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Autore: FreDrachen    08/07/2015    3 recensioni
In un momento imprecisato nel tempo, dove Nihal é ancora allieva di Ido e Sennar nuovo consigliere, accade un fatto inspiegabile. Un incantesimo andato in fumo, li coinvolgerà in una nuova avventura.
Come se la caveranno l'uno nell'esistenza dell'altro?
[Il primo incontro tra Nihal e Sennar da quando lei diventa allieva di Ido é quando il mago deve partire per il Mondo Sommerso, questo é un incontro "inventato" ma spero possa piacerti comunque XD]
Dedicata a Nihaltali99. Buon compleanno(con un giorno di ritardo ^^')
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aster, Ido, Nihal, Sennar
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Dedicata a Nihaltali99. Buon compleanno amorina!!!! <3

 

Vite Scambiate

 
POV ASTER
 
La Rocca quel giorno era piú cupa e tenebrosa che mai. Forse l'intera struttura risentiva delle idee che mi passavano per la testa quel giorno.
Ero chino su un libro, i palmi rivolti verso l'alto su cui fluttuava senza peso un globo bluastro. Finalmente c'ero riuscito. Avevo trovato l'incantesimo giusto che avrebbe fatto capitolare una volta per tutte le Terre Libere. La vittoria non era mai stata così vicina. Certo, avevo sudato e usato molto del potere che scorre nelle mie vene, e quella magia potevousarla solo una volta nella vita, ma il mio sogno valeva quel salto bel buio.
Preso dall'euforia neppure sentii laporta alle mie spalle che si apriva e si rischiudeva senza rumore.
Una mano si appoggiòsulla mia spalla.
«Mio signore?»
Forse fu il tocco della mano, o la voce di Yeshol a farmi perdere la concentrazione. Fatto sta che il globo mi sfuggì, cominciò a roteare impazzito, colpì uno scudo lí appeso e si spaccò in due sfere roteanti che schizzarono fuori dalla finestra.
«Ho interrotto qualcosa?»volle sapere stupidamente il mio servo.
Mi imposi di rimanere calmo, senza successo.
«Vuoi davvero sapere cos'hai interrotto, stupido schiavo?»domandai con calma glaciale.
Yeshol non ebbe il tempo di pronunciare alcuna parola, che la sua testa sbatté contro il muro. La mia mano era ancora alzata in posizione d'attacco.
«Hai mandato tutto a monte, razza d'idiota! Avevo trovato un incantesimo che avrebbe fatto capitolare i miei nemici, e ora grazie a te ho perso quest'occasione».
Yeshol si tastó la testa dolorante.
Schioccai le dita, e due fammin comparvero nel vano della porta, spaesati.
«Rinchiudete quest'imbecille in una cella, prima che lo ammazzi con le mie stesse mani».
Yeshol venne trascinato via dalle due braccia possenti delle creatura.«La prego mio signore, pietà!».
E la sua voce si disperse nei corridoi della Rocca.
 
Terra del Sole, Base
 
POV NIHAL
 
Mi gettai sul letto, dolorante.
L'addestramento di Ido mi stava davvero massacrando. Quasi quasi sentivo davvero troppo la mancanza delle lezioni in Accademia. Al diavolo le altre reclute che mi evitavano come la peste(tranne Laio), là almeno non sgobbavo dalla mattina alla sera, e neppure sotto la pioggia battente.
Starnutii con energia. Quello gnomo pur essendo un abile guerriero era matto da legare, ecco la verità. Mi svestii degli abiti completamente fradici, e li strizzai con energia e seccamente.
Oltre a un'imminente raffreddore in arrivo, qualche ora prima avevo avuto un battibecco con Sennar, durante la sua visita veloce al campo.
 
«Qualcosa non va?»mi domandò il giovane mago di fronte al mio mutismo.
Gli scoccai uno sguardo di fuoco.
«Secondo te?»
Sennar atteggiò le labbra in una smorfia contrita.«Sai che cerco di venirti a trovarequandoposso Nihal, ma i miei impegni di Consigliere sono estenuanti, e a volte...».
«Certo, dev'essere davvero massacrante scorrazzare dalla propria stanza a quella delle riunioni. Cielo, cone mai non ho mai avuto pietà di te, Consigliere?»
«Smettila non sei divertente»mi rispose Sennar.«Il mio lavoro non consiste solo in riunioni, e lo sai».
Finsi dispiacere.«Hai ragione. Anche raggiungere la bibbblioteca, che fatica. Oppure startene nelle retrovie quando gli altri combattono. Tu non sai cosa significhi  veramente provare fatica. Io, io faccio qualcosa per cui potrei avere la scusa di non venirti a trovare».
Sennar non ce la fece più a trattenersi.«Ma ti senti? Dov'é finita la Nihal che conoscevo?»
Alzai  gli occhi al cielo, come se stessi facendo a mente un calcolo difficilissimo.
«Fammi pensare... A, si. É scomparsa da quando un certo amico non la viene a trovare da mesi».
«Vorrei vedere te nei miei panni come te la caveresti».
E si era voltato, lasciandomi sbalordita.
 
Ricacciai indietro le lacrime,
Non volevo piangere e dispiacermi per aver ferito con quelle parole dure Sennar.
Il bussare alla sua porta mi riscosse.«É pronta la cena».
Ido. Scacciai indietro le lacrime e costrinsi le mie membra doloranti ad alzarsi.
«Arrivo».
 
Terra del Sole, Makrat
 
POV SENNAR
 
«Qualcosa non va Consigliere Sennar?»
Alzai lo sguardo dal libro di magia che stavo consultando, posandolo su Flogisto, il mio nuovo maestro da quando sonodiventato Consigliere.
Sorrisi tristemente.«Se intendi qualcosa del tipo che mi sento come se Nihal mi abbia preso a pesci in faccia, sto malissimo».
«E ti farebbe bene raccontarmi cos'é successo?»
E io lo feci d'un fiato.
«Vorrei tanto che per una volta vivesse la mia vita, e saggiasse veramente i miei compiti di Consigliere»terminai.
Flogisto mi fissò severo. «Attento a come parli, giovane mago, le parole a volte sono la piú grande magia che esista».
Annuì stancamente.«Credetemi, lo so».
Flogistoannuì soddisfatto, lasciandolo solo nella sua stanza.
Mi sedetti sulla sponda del letto poggiando la testa fra le mani. Perché ero stato così duro con Nihal?
La verità era semplice. Era lei che mi ha portato all'esasperazione costringendomi a dire cose che non volevo. E la colpa è solo sua. Era cambiata troppo da quando ha scoperto la verità su di sé, e la nuova Nihal non mi piaceva affatto.
Alzai lo sguardo posandolo sul libro che avevo lasciato aperto prima. Davvero non avevo più voglia di leggere questa sera.
Delicatamente lo chiusi e lo poggiai sul cassettino accanto a me.
Mi tolsi la tunica da mago che non ho voluto cambiareneanche dopo la mia investitura di Consigliere.
Sgusciai sotto le coperte e mi addormentai all'istante.
 
 
GENERAL POV
 
Le sfere roteanti procedevano l'una distante dall'altra eppure nella stessa direzione.
Chiunque con lo sguardo all'insù rivolto al cielo poteva notarle e scambiarle per stelle cadenti.
La prima illuminò il cielo sopra la Base.
Nihal dormiva un sonno agitato, tra i mezzelfi in cerca di vendetta e il battibecco avuto con Sennar.
Neppure si accorse quando la sfera rapida e silenziosa atterrò nella sua stanza della capanna di Ido, esplodendo in un fascio di luce azzurra.
 
La seconda invece allungò il suo viaggio fino a Makrat, e finì nella stanza di locanda dove Sennar dormiva placido e dall'espressione imbronciata sul viso.
Ci fu un altro fascio di luce.
Poi la notte tornò tranquilla.
 
 
POV NIHAL
La luce filtrava dalla finestra al mio fianco.
Sbadigliai stiracchiandomi le membra intorpidite. Stancamente mi trascinai fino alla conca piena d'acqua gelida. Con mano tremante mi sciacquai il viso, sentendo sotto il mio tocco una superficie ruvida.
Rimasi sorpresa. Ruvido? Ma se ho la pelle liscia come l'olio. Cosa mi era successo? Era forse uno scherzo stupido di qualcuno della base?
Addossato alla parete scorsi uno specchio. Mi affrettai a raggiungerlo, e rimasi senza parole.
I capelli sul lungo così come l'accenno di barba(ecco cos'era che era ruvida) erano rossicci, e gli occhi che piano piano si sgranavano dalla sorpresa non erano viola.
Colui che mi fissava di rimando sulla superficie dello specchio era Sennar.
Feci un passo indietro inorridita.
Sennar... É senz'altro oportra sua, lo so. Che siaun suo modo per riscattarsi per quello che ci siamo rinfacciati ieri?
Tastai il mio corpo e con pudore capii di essere nuda. Eh, no. Non era un'illusione magica quella dello specchio ma la realtà. Per qualche oscura ragione avevo preso le sembianze di Sennar.
Mi guardai attorno. Ora che ci pensavo non mi trovavo nella mia stanza della capanna di Ido. Era una stanza poco arredata ma ben accogliente, con il letto addossato alla parete a fianco alla finestra, lo specchio, e un tavolo su cui erano appoggiati rotoli di oergamena e un tascapane vuoto. Mi avvicinai alle imposte aprendole con energia. Fuori intravidi palazzi d'oro riccamente elaborati, e capii subito dove mi trovavo.Makrat.
Ma come c'ero finita lí?
Qualcuno bussó alla porta facendomi trasalire.
«Chi é?»gracchiai con la voce roca di Sennar.
 «Sono Flogisto. Siamo attesi per la riunione».
La riunione? Ma di che stava parlando?
«Mi preparo e arrivo»riuscí solo a balbettare.
«Bene. Ti aspetto qui fuori».
Bene. E adesso che faccio?
Recuperai i vestiti di Sennar buttati alla rinfusa su una sedia, e mi affrettai a indossarli.
Fuori ad attendermi trovai un uomo anziano con una fluente barba bianca e cipigliosevero. A confonto Ido sembrava innocuo come un agnellino.
«Avanti forza, siamo attesi».
 
POV SENNAR
Fu il bussare ritmico alla mia porta a svegliarmi.
Aprí gli occhi ancora appannati, e mi stiracchiai facendo scroccareil collo indolenzito, come se avessidormito su un letto duro e scomodo.
E in effetti era proprio così, constatai con sospetto guardandomi attorno. Di certo la stanza dove mi trovavo non era quella che ho affittato a Maktrat nell'attesa del Consiglio.
Oh accidenti! Ed ero pure in ritardo.
Con una velocità impressionante balzai fuori dalle coperte gettando una rapida occhiata verso il basso, rimanendo di sasso.
Di certo stavo ancora dormendo, su questo non c'era dubbio. Il mio corpo oltre ad essere fasciato in vestiti decisamente non miei(la pelle non fa per me e ehi avevo dormito nudo!!), le mie fattezze non erano di certo maschili considerando i fianchi piú larghi(ma non esageratamente) e...i seni!! Cos'avevo mangiato la sera prima per fare un sogno simile?
Alzai lo sguardo inorridito e incontrai il mio riflesso in un piccolo specchio. Ma ció che vidi non ero io, ma Nihal. Mi tastai la guancia, e lo stesso fece il riflesso.
Davvero, qui c'era qualcosa che non quadrava.
«Forza, muoviti Nihal. Comincia l'addestramento».
Quasi mi si mozzó il fiato in gola.
Addestramento?
Aprí la porta e dovetti abbassare lo guardo per trovare il mio interlocutore. Era un uomo dalla lunga barba marrone con qualche ciocca intrecciata in morbide treccine, gli occhi socchiusi che mi studiavano.
«Ottimo, vedo che sei già vestita. Forza, addestramento e poi potrai vedere Oarf».
Annuí, non sospettando minimamenteciò che mi spettava.
Me ne pentí piú avanti.
 
POV NIHAL
Mi lasciai condurre per svariati corridoi del palazzo reale. Era nell'ala est della tenuta che si sarebbe tenuto il Consiglio. O almeno cosí aveva detto Flogisto, che malgrado l'età avanzata procedeva sicuro.
«Siamo arrivati»annunció aprendo la porta davanti cui ci fermammo. All'interno, seduti intorno a un tavolo rotondo, ci attendevano cinque uomini, che occupavano solo una metà.La maggior parte erano anziani come Flogisto, con lunghe barbe bianche e cipigliseveri proprio come me li ero sempre immaginata anche da bambina.Unoeradi mezza età con i capelli striati di grigio e un accenno di rughe intorno al viso, ma nulla di che. E poi un ragazzo. Aveva i capelli scuri e occhi verdi.
Quando mi vide mi rivolse un sorriso di scherno.
"Ma chi ti conosce?"pensai stizzita.
Quello seduto a centro tavolo si alzó, quello che mi sembrava il più anziano.
«Consigliere Sennar, finalmente ci degnate della vostra presenza». Il ragazzo ridacchió maligno.
"Vecchio gufo"pensai. Non risposi e presi posto a fianco al ragazzo ancora armato di un ghigno sprezzante.
«Dimmi Sennar, era cosí dura alzarsi dal letto?»mi domandó sottovoce.
«Taci»ribattei di rimando.
 «Non credere che facendoti notare da Flogisto diventerai il suo preferito».
Strinsi le labbra per evitare di dargliela vinta.
«Bene, ora che ci siamo tutti, possiamo finalmente cominciare»disse lo stesso consigliere che mi aveva ripreso, lanciandomi un'occhiata significativa.
Sostenni il suo sguardo con sfida. Fu lui il primo a distogliere lo sguardo.
«Consigliere Rodhan, procedete pure»continuó.
«Ho scoperto le mosse del Tiranno»cominció Rodhan lanciandomi un'occhiata eloquente.
Non era altro che un pallone gonfiato.
«Pare che abbia lavorato su una formula che puó mettere in ginocchio tutto il Mondo Emerso».
Tutti i visi si rabbuiarono, compreso il mio.
 «E a che punto é del lavoro?»domandó Flogisto a denti stretti.
«L'incantesimo non é piú utilizzabile»fu la risposta.
Espressioni di sorpresa si dipinsero sui nostri visi.«Spiegati meglio».
Rodhan inclinó il capo in segno d'intesa.«Lavorava a un'antica magia elfica in grado di far scambiare le anime di corpo. Prendiamo per esempio due individui. Leloroanime, se vengono colpiti da questo incantesimo, vengono sbalzate via dai propri corpi e magicamente si ritrovano l'uno nel corpo dell'altro».
Sentì il cuore fermarsi.
Logico. Doveva essere andata così.
«E come mai pensi che non possapiú utilizzarlo?»
 «É il vincolo di questo incantesimo. Si puó usare solo una volta nella vita».
Strinsi tra le mani il bordo del tavolo, fino a far sbiancare le nocche.
In qualche modo, a me assolutamente ignoto, questo incantesimo aveva colpito me. E forse anche Sennar.
Ma allora!
Oh, cavolo! Sennar doveva trovarsi nel mio corpo!
«Qualcosa non va Consigliere Sennar? Sembrate pallido»mi domandó Flogisto.
Deglutí e mi tormentai le mani a disagio davanti a quei sei paia d'occhi addosso.
«Non molto»riuscí a formulare con il fiato mozzo.
«Forse é meglio che vi ritiriate».
Non me lo feci ripetere due volte, e con passo insicuro lasciai la sala.
 
Vagai senza meta precisa, dove mi volevano portare i miei piedi, che mi condussero ai giardini reali.
Avevo scoperto cosa mi era successo. O meglio avevo una teoria plausibilissima che poteva spiegare questo fatto anormale.
«Cos'ho fatto di male per meritare ció?»domandai a voce alta tra me e me.
«Non so proprio Consigliere Sennar»mi rispose una voce.
Mi voltai di scatto, colta in fragrante. Era Flogisto che mi fissava con aria grave. E solo allora mi resi conto che non dovevo trovarmi li.
Aprí la bocca per formulare una scusa della mia presenza in quel luogo, ma non trovai le parole adatte. Per cui rimasi in silenzio, aspettando che fosse lui a fare la prima mossa.
«É da stamattina che vi osservo Consigliere Sennar»cominció.«E ho notato che vi comportate in modo strano. Mi sembravate come uno che si trovava la prima volta in questo luogo, e sappiamo benissimo entrambi che non é cosí». Mi scrutó sospettoso attraverso le sopraciglia incolte.«E quando Rodhan ha descritto la formula avete sussultato, come se ne foste già a conoscenza».
 «Dove vuole andare a parare?»gli domandai infine.
Per la prima volta da quando era vominciata la conversazione, sorrise.«Voglio la verità Consigliere Sennar».
Presi un lungo respiro. Forse lui aveva la soluzione al mio problema.
E gli rivelai ogni cosa.
 
 
POV SENNAR
«Affondo dall'alto! Dall'alto! Testona d'una mezzelfo!».
Mi rialzai dolorante da terra, dopo un colpo di piatto al fianco del mio avversario con la lama.
Da quando quello gnomo mi aveva buttato giú dal letto non avevo avuto un momento di pausa.
Dopo una colazione al volo, ci eravamo messi sotto con esercizi estenuanti e massacranti. Già mi trovavo fuori luogo nel corpo della mia migliore amica, e portarlo al limite mi sembrava impossibile.
Ma come faceva Nihal a sopportare ritmi simili?
Ido mi squadró.«Dato che vedo che oggi mi sembra che tuabbia la testa altrove, continueremo domani l'addestramento»decise lasciandomi libero di andare.«Ma questo non vuol dire che salterai anche Oarf, intesi?»mi fermó. Annui insicuro. Insomma, ma chi accidenti era questo Oarf?
Se avessi scritto più volte a Nihal, o se ci fossimo visti di più, avrei senz'altro saputocon chiavrei avuto a che fare.
Mi diressi a passo deciso verso la capanna di Ido. Aprì la porta di quella che momentaneamente era la mia stanza e mi buttai di pesosul letto.
«Consigliere Sennar»mi chiamó una voce.
Sussultai sorpreso, guardandomi attorno alla ricerca dell'origine di quella voce, in qualche modo famigliare.
Un momento? Come faceva lo sconosciuto conoscere la mia vera identità, dato e avevo le fattezze di Nihal?
«Chi sei?»domandai alla stanza vuota. «Fatti vedere»l'apostrofai, cercando di mantenete un contegno.
«Nello specchio Sennar».
Mi voltai verso lo specchio.
E lí scorsi Flogisto a fianco a un ragazzo dai capelli rossi. Me.
«Maestro Flogisto....come fa a sapere che...» .
Flogisto sorrise.«La tua giovane amica mi ha raccontato tutto»disse indicando con il mento il ragazzo lí vicino a lui.
Amica? Infine capii. «Nihal, sei tu?»domandai stupidamente.
 «E chi altri dovrei essere?»mi rispose di rimando.
Ah, bene. Almeno le era rimasto il suo sarcasmo.
«Sai cosa ci é successo?».
Fu Flogisto a rispondere.«Si, giovane Sennar. Siete stati colpiti dall'incantesimo Scambiatore».
Ne sapevo tanto quanto prima.
«E in cosa consisterebbe?»
Flogisto lo fece in poche parole. Mi sentí mancare. Fissai Nihal. Se era sconvolta lo nascondeva bene.
«Esiste un modo per annullare il suo effetto?»domandai.
Flogisto, asorpresa, annuí.
«Esatto. Io e la tua amica siamo passati dalla biblioteca, e abbiamo trovato questa formula»spiegó.
«E cos'avete scoperto?»
 «Dopo aver pronunciato l'incantesimo si forma un globo che al momento di collidere con le sue vittime si scinde per poterle colpire entrambe. Questo accade solo sei due destinatari sono poco distanti. Nel vostro caso sembra e la sfera si sia rotta prima e che quindi possa avervi colpito anche se eravati a chilometri di distanza». Fece una paudsa.«Ma la cosa interessante sta nel fatto che non scelga a caso le sue vittime, bensí due che hanno avuto...controversie nelle ore precedenti alla collisione».
Era stata colpa del nostro litigio e adesso ci trovavamo in quella situazione. Mi sentì in colpa di essere stato duro con Nihal il giorno prima. Se non l'avessi apostrofata così aspramente, se avessi ammesso i miei errori, tutto questo non sarebbe mai accaduto.
«E c'è una magia in grado di annullare questa?»domandai con un filo di voce.
Nihal mi stava fissando con espressione indecifrabile. Ma infine annuì.
«Non è esattamente una magia»ammise.«Solo una possibilità. Non sono riuscita a leggerla. Solo Flogisto ne è a conoscenza».
Spostai lo sguardo da me…cioè da Nihal, per posarlo su Flogisto, che mi fissava con fare enigmatico. Insomma perché non me la diceva? Perché tanto segreto?
«E quale sarebbe questa possibilità?»
«Qual è stato il motivo del vostro litigio?»mi domandò Flogisto.
Glielo riferii in poche parole, gettando ogni tanto qualche occhiata a Nihal.
«Benissimo»disse infine Flogisto.
Benissimo un corno! Non ci ha ancora rivelato la soluzione.
«è semplice rompere quest'incantesimo. Entro la fine di questo giorno dovrete apprezzare l'uno la vita dell''altro. E solo allora vi riscambierete il corpo».
«Cosa?»domandammo all'unisono.
«è l'unica opportunità che avete».
«E se non riuscissimo nell'intento?»domandai con un filo di voce, temendo la sua risposta.
«Resterete così per sempre. E c'é di piú. Le vostre identità si fonderanno tra loro, e andrete incontro a follia...se siete fortunati»dichiaró lapidario.
 
 
POV NIHAL
Tra noi scese un silenzio gravoso. Davvero non trovavo allettante rimanere nel corpo di Sennar a vita.
«Avete tempo fino al tramonto di oggi». La voce di Flogisto arrivò ovattata alle mie orecchie.
Vidi Sennar annuire energicamente. Ma da dove lo prende tutto questo ottimismo?
La mia prima intenzione era tirare testate contro il muro alla ricerca di un'altra possibilità. No, dicevo sul serio. Come si faceva ad amare una vita noisissima come quella di Sennar? Il Consiglio di qualche ora fa mi era bastato.
«Nihal!»chiamó una voce fuori.
Trasalii nel sentire il mio nome, e lo stesso fece Sennar. Che ci stessimo già fondendo?
«É Ido»mormorammo all'unisono.
Lo fissai con occhi di fiamma.«Fatti piacere la mia vita, intesi? Non ho alcuna intenzione di restare un minuto di piú in compagnia di Rodhan»sbottai.
Sennar mi sorrise.«Faró del mio meglio, futuro Cavaliere».
Le sue parole mi sciolsero. Sennar, malgrado tutto credeva ancora in me, anche adesso che non meritavo.
 «Anche tu dovrai in qualche modo sopportare la mia realtà».
 «Non Rodhan».
Sennar scoppió a ridere.«Soprattutto Rodhan. Pensi di potercela fare?»
Annuí con rinnovata convinzione.
Feciper andarmene, ma la mia voce..,cioé Sennar mi fermó.«Chi é Oarf?»
Mi ritrovai a sorridere. «Lo scoprirai presto».
 
POV SENNAR
Mi lasciò a corto di risposte.
La mia mente cominciò a vagare su cosa o chi potesse essere Oarf.
«Batti la fiacca ragazza? Di corsa in arena»sbraitó Ido facendo irruzione nella stanza.
Mi affrettati a ubbidire. Anche se non sapevo dove fosse l'Arena. Che figura!
Fu Ido pazientemente a giudarmi.
Si sedemmo sugli spalti e attendemmo cinque minuti, che a me parvero un'eternità.
E infine arrivò.
Il mio cuore perse un battito.
Ero abituato ai draghi azzurri, sottili e di medio-piccole proporzioni. Quello che invece mi stava di fronte era enorme. La testa più grande del mio busto...cioè quello di Nihal intendo...verde scura, gli occhi due tizzoni ardenti che mi fissavano con ferociae una bocca piena di lunghi denti affilati che potevano essere in grado di staccarmibla testa con un solo morso.
Non potevo negare di essere atterrito.
«Oarf?»domandai stupidamente. Che cretino! Come ho potuto non capirlo.
Ido mi fissó come si faceva con gli stolti.«E chi pensavi che fosse? Forza al lavoro!»
 «E cosa dovrei fare?»
Ido alzó gli occhi al cielo.«Cosa ti sei bevuta Nihal ultimamente? Un barile di birra?»
Magari fosse stata la verità. Sarebbe stato meno drammatica.
Non risposi. Lui non era a conoscenza della verità, per cui non mi difesi.
 «Devi stabilire un contatto con lui».
Ah. Piú facile a dirsi che a farsi.
Mi alzai e piuttosto goffamente entrai nell'arena vera e propria e a passò i deciso mi avvicinai al drago ruggente. A nulla servirono gli ammonimenti di Ido. Volevomettere fine a questa storia.
Provai con un l'incontro diretto, ma la creatura mi vomitò addosso una vampata di fuoco che, se fossi stato piú vicino mi avrebbe incenerito.
Strinsi le labbra in una smorfia di disappunto. Se avessi avuto almeno la magia dalla mia.
Aspetta. E chi sosteneva il contrario?
Provai ad attingere ai miei poteri e ci ritrovai intanto e forti come non mai.
Si. Ora il drago non avrebbe potuto negarmi.
Convogliai i miei pensieri al drago, ma questi li repinse con forza inaudita. Accidenti se la bestia aveva carattere. Povera me...cioé povera Nihal(come ha fatto a sopportarlo?). Stavo già cominciando a fare confusione. Non era buon segno.
Non demorsi e riprovai, stavolta con piú forza.
Il drago cercó di nuovo di respingermi, ma stavolta la suya cocciutadine cozzó contro un muro. Oarf parve spaesato di fronte alla mia trenbacia e colsi il momento. Mi insinuai nella sua mente.
"Nihal. Nihal é il tuo Cavaliere. Dhunat é morto, é ora che tu chiuda con il passato e accetti un nuovo futuro" gli mormoraicon il pensiero.
Lí per lí il drago parve ascoltarmi.
La fiammata arrivó improvvisa e inaspettata. Furono forse i sensi del corpo di Nihal, abituato al pericolo, a permettermi di scansarmi dal fuoco. Non fui abbastanza veloce, e la lingua vermiglia disegnó una striscia sul muo braccio.
Ido si avvicinó stupito e arrabbiato, agguantandomi il braccio.
«Per oggi basta cosí».
Tirai un sospiro di sollievo, e lo seguì fuori dall'arena.
 
Misi piede dentro la stanzetta con una larga benda che mi fasciava il braccio. Gettati un'occhiata fuoridalla finestrella, e l'aria mi si mozzo in gola. Il so!e stava tramontando.
Come aveva fatto a non notarlo prima?
Il tempo era passato talmente velocemente in compagnia del drago che non mi ero capacitato che il mio tempo stava per scadere.
Eppure non potevo negare che in compagnia di quel drago bulbero si era sentito bene. Avevo sentito nel suo cuore uno spirito indomito come quello che infiammava Nihal. Forse davvero sarebbero stati perfetti come compagni.
Con tristezza pensai che forse non si sarebbe mai avverata questa realtà.
All'improvviso sentì le palpebre farsi pesanti, e sprofondati nel sonno.
 
POV NIHAL
Mi tormentai le mani di fronte alla porta dinanzi a me.
Li dentro io e Rodhan saremmo stati esaminati da un membro del Consiglio.
Ero una frana con lamagia! Come avrei potuto combattere a un "duello magico"(così l'aveva definito) il vecchio gufo?
Ci fece posizionare uno di fronte all'altro.
Rodhan mi fissava con il suo solito cipiglio sprezzante. I ricordi di Sennar si ischiarono con i miei. Lo vidi ogni singolo giorno da quando era andato a Makrat per essere addestrato da Flogisto. Lo vidi schernirlo, trovare ogni scusa per discretarlo di fronte al maestro. Ma Sennar non aveva demoroso,mai una volta.
Ed era proprio ciò che avrei fatto anch'io.
Rodhan parti con un incantesimo offensivo che anch'io avevo appreso, a suo tempo, da Soana. Bastò evocare una barriera di protezione argentea. Ma il mio avversario non sembrava per nulla sorpreso, e manteneva intatta la sua arroganza."
"Te la faro vedere io".
Stavolta fui io a fare la prima mossa. Mormorai un Lithosche sorbi l'effetto desiderato. Immobile, pietrificato al suo postoil mio avversario mi fissó con ferocia e rabbia. Si apprestó a evocare un altro incantesimio, e io ne usaiuno per metterlo a tacere.
 Sconfitto Rodhan mosse la labbra lanciandomi una serie d'imprecazioni silenziose, a cui rispsoi con un sorriso vittorioso.
«Credo che sappiamo chi potrà continuare l'aprendimento»settenzió la voce del consigliere.
Cosa?
Lanciai un'occhiata a Flogisto che mi rispose con una scrollata di spalle. Nessuno aveva accennato che a scontro finito uno se ne sarebbe andato.
La fortuna era stata dalla mia parteuna volta tanto.
Il consigliere sciolse le catene invisibi che trattenevano ancora Rodhan che, non appena libero, mi si gettó addosso, facendomi cadere a terra.
Le sue mani si strinsero attorno al mio collo cercando di soffocarmi. Fu istinto puro a permettermi di tirargli uncalcio in pieno parti basse. Rodhan emise un lamento di dolore lasciando la presa.
Flogisto prontamente lo colpi con un incangfesimo sbattendolo contro il muro. Il ragazzo si accasciò contro la parete privo di sensi.
Il consigliere fissó la scena con indifferenza.
«Puó andare consigliere Sennar»mi liquidó.
Cosa? Niente come state? Insomma, quel viscido verme mi aveva quasi strangolato!!
Ma decisi di non aprir bocca e mi affrettai a uscire dal palazzo reale, dirigendomi alla locanda.
Quando entrai nella stanza con orrore vidi i raggi rossi del sole che tramontava illuminare tutto i torno a me.
Era finita. Mi avrebbe atteso la follia, se non la morte.
Io che avevo una missione da compiere. I mezzelfi non avrebbero avuto la loro vendetta, e la colpa era solo mia che non ero stata capace ad adattarmi alla vita di Sennar.
Peró, dovevo ammettere che il duello mi aveva caricato d'adrenalina come una battaglia conteo i fammin. E anche cercare risposte nella biblioteca di Makrat in compagnia di Flogisto non era stato male.
In fondo la vita del mio migliore amico, perché cosí ancora lo consideravo, non era affatto male.
Non appena finí di formulare questo oensiero sentí l'aria mancarmi e intorno a me ogni cosa sfumó, e fui  inghiottita dal buio.
 
POV SENNAR
Aprí gli occhi.
Sentivo nell'aria odore di cambiamento, ma non capivo di cosa si trattava.
Scostai lo sguiardo dal soffitto per poggiarlo sulla scrivania lí di fianco, riconoscendola subito.
Mi alzai di scatto avvicinadomi alla finestra. L'aria di Makrat profumava di pane appena sfornato. Inspirai avidamente. Mi era mancato quel posto.
Non appena sentii bussare mi apprestai ad aprire la porta.
Sulla soglia Flogisto con espressione curiosa sul viso.
«Sono di nuovo io maestro»affermai con orgoglio.
Lui mi rivolse un sorriso, in parte triste.
Mi rabbuiai. «Cosa vi turba maestro?»
«Rodhan é fuggito dalla prigione dov'era stato rinchiuso dopo che aveva aggredito la tua amica ieri pomeriggio».
Davvero? Non mi ricordavo...ma poi pensai che c'era Nihal presente. Mi sarei fatta raccontare tutto. Ma c'era qualcos'altro che mi sfuggiva. Poi ricordai.
 «Maestro! La prova! Se non la passo dovrei...».
 «Continuerai a studiare da me»affermó Flogisto. «Sei fortunato ad avere un'amica come Nihgal. É grazie a lei che sei ancora qui».
Sorrisi, felice come non ero mia stato.
 
POV NIHAL
Aprì gli occhi ancora scossa.
E quando non riconobbi la mia picco!a stanza nella capanna di Ido, quasi crollai giú dal letto. Mi tastai il corpo, dalla testa ai piedi. Ero di nuovo me stessa.
Presa dall'emozione mi catapultai fuori dove trovai il mio maestro intento a fumarsi la pipa.
«Quando cominciamo?»
Ido mi rivolse uno sguardo sorpreso.
«A cosa devo tutta questa contentezza?»
Sorrisi. Magari potevo raccontargli cosa mi era successo. Ma...
«Devo scrivere a Sennar». E mi rituffai in casa. Notai comunque un deboe sorriso disegnarsi sulle labbra di Ido.
Non ci badai molto e inforcai pergamena e calamaio. Scrissi un breve messaggio a Sennar, dove lo ringraziai di essersi fatto piacere lamia vita e di come avessi sconfitto clamorosamente quel pallone gonfiato di Rodhan. Soddisfatta del risultato evocai il fuocherello magico, e la pergamena si dissolse.
Soddisafatta, feci per uscire e raggiungere Ido, quando un altro fuocherello mi comoarve di fronte. Possibile che fosse già Sennar?
Materializzai la pergamenina e la sdrotolai lentamente.
C'erano solo due parole impresse sopra:
"Grazie Nihal".
 
 
 
   
 
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