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Autore: Queila    08/07/2015    3 recensioni
Lily è al settimo anno e molte cose stanno cambiando, una storia sentimentale che vuole essere romantica, spero di trasmettervi qualcosa :)
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Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il sapore dei baci

 

Le notti fredde d'inverno le ricordavano sempre casa: la cioccolata calda prima di andare a dormire, le storie di paura raccontate sotto il piumone con Petunia e la torta di mele della mamma... una stretta allo stomaco quasi le bloccò il respiro al ricordo di quelle stagioni passate. La ragazza inspirò a pieni polmoni e le sembrò di percepire il profumo del dolce appena sfornato, guardò fuori dalla finestra la luna piena con gli occhi offuscati dai ricordi, mentre con una mano si portava indietro la solita ciocca ribelle. Sospirò Lily. Sospirò per i momenti trascorsi e per quelli oscuri che la attendevano. Si rese conto quasi improvvisamente che quella era la sua nuova casa... il letto a baldacchino e il baule stracolmo di oggetti magici a suoi piedi, le aule e i corridoi del castello avevano assunto nella vita di Lily le fattezze della quotidianità: erano parte di lei cosi come gli uomini e le donne che con lei condividevano quella vita. Un mesto sorriso si dipinse sul suo volto, ma una piccola ruga di preoccupazione si fece largo nella sua intima felicità: Voldemort, i Mangiamorte. Nella torre dei Grinfondo la rossa fu attraversata da un brivido di tensione... non avrebbe permesso a nessuno di distruggere la sua vecchia e la sua nuova vita. Lei era una strega, lo era sempre stata. Nonostante i bisbigli e le frasi dette a mezza bocca sui Mezzosangue, quella lettera dell'estate dei suoi undici anni le era stata destinata fin dal giorno della sua nascita. Si sentì orgogliosa e fiera di essere una Nata Babbana, aveva amato i Babbani e ora amava ancora di più la magia e coloro che ne facevano parte. I pensieri nostalgici e malinconici le avevano fatto perdere il sonno, decise di alzarsi per calmare il ritmo martellante del suo cuore. Indossò la felpa rossa e appoggiò i piedi sul pavimento ghiacciato, subito un piccolo brivido di freddo la scosse. Anche con la fioca luce della luna, Lily si accorse immediatamente che una delle sue amiche non era in camera: Alice doveva essere uscita nel pieno della notte, lasciando le coperte alla rinfusa sul letto. Scese le scale velocemente, con urgenza, con la speranza di riscaldarsi più in fretta. Arrivata nella sala comune dei Grifondoro, si bloccò. Trattenne il respiro e si accovacciò dietro una poltrona con le gambe strette al petto, presa dal panico. Davanti al camino l’uno di fronte l’altra c’erano Alice e Frank intenti a parlare a bassa voce. Lily comprese solo pochi frammenti di frasi.
“Tu non capisci, Frank!” diceva Alice.
“E invece sì…”
“Non lo possiamo fare, non subito, almeno…”
“Abbiamo entrambi diciotto anni!” disse quasi urlando il ragazzo.
Lily non capì cosa Alice gli rispose, la Grifondoro aveva abbassato il tono della voce fino quasi a un sibilo appena percettibile.
La rossa,con palmi e ginocchia a terra, si sporse leggermente a sinistra per provare a seguire la scena, non era mai stata un’impicciona, ma per Morgana, si trattativa della sua migliore amica!
Lily avvampò d’imbarazzo: anche nella penombra nel camino poté vedere gli occhi lucidi d’emozione di Alice. Osservando il volto della mora, la giovane si rese immediatamente conto di star assistendo a una scena piuttosto intima. Alice osservava Frank come se non esistesse nessun altro ragazzo al mondo, e lo sguardo del giovane era colmo di aspettative e ansia, talmente in tensione da non riuscire a guardare Alice negli occhi. D’improvviso la mora fece un cenno d’assenso col capo e Frank esplose per l’entusiasmo, la prese per i fianchi e la attirò a sé con fare molto delicato.
“Ti amo…” le sussurrò all’orecchio come fosse un segreto e non diede tempo alla ragazza di rispondere, si avvicinò al suo volto e la baciò con trasporto. Lily distorse lo sguardo sorridendo leggermente; forse aveva capito cosa quei due stessero architettando e percepì alcune lacrime di felicità fare capolino.
“Sai di cioccolata, Frank!” scherzò Alice con la voce tremante.
Mentre i due salivano mano nella mano verso i dormitori, Lily notò qualcosa al dito di Alice che brillò nella notte.
La rossa rimase immobile nella penombra, quella scena le fece riaffiorare un ricordo che Lily pensava di aver seppellito in profondità.  La visione del suo primo bacio le si parò davanti come uno schiaffo che arriva inaspettato e indesiderato.
 
Aveva dodici anni e portava i capelli legati in una coda alta, per domare i ricci crespi. Era nei sotterranei, appena fuori dal dormitorio dei Serpeverde e di fronte a lei un ragazzino magro con un naso adunco la stava consolando.
“Dai, Lily, vedrai che il professor Lumacorno ti farà recuperare il compito… domani studieremo insieme, ok?”
La bambina dai capelli rossi, tirò su col naso e asserì con la testa, mentre un’ultima lacrima solitaria le scendeva verso le labbra.
“Grazie, Severus, sei il migliore!”
Il ragazzino dai capelli neri si avvicinò e catturò la lacrima mentre si fermava proprio sulla bocca della rossa. Severus, poi, senza dire una parola, si girò e si avviò verso il suo dormitorio. Fu un bacio umido, salato che sapeva di amore non corrisposto e frustrazione.
 
Era ancora acciambellata dietro la poltrona, quando qualcuno entrò nella Sala Comune.
Il nuovo arrivato imprecò sottovoce quando prese in pieno la sedia alla destra del dipinto della signora grassa. Lily riconobbe la sua voce all’istante, uscì dal nascondiglio e si ritrovò a faccia a faccia con James Potter.
“Evans, mi hai fatto prendere un accidente…”
“E tu saresti il coraggioso James Potter?” esclamò sarcastica.
“Non ho tempo da perdere, Lily, devo correre in camera mia…” il moro accennò al braccio sinistro che teneva stretto al torace come per proteggerlo, fu allora che Lily la vide. Una lunga ferita percorreva l’intero avambraccio del ragazzo e sanguinava molto.
“Oddio, Potter, dovresti andare in infermeria, ora… dai, ti ci accompagno” il suo tono preoccupato la sorprese.
“No!” urlò il Grifondoro.
Lily lo guardò in maniera enigmatica.
“Devo solo andare nella mia camera e fasciarla per bene… tu non hai visto nulla” disse e si avviò deciso verso il dormitorio.
Fu un attimo. Lily lo afferrò per la spalla e lo trattenne, guidata da una forza sconosciuta, il calore della pelle di lui riscaldò la mano di lei in un istante, la giovane avvampò. Non sapeva esattamente cosa le prendesse, James le andava dietro da tempo e a lei non dispiaceva, in effetti… ma quella notte in particolare, sembrava che la forza rotatoria della Terra la spingesse dritta nella braccia del ragazzo.
Il moro si girò e la guardò fissa negli occhi, aspettando un qualche cenno da parte di lei.
“Aspetta, conosco un incantesimo che potrebbe aiutarti” sussultò Lily con il cuore in gola e il respiro mozzato dallo sguardo di James.
I due si avvicinarono al fuoco, in piedi, occhi neri contro occhi verdi, la ragazza tirò fuori la bacchetta e pronunciò l’incantesimo.
“Wow, Evans, sei proprio brava” il Grifondoro parve quasi a disagio, mentre sorrideva riconoscente a Lily.
Lo sguardo magnetico del ragazzo penetrò fino in fondo all’anima di Lily, facendola tremare. Il moro si avvicinò piano, titubante e prima del contatto tra le loro labbra, Lily si scoprì riflessa negli occhi di James, ne fu immensamente felice. Fu un bacio dolce, delicato, per nulla frettoloso, calmo e sereno con il sapore dell’amore: caldo, avvolgente e necessario.
Quando si allontanarono per prendere fiato, sembrava passata un'eternità, un'eternità che sembrava breve, ma allo stesso tempo infinita. Alcuni infiniti sono più grandi di altri infiniti. (*)
Si divisero solo per essere attratti nuovamente l’uno dall' altra.
 
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte […]

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.
(**)
 
 
Citazioni:
(*): John Green, Colpa delle stelle.
(**): J. Prevert, I ragazzi che si amano.
 
 
NdA:
 
Penso che la storia sia chiara, lo spero almeno xD. Comunque per chiarire due cose: sì, Frank chiede ad Alice di sposarla ^^; James, ovviamente si fa male per il piccolo problema peloso. Ho immaginato che magari Remus fosse più agitato del solito quel mese… nel contenerlo James si fa male, può essere anche Sirius a ferirlo involontariamente, chi lo sa ^^”.
Lily, sì, la nostra Lily indecisa… è debole e fragile anche lei e i pensieri non aiutano…
Grazie
 
 
 

 
I prompt da me utilizzati sono stati: Sala comune Grifondoro - Notte - Bacio - Lily Evans  
  
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