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Autore: im_a_berkian    07/07/2015    1 recensioni
Un uomo misterioso,
un potere nascosto da secoli,
il coraggio di un ragazzo
e l'anima di un drago.
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio, Stoick, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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1. La battaglia

Hiccup POV
Tutto  cominció una fredda e nebbiosa mattina di Febbraio. Mentre ero ancora immerso nei miei più vividi sogni, sentii il corno suonare in lontananza. Al momento pensai che fosse parte del mio sogno, quindi non me ne curai più di tanto. Purtroppo poco dopo mio padre cominció a "bussare" alla porta della mia stanza(il suo bussare era costituito dal tirare pugni cosí forti a quelle povere assi di legno tanto da farle tremare molto pericolosamente, e nei casi più estremi, buttare giù proprio la porta) e urlare di alzarmi subito e che dopo mi avrebbe spiegato qualcosa. Quasi sicuramente era un attacco. Fantastico.
Scesi con una calma mortale dalle scale, sinceramente avevo voglia di tutto tranne chr di combattere. Appena arrivai in fondo alle scale mio padre mi si paró davanti, e dall'espressione sul suo volto capii che mi stava per dire qualcosa di essenziale importanza. Probabilmente un piano d'attacco.
"Figlio, una flotta di navi provenienti da sud stanno per attaccare l'isola. Voglio che tu e i tuoi amici distruggiate il maggior numero di navi o armi possibile. Senza farvi ammazzare per favore. Tutto chiaro?"
"Cristallino"
Dopo la chiacchierata con mio padre, andai subito all'ex-arena per l'addestramento anti-drago. Ormai era diventata il nostro quartier genearle. Infatti tutti gli altri erano li che mi aspettavano, in attesa di ordini(se si potevano chiamare così, visto che puntualmente ognuno faceva quel che gli passava per la mente). Gli spiegai la situazione, e il noatro compito. Poi aggiunsi"Bruta, Tufo, almeno per oggi potreste comportarvi da persone normali e piú o meni civilizzate? Anche se non ci riuscite fa niente, ma perlomeno provateci, per favore."
Subito dopo Testa di Tufo"scusa Hiccup cos'è che dovremmo fare?" 
"Niente Tufo lascia perdere......" Basta. Io con quello ci rinuncio.

Subito dopo partimmo verso la costa sud dell'isola. Eravamo praticamente circondati da quella foschia grigiastra, calda e umida. L'esercito berkiano era quasi conpletamente radunato, e non appena gli ultimi soldati arrivarono, si cominciarono a formare gli schieramenti per avanzare. Noi ragazzi, ancora gli unici che combattevano untilizzando i draghi come arma impropria,  ci eravamo posizionati esattamente sopra le navi, in attesa dell'ordine di attaccare.
Non appena cominciammo ad avanzare, verso di noi comnciarono a piovere centinaia di dardi infuocati, che uccisero molti dei nostri uomini, e costrongendoci ad atterrare. Non appena il fuoco smise di piovere dalle nubi plumbee che ci sovrastavano, io e gli altri comunciammo a distruggere navi, armi e catapulte con i nostri draghi.
Qualche ora dopo avevamo gia distrutto buona parte della flotta nemica.
Guardando una nave affondare, vidi il vessillo che identificava la sua provenienza galleggiare tra i resti di travi, vele e persone. Era una bandiera a sfondo grigio con un drago nero che ne divorava uno bianco.
Non conoscevo quello stendardo, ma ben presto avrei imparato molto bene da dove derivava quel simbolo.
Ad un tratto, mentre stavo cercando di colpire quella che sembrava la nave ammiraglia, sentii un dolore lancinante sulla spalla destra, ma non ebbi il coraggio di girarmi a guardare. Mentre la vista mi si offuscava, ordinai a Sdentato di scendere a terra, ma non feci in tempo a sentire le sue zampe che toccavano il terreno ormai impregnato di sangue. Tutto diventó buio.

Stoick POV

· Non appena finii di parlare con Hiccup andai alla sala grande per spiegare a tutti gli uomini il piano per la battaglia.
O, più precisamente, durante la guerra che ci aspettava.
Sinceramente avrei volentieri evitato di combattere, era passato solo un mese dall'ultimo scontro. Anche se c'era una differenza sostanziale questa volta: combattevamo contro altri uomini armati, sicuramente molto più preparati di noi a combattere. Comunque, questa era una dichiarazione di guerra bella e buona, e noi non potevamo arrenderci così facilmente.
Circa 20 minuti dopo partimmo alla volta della baia che occupava il lato sud dell'isola. Le navi nemiche erano a poche decine di minuti da noi. In quel piccolo spazio di tempo io e gli uomini ai gradi più alti dell'esercito berkiano, stabilimmo un piano, puro e semplice: uccidere chiunque ci si parasse davanti finché non sarebbe arrivata la resa del nemico. Un piano così facile l'avrebbe capito pure un cretino.
Poi si sentì il corno nemico suonare. 3 volte. Era l'ordine di attaccare.(l'ho inventato io a caso, non so quale sia il vero numero)

Ma quel corno non era come qualsiasi altro. Il suo suono replicava le urla di morte di soldati che muoiono atrocemente sul campo di battaglia. Mi gelò il sangue nelle vene. Avevo già sentito quel corno un giorno. Un giorno di molti anni fa, ossia il giorno in cui mio padre morì, e io divenni il capo di Berk. Mi ricordavo anche del vessillo del nemico: un drago nero che ne divorava uno bianco su sfondo grigio. Quell'immagine ancora infestava i miei incubi.
Poco dopo arrivarono i ragazzi, sui loro draghi. Avevano il compito di distruggere la flotta.
Quasi insieme a loro arrivò anche un'ondata di frecce infuocate. Io e molti altri che avevamo uno scudo limitammo i danni, ma altri che ne erano sprovvisti caddero a terra, feriti gravemente oppure morti. Dopo pochi minuti il terreno giá trasudava di sangue. Era una vista orribile.
Finite le ondate di frecce cominciò il combattimento corpo a corpo contro gli uomini dell'esercito nemico, ormai sbarcati sulla costa. Naturalmente erano molto più avvantaggiati di noi, sia come tecnica, che come armi

Noi avevamo spade non molto affilate, qualche ascia e qualche mazza ferrata, loro avevano armature in metallo, spade lunghe, lance, balestre, archi e catapulte. Quando il loro capo, Daeron, mi si parò davanti, le sorti della battaglia erano ormai nitide nella mia mente. Era una montagna d'uomo, e non solo letteralmente. La sua pelle era grigiastra, solcata da decine di rughe dettate dal tempo. Gli occhi grigi, quasi argentati. I capelli candidi come la neve gli scendevano fin sotto le spalle. Sotto la cotta di maglia di ferro, si intravedevano pellicce vecchie e pesanti. Ai fianchi aveva appesi due pugnali e una mazza, sulla schiena una spada lunga di minimo un metro e mezzo. Era più alto di me, e seppur vecchio, chiaramente più forte. Quando sfilò la spada lunga dal fodero, pensai che mi avrebbe ucciso con la stessa facilità con cui si calpesta una formica. Invece non fu così. Si limitò a puntarmela alla gola e a chiedermi: "Dove è lui!?" Restai interdetto. Non sapevo di chi stava parlando. Con la voce più calma possibile, e cercando di non far trasparire la paura che mi attanagliava gli risposi:" Di chi stai parlando?" "Del ragazzo drago, di chi se no!?" Il ragazzo drago....non avevo mai sentito quell'appellativo, ma sapevo di chi stava parlando: Hiccup.
Chi se non lui era diventato il più grande amico di uno dei draghi più potenti fino ad ora conosciuti? Chi se non lui aveva ucciso la regina dei draghi? Chi se non lui aveva portato la pace tra due mondi così diversi? "No....tu non l'avrai m-" Gli risposi, con la rabbia e la paura che mi montavano dentro. Mentre stavo per finire la risposta un uomo con un arco in spalla si avvicinò  a Daeron, e gli bisbigliò qualcosa nell'orecchio.

Lo guardai aspettando che dicesse qualcosa. Peccato che quella frase avrebbe cambiato il resto della mia vita.
"Io non ne sarei così sicuro, caro Stoick."

SPAZIO DELIRI
Allora, buonsalve a tutti. Spero che almeno in questo capitolo non ci siano errori-cazzate che mi sono sfuggiti (come al solito). Nel caso non fosse il massimo, prendetevela con sto caldo di m- del cavolo che non ti lascia pensare lucidamente. Porca vacca, oggi a Bergamo c'erano 35 gradi, si moriva!

P.S.=Ah, vi avverto già ora. Sono mooolto sadica. Mooolto moolto sadica. Leggete i prossimi capitoli a vostro rischio e pericolo.
Buona serataaa
                                                                                                                                                                                                         -Anna la Pazza




 


 
   
 
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