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Autore: Risa Lily Angelie    07/07/2015    3 recensioni
Rapunzel sbuffò e tirò via un ciuffo di capelli biondi che le finivano davanti agli occhioni verdi; poco dopo, però, questo tornò di nuovo ad intralciare la lettura della ragazza che, infastidita, lo portò dietro l'orecchio.
«Che leggi, biondina?» le chiese una voce alle sue spalle.
La giovane si girò e incrociò lo sguardo di Eugene Fitzgerald.
Chiuse il libro e lo sollevò, in modo che il ragazzo potesse leggere il titolo: «
Le fiabe di Beda il bardo»
***
[Eugene/Rapunzel.]
{Spero di non aver cannato i loro caratteri; OOC nel dubbio. Hogwarts!AU.}
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Flynn Rider/Eugene Fitzgerald, Rapunzel
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tutti ad Hogwarts!'
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Note di Risa:
Un paio di appunti prima di cominciare. Sì, i protagonisti sono ad Hogwarts.
Rapunzel ha 15 anni, è al quinto anno ed è una Corvonero (anche se molti headcanon la vedrebbero come Tassorosso) ed è una metamorfomagus. Questa cosa - mio headcanon, per carità - è nata perché non sapevo decidermi se descriverla con i capelli biondi e lunghi o con quelli castani e corti.
Eugene, invece, ne ha 17 ed è un Serpeverde (non riuscirei a vederlo in un'altra casa, suvvia).
E' nata come una serie cross-over, infatti ho scritto altre OS sull'Hogwarts!AU e potete trovarle qui:
http://www.efpfanfic.net/viewseries.php?ssid=13888&i=1.
In questa OS ci saranno dei piccoli riferimenti a Jack Frost (Le 5 Leggende) ed Elsa (Frozen), entrambi Serpeverde.


 




Sunset.



Rapunzel amava la biblioteca di Hogwarts; potrebbe sembrare uno stereotipo - insomma, è ovvio che ai Corvonero piaccia la biblioteca - ma a Rapunzel Corona non importava particolarmente quale idea avessero gli altri di lei. Specie visto che, spesso, la Corvonero andava in biblioteca per letture di piacere, più che per dovere.
Era lì, seduta ad un tavolo, con il nasino a patata nascosto dal libro che stava leggendo.
Rapunzel sbuffò e tirò via un ciuffo di capelli biondi che le finivano davanti agli occhioni verdi; poco dopo, però, questo tornò di nuovo ad intralciare la lettura della ragazza che, infastidita, lo portò dietro l'orecchio.
«Che leggi, biondina?» le chiese una voce alle sue spalle.
La giovane si girò e incrociò lo sguardo di Eugene Fitzgerald.
Chiuse il libro e lo sollevò, in modo che il ragazzo potesse leggere il titolo: «Le fiabe di Beda il bardo»
Eugene annuì, capovolse la sedia e si sedette di fianco a lei, in modo da poter appoggiare le braccia incrociate sullo schienale.
«Ed è... Interessante?»
Rapunzel sollevò gli occhi dal libro e guardò il Serpeverde: «... Non hai mai letto le storie di Beda il bardo?»
Eugene scosse il capo: «Madre babbana, che vuoi farci.»
La Corvonero ridacchiò e mise il libro tra loro due: «Fai sempre in tempo a recuperare, messer Fitzgerald» disse, indicando una pagina. «Avanti, leggi.»

***

Sotto la luce che filtrava dalla vetrata della finestra della biblioteca, Eugene ebbe modo di scoprire tante nuove fiabe.
«Sai» disse Rapunzel con un sorriso, chiudendo il libro, «ho sempre avuto paura dello Stregone dal cuore peloso.(1)»
Il Serpeverde sorrise a sua volta, guardandola: Rapunzel Corona gli piaceva. Eccome, se gli piaceva. L'aveva notata al suo primo anno quando, nel momento in cui il Cappello Parlante le venne messo sul capo, lei arrossì violentemente ed i capelli biondi le divennero di un intenso color cioccolato. Da quel momento, Eugene l'aveva sempre guardata da lontano, dalla sua tavolata.
Precisiamo, Eugene Fitzgerald era un playboy, uno di quelli più ambiti dalle ragazze - non che lui si facesse desiderare, ad ogni modo - ma Rapunzel gli sembrava così pura ed ingenua che, sinceramente, non ci aveva mai davvero provato, con lei a differenza del suo compagno di malefatte Jack Frost che, da quando ne aveva memoria, ci aveva insistentemente provato - in modo più o meno evidente, ma sempre persistente - con la loro compagna di Casa, Elsa Arendelle, guardacaso la cugina di Rapunzel.
Sì, nel corso degli anni avevano scambiato qualche chiacchiera, ma a dirla tutta non avevano mai parlato così tanto come quel pomeriggio.
«Ah, sì?» rispose lui, guardando i suoi occhi verdissimi illuminarsi quando sorrideva; Rapunzel era diversa dalle altre e lui se ne era reso conto da tanto tempo.
La Corvonero annuì, tenendo stretto il libro tra le braccia; poi lo sguardo le cadde sul suo orologio da polso. Quindi si alzò in piedi con una certa fretta: «E' tardi» sentenziò, infilando il libro nella cartella nera.
«Per cosa?» chiese Eugene con una certa curiosità.
Corona non rispose, non subito, almeno; non l'aveva mai detto a nessuno, poteva fidarsi di un Serpeverde dalla nomea di sciupa-femmine? Qualcosa negli occhi di Eugene, però, le diceva di fidarsi.
«Beh...» farfugliò, lisciandosi i capelli biondi. «... non l'ho mai fatto vedere a nessuno.»
«Fallo vedere a me.»
Rapunzel sorrise, annuì, prese per mano il Serpeverde e, insieme, corsero fuori dalla biblioteca.

***

«... Ora capisco
«Bellissimo, non è vero?»
Erano in cima alla Torre di Astronomia; Rapunzel era affacciata e guardava il tramonto con espressione estasiata.
«Aspetta, aspetta. Fammi capire; tu ogni sera vieni qui a vedere il tramonto?» domandò Eugene, guardandola perplesso; ok, Rapunzel era un po' strana, ma non pensava che potesse fare una cosa come scalare ogni sera tutta la Torre per vedere uno stupido tramonto.
Corona annuì, come se fosse una cosa ovvia: 
«Adoro il tramonto» disse con un sorriso, appoggiando i gomiti sul davanzale della finestra che dava sul panorama mozzafiato. «Non è un sogno?»
E fu allora che Eugene la guardò. Sorrise appena, mentre con lo sguardo osservava il profilo della ragazza.
«Un sogno...» ripeté lentamente.
Solo che, Rapunzel non lo sapeva, Eugene non parlava del tramonto.








(1)A chi interessasse, ecco la storia, in sintesi, de Lo Stregone dal cuore peloso:
Racconta delle vicende di uno stregone che disprezzava l'amore per la debolezza che a suo giudizio esso arrecava e che per isolarsi da qualunque legame affettivo si inabissò nelle Arti Oscure. Dopo molti anni, lo stregone sentì due servi parlare di lui, l'uno provando pietà, l'altro deridendolo. Offeso e per ripicca, decise di trovare moglie, per suscitare l'invidia altrui. Il giorno dopo conobbe una bellissima strega e cominciò a corteggiarla, ritrovandosi però davanti al dubbio di lei per l'improvviso cambiamento. Ad una festa, lei gli confidò che avrebbe ricambiato il suo amore se avesse dimostrato di avere un cuore. Lo stregone la portò nei sotterranei del suo castello, dove in uno scrigno di cristallo vi era rinchiuso il suo cuore, peloso e deforme a causa di nefande magie. Lei, piena di orrore, gli chiese di rimetterlo al suo posto, nel proprio petto, e lui così fece. Alla festa gli invitati, non trovando i due da nessuna parte, li cercano dappertutto. Alla fine giunti nelle cantine, vennero colti dal raccapriccio quando videro lo stregone ormai reso folle dal suo cuore oscuro, con il cuore della strega in mano e il corpo di lei ai suoi piedi. Voleva sostituire il suo cuore con quello puro della donna, ma il suo cuore contorto e irsuto era selvaggio e si rifiutava di abbandonare il corpo. Così lo stregone se lo strappò di petto e, con entrambi i cuori in mano, morì.

La fiaba non ha mai ricevuto critiche come le due precedenti. Anzi, la sua versione è rimasta del tutto intatta nei seguenti secoli. Secondo Silente questo fu dovuto al fatto che la fiaba è un importante memento a non abusare della Magia Oscura, né oltrepassarne i limiti che porterebbero alla degenerazione umana. Inoltre si parla della ricerca dell'immortalità da parte dell'uomo, sottolineata dall'orribile somiglianza fra l'oscurità delle magie praticate dello stregone sul proprio cuore con la creazione degli Horcrux. Tuttavia la fiaba viene raccontata ai bambini solamente quando sono abbastanza grandi da non avere incubi di ogni sorta. La Bloxam mancò di citare questa fiaba nella sua opera perché non seppe mai adattarla per le piccole orecchie dei bambini, fatto notevolmente influenzato dal trauma infantile occorsole ascoltando il racconto che una sua zia faceva ad una sua cuginetta, origliando alla porta.













Angolo di Risa:
Salve! Finalmente faccio ingresso in questo fandom. Mi sono innamorata di Rapunzel dalla prima volta in cui ho visto il film.
Ma vi spiego come è nata la faccenda della serie: tempo fa, cercavo delle fanart su Frozen e mi imbattei in una immagine su Jack Frost ed Elsa.
Non avendo la più pallida idea di chi fosse lui - e me ne vergogno -, ho visto Le 5 leggende e me ne sono follemente innamorata, ritrovandomi, in effetti, a shipparli.
Nel frattempo, mi ero innamorata - tanto per cambiare - dell'head-canon secondo il quale Elsa&Anna siano cugine di Rapunzel.
Poi, un bel giorno, mi trovai davanti ad un'immagine di tutta questa bella gente in divisa da Hogwarts e mi si è accesa la lampadina. 
Che dire? Spero che il risultato non sia osceno - non più di tanto, almeno.

Risa Lily Seredhiel.
   
 
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