Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |       
Autore: Antima    10/07/2015    1 recensioni
Avete mai sentito parlare degli Shinigami?
Anche chiamati dagli umani Angeli della Morte o Dei della Morte.
Quando è giunta l’ora, gli Shinigami prendono la vita degli esseri umani, e scortano l’anima del defunto nell’aldilà.
Io sono uno di loro…
Genere: Drammatico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 01 - Nascita

Capitolo 01 – Nascita

 

 

 

Avete mai sentito parlare degli Shinigami?

Anche chiamati dagli umani Angeli della Morte o Dei della Morte.

Quando è giunta l’ora, gli Shinigami prendono la vita degli esseri umani, e scortano l’anima del defunto nell’aldilà.

Io sono uno di loro…

 

Una mattina tranquilla. Anche se non si direbbe che sia mattina. Tutto è buio e oscuro come al solito.

Qui nel mondo dei morti, raramente succede qualcosa. È sempre tutto così tranquillo, così morto… Sembra un gioco di parole.

Di fronte a me vi sono tante piccole colombe trasparenti. Le anime dei defunti dormono, sognano probabilmente. In attesa. In attesa di reincarnarsi.

Io non ho mai provato questa sensazione. O se l’ho provata non la ricordo.

Non ricordo nulla di prima che diventassi Shinigami. Forse, sono semplicemente nato Shinigami.

Questo non mi da alcuna sensazione di nostalgia. Eppure, vorrei sognare. Vorrei un passato. Vorrei vivere.

Ma tutto questo non mi verrà mai concesso. Noi Shinigami rimaniamo tali. Per l’eternità.

-Andrea!- Un sussulto nel sentire il mio nome. Mi volto. Scorgo il mio compagno, il mio partner. Noi Shinigami siamo sempre in coppia. Hanno paura che abusiamo dei nostri poteri. Quasi mi viene da ridere.

-Sì, Michael?- Lo osservo. I capelli argentati lunghi sciolti come sempre. Sorride.

-Ci cercano. Dicono che bisogna andare sulla Terra.- Non ho reazione. Ormai ci sono abituato a portar via la vita. Lui invece è da poco che è qui. Non so come ci sia arrivato. Non so se anche lui non conosce il suo passato. Mi sorge spontanea una domanda. Come fa? Come fa a continuare a sorridere? Io non ci trovo niente di divertente ad uccidere le persone. Ma, ognuno ha il suo carattere. Magari lui invece si diverte.

-Arrivo subito.- Sono apatico, come sempre. Lui neanche mi chiede il perché. Continua a sorridere e basta. Distolgo lo sguardo da lui.

-Stavi ancora osservando le anime?- Mi ha sorpreso. Mi ha fatto una domanda. Quasi non ci credo.

-Sì, come al solito Michael. Ti crea disturbo?- Gli rispondo senza guardarlo. Noto che un’anima ha spiccato un volo verso l’alto. Probabilmente è nato un bambino. Non sono mai stato bambino. Mi chiedo come sarebbe esserlo. Innocente. Non sapere nulla.

-No, per niente. Penso solo che è inutile che ti illudi.- Incredibile. Vuole farmi la ramanzina?

-Mi lasci illudere per favore? Tu vai. Ti raggiungo tra cinque minuti.- Il mio sguardo sempre volto verso le anime. Altre due o tre avevano preso il volo. Lo sento allontanarsi. Mi metto le mani in tasca. Mi volto. E’ già sparito nel buio. Che mondo oscuro. C’è sempre una strana nebbia. Mi chiedo quanto sia grande questo posto. Probabilmente ne conosco solo un’infinitesima parte. Getto un ultimo sguardo alle piccole colombe. Aumentano sempre di più e se ne reincarnano meno. Quasi la fine dell’umanità? Un battito di ciglia. Questa è la durata di una vita per noi Shinigami.

Scuoto la testa, comincio ad avere i pensieri confusi. Meglio avviarsi.

Raggiungo un cerchio più scuro del resto del terreno. Mi ci posiziono sopra. Chiudo gli occhi. Apro le braccia.

- Apriti -

Si alza il vento. Anche ad occhi chiusi avverto la nebbia che mi circonda. Mi sparisce il pavimento sotto i piedi. Cado.

Passa qualche secondo. Apro gli occhi. Sono sospeso su una città. Non so quale, non m’interessa. Avverto la presenza di Michael. Due case a sinistra. Lo raggiungo. Vedo una bambina in un letto, dall’altra parte del vetro. È sola in camera. Sembra sofferente. Attraverso senza problemi il muro, seguito da Michael. Il mio sguardo è impassibile. Lui sorride, come al solito. Un giorno gli tolgo quel sorriso dalla faccia, lo prometto. Mi mostro alla bambina. Mi guarda stranita. Devo apparire strano. Ho i capelli un poco lunghi, spettinati. Un mantello. Probabilmente sembro un cavaliere del medioevo. Chissà, magari lo ero. Comunque non sembra spaventata. Forse se l’aspettava. Certe cose si sanno. Mi rivolgo a lei. Michael è zitto, dietro di me. Ho l’impressione che stia continuando a sorridere.

- Mary. Sono qui per portarti via.- Accenno un sorriso. Strano, non sorrido mai.

- Sei un angelo?- Sicuramente non lo sembro. Ma le faccio un cenno d’assenso. Michael assomiglia di più a quelli che gli umani chiamano angeli. Forse è per questo che sorride sempre. Mi da sui nervi lo stesso.

- Ti porterò in un posto in cui potrai riposarti, in attesa della prossima vita.- Con un gesto della mano, faccio comparire la mia falce. È nera, come tutto ciò che mi accompagna. Tranne Michael. Mi viene da ridere.

La bambina la guarda. Non dice nulla. Le scende una lacrima.

- Non devi essere spaventata. Presto starai bene.- Mi avvicino, con una mano le asciugo la lacrima. Mi sorride. È incredibile come i bambini cambino umore facilmente.

Alzo la falce. Chiudo gli occhi. La calo velocemente. Un secondo. Si sente un cinguettìo. È comparsa una colomba. Lo so ancora prima di aprire gli occhi. Ho tolto un’altra vita.

Apro gli occhi. Una colomba nera. Mi stupisco.

- Ma cosa…?- Osservo la colomba. La faccio posare sulla mia mano. Guardo Michael. Lui non sembra stupito. Continua a sorridere.

- Oh. Che strana cosa.- Lo guardo. Strana? Non mi era mai successo. Sono curioso. Strano pure questo. Mi riprendo. Sospiro.

- Portiamola a casa.- Casa. Che ironia.

Usciamo dalla villetta. Salgo verso l’alto. Un battito di ciglia. E sono nuovamente nel mondo dei morti. Michael è sempre dietro di me. Continuo ad osservare la colomba nera.

- Credo sia meglio portarla da Rage.- Michael continua a sorridere. Mi irrita. Annuisce.

Mi avvio verso il buio. Michael non mi segue. Non m’interessa. Tanto non stiamo più lavorando.

Mi guardo in giro. Questo posto è come un’immensa piana. Non ci sono strade, né muri, né case. Semplicemente sai dove trovare gli altri. Ogni Shinigami ha un’essenza diversa. Come una firma. Basta cercare l’essenza che t’interessa e seguirla. È così che avevo individuato Michael sulla Terra. Rage però è speciale. Lei ha un’essenza luminosa. L’unica Shinigami che conosco che sia così. È anche la più anziana tra di noi, in termine di servizio. Almeno credo. C’era già quando io sono arrivato. E a detta di tutti, anche per gli altri è così.

La vedo in lontananza. Sta accarezzando le colombe. È di spalle. Lunghi capelli rossi le ricadono fino alle ginocchia. È molto bella. Mi sente arrivare, si volta. Le iridi violette si rispecchiano nelle mie rosse.

- Andrea.- Nessuna inflessione particolare nella voce. Nessuna espressione. Mi guarda e basta.

- È successo un fatto strano.- La osservo. Non reagisce. Allora le mostro la colomba nera. La guarda. Mi fissa. Sorride. Non l’avevo mai vista sorridere. Si avvicina. Mi prende la colomba dalle mani. Continua a sorridere.

Chiude gli occhi. Si alza il vento. Sussurra qualcosa. Non capisco cosa dice, le parole vengono portate via. Osservo la colomba. Sta cambiando forma. Non capisco che sta succedendo. Il vento cala. Apro gli occhi che avevo socchiuso. Di fronte a me c’è la bambina di prima. Rage sorride e mi guarda.

Stupito, capisco.

Ho appena assistito alla nascita di uno Shinigami.

 

 

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Antima