Fanfic su artisti musicali > Pink Floyd
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Autore: Crazy_Diamond    09/07/2015    2 recensioni
"There is no dark side of the moon, really. Matter of fact, it's all dark."
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Syd Barrett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento una voce che mi chiama, sussurra il mio nome. Tendo una mano per squarciare l'oscurità che avvolge un pensiero, ma sento solo il vuoto. Cado senza mai atterrare, mentre con folle consapevolezza capisco che quella voce è la mia. Non c'è stupore, solo un'altra felice rassegnazione. Poi, all'improvviso, la luce regna su di me. La sento, come pioggia fredda, mi si precipita addosso. I miei occhi sono spalancati e ascoltano rispettosi la melodia di quella luce che sembra così pura, così buona. Sarebbe tutto molto più facile se potessi restare lì, a bearmi dei raggi dorati che mi sfiorano senza bruciarmi. Ma non posso. Il viaggio deve continuare, perché ha un'unica vera meta. Il calore sparisce, la musica cambia. È un tripudio di sfumature, che si rincorrono all'infinito a formare disegni casuali. Eppure, mi sembra di averli già visti da qualche parte. Ma dove? Forse nel nulla da cui provengo. Solo che questa volta sono diversi; più belli, più affascinanti, più colorati. Provo a toccarne uno, ma questo mi passa attraverso, come se fossi incorporeo. Forse, dopotutto, lo sono. Anche lui ha deciso che l'unica cosa da fare è abbandonarmi. Non posso dargli torto, io sono stato il primo a farlo. Sono ormai lontani, ma li guardo senza nostalgia, né tantomeno rancore. Il suono adesso è un altro ancora. È il suono del silenzio. Un silenzio fatto di parole impercettibili, di bugie sussurrate talmente piano da non potere essere sentite o di promesse non mantenute. È come un cancro, che cresce inesorabilmente con un solo risultato: dolore. Se prima tutto era colorato, adesso non è rimasto che un bianco e nero sbiadito, smorto, perfetto per accompagnare questa muta canzone in ogni sua singola nota. Ad un certo punto riesco di nuovo a vedere il mio corpo, ricordandomi che in effetti ne ho ancora uno. Non so quanto possa durare. La sofferenza se ne va, silenziosa come era arrivata, e ritorna di nuovo giorno. Prima di tutto sento amore. L'amore che, solo per un istante, mi rassicura, dicendomi che andrà tutto bene perché ora c'è lui qui con me. Mi accarezza i capelli, il viso, mi soffia intorno e promette speranza. E io gli credo. Potrei fare altrimenti? Sono in balia del suo volere, del suo giuramento che non si può rispettare. Alla fine svanisce, e con lui l'ultima illusione. Proprio quando avevo cominciato ad apprezzarle. Sono seduto a terra, immobile, le gambe sulla linea retta che separa il buio dalla luce, leggermente piegate. Valuto, penso, cerco. È una splendida notte di luna piena, dove entrambe, luce e oscurità, cercano di sopraffare l'altra, in una lotta sempre aperta. Non si sa mai chi vincerà questa volta. Quale delle due inghiottirà la sua rivale. Volto appena la testa e guardo la mia ombra sul muro. Lei ricambia il mio sguardo, con un sorriso dolce. Mi parla senza emettere alcun suono, ma io la capisco lo stesso. Sapevo già che cosa mi avrebbe detto. In effetti l'ho sempre saputo. Annuisco semplicemente. L'ombra si alza in piedi e mi fissa ancora per un momento. Poi si sgretola in mille pezzi, riformandosi al centro della parete. Non è più una figura umana, ma un buco nero. Un buco nero che inghiotte ogni cosa, tutto ciò che si può vedere o sentire, tutto ciò che è percepibile. Si ciba della luce rimasta con estrema lentezza, finché non ne resta più nulla. Ed io chiudo gli occhi, davanti alla sua inesorabile vittoria.


"There is no dark side of the moon, really. Matter of fact, it's all dark."
  
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