Billie Joe
deve
morire.
Continuo a fissare quella scritta sul muro del 924 Gilman Street e stringo i pugni rischiando di bucarmi la pelle del palmo della mano con le unghie.
Mike si avvicina a me e, dopo avermi dato una leggera pacca sulla spalla, dice:
“Questo è il prezzo da pagare, amico.”
È il prezzo da pagare, per cosa?
Per aver preso una scelta?
Per aver deciso di non voler più dormire su un fottuto e sudicio pavimento?
E adesso mi sto chiedendo da quando il punk è anche politica, da quando chi decide di migliorare la propria vita e continuare a suonare la propria musica [non vendersi, solo fare un salto di qualità senza modificare la propria arte] deve morire.
Probabilmente quel bastardo che ha scritto quella cosa, è uno di quelle dieci persone che era a sentirmi in una delle mie prime esibizioni al Gilman, uno dei primi sostenitori dei Green Day.
Do un ultima occhiata a quell’invito alla forca.
Ma vai a fare in culo.
Lo so, questo delirio drabble è uno schifo però recensite lo stesso, anche per esprimere tutto il vostro disprezzo.
[l'autostima della Glo va a suicidarsi u.u]
Per chi non lo sapesse, sul muro del 924 del Gilman Street è stato davvero scritto 'Billie Joe deve morire' ma tutto il resto è romanzato dalla sottoscritta.
Baci.