Ferraglia
rovente di un guscio svuotato.
Il timido
granchio si trancia da solo.
Le chiome
scomposte di un sogno violato
che in cerchio rivive il suo ultimo
volo.
Saperti
vicino non schiva l'Impatto.
Depongo le
armi, in due vi bastate.
Depongo l'orgoglio,
ne resta il Disagio.
Saluto il
soffitto di un'orrida estate
insieme alla vasca di un triste naufragio.
Un filo
riottoso preserva il contatto.
Potessi
riuscire a gridarti mi manchi!
Potessi
abbracciarti ancora una volta!
In questa
Neo Tokyo di uomini stanchi
trascino una vuota carcassa sconvolta.
Persino la
mente ha smarrito il sentiero...
Se solo
cogliessi il tuo immenso valore!
Ma infine,
lo ammetto, non sono all'altezza.
Amarti non
basta - che stupido errore -
la rabbia s'estingue in crudele
amarezza.
A te, il mio animo più sincero.