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Autore: Nuray    08/07/2015    2 recensioni
Un nuovo pericolo sembra in agguato; le Winx dovranno nuovamente combattere. Ma se gli unici a sapere come fare fossero dei nemici precedentemente sconfitti? E se l'unico modo per venirne a conoscenza fosse liberarli?
Dal 1° capitolo: "NON PUO' LIBERARLI, LA PREGO MI DICA CHE NON LO FARA'"
Spero di aver stuzzicato la vostra curiosità ;P
[storia sospesa]
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~CAPITOLO 6
Nel suo ufficio la Direttrice Faragonda stava riflettendo sull’imminente colloquio con gli stregoni: non poteva concedere loro la libertà ma nemmeno lasciare che la dimensione magica venisse distrutta.
A distoglierla dal vortice dei suoi pensieri fu la lucina rossa del telefono a proiezione olografica; vedendo chi era si affrettò a rispondere e, mentre l’immagine della persona si materializzava, chiese:
“Regina Nebula, cosa posso fare per voi?”
“Vorrei parlare di Ogron e dei suoi compagni, Direttrice. Sono già ad Alfea?” chiese la signora delle fate terrestri
“Sì, attualmente sono nella nostra infermeria a recuperare le forze” confermò Fargonda
“Non posso credere di aver acconsentito a una simile pazzia” sospirò Nebula passandosi una mano sugli occhi
“So come vi sentite, Vostra Altezza. Vi prometto che farò del mio meglio per fargli avere la massima condanna possibile” tentò di rassicurarla l’anziana fata
“Non nutro dubbi al riguardo, tuttavia ho una condizione: che gli vengano tolti o quantomeno sigillati per sempre i poteri. Valuterete poi voi delle circostanze quando farlo. Inoltre desidero ascoltare la conversazione.” impose la regina
“Come desiderate Maestà” acconsentì l’altra
 “Nebula” disse la fata maggiore
“Prego?” domandò Faragonda, sicura di aver capito male
“Chiamatemi Nebula e datemi del tu, voi potreste essere mia nonna e abbiamo in comune un esperienza che renderebbe pari un re e uno schiavo” spiegò la regina
“Come desideri, allora per te sarò Rosalba. Comunque ci vorrà un po’, ho appena mandato Griselda a svegliare le ragazze e le ho chiesto di chiamare gli stregoni solo quando loro saranno davanti alla porta della presidenza” disse accennando alla lentezza delle sue allieve
“Beh potremmo fare conversazione, o magari potresti spiegarmi il trattato sulla conversione della polarità elementare di Johann von Biederhof” propose la fata della pace e della guerra

************

“Ben svegliato Gantlos” lo salutò Ogron
“Dove siamo?” domandò lo stregone
“Ma come, non riconosci l’adorabile rosa confetto, lo squisito bianco panna e i graziosi intarsi dorati?” scherzò Anagan
“Quell’uomo a volte mi terrorizza” confessò lo stregone biondo
Lo stregone dell’ipervelocità stava per commentare quando qualcuno bussò e entrò dalla porta; era Ofelia seguita da tre vassoi con la colazione che a un suo gesto andarono a posarsi sui comodini affianco al letto. Poi si rivolse agli stregoni dicendo:
“Ben svegliati, mangiate pure con calma. L’ispettrice Griselda verrà a chiamarvi quando sarà il momento.”
Il medico stava per uscire quando Anagan le chiese:
“Ma come dottoressa, non ci visita?”
“Non occorre: ai piedi di ogni letto è posizionato un pannello dove vengono riportate automaticamente tutte le condizioni del paziente che lo occupa” detto questo se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.

************

Quando Griselda bussò erano tutte sveglie e avevano iniziato a farsi la doccia, organizzando i turni per l’unica disponibile, visto che l’altra era stata subito occupata da Stella.
Fu Aisha, già vestita con una maglia turchese e degli shorts bianchi, ad aprirle e chiederle:
“Ispettrice, cosa possiamo fare per lei?”
“La Direttrice Faragonda mi aveva mandata a svegliarvi; veloci a prepararvi, poi raggiungete la presidenza e bussate prima di entrare”
Dopo che la principessa di Andros ebbe chiuso la porta la donna si allontanò sentendo la voce di Tecna urlare a Stella di muoversi e una porta che veniva aperta e sbattuta.
Circa tre quarti d’ora dopo si ritrovarono davanti alla direzione e, dopo aver chiesto il permesso, entrarono.
Notarono subito la presenza della Regina delle Fate Terrestri e, mentre l’ispettrice si allontanava per andare a chiamare i maghi del cerchio nero, si misero a parlare:
“Winx che piacere rivedervi, anche se in queste circostanze” disse Nebula
“E’ un piacere anche per noi, come sta andando con la scuola?” chiese Bloom interessata
“Bene, quest’anno il pianeta ha guadagnato sette nuove fate Enchantix e tre di loro hanno deciso di diventare guerriere, la magia è utile ma dall’esperienza con gli stregoni abbiamo imparato che da sola non basta” rispose la fata della pace e della guerra
“Hai qualche consiglio su come comportarci con Loro?” domandò Aisha
“Ne ho meno di quanto vorrei; probabilmente però ci avete già pensato: non fidatevi di loro e se si comportano come fossero vostri amici fate ancora più attenzione, pensate in modo oggettivo e soprattutto accettate il fatto che non provino sentimenti umani.  Ultima cosa non fatevi trasportare dalle emozioni e non esternatele eccessivamente, le userebbero contro di voi” espose Nebula guardando in particolare la fata dei fluidi mentre Musa osservava di sottecchi Flora il cui volto solitamente dolce e illuminato da un sorriso caldo e gentile era diventato una maschera impassibile.
Mentre Nebula spiegava gli occhi di Faragonda divennero vuoti per un istante e l’anziana fata disse:
“Griselda mi ha avvertito che stanno per girare l’angolo”
dopo di che fece comparire tre sedie davanti alla scrivania e disse alle ragazze di posizionarsi ai lati.
Le fate fecero appena in tempo a spostarsi che la porta venne aperta e l’ispettrice lasciò entrare gli stregoni
“Prego, sedetevi pure; grazie Griselda, puoi andare.” disse Faragonda e poi aggiunse telepaticamente “E fare quella cosa di cui abbiamo parlato ieri
“Direttrice, a cosa dobbiamo questo onore?” chiese Anagan
“Tutti i segni di cui ci avvertiste anni fa si sono compiuti, ora, vorremmo ci diceste chi è questo nemico e come sconfiggerlo” spiegò Rosalba
“Signora, Nebula, Fate, tutta la speranza che riponete in noi è commovente ma non vi aiuteremo gratis” disse Ogron
“Ditemi quali sono le vostre condizioni ma tenete conto che ho delle limitazioni” spiegò la fata
“Lo comprendo ma questa non è negoziabile: non vogliamo tornare su Omega” rispose il mago nero dai capelli rossi
“E desideriamo mantenere i nostri poteri” aggiunse Gantlos
“Sta bene; ma vi verranno bloccati e verrete ospitati dai Templari di Roccaluce” disse Faragonda
“Ma non vogliamo quella stupida musichetta e sentire quella voce irritante” ringhiò Gantlos
“Cercheremo di convincerli a darvi una stanza isolata” assicurò la direttrice di Alfea
“Abbiamo raggiunto un accordo illustre Fata, Vostra Maestà?” domandò strafottente Ogron
Le Nebula e Rosalba si guardarono e quest’ultima disse:
“Sì”
“Direi allora di non attendere oltre e procedere. Immagino avrete fatto delle ricerche, avete scoperto un legame?” domandò il mago rosso
“No, le catastrofi sono troppo diverse per avere un qualche collegamento, e le cause sono differenti” rispose Tecna
“Invece hanno tutte la stessa origine e lo stesso scopo e sono collegate proprio dalla loro diversità” affermò Ogron
“Che intendi?” chiese Musa
“Queste calamità naturali sono state generate dalla stessa entità e hanno due “scopi”: avvertirci e seminare caos” rispose lo stregone
“Ma non tutte hanno portato disordine, la luna rossa ad esempio è stata innocua e in che modo la diversità le collega?” domandò Bloom
“Invece è una delle più dannose: tu non hai idea della pericolosità di un licantropo privo di controllo inoltre la luna è, assieme al sole il corpo celeste che influenza di più gli incantesimi e alcune persone vi sono profondamente legate” replicò lui
“Ma i licantropi non esistono!” esclamò Stella
“Si può sapere cosa diavolo insegnate ai giovani?  I licantropi sono veri, anche se non si rivelano facilmente e sul tuo pianeta, oltre che in altri, sono estinti, ho ragione Flora?” le chiese provocatorio
“Sì, però ti sei dimenticato di dire che la luna influenza anche le ninfe dell’acqua” ribatté la guardiana di Limphea in modo neutro
“Come ho potuto commettere un simile errore?” le domandò
“Forse perché non le consideri al pari degli altri esseri viventi?” rispose lei
“Per favore, potremmo continuare?” chiese Faragonda
“Ma certo Direttrice. Allora, dove ero rimasto? Ah sì al loro collegamento; dunque ogni disastro è legato ad un elemento ed è l’equilibro tra gli elementi a mantenere la vita nell’universo o almeno in questa dimensione. Se notate: l’eruzione di Tartaros, e quindi fuoco, è stata subito seguita dall’esondazione dell’Aidan che rappresenta l’acqua. Allo stesso modo l’eclissi solare si è verificata poco prima della luna cremisi, la luce con l’ombra. Tuttavia ne manca uno: l’aria rappresentata dalle tempeste di Pax a cosa è contrapposta?” chiese loro come se stesse parlando a dei bambini
“Alla terra” disse Tecna ignorandone il tono
“Ma si è forse verificata qualche calamità con le stesse caratteristiche delle altre che riguarda il quarto elemento fondamentale? No, questo perché la Terra è il simbolo stesso dell’equilibrio e mentre gli altri sono legati essa lavora in modo indipendente rispetto a loro. Senza contare che il suo contenitore è ancora integro e quindi non può essere influenzata” spiegò lui
“E cosa possiamo fare?” domandò Aisha
“Ricreare l’equilibrio” rispose, come se fosse una risposta scontata, Ogron
“Sì ma come?” insistette la fata dei fluidi
“Non vorrai forse...” sussurrò Flora impallidendo
“Esatto fatina: l’unico modo è portare a compimento la Profezia del Riscatto” disse lo stregone con soddisfazione
“TI SEI BEVUTO IL CERVELLO? È IMPOSSIBILE SOPRAVVIVERE A LUNGO SU OLEANDRO FIGURIAMOCI ARRIVARE ALLA PIRAMIDE DELLA VERITÀ! È UNA MISSIONE SUICIDA!” urlò la fata della natura
“Suvvia piccola, non essere così pessimista: verremo con voi” la prese in giro lui
Flora stava nuovamente per strillargli contro ma venne fermata da Faragonda che esclamò:
“SILENZIO!” e poi, notando di aver raggiunto il suo scopo, aggiunse: “Non so cosa vi prenda ma vedete di finirla. Allora, due cose; uno: di che profezia state parlando? Due: Voi tre non andrete da nessuna parte”
“Ma Direttrice è lo stesso oracolo a richiedere la nostra presenza. Potresti esporla fiorellino?” le chiese il mago ricorrendo a un altro dei nomignoli che usava quando era piccola
 La fata strinse i pugni e lo fissò con uno sguardo assassino ma iniziò comunque a recitare:
Quando l’equilibrio sarà rotto e Caos muoverà verso il regno del drago creatore sei luci amiche e tre ombre legate avanzeranno assieme osservati dalla cometa Blu alla volta del tredicesimo.
Il ritorno del Primo Nato risveglierà la gemma sopita e con l’arma di Terra porterà la rinascita nel mondo ucciso dalla seduzione

“Questa profezia significa tutto e niente… Il periodo coincide, tuttavia chi ci dice che siate proprio voi le tre ombre di cui parla la profezia?” cominciò Nebula
“Noi siamo legati da un legame quasi fraterno inoltre abbiamo stretto con voi un accordo vantaggioso e sappiamo combattere come una squadra. Oltretutto la nostra “ombra” è molto più forte di un detenuto qualsiasi e non credo vogliate liberare qualcun’altro dalla Dimensione Omega.” rispose Ogron
“Ne dobbiamo discutere. Ad ogni modo, ora dobbiamo riuscire a interpretare quest’oracolo e non sarà un’impresa semplice” disse Faragonda
  “In verità è banale per qualunque Limpheano, questo perché è stata scritta in modo che solo uno del pianeta o qualcuno che ha studiato la nostra cultura potessero capirla; dunque: il tredicesimo e il mondo ucciso dalla seduzione fanno riferimento a Oleandro, tredicesimo satellite del mio mondo che, nella nostra mitologia, è stato ucciso da un Custode sedotto da Caos e custodisce la gemma della Terra, detta anche gemma sopita poiché inattiva.
L’arma di Terra invece non si sa se sia un incantesimo, un’arma vera e propria o entrambi.
Il Primo nato è un primogenito” spiegò la fata
“Tecna, puoi darci qualche informazione su Oleandro?” chiese Nebula
“Mi dispiace ma non posso, non ho mai approfondito la geografia di Limphea e l’unica cosa che ho trovato in rete è che è un pianeta inospitale ma Flora saprà sicuramente qualcosa in più” disse Tecna e l’altra fece un segno d’assenso cominciando a spiegare:
“L’oleandro nel linguaggio dei fiori vuole dire diffidenza e morte; il pianeta è identico: è morto ma ti da un illusione di vita e quasi tutti quelli che vi sono andati nei tempi antichi sono morti, per questo i due Consigli di Limphea lo hanno avvolto in una barriera: Quello che è fuori non entra, quello che è dentro non esce. Solo i Consigli possono dare l’autorizzazione ad entrarvi e i favorevoli devono essere il 70%.
Come detto sul pianeta non c’è vita tuttavia vi sono foreste rigogliose e grandi laghi cristallini.
Nell’acqua, sulla terra e in cielo ci sono strani esseri non hanno uno spirito e non si sa come nascono, hanno un nucleo, il loro unico punto debole e si nutrono di energia.
C’è inoltre una gravità superiore di un terzo alla nostra e anche se pare poco vi assicuro che si sente specie quando si è stanchi.
Sono presenti solo tre costruzioni: il portale per arrivare, una casupola vicino e la Piramide della Verità, dove si trova la gemma della terra, che anche se viene chiamata piramide è una ziggurat.”
“Come fanno a esserci le foreste se non c’è vita?” chiese Bloom
“Per vita s’intende la presenza degli spiriti ogni cosa ne ha uno, solo che gli esseri che abitano il pianeta si nutrono dei energia e gli spiriti sono la sua forma più pura.” rispose Flora
“Quindi non si può usare nemmeno la magia” suppose Tecna
“Esatto” confermò l’altra
“Ma come possiamo fare senza?” domandò Stella
“Mai sentito parlare di armi?” ringhiò Gantlos
“Chi di voi sa combattere?” indagò Faragonda
Subito Anagan, Gantlos e Ogron “alzarono” la mano seguiti a ruota da Tecna, Aisha, Bloom e a sorpresa Flora che notando come tutti, ad esclusione degli stregoni e Nebula la guardavano disse:
“Che c’è? Limphea e i suoi abitanti sono pacifici ma questo non significa che siamo deboli: anzi, a tutti viene insegnato a combattere a livello base, poi chi vuole continua l’addestramento”
“Quindi rimangono Stella e Musa da allenare da zero.” riassunse la fata maggiore
“Quanto tempo abbiamo?” domandò Faragonda
“Secondo la profezia fino all’arrivo della cometa Blu” disse la fata della natura
“Quindi fra un mese, due settimane, 11 ore e 7 minuti; e prima che me lo chiediate: mi sono collegata alla rete” concluse Tecna
“Allora direi di trascorrere un mese a Fonterossa ad allenarsi con i loro istruttori e due settimane su Limphea per preparare l’occorrente al viaggio e affinare le tecniche” disse Rosalba
“Io invece farò subito ritorno a casa per migliorare e mi occuperò dei permessi necessari; tuttavia direttrice le devo chiedere un favore: potrebbe occuparsi delle pratiche per Ogron?” chiese Flora
 “Di che si tratta?” domandò la Direttrice
“È un latitante condannato a morte quindi farlo entrare come niente fosse è impossibile, dopo le porterò tutti i fogli con le informazioni necessarie, sono riservate e non posso dargliele ora” disse la Guardiana di Limphea
“Me ne occuperò io ma non sarebbe meglio se ti allenassi con le tue compagne?” chiese l’anziana fata
“Beh per recuperare i permessi per andare su Oleandro devo comparire davanti ai Consigli dei Clan e delle Razze ma siccome sono due organi separati ci vorrà del tempo per mobilitarli, inoltre la decisione ne richiederà parecchio, poi devo ordinare alcuni oggetti che saranno necessari, spiegare a mio padre, agli abitanti del Drömskog e ad alcuni amici la situazione così che non uccidano Ogron appena mette piede sul pianeta, chiedere ospitalità al branco dei licantropi, continuare l’addestramento, prendere parte al test per l’avanzamento di livello, presenziare a due, forse tre cerimonie e sistemare un altro paio di cose” spiegò l’altra iniziando a deprimersi
“Lasciala andare Faragonda le tecniche che si insegnano a Fonterossa non sono comparabili a quelle di Limphea, nel senso che sono molto inferiori” disse Nebula
“Va bene allora ma teniamoci in contatto.
Ragazze preparatevi, entro stasera sarete a Fonterossa, chiederò a Saladin di ospitarvi. Quanto a voi, Ogron, andrete con le Winx ma ci saranno dei sorveglianti; Griselda vi aspetta fuori per riportarvi in infermeria e il professor Wisgiz vi scorterà per il resto della giornata” annunciò Faragonda
“La befana sappiamo chi è ma l’altro come faremo a riconoscerlo?” domandò Anagan
“È quello che nella vostra precedente visita avete chiamato “piccoletto”” rispose la Preside.



*finestra sull’autore*
Scusate il ritardo ma questo è il capitolo più lungo che abbia mai scritto finora e tutti questi dialoghi l’hanno reso un incubo. L’ho riletto parecchie volte ma come quello precedente non mi convince, anzi forse l’altro era meglio. Vi chiedo scusa qualora doveste trovare errori e/o incongruenze e di farmeli notare così che li possa correggere, se poi aveste dei consigli, soprattutto su come lavorare con i dialoghi, sarebbe il massimo. Anche per messaggio personale va benissimo ;).
Passando poi al contenuto l’oleandro significa davvero morte e diffidenza, non me lo sono inventata, il nome di Faragonda me lo sono inventato dopotutto in teoria “Faragonda è il cognome”
Anche gli effetti della luna rossa me li sono inventati, invece il fatto che la terra lavora indipendentemente dagli altri tre elementi l’ho trovato in un libro.
Vabbè dai non mi viene in mente nient’altro da scrivere quindi passiamo ai ringraziamenti: ringrazio Aura22_Ire31, MartiAntares e blackjack0999 per le recensioni che hanno lasciato nel precedente capitolo e ringrazio nuovamente Aura22_Ire31 e MartiAntares per l’aiuto che mi hanno dato nel trovare le armi e blackjack0999 per la disponibilità.
In fine un enorme Grazie a Lucrezia, la mia migliore amica, che mi ha supporta e incoraggiata sempre.
Alla prossima
Nuray

   
 
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