla fine è così.
Ma forse proprio perché hai avuto un passato difficile, non scordarlo e fai in modo che Pan non subisca quello che hai subito tu…e mi riferisco al non avere un padre presente.
Fai in modo che tua figlia possa essere orgogliosa di te.
Falle capire che ti ricordi della tua infanzia, bella o brutta che sia stata-
Gohan era in silenzio, senza parole.
Amava sua moglie con tutto se stesso anche perché sapeva dare giusti consigli e riusciva a farti ragionare.
Dolcemente la baciò, eliminando la poca distanza che li separava, come per ringraziarla per tutto quello che lei aveva fatto per lui fino a quel momento.
Lei intensificò il bacio e si staccarono poco dopo solo per sorridersi.
-Ti amo. Grazie per tutto quello che fai per me, senza chiedere nulla in cambio-
-Perché non voglio nulla io, solo la tua e la felicità di nostra figlia-
I due non avevano più nulla da dirsi, si sorrisero ancora continuando a baciarsi, protagonisti di quello che sarebbe stato un lungo pomeriggio insieme.
                     
*Tre mesi dopo*
Tutto si era sistemato. Gohan conobbe gli amici di Pan, erano delle persone a posto e molto socievoli, si era sbagliato sul loro conto, doveva ammetterlo.
Doveva solo ringraziare la moglie se tutti si era risolto.
Gli aveva ricordato che anche lui aveva avuto un’infanzia, e, per quanto fosse stata dura, non doveva assolutamente dimenticarsi di averla avuta…
Per nessuna ragione al mondo.

 
   
 
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