Cast dei Personaggi
McKruldo’s (McK’s)
Proprietario: Krul Tepes (erede)
Manager Generale: Ferid Bathory (inquietante)
Assistente Manager: Crowley Eusford (pigro)
Impiegato Part-Time: Shindou Mikaela (fatto)
Hiiragi Friend Chicken (HFC)
Proprietario: Hiiragi Kureto (vero capo) &
Hiiragi
Seishirō (spaventato dal vero capo)
Manager Generale: Hiiragi Shinya (stronzo insolente)
Assistente Manager: Ichinose Guren (fottutamente
stressato)
Impiegato part-time: Amane Yuuichirou (baka Guren)
Altri impiegati part-time:
Hiiragi Shinoa (la sorellina di
Shinya e
si vede)
Sanguu Mitsuba (la fidanzata di
Shinoa,
stando a Shinoa)
Kimizuki Shihou (offeso perché
Yuu ha
ottenuto il lavoro per nepotismo)
Saotome Youichi (rotolino alla
cannella)
“Mika~ Mika~ Mi-Mika~ ♥”
Mika si lasciò uscire un torrente di imprecazioni rivolte al muro del
bagno,
appena sentì il suo nome chiamato all'altoparlante da quella
inconfondibile
voce cantilenante. Dopo quattro mesi di lavoro da McKruldo’s, aveva
finalmente
capito tutti quei cliché dei film sugli impiegati che vogliono uccidere
i loro
capi, perché in quel momento, si stava domandando se era possibile
uccidere
quel viscido Manager Generale con i capelli color lilla con una
forchetta di
plastica.
Hai bisogno
dei soldi. Hai bisogno dei soldi. Hai bisogno dei
soldi, Mika ricordò a se stesso.
Ripeté il mantra per quello che gli sembrò mille volte mentre finiva
ciò che
doveva fare e tirava su la zip dei suoi pantaloni della divisa.
Camminando
accanto al lavandino, Mika si domandò se fosse possibile affogarsi
lì.
No, troppo poco profondo.
Mentre si lavava le mani, Mika si guardò allo specchio e si domandò se
era mai
sembrato cos stanco prima. Beh, non poteva farci niente.
Da quando i suoi genitori
lo avevano sbattuto fuori di casa, si era sistemato sul divano del suo
amico
Lacus, mentre risparmiava abbastanza soldi per prendere un appartamento
da qualche
parte.
Era grato del fatto che
stesse frequentando l'università con una borsa di studio, altrimenti
non
avrebbe saputo cosa fare.
Sfortunatamente, il suo
posto di lavoro lasciava molto a desiderare, ma nessun altro avrebbe
assunto un
ragazzo che viveva sul divano di qualcun altro.
Mika si sentiva abbastanza male per dover dipendere dal suo amico. Beh,
in
realtà Lacus non era un amico, ma piuttosto un buon conoscente.
Si erano incontrati
all'orientamento per l'università ed avevano frequentato una lezione
assieme
nel primo semestre.
Fortunatamente Lacus non
era quasi mai a casa, visto che conviveva con la sua fidanzata ー come si chiamava? Renée o
qualcosa del genere? ー perciò non gli era dispiaciuto quando
Mika gli aveva
chiesto di prendere in prestito il suo divano.
Dopotutto, aveva detto che
finché Mika continuava a portargli quegli Speciali Frullati all'Arancia
Rosso
Sangue da McK, lui era contento.
A quanto pare, davano
dipendenza.
Mika raggiunse il distributore di asciugamani di carta. Era uno di
quegli
automatici, con sensori di movimento che avrebbero dovuto
"Risparmiare i tuoi soldi e l'ambiente". Sventolò la mano.
Niente.
Di nuovo.
Ancora niente.
Fu proprio quando Mika
spostò la sua faccia davanti alla piccola finestra che mostra quanto
rotolo è
rimasto che il distributore finalmente cominciò a sputare il suo
dannato
asciugamano.
Perché
niente funziona mai
in questo negozio del cazzo?
La friggitrice, pure. Mika sospettava che fosse posseduta da un demone.
Era
sempre troppo calda o troppo fredda e, qualsiasi cosa facesse, avrebbe
schizzato olio bollente in ogni direzione, che non sarebbe mai stato
intercettato dalla stupida protezione che avrebbe dovuto proteggere da
schizzi
d'olio che sempre, sempre, sarebbe finito sulle sue braccia, o una
volta sulla
sua faccia, proprio in mezzo ai suoi occhi.
Il precedentemente menzionato viscido Manager Generale, Ferid, aveva
riso
davvero troppo alla vista di un Mika che si teneva un cubetto di
ghiaccio
nel mezzo della fronte, cercando di raffreddare la bruciatura mentre
sputava
una creativa serie di imprecazioni contro il macchinario.
Era stata la prima volta che Mika aveva realizzato che voleva veramente
uccidere il suo capo.
Mika sospirò, and sistemò il frontino posato sui suoi capelli biondi.
Cazzo, c'era
sempre quel ciuffo di capelli che si alzava come un'antenna qualsiasi
cosa
facesse. Provò a spingerlo giù, e Mika quasi si aspettava che emettesse
un
suono come sproing!!. Beh, fastidioso
com'era, non avrebbe usato gel o
lacca. Primo costava soldi. Secondo, sarebbe sembrato ridicolo.
Il vero problema, però, era
il fottuto cappello. A Mika non dispiacevano i pantaloni scuri, o la
camicia
bianca con il suo strano colletto ー cosa avrebbe dovuto essere, poi? ー ma giurava su tutti gli
dei che se avesse dovuto sentire l'ennesimo cliente fare lo scherzo del
ketchup
e della mostarda, avrebbe ucciso qualcuno, probabilmente ー no, decisamente ー il suo capo.
Hai bisogno
di soldi. Hai bisogno di soldi. Hai bisogno di soldi.
Mika gettò l'asciugamano nella spazzatura e sospirò un'ultima volta
prima di
uscire dal rifugio sicuro del bagno degli impiegati e entrare nel
l'inferno
conosciuto come lavorare-ad-un-fast-food-gestito-da-un-viscido.
Grazie a Dio era metà pomeriggio, a metà tra il pranzo e il casino
della cena e
il ristorante era quasi vuoto. Forse, semplicemente forse, sarebbe
riuscito a
sopravvivere il resto del turno senza essere molestato da quel-
“Mi-Mika!!”
Il Manager Generale dai capelli lilla quasi travolse Mika non appena
lui uscì
dall'area riservata ai soli dipendenti, strattonandolo in un mezzo
abbraccio
non molto consensuale. Mika lo spinse via.
“Mika, Mika,” si lagnò Ferid “Mi sei mancato così tanto, mio Mi-Mika.”
Forchetta
di plastica. Morte. Come fare. Devo cercarlo su Google.
La faccia di Mika rimase indifferente come al solito. Magari se lo
ignorava, se
ne sarebbe andato via. Sì, giusto.
“Ehi, Mika,” disse Ferid, piegandosi sui fianchi così da essere al
livello
degli occhi estremamente annoiati di “Quella M sta per Mika? O per
McKruldo’s?”
toccò il centro del frontino di Mika.
Un'altra ragione per cui odiava quel fottuto cappello.
“Hahaha, Ferid-san,” disse Mika, la voce gocciolante di sarcasmo,
“quella
battuta è divertente come lo era ieri, e l'altro ieri, e il giorno
prima ancora."
“Oh, ma è così carino!” canticchiò Ferid, completamente ignorando
l'intento
omicida che si irradiava dall'espressione di Mikaela. “Il piccolo Mika
con una
M sul suo cappello. Che carino! Ooooh! Mi domando se anche Mika sia un
M¹.
Scandaloso!” Ferid alzò una mano alla bocca, fingendo di essere
scioccato.
Non questa merda di nuovo.
Mika chiuse gli occhi, contando mentalmente fino a dieci, allo stesso
tempo
domandandosi se dovesse cercare degli esercizi di respirazione o
qualcosa
che potesse trattenerlo dall'uccidere quel tizio. Decise di virare la
conversazione
via da se stesso.
“Ferid-san, Crowley-san non dovrebbe essere di turno adesso?” domandò.
“Già!” Ferid gli fece l'occhiolino “ma ho visto il tuo nome sull'orario
e
sapevo che dovevo vedere il mio piccolo e sexy Mika.”
Mika assottigliò gli occhi, sperando ー solo per questa volta ー che gli sguardi potessero
uccidere.
“Oh!” commentò Ferid, ricordando improvvisamente qualcosa, “Ti ho
chiamato
all'altoparlante, perché non sei corso tra le mie braccia?”
Quella domanda non meritava una risposta.
“Non mi ami, Mika?” Ferid allargò le braccia, come aspettandosi un
abbraccio.
Mika si girò e andò via, afferrando una scopa e un panno dall'armadio
delle
scorte.
“Eh?” Ferid si imbronciò. “Dove stai andando piccolo sexy, Mika?”
Senza neppure preoccuparsi di guardarsi dietro, Mika si diresse
direttamente
verso la porta. “Non ci sono clienti, vado a spazzare il parcheggio.”
“Ok!” Ferid gli gridò dietro, allegramente “Solo, non dimenticare
di
piegarti per raccogliere la spazzatura, così che io possa vedere il tuo
culo
piccolo e carino!”
Mentre Mika spingeva la porta di fronte al risonante, aveva solo un
pensiero in
mente.
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ODIO
IL MIO LAVORO!
¹ è probabile che qui non abbia capito bene io, ma credo che Ferid gli
stesse dando del gay o del masochista(?). Ma non sono sicura, quindi,
se avete altre idee...
oddio, che
figo mettere la nota di traduttrice!!11!
ahem, uhm *si schiarisce la voce*
okay, okay, mi rendo conto del fatto che sono un po' impegnata, ma non
appena ho visto questa storia su AO3, ho deciso che avrei dovuto
tradurla
assolutamente (story time: ieri sono rimasta a ridere tre ore sul letto
come
una spastica, rotolandomi come una idiota)
normalmente non mi sarei scomodata a tradurre una mikayuu (il mio odio
per
yuu è anche comprensibile, ma credetemi, detesto mika mooooolto di più
dell'immaginabile
*opinione non popolare*) ma questa è davveeeeero scritta bene. davvero
davvero.
quindi, ho detto: perché no?
inoltre, c'è anche del gureshin in mezzo e poi lo shoujo-ai awwwww.
non potevo NON tradurla, no?
quindi, sarei mooolto contenta di sapere cosa ne pensate, anche perché
in
genere traduco abbastanza liberamente per dare un po' di senso a certe
battute.
per il resto, ringraziate emma-san per la sua meravigliosa storia;
potete
trovare la versione originale qui~
(per leggere il permesso dell'autrice alla
traduzione, guardate nel capitolo 7)
gli aggiornamenti saranno random, anche se ho già un buon 30% del
secondo
capitolo tradotto. fatemi sapere la vostra opinione, mi raccomando!
per altre domande, guardate nella bio del profilo.
mi dileguo, ora~
rie