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Autore: FantaDJ_CA    09/07/2015    3 recensioni
Quando Ally ha diciassette anni, scopre di essere incinta da parte di Austin. Cosa succede quando trova lui nel letto con qualcun altro che non è lei prima che potesse dirgli la notizia? Decide di spostarsi in California dove inizierà una nuova vita e dimenticherà quella che avuto con Austin. Ma sarà tutto così semplice?
TRADUZIONE DELLA STORIA "How Could You?" - COMPLETA, CAPITOLO 30 (14/08/07)
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ally POV

"Ti va di stare fermo?" Domandai ad Austin mentre cercavo di aggiustargli la cravatta.
Era il giorno del matrimonio di mio padre e ci stavamo preparando tutti per la cerimonia. Il matrimonio non sarebbe iniziato entro le due ore successive, ma volevamo comunque prepararci e fare qualche foto sulla spiaggia.
Austin era l'unico vestito per bene perché Aria stava facendo un riposino. Saremmo stati via per un po' e non volevo che lei si addormentasse durante la cerimonia o al ricevimento.
"Perché dovrei indossare una cravatta?" Si lamentò Austin. Aveva anche avuto il coraggio di mettere il broncio. Che bambino.
"Preferisci indossare un papillon?" Gli chiesi con un sopracciglio sollevato.
Sgranò gli occhi e scosse la testa. "No, grazie!"
Accennai un sorriso. "Come pensavo." Aggiustai ancora per poco la cravatta prima che fosse perfettamente sistemata.
Feci un passo indietro per osservare il suo completo. Indossava una camicia bianca con la cravatta nera, pantaloni neri e un paio di scarpe ancora dello stesso colore. Non avrebbe messo una giacca sopra la camicia perché la giornata era parecchio calda.
"Veramente magnifico." Mi complimentai. Lui sorrise e mi baciò sulle labbra.
"Adesso è il tuo turno di prepararti." Disse.
Annuii. "Hai ragione. Tu dovresti svegliare Aria, invece."
"Ma così sarà parecchio irritabile." Si lamentò, nuovamente.
Risi e scossi la testa. "E da chi avrà preso questa qualità, secondo te?"
Giocosamente mi lanciò un'occhiataccia. "Vai!"
Presi il vestito dall'armadio ed entrai nel bagno. Amavo il mio abito color menta. Una volta indossatolo, mi infilai delle scarpe argentate col tacco. Sapevo che camminare sui tacchi sarebbe stato difficile, dal momento che avremmo camminato sulla sabbia, ma a quel punto le avrei tolte.
Decisi di lisciarmi i capelli e mentre la piastra si riscaldava, mi feci il trucco. Adesso, non sono quel tipo di ragazza che si pasticcia un sacco la faccia e quindi il trucco fu poco. Mi misi del fondotinta per coprire qualsiasi macchia sul viso e un po' di fard. Terminai in bellezza con un tocco di rossetto e di ombretto.

Dopo aver lisciato i capelli, mi guardai ancora allo specchio, assicurandomi di star bene. Decidendo di sembrare bella abbastanza, uscii dal bagno, per poi sorridere alla scena a me di fronte. Aria stava spazzolando i capelli ad Austin, facendoli sembrare un pochino malconci.
"Bell'acconciatura." Mi complimentai, scherzosamente. Austin era girato e non poteva vedermi.
Si voltò e gli si spalancarono gli occhi quando mi guardò. All'improvviso mi sentii nervosa.
"Sto bene così?" Domandai, con aria preoccupata. Lui si alzò in piedi, dal momento che era seduto sul pavimento, e mi venne incontro, prendendo la mia faccia tra le sue mani e lasciandomi sulle labbra un bacio dolce e appassionato.
"Sei bellissima." Mi sussurrò, baciandomi la fronte. "Adesso ci manca solo preparare Aria."
"E aggiustare i tuoi capelli." Aggiunsi, passandogli una mano tra la folta chioma. "Ecco, tornati alla normalità."
"Grazie." Mi baciò ancora sulle labbra. "Puoi vestire Aria mentre io vado in bagno?" Domandò, con aria infantile.
Ridacchiai. "Certo." Lui sorrise e corse verso il bagno. "Tuo papà è sciocco." Dissi a mia figlia che in risposta rise.
Presi il vestito di Aria dall'armadio e lo appoggiai sul letto. Anche il suo abitino era color menta. Non c'era intenzione da parte di mia di far combaciare nel colore, ma devo dire che mi piaceva come usciva il tutto.
Una volta che le infilai il vestito, le misi le sue belle scarpe bianche. Cominciai a pettinarle i capelli, quando Austin uscì dal bagno.
"Beh, qualcuno sembra veramente molto carina." Elogiò Austin, prendendo posto sul bordo del letto.
"Grazie, papà."
Dopo averle passato ancora la spazzola tra i capelli biondi, rendendoglieli ondulati, potevo dire di aver finito.
"Bene, piccola, è fatta." Dissi, mettendo la spazzola sul comodino.
Aria saltò giù dal letto e cominciò a girare su se stessa, ridendo felice.
"Okay, schiocchina." Disse Austin, afferrandola prima che potesse cadere. La sollevò in aria, facendola strillare. Lo fece ancora un paio di volte prima di metterla a terra.
"Beh, è meglio se andiamo a controllare che Trish e Dez siano pronti." Affermai, prendendo la mia borsetta.

Uscimmo dalla stanza e bussammo alla porta di Trish e Dez. Essa si aprì qualche secondo dopo, rivelando una ragazza col vestito simile al mio, ma color viola. Anche i suoi capelli erano lisci.
"La ragazza si è fatta bella." Commentai.
Accennò un sorriso. "Lo stesso vale per te."
"Dov'è Dez?" Domandò Austin.
"In bagno." Replicò Trish. Qualche momento dopo, Dez apparì accanto a Trish. Praticamente indossava lo stesso di Austin, invece di qualche tuta strampalata.
"Wow Dez, ti sei vestito veramente bene." Lo lodai.
Mostrò un sorriso e mandò indietro i capelli, in qualche modo. Era sempre il pel di carota strano che tutti amavamo.
"Ethan, mettiti una qualsiasi dannata cravatta!" Sentii dire da Ashley. Spostai lo sguardo alla stanza accanto alla nostra per vedere Ashley scuotere la testa. Indossava uno stupendo abito rosso e delle scarpe nere col tacco. Si era inoltre arricciata i capelli.
"Stai veramente bene, Ash." Si complimentò Trish.
"Grazie." Sorrise. "Anche voi state divinamente. Specialmente questa piccolina." Sollevò Aria prendendola tra le braccia.
"Siamo pronti per andare?" Domandò Austin, prendendomi la mano e intrecciandone le dita con le sue.
"Sì." Disse Ash.
"Ed Ethan?" Chiesi.
Ash sollevò un dito, poi gridò: "Ethan, andiamo!". Qualche momento dopo, la loro stanza d'albergo si aprì ed Ethan l'attraversò. Indossava anche lui lo stesso che si era messo Austin, e quindi Dez.
"Magari non avessi dovuto mettere questa cravatta." Borbottò Ethan, tirandola giù affinchè non fosse troppo stretta al collo.
"Accidenti, vuoi uomini siete dei bimbi piccoli quando si tratta di indossare cravatte." Affermò Trish, facendomi ridere.
"Bene, andiamo." Dissi. Ci dirigemmo verso l'ascensore e scendemmo per il primo piano.

Quando arrivammo in spiaggia, l'odore dell'oceano ci colpì subito come una tonnellata di mattoni. L'odore era delizioso e piacevole, tanto che mi stampò subito un sorriso sul viso. Le onde si infrangevano contro le rocce in lontananza, dando vita ad un delicato e armonioso rumore di fondo.
Le decorazioni per la cerimonia erano tutte sistemate e sembravano bellissime. Non dovevano esserci molti ospiti al matrimonio, solo noi e alcuni amici di mio padre e Brenda. Non sapevo dove fossero Jason e Amanda, ma pensai non fossero ancora pronti, siccome di loro, sulla spiaggia, non c'era traccia.
"Guardate, papà e Brenda." Disse Ashley, indicando con un dito il bagnasciuga. Mio padre era in smoking mentre Brenda indossava uno stupendo abito da sposa. Stavano facendo delle foto e notai che papà aveva un grande sorriso sul volto.
"Sembrano veramente felici." Commentò Trish. Tutti concordammo.
Dopo che mio padre e Brenda finirono di farsi scattare foto, si incamminarono entrambi, insieme al fotografo, verso di noi.
"Ehi, papà." Salutammo io e Ash, abbracciandolo.
"Sei bellissima, Brenda." Mi complimentai, dando anche a lei l'abbraccio che meritava.
Sorrise. "Ti ringrazio."
"State tutti benissimo." Affermò mio padre. Mostrammo gratitudine con un gran sorriso.
"Ok, facciamo una foto con lo sposo e le sue figlie." Disse il fotografo. Era un uomo, probabilmente sulla tarda trentina. Non lo dite ad Austin, ma anche lui stava molto bene.
Mio padre, Ashley e io camminammo verso la riva, dove avremmo fatto le foto. Papà si mise in mezzo ed io e Ash nei rispettivi fianchi.
"Okay, un, due, tre, sorridete." Disse il fotografo. Facemmo un gran sorriso e un flash della fotocamera confermò l'esito positivo dell'instantanea.
L'intera sessione fotografica andò avanti per forse quarantacinque minuti, e siccome il matrimonio sarebbe iniziato l'ora successiva, Austin e io decidemmo di fare una passeggiata lungo la spiaggia. Ash si offrì di tener d'occhio Aria e noi accettammo.

La mia mano era in quella di Austin, e l'altra invece era occupata mantenendo le scarpe col tacco.
"Sai cos'è strano?" Domandò Austin quando ci fermammo per dare uno sguardo all'acqua del mare.
Lo guardai negli occhi. "Cosa?"
"Pensavo tu odiassi la spiaggia."
Risi dolcemente. "Sì, era così, ma quando Aria aveva solo un anno, la portai in spiaggia e non so, cominciò a piacermi all'improvviso."
Al solo menzionare quella storia, rividi nei suoi occhi un gran senso di colpa, e sapevo perché. Lasciai cadere le scarpe sulla sabbia e gli misi la mano sulla guancia.
"So che ti senti in colpa perché non ci sei stato per Aria, ma tu adesso sei qui ed è questo che conta."
"Non sei arrabbiata con me?" Domandò, la voce mi risultò vacillante.
Scossi la testa. "No, perché non sei da biasimare. Non voglio che ti senta in colpa per qualcosa su cui tu non potevi fare niente."
Mi strinse in un abbraccio e nascose la testa contro l'incavo del mio collo. "Sei fantastica." Sussurrò, lasciandomi un bacio.
"Lo stesso vale per te, Moon." Bisbigliai a mia volta. Rise e strinse la presa su di me.
"Ti amo, Als."
"Ti amo anch'io, Austin. Non lo dimenticare mai."
"Non lo farò." Mi lasciò libera dall'abbraccio ma mantenne le mani sulla mia vita. "Non vedo l'ora di sposarti."
Sorrisi. "Anch'io. Penso che la sottoscritta abbia un anello molto carino perché sia possibile."
Ridacchiò e mi baciò delicatamente la fronte. "Credi che dovremmo fare anche noi un matrimonio sulla spiaggia?"
Scrollai le spalle. "Non mi importa di che tipo di matrimonio sarà. Mi importa solo che ti sposerò."
"È così anche per me." Inclinò la testa verso il basso e mi baciò con passione e forza. Ci baciammo per forse un paio di minuti prima di staccarci del tutto, senza fiato.
"Dai, è meglio se torniamo indietro." Ansimai, ancora senza respiro. Presi le mie scarpe e misi la mia mano stretta in quella di Austin.

Ritornammo nella parte di spiaggia dove si sarebbe tenuto il matrimonio e prendemmo posto. Ognuno era già seduto e mio papà era in piedi sull'altare. Sembrava così felice e vederlo così lo rendeva anche me.
La musica cominciò, ma non era la musica che si suona per la sposa. Guardai fiera mia figlia che lanciava i petali a destra e sinistra, sulla "navata", dal suo piccolo cestino.
Una volta arrivata alla fine, la sollevai e me la misi sul grembo. "Ottimo lavoro, tesoro."  Sussurrai, baciandole la guancia.
Appena sentimmo la musica che segnava l'entrata della sposa, ci alzammo tutti in piedi. Non sapevo se fosse possibile, ma il sorriso di mio papà divenne ancora più ampio. Una volta che Brenda cominciò a camminare sul corridoio di sabbia, anche il suo sorriso divenne più luminoso.
Si fermò all'altare, alla destra di mio padre. A quel punto, toccava al prete parlare.
"Carissimi, siamo qui oggi riuniti per unire quest'uomo e questa donna nel sacro vincolo del matrimonio."
Ad essere onesta, non sentii niente di ciò che il sacerdote disse. Anche se suona parecchio male, non sentii neanche le promesse di Brenda e papà. Non so perché, ma cominciai a pensare a mia madre.
Mia madre e mio papà erano felicemente sposati prima che lei morisse e quando erano insieme, potete scommetterci quello che volete, erano veramente innamorati. Il giorno in cui lei morì, fui il giorno in cui anche una piccola parte di mio padre morì. Giurò che non avrebbe mai trovato qualcun altro come mia madre, ma immagino che le cose cambino. Ed era lì, mentre sposava una donna adorabile di cui era innamorato.
Mi liberai di quei pensieri quando tutti cominciarono ad applaudire. Oops. Mi alzai, Aria era ancora tra le mie braccia, e cominciai ad applaudire con tutti gli altri. Pregai che nessuno avesse notato di come fossi immersa nelle mie riflessioni.
"Stai bene?" Sussurrò Austin. E già uno l'aveva notato.
Lo guardai e annuii. "Certo, sto bene."
Siccome la cerimonia era conclusa, andammo tutti dentro per il ricevimento. C'era una sala da cena che mio padre e Brenda avevano allestito per la serata.
C'erano più tavoli nella sala e quando trovammo il nostro, ognuno reclamò il proprio posto. La testa di Aria era nascosta contro il mio collo e potevo giurare che fosse stanca. Probabilmente avremmo lasciato la sala prima di tutti.
"Als, sei sicura di star bene? Sei sembrata assente per quasi tutta la cerimonia." Spiegò Austin, con voce preoccupata e ansiosa.
"Sto bene. Stavo solo pensando a mia madre, tutto qui."
Mi mostrò un sorriso triste mentre toccava i capelli di mia figlia. "Sai, mi sarebbe piaciuto incontrarla."
Non ci fu niente di più vero del sorriso che feci a quella frase. "E a lei sarebbe piaciuto incontrare te. Ti avrebbe adorato."
"Che posso dire? Sono straordinario." Incrociò le braccia attorno al petto. "Oh, sì."
"Ti aveva mai detto nessuno di quanto tu fossi spavaldo?" Domandai.
Fece spallucce. "Forse." Poi guardò Aria e sorrise. "Si è addormentata." Sussurrò.
Guardai mia figlia, ed ebbi la conferma. "Immagino dobbiamo portarla in camera nostra." Dissi, e Austin concordò.

Andammo incontro a mio papà e alla mia matrigna, che erano nel mezzo di una conversazione con Mike e Mimi.
"Ehi, congratulazioni." Salutai.
"Grazie, Ally."
"Ascolta, so che è presto, ma Aria si è addormentata e-"
"Non ti preoccupare, tesoro." Mio padre mi interruppe. "Vai pure nella tua stanza, ci vediamo domani."
"Grazie, papà." Gli diedi un bacio sulla guancia.
"Poi parliamo un po'." Mormorò Austin ai suoi genitori, abbracciandoli entrambi. "E felicitazioni ancora a voi due." Disse a papà e Brenda, che in risposta sorrisero.
Dopo aver informato i nostri amici e mia sorella sul fatto che saremmo tornati nella nostra camera, ci incamminammo verso l'ascensore.
"Immagino che il pisolino che ha fatto prima sia stato inutile." Sussurrò Austin mentre entravamo nella nostra stanza.
Ridacchiai. "Sì, ma fa niente. L'unico problema è metterle il pigiama senza svegliarla." Sdraiai Aria sul letto  mentre Austin prendeva il pigiama dal cassetto.
"Non si sveglierà se siamo veloci. Penso che ce la faccio da solo." Affermò. "Che dici se vai a cambiarti nel frattempo?"
"Sicuro?" Domandai.
Assentì. "Certo."
"Ok, io mi faccio una doccia. Cercherò di essere veloce." Austin fece sì con la testa ancora una volta e mi baciò sulle labbra. Afferrai il pigiama dal cassettone e mi diressi in bagno. Mi tolsi di dosso quei vestiti e entrai nella doccia.

Dopo venti minuti indossavo la tenuta da notte, i capelli erano in una crocchia disordinata ed ero asciugata completamente. Presi il vestito che avevo lasciato sul pavimento, uscii dal bagno e lo misi sulla piccola sedia nella stanza.
Diedi un'occhiata al nostro letto e notai che Austin si era addormentato, e Aria era accanto a lui. Era ancora vestito con il completo del matrimonio. Camminai in punta di piedi verso il mio fidanzato e lo agitai con delicatezza.
"Austin, svegliati. Devi cambiarti anche tu." Sussurrai.
Si lamentò e scese dal letto con fatica. "È meglio se non mi addormento in doccia." Borbottò mentre si dirigeva nel bagno, con i vestiti per la notte piegati su un braccio.
"Di nuovo, tuo papà è sciocco." Sussurrai al corpo addormentato di mia figlia, mentre strisciavo dentro le coperte.
Quando fui quasi in stato di incoscienza, sentii il letto agitarsi lievemente, e capii che Austin ci era salito su. Sorrise.
"Notte, Als." Mormorò, rannicchiandosi sotto il calore delle coperte.
"Notte, Austin." Riuscii a farfugliare, prima che fosse tardi.


SPAZIO TRADUTTORE

Ecco il capitolo numero 25! 
Ally non poteva più aspettare per questo matrimonio, e quando arriva, manco se lo fila, giustamente.
Ma suvvia, finalmente si sono sposati.
Avrei dovuto pubblicare ieri il capitolo, ma il computer non mi riconosceva più il file e non lo voleva aprire.
Stamattina, che, diciamo, era più fresca di ieri, mi ci sono messo e ho cercato di recuperare il file. Ma ci sono riuscito subito e a questo punto penso che ieri ero mezzo addormentato o sfinito da questo caldo. Devo dire che amo l'estate solo per il mare e perché non c'è scuola, ma se a mare non ci vado diventa una pizza tremenda. Ma vabbè, su questo non mi esprimerò ( -_-'')
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate e se trovate errori ditemi che correggo subito et voilà.
Ma lo sapevate che lipstick significasse rossetto? What?! Io pensavo lucidalabbra ^^'
E che fard si potesse dire blush lo sapevate? Proprio non lo stavo capendo mentre leggevo. Non mi intendo di trucchi. Pensavo, "si è messa un po' di blush", e che è?
Vabbè ahahahah
See y'all!


 
  
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