Fanfic su artisti musicali > The Vamps
Ricorda la storia  |      
Autore: Mely99    09/07/2015    2 recensioni
"Noto subito una foto: io, lei e il padre, felici, al mare; con quella felicità che ormai mi manca da due anni. Da quel giorno in cui mi disse di essersi innamorato di un'altra e di non voler sapere più niente di me e della figlia, e io, come una stupida, non l'ho fermato ma l'ho lasciato andare via."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tristan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Oggi è un giorno particolare, un giorno speciale per la mia piccola Ilary. È il suo compleanno e compie quattro anni. Appena mi sveglio vado in camera della piccola e noto subito una foto: io, lei e il padre, felici, al mare; con quella felicità che ormai mi manca da due anni. Da quel giorno in cui mi disse di essersi innamorato di un'altra e di non voler sapere più niente di me e della figlia, e io, come stupida, non l'ho fermato ma l'ho lasciato andare via.
Vedere quelle foto mi fa tornare alla mente troppi ricordi. Lascio la foto e vado verso il letto e mi siedo. 
-Buongiorno principessa- le dico accarezzandole una guancia.
-Buongiorno mamma.
-Tanti auguri tesoro- prendendola in braccio e stampandole un bacio sulla guancia.
-Grazie!- dice gettandomi le sue braccia intorno al collo.
-Cosa ti piacerebbe ricevere come regalo?
-Papà- mi risponde tutta sorridente.
Sono rimasta scioccata alla per la sua risposta.
-Amore, io...non lo so... vedremo dai- e alla mia risposta si mette a saltellare per tutta la cameretta.
Così la lascio di sopra a vestirsi e scendo al piano di sotto per preparare la colazione. Devo trovare un modo per farle rincontrare il padre. Da quando ha raggiunto la popolarità con la sua band, non ci siamo più sentiti. Dopotutto non voleva più sapere nulla di noi. 
Ora che ci penso, però, ho ancora il suo numero: potrei mandargli un messaggio visto che non avrei mai il coraggio di chiamarlo. Ci penserò. 
Appena scende ci mettiamo a fare colazione, dopodiché la porto all'asilo. Oggi avevo il giorno libero così decisi di fare un po' di pulizie in casa. Iniziai dalla cameretta della piccola e, fortunatamente, ci misi poco. Poi passai alla mia. Appena aprì l'armadio trovai una scatola, la posai sul letto e la svuotai: c'erano una marea di foto di me e il mio ex e la bambina. Rivederle lì, tutte insieme, mi fa ancora uno strano effetto; rivedere nella mente quei momenti felici: era tutto fantastico, fino a quel giorno. Una lacrima mi scese sulla guancia, rivivendo quei momenti. Riposai tutto nella scatola e la rimisi nella'armadio. Alla fine decisi di mandargli un messaggio. Andai tra i messaggio e iniziai a scrivere il testo:"Ciao sono Ellie. Ti ricordi di me? In ogni caso, voglio essere diretta: oggi Ilary compie quattro anni, non chiede molto, solo di vederti. So che non vuoi sapere niente di noi, ma ti prego, per una volta fai la persona responsabile e rispetta il suo desiderio di vederti. È importante per lei. Dopo non ti cercherò più, come ho fatto fino ad ora. Rispondi appena puoi, per favore."
Cercai il suo nome e ci pigiai, indecisa se mandarlo oppure no anche se poi pigiai "Invia". Ormai quel che è fatto è fatto. Spero solo che accetti perché l'unica cosa che voglio è vedere felice mia figlia. Misi il cellulare nella tasca dei pantaloni e iniziai a ripiegare i vestiti e a riporli nell'armadio ma la notifica di un messaggio mi interrompe. Appena vedo il suo nome, il mio cuore perde un battito. Apro il messaggio: "Hey sono Tristan. Non penso di poterla accontentare. Ti avevo detto di non voler avere più niente a che fare con entrambe." 
Non ci credo, è pur sempre sua figlia. Decido di rispondergli subito:"Non mi sembra di averti mai chiesto nulla. In due anni, è la prima volta. Cazzo, è pur sempre tua figlia, perché devi farla soffrire? Far soffrire le persone è la cosa che sai fare meglio. Non sai cosa significa vedere MIA figlia quasi sempre triste per colpa tua. Sei solo un fottuto egoista del cavolo!"
Invio il messaggio. Non tarda a rispondere:"Non dico che non sia mia figlia, ma non possiamo tornare indietro. Potessi, cancellerei tutto quello che è successo e non rifarei quello che ho fatto. Forse hai ragione che so solo far soffrire le persone. Non vorrei, ma lo faccio."
La risposta non è proprio ciò che speravo. Gli rispondo:"È vero, non si può tornare indietro, ma potresti anche far felice qualcuno. Non mi sembra tanto chiederti di far felice TUA figlia. Vorrei solo questo, e basta. Ti prego." 
Invio e aspetto. Risponde:"Ok, e cosa vorresti fare?" "Devo organizzare ancora qualcosa. Ti faccio sapere, ciao." "Ok, ciao."
Finisco di ripulire casa e si è già fatta ora di pranzo. Non ho molta voglia di cucinare, così ordino una pizza che arriva dopo circa trenta minuti. Avevo ancora tre ore prima di dover andare a prendere Ilary, così inizio a pensare alla sua festicciola. Ho deciso di organizzare qualcosa nel giardino di casa, magari potrebbero fare un bagno in piscina. Così, senza perdere tempo, telefono alle madri delle sue amichette e dei suoi amichetti per informarle e sono felice che abbiano accettato tutte. Poi mando un messaggio a Tristan:"Ciao. Ho organizzato per venerdì prossimo dalle 15:30 in poi a casa mia. Ci sei, vero?" "Ciao. Perfetto, ci sarò." "Una cosa: portati il costume se vuoi fare un tuffo in piscina." "Ok. Ma non possiamo incontrarci prima da soli e parlare?" "Va bene." "Anche adesso?" "Ok" "Tra venti minuti al solito posto."
"Cretina, non dovevi accettare" , mancava anche la mia coscienza.
Forse però non ha tutti i torti la mia vocina interiore, sono una cretina. "Sono in orario", penso tra me. In lontananza lo vedo arrivare e quando si avvicina non posso che ammirarlo. Ci salutiamo con uno ciao e poi andiamo a ordinare i nostri caffè. Prese le ordinazioni, ci spostiamo verso il primo tavolo libero. Solo la sua presenza mi manda in panico. Mi fa sempre lo stesso effetto vederlo e inoltre è cambiato abbastanza: quel ciuffo biondo tenuto indietro col gel e noto anche che i muscoli sono più evidenti, i bicipiti più tonici e quegli addominali praticamente perfetti leggermente evidenti da sotto la maglietta. Devo ammettere che è ancora più bello.
-Hey- interrompe i miei pensieri- come stai?
-Diciamo bene, e tu?
-Abbastanza bene, dai.
Lo vedo abbastanza pensieroso e così gli domando:-Che hai?
-Mi dispiace- inizia- mi dispiace di avervi abbandonate in quel modo due anni fa, ma non è colpa mia. Non è vero che mi ero innamorato di un'altra, non c'è mai stata un'altra perché ho sempre amato te e la piccola. Vi ho dovute lasciare perché la Modest mi ha detto che una figlia e una ragazza non era positivo a quell'età con la band che aveva già una certa popolarità. Disse che se non vi avessi lasciate avrebbe rovinato la mia carriera. Ti giuro che non volevo, e non è stato facile decidere.
Mentre lo ascoltavo le lacrime minacciavano di voler uscire e alcune scesero bagnandomi le guance.
-E perché non me lo hai detto? Potevamo risolvere, insieme!
-Non potevo, non voleva che ti dicessi nulla. Ma voglio rimediare, voglio essere responsabile, essere un padre costantemente presente per mia figlia, e magari, in futuro, essere presente anche per te.
Le lacrime non vogliono smettere di scendere, così Tristan si sposta e si siede vicino a me. Sento che mi abbraccia e, non so perché, mi stringo al suo petto e lo ringrazio.
-Ti accompagno a casa? 
-No, dovrei andare a prendere Ilary all'asilo.
-Vengo con te.
-Sicuro?
-Sicurissimo.
-Ok.
Durante il tragitto in auto tra me e Tris regnava il silenzio. Arriviamo e ci avviamo vicino all'entrata.
-Credi che mi riconoscerà?
-Penso di sì- "Spero"
Vedo tutti i bambini uscire e la noto con la sua inconfondibile chioma bionda venirci incontro e fermarsi a circa un metro da noi con la bocca spalancata. Poi inizia a correre e si getta tra le braccia del padre.
-Papà!! Sei tornato!
-Sì amore. Sono qui per te e per restare.
-Sì! Grazie papà!
Passammo tutto il pomeriggio a giocare con la bambina, poi cenammo semplicemente con la pizza. Poi ci spostiamo in camera della piccola e ci mettiamo a vedere "Frozen" (piace anche a me). Siamo stesi sul letto e a un certo punto sento Tris che si appoggia con la testa sulla mia spalla e noto che si è addormentato e Ilary appoggiata al suo petti. Non riuscivo a muovermi ma non volevo svegliarli, così tiro un po' più su le coperte e dopo poco mi addormento anche io.
............
È passata una settimana da quel giorno. Tris e Ila sono stupendi insieme e io sono così felice. Sento che tutto andrà per il meglio e che tra noi andrà tutto bene.
Fuori è tutto pronto. Sono in camera della piccola per metterle il suo costumino, poi un vestitino azzurro e un paio di ballerine. È bellissima, come il padre naturalmente. Lei va al piano di sotto mentre io vado nella mia stanza prepararmi: metto un costume a fascia color verde acqua, poi un paio si shorts di jeans con una canotta bianca e poi le mie amate Vans blu. Poi mi faccio una coda alta mentre dallo specchio lo vedo entrare in camera con il suo costume già indosso e le sue amate converse nere, e a petto nudo. "Che visione" ,dico tra me, "È troppo bello".
Si avvicina e mi cinge la vita con le braccia.
-Sei bellissima- mi sussurra per poi lasciarmi una scia di baci umidi sul collo.
-Grazie- sussurro imbarazzata.
Poi mi giro e lo abbraccio. Il suo sguardo si posa sulle mie labbra, si avvicina e sento il suo respiro su di esse e poi le sue labbra sulle mie. Combaciano perfettamente e mi chiede l'accesso che subito concedo e le nostre lingue si intrecciano perfettamente. Ci stacchiamo per riprendere fiato e poi scendiamo. È tutto stupendo: i bambini si divertono, Ilary pure, e anche io e Tris. Alla fine della festicciola, la bambina torna in casa stanchissima mentre noi ci facciamo un bagno in piscina. Andiamo sott'acqua e ci scambiamo un bacio, torniamo su e ci baciamo facendo danzare le nostre lingue.
-Non vi lascerò mai più, te lo giuro.
-Sarà meglio per te.
-Ti amo Ellie.
-Ti amo Tris.

Spazio autrice
È la prima storia che scrivo quindi scusate se ci sono degli errori. Non sono molto convinta di come sia venuta e l'ho pubblicata solo perché mi è stato consigliato da due amiche
@dreamer_97

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Vamps / Vai alla pagina dell'autore: Mely99