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Autore: Cat_Writer    10/07/2015    7 recensioni
E se Shinichi e Ran non fossero amici d'infanzia?
E se Shinichi si trasferisse a Tokio da Osaka?
Cosa porta Shinichi a Tokio?
TRATTO DAL CAPITOLO 4:
“- non lasciarmi qui da sola, per di più al buio -”
“- torno subito, tu non muoverti -” rispose lui sorridendo.
Stava per andare, quando un altro tuono, più forte degli altri
squarciò il cielo, illuminandolo.
Ran saltò in aria dallo spavento, senza rendersene conto
tirò a se Shinichi, che, non aspettandoselo perse l'equilibrio cadendole addosso. Erano molto vicini..

[....]
TRATTO DAL CAPITOLO 6:
[….]
Ran lo guardò negli occhi con rabbia. Non ne poteva più di sentire quelle parole che, alle sue orecchie erano false e inutili.
“- Adesso basta -” il suo tono erano notevolmente alto, Shinichi s'interruppe, vedendo nei suoi occhi tanta rabbia e altrettanto dolore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                              IL GIOCO DEL DESTINO
 

 
                                                                      CAPITOLO OTTO: SENTIMENTI RIVELATI


Quella mattina come sempre Kazuha aspettava Ran davanti ai cancelli della Teitan High.
Ma Ran, non era ancora arrivata nonostante fossero già le otto e venti circa. Tirò fuori il cellulare dalla
tasca e vide un messaggio:

 
“Non ho sentito la sveglia, scusami..
Arriverò in ritardo non aspettarmi.
Baci, Ran”

Scosse la testa divertita e rispose:
 
“Tranquilla ;) Ran.
Baci, Kazuha”


Rimise il cellulare in tasca preparandosi ad entrare ma una voce che lei conosceva benissimo la fermò.

“- Kazuha, dobbiamo parlare -” Heiji.

 
Lo evitava dal giorno della rapina al bar, non riusciva a dimenticare le parole che le aveva rivolto. Aveva
sentito un dolore al petto ed aveva avvertito il suo cuore accartocciarsi su se stesso.
Mai, mai nella sua vita avrebbe creduto di provare qualcosa di simile ed il fatto che fosse stato colui che
amava a farle così male l'aveva turbata.
Una piccola parte di sé ha sempre creduto di non essere abbastanza per Heiji.
Lui che era così colto e dotato di un'intelligenza fuori dal comune, così bello ed avvolto in quell'aria di
mistero che intrigava chiunque gli stesse accanto uomo o donna che fosse.
Mentre lei era una ragazza comune, non aveva nulla che potesse essere considerato speciale.
Ma aveva accantonato il più delle volte quei pensieri, rinchiudendoli con forza nella sua testa non
permettendo loro di invadere quei momenti che passava con lui.
Ma quella sera, quando lui le aveva fatto capire cosa pensava di lei quei pensieri sono esplosi e ritornati
a galla con forza.

“- Kazuha -” la richiamò lui facendola tornare alla realtà.

“- Non c'è niente di cui parlare -” rispose piatta evitando il suo sguardo e camminando oltre
superandolo di qualche centimetro.

Ma Heiji non demorse.
Non avrebbe commesso due volte lo stesso errore, non l'avrebbe lasciata andare.
Non stavolta.
La trattenne saldamente per il polso e la tirò verso sé portandola a pochi centimetri di distanza dal suo volto.
Heiji sentì il suo dolce profumo arrivare alle narici, elettrizzandolo.
Sapeva di vaniglia.
Capii quanto gli fosse mancato quel profumo, quanto gli fosse mancata lei.
Si era sentito solo, incompleto, vuoto.
E adesso.. che la sentiva così vicina si sentiva bene.
Lei lo faceva stare bene.

“- Invece sì. Avrei dovuto parlarti di quello che stava succedendo, mi sentivo diviso in due. Da una parte
c'era la voglia di dirti tutto, ma dall'altra c'era la paura. Paura di saperti in pericolo, non volevo coinvolgerti
in qualcosa di pericoloso, ma alla fine dei conti nulla è andato come doveva -” disse con decisione e
sincerità guardandola negli occhi.

Aveva ascoltato ogni singola parola lei, gli credeva una parte di sé e lo capiva. Ma l altro lato di sé era
ferito e sfiduciato e questo Heiji parve capirlo e decide di continuare a parlare.

“- Non ti ho mai creduto superficiale. Mai. Anzi, metti il cuore in tutto ciò che fai e ti carichi dei problemi
altrui aiutandoli. Ero preoccupato e non collegavo il cervello alla bocca, ti ho ferito e me ne rendo conto
ma da orgoglioso quale sono non ti ho fermata, ne ti ho parlato il giorno dopo per chiarire. Mi sono dato
dell'idiota non una ma dieci volte. Non so se mi credi o meno, e ti capisco se non..-” continuò a sproloquiare,
ma non poté finire il discorso poiché Kazuha lo interruppe.

O meglio la mano di Kazuha, che adesso si trovava adagiata sulle labbra di Heiji, lo interruppe.
Il detective sgranò gli occhi stupito ed imbarazzato.

“- Ti credo. -”

Quelle due parole uscite dalla bocca della ragazza fecero alleggerire il cuore del detective.
Kazuha capii di avere l'attenzione del ragazzo e tolse lentamente la mano dalle sue labbra, dove fino a
due secondi fa aveva avvertito il calore del suo respiro e la morbidezza di quelle labbra sulla sua pelle.

“- Credevo non ti fidassi me -” parlò con tono sommesso.

“- Cosa? No. Mi fido te più di quanto mi fidi di me stesso -” sbottò prendendole il viso tra le mani.

Kazuha sgranò gli occhi incredula per quell'ammissione per niente velata del detective.

“- Ascoltami, tu sei..importante per me, lo sei sempre stata, è in questi giorni mi sono sentito come..vuoto,
perché avvertivo la tua assenza. Ti vedevo da lontano con quello sguardo spento e ferito e mi sentivo..male
perché ero io a farti stare così. Adesso mi sento..-”

“- ..completo-” finii lei in un sussurro.

“- si-” ammise lui.

“-Perché stavi così male Heiji?-” domandò bisognosa di sapere.

“- Perché..sei la mia migliore amica.-”

E' la delusione si fece largo in lei.

“Ma che mi aspettavo” pensò amara.

E allora decise..

“- Sai cosa ho provato io invece?-” domandò ma continuò senza attendere una vera risposta.

..di buttarsi.

“- Ho sentito un forte dolore al petto, così forte che ho creduto di morire. Mi sono sentita sola e fragile,
ho avvertito il peso della tua assenza come massi che cadevano su di me, sentivo di essere a pochi passi
dal baratro o forse c'ero già. Volevo urlare, piangere ma dovevo resistere poiché se lo avessi fatto so
che sarei caduta a pezzi. Non sono così forte sai? Perché quando si tratta di te non lo sono mai. Mi sento
inadeguata e stupida, hai il potere di mandarmi nel pallone. Sei capace di farmi toccare Paradiso e
Inferno solo guardandomi. Sei come un puzzle, ci vuole molta pazienza per riuscire a capirti,ma non
cambierei niente di te perché sei perfetto così. Perfetto per me. E sai perché, detective? Perché sono
totalmente innamorata di te -” finii sorridendo nervosa e sentendo il cuore scoppiare.

Sentiva ogni fibra del suo essere contratta nell'attesa. Avvertiva il frenetico scorrere del sangue nelle
vene ed il battito irregolare del cuore. Ogni battito scandiva il silenzio che aleggiava intorno a loro.

TUTUM. TUTUM. TUTUM. TUTUM.

“- Nemmeno io so cosa aspettarmi da te. Mi confondi, mi stupisci ogni volta. Sei complicata, maniaca
dell'ordine, hai paura degli horror e mi costringi a guardare quei melensi polpettoni diabetici. Mi rubi
sempre i pop corn dalla ciotola e rubi con il cucchiaio la mia parte di gelato preferito. Sei una frana nel ballo
e stonata nel canto, ti dimentichi spesso dove metti le cose e le perdi. Sei imperfetta e piena di difetti ad
occhi estranei, ma sei perfetta per me. Ti amo anch'io, baka -” rispose sorridendo dolce per poi baciarla.

Non appena le loro labbra si incontrarono una scarica li colpì. Le passò un braccio intorno la vita per
stringerla a sé e con l'altra mano le accarezzò la nuca avvicinandola ancora di più.
Erano fuoco, passione, desiderio.
Quel bacio prima incerto era diventato via via un fuoco, ardeva e bruciava.
Baci. Morsi. Sospiri.
Erano tempesta, elettricità.

Kazuha strinse i suoi capelli tra le dita tirandoli poco per non fargli male. E si baciarono per minuti o forse
ore poiché lo scorrere del tempo aveva perso importanza per loro.
Si separano solo per carenza d'ossigeno e si guardarono.
Guance rosee, occhi lucidi e liquidi, e labbra arrossate e gonfie.
Nulla ai loro occhi era mai sembrato tanto bello.
Erano loro.
Perfettamente Imperfetti.

 
♥ ♦ ♥ ♦ ♥ ♦ ♥

Ran quella mattina non aveva sentito la sveglia, e quando se ne accorse erano le otto passate, così
inviò all'amica un messaggio di scuse e si andò a preparare. Non indossò nulla di appariscente o
complicato. Non né aveva ne voglia ne tempo. Fece colazione velocemente e si avviò. Arrivò a metà della
seconda ora e dopo aver consegnato la giustificazione firmata da Kogoro all'insegnante
presente in classe andò a posto. La professoressa riprese ad interrogare quei poveri sfortunati vicino la
cattedra e Ran prese a scrutare i vari compagni di classe: alcuni leggevano silenziosamente, altri
ascoltavano gli interrogati con attenzione, quando finì per incontrare lo sguardo dell'amica.

Quest'ultima guardava sognante e con le gote arrossate Heiji, il quale parlottolava con Shinichi.
Vide Shinichi sorridere furbo e ridacchiare scuotendo la testa.
Tornò a guardare l'amica e vide che c'era qualcosa di diverso. Era più felice. E attribuì la contentezza
dell'amica al detective del Kansai.
Prese la matita dall'astuccio e puntellò il gomito di Kazuha, che ripresasi dal suo stato di trance sorrise e
guardò l'amica.

“- Ti devo parlare -” le mimò Kazuha mentre Ran mosse il capo per assentire.

§ § §


La pausa ricreativa era iniziata si e no da cinque minuti circa e Ran ascoltava il racconto di Kazuha
nella classe vuota.

“-..è mi ha baciata! E' stato bellissimo-” finii Kazuha con un sorriso da orecchio a orecchio.

“- Sono davvero felice per te-” rispose sorridendo Ran, e lo era davvero.

“- Senti, perché non provi a parlare con Shinichi magari riuscite a chiarirvi-” le propose Kazuha incerta.

“- Io non se..mi vorrà ascoltare dopo..l'ultima volta-” rispose amara.

“- Devi provare amica mia, se vuoi risolvere la situazione devi parlargli.-”

“- Ci proverò.-”


¤ §§§ ¤


Dopo la loro conversazione Ran non aveva fatto altro che guardare Shinichi sentendo ogni volta il cuore
battere come un forsennato. Il detective se ne era accorto ed ogni volta che Ran incrociava i suoi meravigliosi
occhi blu, lui le voltava lo sguardo. E Ran soffriva, trattenendo a stento le lacrime e stringendo la biro fra le mani.
La campanella segnò la fine delle lezioni e gli studenti lasciavano allegramente quelle mura felici di tornare a
casa, Ran decise che era il momento giusto e vedendo che lui stava già andando via lo fermò.

“- Shinichi-” cominciò incerta, ma lui fece finta di non sentire, la ignorò.

Ran inghiottendo quel boccone amaro lo raggiunse in pochi passi e lo richiamò trattenendolo per il braccio.

“- Shinichi, aspetta.-”

Lui si voltò e la inchiodò con lo sguardo facendole gelare il sangue nelle vene.
Freddo. Distaccato.
La guardava come si guardano gli estranei, o peggio.
E lei si sentì morire.

“- Shinichi..io volevo..-” cercò di parlare ma fù interrotta da lui.

“- Non ho tempo da perdere, Ho da fare -” rispose freddo, scostandosi da lei.

“- Io..-”

“-Ran-” non era stato Shinichi a parlare, ma Akira che adesso se ne stava davanti la porta.

“- Ran, dobbiamo andare-” continuò l'ultimo arrivato.

Ran passò lo sguardo da l'uno all'altro, voleva parlare con il detective e scusarsi, voleva..

Sentii una presa estranea sul braccio, era Akira che la stava portando verso l'uscita della classe.

“Forse è meglio così” pensò amara guardando per l'ultima volta Shinichi, prima di seguire Akira.

~ o O o ~

Vide la porta davanti a sé chiudersi, Shinichi strinse i pugni.
Doveva fare in fretta. Doveva scoprire chi era.
Doveva indagare.


 
Angolo Autrice
Salve!
Ecco qui un altro capitolozzo :) che spero vi piaccia
Beh, il titolo già diceva molto eh ^^
Non ho molto da dire su questo capitolo a parte
HeijixKazuhaForEver *^* ahaah
Grazie a chi legge, recensisce, chi mette GdD ( Gioco
del Destino ) fra le seguite, preferite e ricordate..
Inoltre volevo avvisarvi prima che il prossimo capitolo arriverà tra il 19 o giù di lì,
poichè non ho più connesione e questi sono gli sgoccioli..
il prossimo capitolo e già pronto, tranquille ;)
Inoltre vorrei sapere se nel prossimo capitolo vi và di vedere come è Akira
in realtà!!
Per finire...
GRAZIE
per le bellissime recensioniiiii *_*
Kawaiii <3

Un bacione

Cat_Writer
  
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