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Autore: Cherry_Leto    08/07/2015    3 recensioni
Questa storia ha come pairing una George/Hermione, ma che vede come personaggi principali anche Harry Potter, Ginny e Fred Weasley, Luna Lovegood,Neville Paciock, Draco Malfoy, Terry Steeval, Theodore Nott, Blaise Zabini, Daphne Greengrass.
Narra della loro strana nuova amicizia nata dopo la seconda guerra, della loro vita quotidiana e...del quidditch.
Perché Hermione non vuole volare? Cos'è che la ferma? E se fosse un'ottima giocatrice ?
Dal primo capitolo:
“Emi…dai ti prego, si sono fatte vive poche persone e sono tutte delle schiappe!” disse Ginny, con le mani piegate e uno sguardo speranzoso.
“No.” Disse la riccia continuando a mangiare la sua colazione in silenzio.
“Dai, ti promettiamo che non faremo scherzi..” iniziò George.
“O meglio, ti promettiamo di non farne così tanti… e di non farne a te…” corresse Fred lanciando un’occhiataccia al fratello.
“È inutile: non lo farò. Non mi avvicinerò mai e poi mai ad una scopa. Sono stata chiara?”
***
“Per tu lo dire a te e non a lui. Lui vuole una Emi felice, non triste.” La ragazza sospirò. Viktor aveva ragione. Alex avrebbe voluto che lei fosse felice, che vivesse la vita appieno come lui non aveva avuto modo di fare.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Serpeverde, Viktor Krum | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville, Theodore/Tracey
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Loira, Rhone-Alpes, anno 1983
 

Jean e Maximillian Granger erano due babbani che si erano conosciuti ad un seminario per dentisti in Francia e fu proprio lì che si innamorarono. Fu un amore a prima vista, uno dei quei primi amori dolci ed innocenti.
Nemmeno un anno dopo il loro incontro venne alla luce Alexander, un bambino tanto dolce quanto dispettoso.
Jean decise così di dire addio alla sua amata Inghilterra e trasferirsi definitivamente in Francia per iniziare una nuova vita con il suo neo marito e quel piccolo bimbo che li aveva resi tanto felici.
Sette anni dopo diedero alla luce la loro secondogenita Hermione, una bambina piccolina con due occhioni castani che aveva rapito il loro cuore.
Pochi anni dopo, quando Alexander compì undici anni, qualcosa di strano accadde nella loro casa.
Tra le solite bollette e réclame, vi era una lettera con su uno stemma in ceralacca che non avevano riconosciuto, indirizzato al loro figlio.
Pochi minuti dopo, il caos.


“Mamma, ma allora i maghi esistono?” chiese la piccola Hermione dopo aver posato a terra il libro che stava leggendo.
“A quanto pare sì…” disse la donna ancora perplessa. “Allora anch’io sarò una strega?” chiese lei, felice di poter essere come una di quelle eroine di cui le raccontava sua madre ogni sera.
“Non lo sappiamo Emi, lo scopriremo quando sarai più grande…”
“Jean, ma com’è possibile?” chiese l’uomo, rimasto in silenzio fino ad allora per poter leggere per l’ennesima volta la lettera, in cerca di un indizio che tutto quello era una burla.
“Non lo so tesoro, ma ormai Alexander non vede l’ora di andare a quella scuola…”
“Speriamo sia la scelta giusta.”
“Lo spero anch’io.” Rispose la donna sospirando.
 
 
 
Hogwarts,anno 1999
 
La seconda guerra magica era appena terminata, lasciandosi dietro ferite da rimarginare, persone da compiangere e tanto dolore.
Ma dopo tutti quegli anni c’era anche uno spiraglio di speranza nel mondo magico.
Finalmente potevano iniziare a vivere una vita nuova, senza Maghi Oscuri che potessero portar loro via figli, amici o genitori.
Nonostante le proteste dei propri genitori, Harry,Ginny, Hermione e –con loro gran sorpresa –Fred e George avevano deciso di terminare i loro studi alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Ognuno di loro vi era tornato con ragioni ben diverse.
Harry era tornato a scuola perché non voleva sembrare un privilegiato, così era tornato per affrontare i M.A.G.O. prima di inseguire il suo sogno di diventare Auror.
Ginny lo aveva seguito, seppur a malincuore, in quanto voleva rimanere a casa con i propri genitori, tornare in quel luogo la rattristava.
Hermione invece non avrebbe mai lasciato gli studi, amava studiare e quel posto ormai era l’unica casa che le era rimasta da quando i suoi genitori si erano trasferiti in Australia e si erano costruiti una nuova vita lì.
Per Fred e George tornare era stata la scelta più difficile.
Essere lì, tra quelle mura, significava vivere ogni giorno la scena della morte di Angelina, la loro migliore amica, ma soprattutto significava rivivere le giornate passate lì con il fratello con la consapevolezza di non poter fare scherzi assieme a lui agli amici e perché no?, ai professori caduti in guerra.
Non avrebbero preso cioccolate calde con Lupin né avrebbero rubato la macchina fotografica di Colin per fargli foto di nascosto.
Ron invece aveva preferito rimanere a casa, si occupava del negozio dei gemelli tenendo sotto controllo i due impiegati che si prendevano cura degli affari durante l’assenza del proprietario e nel mentre si allenava per i provini per la squadra di Quidditch che più amava: i Cannoni di Chudley.
Stavano tornando alle loro vecchie vite, timorosi di dover affrontare qualche altra battaglia. Ma lo sapevano tutti che avevano una battaglia da combattere.
I Grifondoro si erano ritrovati così di fronte alle imponenti mura di Hogwarts, facendosi forza l’uno all’altro.
Non appena entrarono si fermarono di scatto. Nella Sala Grande non vi erano più quattro tavoli, ma una sola tavolata che avrebbe accolto tutti gli studenti nella speranza che i vecchi rancori s’affievolissero.
I ragazzi si guardarono attorno e notarono Seamus, Lee e Neville seduti alla fine del tavolo, probabilmente erano gli ultimi posti disponibili. I cinque si avvicinarono e notarono che accanto ai compagni vi erano Luna Lovegood, una loro vecchia amica e quattro serpi a loro ben note: Draco Malfoy, Blaise Zabini, Theodore Nott e Daphne Greengrass, tutte con lo sguardo chino sul loro piatto.
I ragazzi si scambiarono un’occhiata e annuirono.
Niente battibecchi.
“Buonasera a tutti.” Salutò la Caposcuola, sedendosi di fronte a Thedore che le sorrise.
“Salve” dissero in unisono i gemelli prendendo posto di fronte a Daphne e Draco che si sedettero ancor più vicini facendo loro un cenno. Infine Harry prese posto accanto a Luna e Blaise ritrovandosi Ginny di fronte.
“Allora, come sono andate le vacanze? Theo mi stava raccontando che è stato in Francia, non trovate sia fantastico?” Intervenne la bionda Corvonero attirando l’attenzione di tutti, ma senza ottenere risposta finché Hermione non rispose. “Davvero? Ti è piaciuta?”
Il moro si voltò e le sorrise grato: ”Sì, mi è piaciuta molto.”
“E dove sei stato?” le chiese lei curiosa.
“Sono stato a Parigi, ovviamente, poi abbiamo visitato le altre città fino ad arrivare a Loira dove abbiamo preso la passaporta per Londra.” Spiegò lui, il volto illuminato.
“Ma dai! Io ho vissuto lì fino ai miei dieci…quasi undici anni.” Replicò la giovane, senza pensarci, guadagnandosi un’occhiata sorpresa dai suoi amici, tranne Harry che ormai era come un  fratello per lei e durante i mesi, gli anni passati insieme si erano confidati tutto.
I gemelli e Ginny in compenso, avevano le loro forchette a mezz’aria e la stavano guardando di traverso.
Luna e i tre grifoni la guardarono per un attimo prima di tornare a mangiare e ascoltare la conversazione e le serpi si gustavano la scena.
“Wow, quindi sei francese?” chiese Theo, che finalmente poteva conversare con la ragazza che aveva da sempre considerato interessante.
“Per metà. Mia madre è inglese, si è trasferita in Francia quand’ha avuto…ehm, quando ha sposato mio padre. Oh, non trovate che questa zuppa sia davvero deliziosa?” chiese la riccia cercando di cambiare discorso.
“Oh già, oggi la cena è davvero ottima.” Replicò Daphne, che aveva notato lo sguardo leggermente offuscato della giovane e aveva preferito aiutarla che vedere il clima diventare pesante.
“Ahio-si, è vero. È bello essere qui di nuovo… nonostante tutto.” Esordì la serpe dopo aver ricevuto una pestata sul piede dall’amica.
I gemelli iniziarono a far battutine e poco dopo Lee si unì a loro, mentre Luna e Neville parlavano dei nuovi orari e Seamus, Harry, Ginny e Blaise si erano uniti agli altri per prendere in giro le due serpi che avevano appetito.
In quel momento, quando tutti erano distratti, Hermione sorrise loro grata e i due accennarono un sorriso.


 
La riccia si ritrovò a pensare che forse non era così male l’idea di avere un solo tavolo. 




_________________________
Salveee!
Lo so, lo so, non ho ancora finito l'altra fanfiction, ma quest'idea mi frullava da tanto ed eccomi qui. 
Che ne pensate? Vi ho incuriosite ? Vi invito a lasciare una recensione, che sia positiva o negativa.
Buona serata,
Cherry
  
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