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Autore: emily12_    09/07/2015    1 recensioni
-Crossover
I palmi delle mani e le ginocchia le si erano graffiati sbattendo sull'asfalto e le faceva male un polso, aprì piano gli occhi ispirando l'odore di gas di scarico, senza sapere cosa aspettarsi.
***
Lei indispettita strinse gli occhi: “In che città siamo?”
Lui strabuzzò gli occhi passandosi una mano tra i capelli: “New York...ovvio...”
"Come ti chiami?” disse allora Raphael stringendole la mano come quando ci si presenta.
Lei sorrise: “Hermione.”
* * *
Bellatrix pronunciò l'incantesimo sorridendo alle facce spaventate di quei tre ragazzini, del resto il Signore Oscuro li aveva avvisati, e loro sapevano che non bisogna mettersi contro di lui.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Jonathan, Raphael Santiago, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I palmi delle mani e le ginocchia le si erano graffiati sbattendo sull'asfalto e le faceva male un polso, aprì piano gli occhi ispirando l'odore di gas di scarico, senza sapere cosa aspettarsi.

Due fari la abbagliarono, ma non fece in tempo a gridare che qualcosa la afferrò e la sollevò per poi farla di nuovo atterrare bruscamente a terra.

Stavolta non era poi così sicura di voler aprire di nuovo gli occhi, ma due mani la scossero per le spalle: “Ora mi spieghi perché te ne stavi di notte sdraiata per strada?”

A parlarle non era altro che un ragazzino dai capelli neri quasi quanto gli occhi, allo stesso tempo pallidissimo che avrebbe potuto diventare invisibile alla luce del sole.

“Non...non l'avevo programmato in realtà...” balbettò lei.

Lui alzò un sopracciglio.

“Vedi, in realtà è un po' complicato da spiegare...”

“Tranquilla, risparmia pure il fiato, tanto non mi interessa davvero.”

“Okay...”

“Ora vado, vedi di non fare altre cose idiote.” la salutò lui voltandosi.

“Aspetta!”

“Sì?”

“In...in...cioè...”

“Insomma vuoi sapere qualcosa o no?”

Lei indispettita strinse gli occhi: “In che città siamo?”

Lui strabuzzò gli occhi passandosi una mano tra i capelli: “New York...ovvio...”

Lei emise un gemito e inspirò profondamente subito dopo come a cercare di non piangere.

“Hai bisogno di aiuto?” chiese lui, quella ragazza stava cominciando a incuriosirlo: come si faceva a non sapere in che città erano?

“Forse sì.” rispose lei cercando di nascondere il tono implorante.

“Come ti chiami?” disse allora lui stringendole la mano come quando ci si presenta.

Lei sorrise: “Hermione.”

“Io Raphael, sono un vampiro.”

“Eh?..” la ragazza fece per allontanarsi ma inciampò nei suoi stessi piedi.

“S...scherzavo tranquilla.” non era il caso effettivamente.

“Okay, che sciocca che sono.”

Lui annuì vistosamente.

* * *


“Dove diamine ti è venuta in mente di lanciare quella dannata freccia?”

“Jace può succedere! Come te la prendi per niente!”

“Alec, sei tu quello con la mira pessima.”

“E questo cosa centra?”

“Tu hai lanciato la freccia chissà dove e io ti sto gentilmente accompagnando a riprenderla, non mi sembra di meritare i tuoi rimproveri.”

Alec alzò gli occhi al cielo e seguì Jace nel parco.

Stava guardando dietro alcuni cespugli quando strabuzzò gli occhi e chiamò il suo parabatai.

“Deve essere stato qualche demone...guarda come è ridotto...”

Si inginocchiarono accanto al ritrovamento, che non era una freccia, ma un ragazzo pallido dai capelli di un biondo chiarissimo.

Non mi sembra un Cacciatore...non ha nessuna runa...” fece notare Alec.

“Guarda questo disegno sul braccio sinistro...” indicò Jace.

Era un serpente con un teschio.

“Non mi sembra una runa, forse è solo un tatuaggio di cattivo gusto.” disse Alec.

“Dobbiamo portarlo da qualcuno.” disse Jace

“Da Magnus?” propose Alec.

“Sì, mi sembra l'unica.” alzò le spalle Jace.

* * *


“Cosa hai fatto??”

“Nulla di terribile. Staranno bene.”

“No, no...cos'hai fatto?...Dove sono?” il viso di Fred era segnato da lacrime che non riusciva più a trattenere.

La donna davanti a lui rise facendogli venire i brividi.

“Non puoi raggiungerli, mi dispiace.” quella voce carezzevole gli fece improvvisamente venire un'ondata di nausea.

Stavolta il ragazzo non disse nulla.

“Di' a Potter che questo era il primo avvertimento. Sapete cosa vuole il Signore Oscuro, non fateglielo ripetere due volte.” Bellatrix assaporò la minaccia appena detta, dopodiché rilanciò a Fred la sua bacchetta e si smaterializzò.

Fred cadde in ginocchio tremando: doveva andarsene da lì e informare l'Ordine di quanto era accaduto.

Doveva solo riuscire a stare in piedi.




Vi prego non pensiate che io sia pazza! Qualunque commento o consiglio vogliate fare lo accoglierò a braccia aperte, ma per favore non lanciatemi troppi pomodori ahah

Alla prossima, baci

emily

  
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